Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Un compleanno a sorpresa

By 27 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Era stata una di quelle giornate così piene di studio da non aver avuto a disposizione nemmeno un minuto libero. E adesso, a fine pomeriggio, la stanchezza iniziava a farsi sentire. In più il caldo afoso di quella giornata estiva non aiutava certamente. Avrei avuto solo bisogno di una doccia, una cena veloce e poi a letto presto. Purtroppo, era stata invitata ad una cena di compleanno di un amico ed era troppo tardi per tirarsi indietro.
Riposi tutti i libri e corsi sotto la doccia fresca, per rilassarmi un po’.
Fatta quella, decisi di indossare un tubino nero e sandali; visto che dovevo uscire, tanto valeva che mi rendessi presentabile. Lisciai i miei capelli lunghi e mi truccai in maniera leggera: l’abbronzatura aveva già colorato il mio viso e non c’era bisogno di altro.
Arrivai al ristornante e trovai già presenti gran parte dei miei amici e amiche più altri ragazzi che non avevo mai visto, probabilmente amici del festeggiato. Dopo saluti vari, presentazioni e dopo che furono arrivati tutti ci decidemmo ad entrare.
All’interno ci avevano riservato una parte del ristorante solo per noi, vista la quantità degli invitati. Iniziammo a prendere i posti e io, alla mia sinistra, mi ritrovai un ragazzo che non avevo mai visto. Era molto bello: sarà stato alto 1.80, capelli castani pettinati con il gel e occhi azzurri. Ma la cosa più bella era il suo sorriso che mi affascinò da subito. Dopo aver scambiato due chiacchiere con i miei amici che si trovavano di fronte a me, mi voltai verso questo ragazzo che subito si presentò come Francesco, un compagno di università del festeggiato. Iniziammo a chiacchierare per conoscerci meglio: scuola, università, interessi, ecc.. Era un ragazzo molto simpatico, gentile e disponibile. In più, non riuscivo a togliere lo sguardo da quel suo sorriso stupendo.
I miei amici iniziarono subito a fare battutine su noi due e, mentre io arrossivo visibilmente, Francesco sorrise, accarezzandomi una guancia. La carezza che aveva lo scopo di calmarmi, provocò l’effetto contrario: le mie guance divennero ancora più rosse e sentivo la mia pelle che scottava.
Ormai sembrava che a quel tavolo esistessimo solo noi due; non riuscivamo a staccarci gli occhi di dosso e, mentre la cena proseguiva, la confidenza con il ragazzo aumentava: sembrava che ci conoscessimo da sempre.
Eravamo ormai il secondo e un po’ per il vino, un po’ per l’eccitazione io mi sentivo la testa così leggera che non mi accorsi della mano di Francesco che accarezzava la mia coscia, fino a quando non lo sentii percorrere il mio interno coscia. Mi girai verso di lui, sorpresa e un po’ imbarazzata; ma lui mi guardò con quei suoi occhi azzurri, sorridendomi, e io non capii più nulla.
In men che non si dica mi aveva fatto allargare le mie gambe e sentivo le sue dita che premevano sulla stoffa del mio perizoma. Ero molto eccitata e, con grande imbarazzo, sentivo che stavo iniziando a bagnarmi notevolmente.
Francesco, facendo finta di nulla, continuava a parlare con gli altri, mentre io me ne stavo zitta, frastornata. Una minima parola e tutti si sarebbero accorti del mio respiro irregolare.
Le dita di Francesco avevano ormai scostato il perizoma e stavano stuzzicando il clitoride. Fece scivolare due dita dentro di me, alternando questi movimenti a movimenti circolari intorno al mio clitoride. Sentivo l’orgasmo crescere dentro di me, mentre stringevo il bordo della tovaglia, cercando di trattenermi e non farmi accorgere di quello che stava accadendo.
Francesco si accorse che stavo per venire smise di accarezzarmi, lasciandomi confusa, eccitata e con molta voglia addosso. Fu solo quando arrivò il momento del dolce che tutti erano distratti che tornò a toccarmi, questa volta provocandomi un orgasmo molto intenso; l’imbarazzo, la paura di essere scoperti avevano accresciuto il mio piacere.
Mi alzai dal tavolo con la scusa di andare in bagno. Mi domandavo se davvero nessuno si fosse accorto di nulla: avevo le guance in fuoco e gli occhi che brillavano dal recente piacere.
Cercai di bagnarmi con un po’ di acqua fredda per cercare di riprendermi, quando sentii alle mie spalle la porta che si apriva e vidi nello specchio che si trattava di Francesco. Chiuse la porta a chiave e, senza dire nulla, mi voltò verso di se ed iniziò a baciarmi con passione, toccando tutto il mio corpo. Io risposi al bacio e iniziai a far scorrere le mie mani sotto la sua camicia, dove trovai un corpo caldo e ben scolpito. Sentivo la sua erezione che premeva contro di me.
La mia mente ormai non era più in grado di capire qualcosa. Mentre continuavo a baciarlo con foga, lui aprì i suoi pantaloni, lasciando scoperto il suo pene eretto.
Fu allora che io mi inginocchiai, prendendolo in bocca. Sentivo il suo respiro affannoso mentre il facevo scorrere la mia bocca in su e giù, leccandolo tutto. Mi piaceva, e volevo dare il meglio di me.
Ma quando il suo orgasmo si stava avvicinando, mi alzò e mi fece sedere sul piano di marmo del bagno, a gambe aperte. Continuando a baciarmi e a toccare il mio seno mi penetrò con forza, facendo entrare il suo pene tutto dentro di me.
Mi teneva per i glutei, lasciando che le mie gambe fossero ben aperte.
Il suo pene era duro e grande, e mi stava già portando verso un altro orgasmo. Bastarono pochi colpi ancora perché io venissi, abbandonandomi contro di lui e continuando muovermi perché anche lui arrivasse al suo orgasmo.
Anche lui non tardò a venire, uscendo appena in tempo da dentro di me.
Restammo per alcuni secondi così’immobili, abbracciati, ripensando a quella fantastica esperienza.

Leave a Reply