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Racconti Erotici Etero

Un brivido….

By 29 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019One Comment

Un brivido, un sussurro all’orecchio, ecco quello che mi ricordo del nostro primo incontro.
Sul treno, come ogni mattina strapieno di gente, sento la voce di lui provenire dalle mie spalle, le sue gambe sfiorano le mie e vedo il suo braccio distendersi di fianco al mio volto per sorreggersi. Non &egrave la prima volta che qualcuno mi sta alle spalle sul treno, del resto essendo pendolare &egrave normalità, ma stavolta sento un pizzicorio alla base del collo. E poi la sua voce, profonda con una nota di ironia ‘permetti, vero?’ e si accosta a me.
Faccio un gesto vago con la testa, sono diventata rossa e mi ranicchio per fargli spazio. Stringo a me il mio laptop e creo un piccolo spazio tra noi.
Lui fa un altro passo verso di me, non mi posso scostare ulteriormente, cerco di guardarlo con la coda dell’occhio ma vedo solo la sua mano, il suo braccio e sento il suo respiro che mi sfiora il collo. Sento una scossa, mi si inturgidiscono i capezzoli ed iniziano a farmi male. Serro le gambe per placare il pulsare inadeguato. Ma che mi prende, che faccio?!? Lui riprende a parlare ‘si sta stretti stretti, ma non mi dispiace e a te?’ e mi scosta una ciocca di capelli lasciata libera dal mio chignon. Panico, sono intrigata ma la mia natura non mi permette di essere sfacciata, sono talmente agitata che farfuglio un ‘non si preoccupi’ e lui si fa scappare una risatina profonda che gli scuote il petto, che riverbera anche in me. Stupida, stupida, chissà questo che pensa ora! Lui mi sfiora il braccio con la mano libera, mi tocca ancora i capelli, mi sfiora l’orecchio e sento le sue labbra che quasi me lo baciano ‘sono stato fortunato ad incontrarti, sei talmente timida e questa cosa mi eccita’. Inizio a tremare leggermente, sono scioccata ed eccitata come non mai. Sono in balia di uno sconosciuto che mi importuna e non sono mai stata così eccitata. Faccio per girare il viso, e intercetto le sue labbra con la guancia. ‘Sei così soffice, morbida’.mi vien voglia di assaporarti’ Mi scosto come meglio posso, e mi ritrovo girata verso di lui, schiacciata contro la porta del vagone e con lui che mi sovrasta chino su di me. Mi sorride, un sorriso ambiguo. Io sono tutta rossa, accaldata, vorrei dirgli di smetterla, che non mi piace, che &egrave inappropriato ma sono bloccata, dal suo sorriso, dal suo sguardo. Sembra che voglia veramente mangiarmi, si lecca le labbra ‘semplicemente stupenda, come un fiore fresco’. Chiudo gli occhi, la sua voce mi incanta, rabbrividisco ancora e lui lo nota’lui nota tutto. Mi accarezza il volto, le labbra e mi mette una gamba in mezzo alle mie. Sbarro gli occhi, sono smarrita, ma lui mi si preme addosso e la sua coscia mi tocca in mezzo, dove sento pulsare. Mi scappa un gemito, mi sento bagnata e la gonna mi sale vertiginosamente a metà coscia. ‘Oh, cosa abbiamo qui?’ dice premendo ancora. ‘basta la prego’ sussurro io ma questo sembra gettare benzina sul fuoco ‘tesoro, non ho ancora iniziato con te, vedrai come ti piacerà’. E’ molto alto, chinato verso di me sembra nascondermi dal resto nel modo. ‘No, io non’ecco io non” inizio a balbettare, cavolo così proprio non va. ‘Sei talmente innocente, so cosa vuoi dirmi ma non posso non dedicarti le mie attenzioni’ sospira lui vicino al mio viso. Sento la sua mano sulla coscia che inizia ad accarezzarmi, io cerco di spostarmi ma sono bloccata, stringo il mio computer e distolgo lo sguardo ‘guardo il petto di lui che inizia a respirare più veloce, vedo il rigonfiamento dei suoi pantaloni che mi preme sulla coscia e la cosa mi eccita a tal punto che mi scappa un gemito. Sento ancora la sua risatina, la sua mano arriva alle mie mutandine e sente quanto siano bagnate. Mi accarezza attraverso la stoffa, mi strofina e io mi mordo le labbra per trattenermi ‘così dolce, così sensuale, mi stai facendo impazzire’ mi dice mentre mi scosta le mutandine, e io sospiro e lo lascio fare. Chiudo gli occhi e appoggio la fronte al suo petto, troppo presa dalla sua mano per capire che sto allargando le gambe per permettergli di infilarmi un dito dentro. Sono troppo concentrata sulle sensazioni che mi sta donando quella sua mano grande ed esperta, il suo dito lungo che mi incalza. Man mano che il ritmo prosegue lui mi preme con il viso sul suo petto, così che i miei gemiti di piacere vengano soffocati e si perdano nel vociare del treno. Rabbrividisco e vengo, vengo tanto, godo in modo irrazionale e gli bagno tutta la mano. Dopo un’ultima carezza, si porta le dita alla bocca e le lecca, sorridendo al mio sguardo sconvolto ed imbarazzato. ‘Sei stata perfetta, grazie’ mi dice solo questo infilandomi il suo biglietto da visita nella tasca del pc. La gente inizia a scendere, siamo arrivati, lui mi bacia il naso e scende, io sono ancora sconvolta e mi abbandono contro la porta, rendendomi conto solo quando lo vedo andare via che ci siamo fermati in stazione. Cosa cavolo mi &egrave successo? E’ una settimana che prendo il treno titubante, mi guardo sempre intorno come una fuggitiva, sempre in guardia con la preoccupazione, o l’eccitazione, di vederlo.
Si perch&egrave non so quali dei due sentimenti sia il prioritario, sono confusa da quello che &egrave successo, spaventata dal mio corpo che interferisce con il buon senso…ma non posso negare che stesa nel mio letto la notte l’ho sognato, e sono venuta copiosamente. Ho il suo biglietto da visita, mi ha lasciato tutti i suoi dati, dove lavora, tutti i suoi recapiti’.&egrave uno sfacciato sicuro di se. Peccato che questo tratto mi renda ancora più sensibile al suo fascino.
Io, che lavoro sola in compagnia dei libri, che mi vesto normalmente senza mettermi in mostra, che non mi trucco quasi mai…sono diventata una preda per un uomo come lui. Non sono riuscita a resistergli, e al diavolo le mie convinzioni.
Perch&egrave &egrave successo’.ma soprattutto perch&egrave non lo rivedo? Sono troppo timida per chiamarlo, e poi questo gli darebbe troppo potere su di me, gli svelerebbe una natura perversa che nemmeno io so di avere. Scrivergli, ma a che pro? Sarebbe un chiaro segno che sono disponibile, e così non &egrave…o forse si? Ma soprattutto perch&egrave quella volta ha preso il treno? Non &egrave un pendolare? Ero così sopraffatta che non mi ricordo nemmeno quando &egrave salito’.ora mi comporto da ossessiva. Non dovrebbe importarmi…ed invece’..
Ho lo sguardo perso nel vuoto, al mio solito posto in piedi vicino al divisorio dei scompartimenti, persa in questi scandalosi pensieri. ‘ho cercato di resisterti fiorellino’ ‘.sento la sua voce sussurrata all’orecchio e mi giro di scatto, felice, scioccata, preoccupata. ‘sembri sempre così triste, così sola anche in un treno affollato’ mi incalza ma io riesco solo a fissarlo in silenzio. Quando le sue labbra si atteggiano ad un sorriso impertinente capisco che lo sto fissando e basta, abbasso lo sguardo, mi sposto e faccio per andarmene ‘Non così in fretta, fiorellino’ mi prende per un braccio e mi tira verso il suo petto, abbracciandomi ‘non abbiamo ancora finito io e te’.sei stata cattiva nemmeno una chiamata, un messaggio’.e io che ti credevo innocente mentre invece ti facevi desiderare’. Sono scioccata, sembra dispiaciuto quando mi dice queste cose, deluso da me forse. ‘No, &egrave che io…senta si &egrave fatto un’idea strana di me, io non la conosco quindi la prego mi lasci andare e si dimentichi di me’.non dovrebbe essere difficile per uno come lei’ aggiungo l’ultima frase per un senso di ribellione, e forse anche perch&egrave quando mi ha dato della finta innocente ho sentito una stretta al cuore. ‘Il fiorellino ha le spine, senti senti…e che tipo di uomo sarei?’ mi dice lasciandomi il polso e mettendo una mano sopra la mia testa avvicinandosi più del necessario.
Prendo il coraggio a due mani e gli rispondo fissando i bottoni della camicia di fronte a me ‘un uomo di mondo, abituato che tutte le donne si gettano ai suoi piedi e fanno quello che lui ordina, che si permette atteggiamenti confidenziali anche con sconosciute, chissà con quante avrà fatto quello che …ha fatto a me’ le ultime parole mi escono in un sussurro, arrossisco e lui…lui ride, di gusto, come se gli avessi raccontato una storiella. Il mio viso diventa di brace, mi sento derisa e umiliata, mi salgono le lacrime agli occhi per la frustrazione ‘fiorellino, non sto ridendo di te, ma delle conclusioni che questa adorabile testolina ha raggiunto. Come se fossi un seduttore di altri tempi…che opinione bislacca. Mi sei mancata questa settimana, volevo sentire la tua dolce voce che mi cercava, volevo vederti ed accarezzarti ancora ed ancora…sono così terribile?’. Alle sue parole alzo lo sguardo incredulo con gli occhi ancora lucidi ‘ma io non sono niente di speciale, non sono nessuno’ gli dico e lo vedo annuvolarsi. ‘Sembri sicura di quanto affermi, e questa cosa mi fa arrabbiare. Ti stai sottovalutando, perch&egrave?’ mi chiede a bruciapelo e io mi ritiro nel mio guscio, distolgo lo sguardo e lo fisso in lontananza. ‘Ok, prima o poi me lo dirai…ora voglio dedicarmi a te fiorellino’ così dicendo inizia ad accarezzarmi l’interno coscia, a salire con la sua mano grande e calda, a stuzzicarmi con le dita fino ad arrivare alle mie mutandine. Sussulto, gli afferro il braccio ‘no, io” e lascio la frase in sospeso guardandogli il viso. I suoi occhi si sono fatti più scuri, il respiro si &egrave accelerato, le labbra schiuse. Mi mette la mano dietro il collo, mi avvicina e finalmente ci baciamo, prima timidamente, poi sempre più avidamente mentre la sua mano scosta le mutandine e mi accarezza in modo fantastico. Sospiro, gemo’.e lui incollato con la sua bocca che mi regala meraviglie. Stavolta non mi penetra, ma mi accarezza il clitoride in fiamme. Si allontana con il fiatone e mi guarda sconvolto. ‘Sei più fantastica di quel che credessi’.un fiorellino intrigante che non aspetta altro che farsi cogliere da me. Voglio che tu sia mia” ed inizia a baciarmi il collo. Io a quelle parole mi raggelo, ma chi credo di essere per potergli piacere davvero? Gli piaccio solo perch&egrave sono disponibile, e mi sottomette come vuole. Faccio per scostarmi, lui mi gira e mi preme contro la parete, mentre mi accarezza il sedere attraverso la gonna, e sento la sua erezione contro, potente. Mi tira su la gonna in modo da farmelo sentire meglio, mi agito per liberarmi e sento il lungo gemito che lo attraversa, mi abbraccia stretta e sento umido sul sedere. Lui sta trattenendo il fiato, io mi blocco e lo sento rilassarsi contro di me ‘amore mio sei troppo per me, non sono riuscito a resisterti’ mi dice sorridendo e io capisco che &egrave venuto nei pantaloni. Mi giro ed istintivamente il mio sguardo cade lì, dove una macchia scura si allarga. Arrossisco e sorrido, compiaciuta di avergli fatto perdere il controllo come lui fa con me. ‘tu hai qualcosa’.qualcosa che mi ha attirato, come le api al miele. Non so cos’&egrave, certo non sei più bella di tante altre donne che ho avuto, ma sei intrigante con questo mix di dolcezza e timidezza’. ‘Sento il mio compiacimento spegnersi all’istante, raggelato dalle sue parole. Gli sorrido, del resto lo sospettavo che ne avesse avute tante, e sicuramente la bellezza non &egrave il mio forte, come mi ha insegnato la vita, quindi non me la prendo per le sue parole, ed apprezzo la sincerità, anche se brutale.
‘dimmi come ti chiami, dammi il tuo numero, esci con me’ fa un elenco con un tono disinteressato, guardandosi intorno. Prendo il suo biglietto da visita, che avevo conservato, ed aspetto la fermata che non &egrave molto distante. Non &egrave la mia, ma non importa, per stasera l’ho fatto divertire abbastanza. Il treno si ferma con un sussulto, gli premo in mano il suo biglietto e scendo insieme alla marea di altre persone chiassose. Mi giro e lo vedo intento a parlare e sorridere ad una ragazza appena salita, naturalmente più carina e da quel che sembra più disponibile . Mi siedo su una panchina, la stazione si svuota, e sta arrivando il tramonto. Apro il pc, lo accendo e lo fisso’.sentendo un peso dentro. Inizio a scrivere, cercando di estraniarmi dal resto, ripenso alle sensazioni che ho appena provato e un brivido caldo mi scorre sulla spina dorsale. Nonostante tutto mi &egrave rimasta la voglia di farmi toccare da lui, sentire il suo profumo. Il suo bacio mi ha scosso nel profondo, così dolce ed intrigante. Il treno arriva, salgo e mi siedo il più lontano possibile dall’entrata ed arrossisco ancora guardandola di sfuggita. Tempo quindici minuti e siamo già arrivati. La stazione come al solito caotica, la gente &egrave in continuo fermento. Con la pratica dovuta agli anni da pendolare mi infilo tra la folla e sbuco sulle scale mobili che sovrastano la stazione. Mi hanno sempre dato una sensazione di esposizione prenderle, sorrido e mi avvicino all’uscita. Lo trovo appoggiato ad una delle grandi colonne del porticato, sguardo perso nel vuoto e sorriso. Mi blocco, vorrei corrergli incontro e baciarlo…ma poi mi ricordo del suo disinteresse e mi avvio verso la metrò. A metà scala mi sento prendere per un braccio, mi giro a metà tra spaventata e eccitata e lui &egrave lì che mi fissa con un sorriso divertito. Non mi dice nulla, mi appoggia una mano al viso e mi bacia. …appena mi tocca le labbra mi sento eccitata ed impaziente e lo abbraccio stretto. Mi prende per mano e mi fa scendere le scale di corsa per poi spingermi contro la parete del corridoio e riprendere a baciarmi. Mi sento la testa girare, sono eccitata, ho il respiro corto. Sento una sua gamba tra le mie che mi preme e la sua erezione dura sul bacino. ‘sei scappata’.piccola ingrata’ mi sussurra lui tra un bacio e l’altro ‘dovevo’ rispondo io impacciata e lo sento sorridere. Le sue mani tra i capelli me li hanno sciolti lasciandoli liberi di cadere tra di noi. Sento la sua mano sul collo, che scende dolcemente. Emetto un gemito forte e infilo le mie mano nei suoi capelli. Sono vogliosa, mi sento pulsare dentro dalla voglia che ho di lui. Si stacca da me, io protesto ma lo vedo stringere gli occhi con un viso sofferente. ‘non qui, vieni con me’ e mi fa salire sulla metrò. A quest’ora pochi pendolari stanchi stanno andando a casa. Lui trova due sedili in fondo, che danno le spalle al resto del vagone e ci sediamo affiancati. Guardo il vetro di fronte a noi che ci riflette. Sono sconvolta, con i capelli scarpigliati e la bocca gonfia dei suoi baci. Appena accomodati mi tocca una coscia e mi guarda attraverso il nostro riflesso sorridendo. Non ci pensa un attimo e si inginocchia davanti a me. Lo fisso interdetta e lui mi fa cenno di tacere e mi fa l’occhiolino. Sento le sue mani sulle cosce che mi alzano la gonna, trattengo il fiato e sento le sue mani che mi arrivano ai fianchi’.mi afferrano le mutandine e iniziano a sfilarmele. Dovrei essere stizzita ed invece sentono brividi che anticipano cose fantastiche. Mi allarga le ginocchia, ed avvicina il viso alle mie cosce…sento il suo respiro caldo che mi accarezza. Istintivamente cerco di chiuderle ma le sue mani me lo impediscono. Anzi mi divaricano ancora di più e sento finalmente la sua lingua che lambisce il mio sesso. Trattengo un grido e mi afferro al bordo del sedile. Sento la sua lingua che mi picchietta il clitoride per poi darmi delle leccate profonde da sotto a sopra. Gemo ed istintivamente sporgo il bacino per aprirmi ancora di più a lui. Timore di essere visti, di fare una cosa proibita mi incendiato le vene e assaporo quello che mi provoca. &egrave bravo, bravissimo, vengo una prima volta ma lui continua imperterrito. I miei gemiti di piacere si perdono nel rumore delle rotaie. Si stacca per guardarmi negli occhi con quella soddisfazione tutta mascolina di chi sa far godere una donna. Gli accarezzo il viso, gli sfioro le labbra imbrattate dai miei umori ed istintivamente raccolgo un po’ dell’umidità che ha sul viso x assaggiarla’..&egrave così dolce ed eccitante. Lo vedo spalancare gli occhi a questo spettacolo. ‘stupenda così dolce e sexy’.sei unica’ mi sussurra lui. Riprende a leccarmi. Ora sono oscenamente spalancata x lui, che tiene le mie ginocchia sulle spalle e mi lecca cercando il mio sguardo. Gli infilo le mani nei capelli x l’ennesimo orgasmo schiacciandogli il viso contro di me. Si rialza sorridente leccandosi le labbra. Si siede di fianco a me e scostandomi i capelli mi sussurra ‘sei così dolce. …anche lì. Ho voglia di godere di te, di usare il tuo corpo per ore sfogando ogni mia fantasia’ io in risposta tremo di anticipazione e mi volto a guardarlo negli occhi ‘sarà fantastico vederti perdere il controllo’ continua sfiorandomi il collo con la punta di un dito. Gli afferro la mani ‘non sarò l’unica che lo perderà’ gli prometto prima di iniziare a leccare e succhiare il suo lungo dito, facendogli sentire la mia lingua calda e delicata e stringendo le labbra soffici x succhiarglielo con peripezia. ‘ce l’ho come il marmo ora’.mi ecciti piccola sfacciata ‘ e io in risposta gli porto una mano sulla sua erezione, gli slaccio i pantaloni e, aiutata da lui me lo ritrovo tra le mani. Sembra di velluto ed &egrave durissimo. Mi lecco le labbra guardandolo, vorrei gustarmelo tutto ma inizio a muovere la mia mano affrerrandolo appena sotto la punta e tirando dolcemente la pelle per rivelare la sua cappella gonfia. Mi lecco un dito guardandolo negli occhi e glielo passo sulla cappella esposta per inumidirla… .. gli scappa un gemito e chiude gli occhi. Inizio a segarlo dolcemente, ora che &egrave umido la mia mano lo incalza mentre con l’altra gli tocco le palle. Mi giro verso di lui che si sta godendo il mio trattamento &egrave gli sussurro ‘so che non vedi l’ora di scoparmi la bocca sai’ e lo vedo muovere il bacino per aumentare il ritmo. Gli lecco il collo e con i denti gli stringo il lobo dell’orecchio ‘mi fai venire così’ mi avvisa e io lo guardo negli occhi, sono vogliosa di regalargli la stessa eccitazione che mi ha dato lui ‘voglio assaggiarti’ gli dico e mi inginocchio davanti a lui, appoggio la mia lingua alla base della sua punta e inizio a leccare velocemente’.piccoli colpetti di lingua mentre la mia mano continua a segarlo. ‘sborro’ mi dice guardandomi e io apro la bocca e tiro fuori la lingua ricevendo i suoi schizzi direttamente li. Sono caldi, densi e gustosi, ingoio tutto e con la punta della lingua riprendo a leccargli la cappella x rimuovere ogni goccia. Appuntamento in treno, deciso e voluto da entrambi. Salgo eccitata, non vedo l’ora di scorgerti in questo mare di visi. Dopo la nostra avventura in metro ci siamo scritti varie volte, ma questa &egrave la prima volta che ci diamo appuntamento per rivederci. So che la colpa di questo &egrave mia, ho voluto prendere un attimo le distanze dalle voglie che sai scatenarmi, ma questo mio desiderio selvaggio non si &egrave placato’.anzi! Mi sono toccata varie volte pensando a te, che mi sfiori, che mi guardi, che mi lecchi. Sono state esperienze erotiche devastanti, orgasmi talmente profondi da lasciarmi spossata ed inerme, e con la voglia di sentirti in me. Per l’occasione ho indossato la gonna della prima volta che ci siamo visti, quella che dici essere peccaminosa ed eccitante’.con la variante che non ho indossato le mutandine, per lasciarti libero accesso.
‘Sai non so cosa mi piaccia di più, se i tuoi capelli che coprono a malapena questa schiena così sexy, o la sfumatura particolare dei tuoi occhi che tanto rivelano’ mi volto appena, con un piccolo sorriso sulle labbra, trattenendo la voglia di saltarti addosso. Oh no, questa soddisfazione non te la darò sicuramente oggi. Il tuo sorriso storto mi fa capire che hai intuito le mie intenzioni, che non gradisci molto e che pregusti il momento in cui me la farai pagare.
Infatti con tranquillità, mi giri verso la porta e usi il tuo peso per farmi sporgere in avanti leggermente in modo che il mio sedere sia rialzato e prema in modo osceno sulla tua erezione.
‘mmm, di già?’ ti sussurro maliziosa, e sento la tua mano grande e forte sulla schiena che mi accarezzi, segui con la punta delle dita l’incavo della spina dorsale.
‘piccola vogliosetta sfacciata’ mi sussurri mentre ti premi forte contro le mie natiche delineate dalla gonna. Mi scappa un gemito, ho i capezzoli duri che premono sulla maglia sotto la giacca che indosso. Allungo una mano per infilarla tra i nostri corpi, desidero toccarti ancora, così turgido e duro. ‘ah piccola, giochi con il fuoco. Lo sai che poi non vorrò fermarmi’ mi dici con una tensione nella voce che mi fa comprendere che effettivamente il gioco si fa pericoloso.
Decido di rischiare ancora di più, inizio a strusciarmi con il sedere contro di te, lo sento nettamente tra i glutei sodi, che mi preme e cresce sempre più. Ti prendo una mano, la porto sotto la giacca e l’appoggio sul seno, dove il capezzolo duro già svetta.
‘senti la mia piccolina come &egrave desiderosa di carezze’ mi afferri il seno, lo stringi godendone, ti piace e lo apprezzi, soprattutto perch&egrave ti accordi che sono senza reggiseno. ‘Così non resisto più’ mi dici affannato. Mi giro, lo guardo e gli porto la mano sotto la gonna, per sentire il mio calore umido. Quando mi sfiori la fighetta bagnata priva di intimo, hai una scossa, ti chini, ‘voglio scoparti ora, in mezzo a tutti, farti urlare e farti diventare mia’ mi dici mentre mi accarezzi una coscia, la tua mano scivola dietro al ginocchio e mi sollevi la gamba mettendotela sul fianco. Sono esposta, sotto la gonna sento le cosce umide, calde, vogliose di aprirsi per un cazzo enorme e grosso. L’altra tua mano si sposta sul sedere, me lo afferri mentre ti premi contro di me, facendomi eccitare ancora di più…Sento nitidamente il tuo cazzo che mi sfiora tutta, gemo, chiudo gli occhi, ti bacio per reprimere i gemiti di piacere e frustrazione che mi da l’averti così vicino e non poterti sentire dentro di me.

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