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Racconti Erotici Etero

Un divertente pomeriggio

By 24 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un po’ che ci stuzzicavamo.
Lei era Daniela, la migliore amica (decisamente stronza) della mia ragazza,fidanzata con Danilo da un paio di anni.
Si usciva ogni tanto a bere qualcosa in 4,tanto per mantenere i contatti inevitabilmente cambiati dopo il reciproco fidanzamento.
Con il tempo ci eravamo scambiati i numeri e,ogni tanto,partiva qualche presa in giro fra me e lei’ lei mi chiamava ‘anziano’ perché avevo 26 anni contro i suoi 24,io la chiamavo ‘secca’ perché lei arrivava a riempire difficilmente una prima di reggiseno.
Col tempo le cose sono degenerate e, quando uscivamo, le battute piovevano a raffica fra noi, tanto che venivamo ripresi più volte dai rispettivi compagni.
Quindi,senza dirci nulla,limitavamo un po’ i rapporti per un periodo e poi ricominciavamo da capo.
La mia ragazza &egrave finalmente giunta alla laurea: come usanza vuole bisogna prepararle il ‘papiro’ con testo,foto e quant’altro! Ci accordiamo per trovarci a casa di Daniela: io,lei e Alberto,un amico di vecchia data della mia ragazza.
Quel giorno mi presento vestito con una tuta grigia e le scarpe da ginnastica,non avendo infatti intenzione alcuna di mettermi in mostra’
‘Ciao vecchio,siediti che cominciamo,sempre che tu ce la faccia!’
‘Sempre cara la mia secca’ma non aspettiamo Albi?’
‘Mi ha scritto che non viene,deve lavorare anche a pranzo oggi’
‘Vabbeh,mi tocca sorbirmi sta secca da solo!’
Come al solito ci offendiamo un altro po’ e poi ci mettiamo all’opera; fra una rima e l’altra la guardo e deduco che deve aver avuto anche lei il mio stesso pensiero per quanto riguarda l’abbiagliamento: &egrave infatti vestita con una tuta azzurra che,se da un lato le da un aspetto da casalinga,le fascia proprio bene il sedere,bello sporgente.

‘Ehi,Alzhaimer’sveglia,cosa fa rima con cane?’
Sempre gentile la ragazza,vero?
Finite le rime ci mettiamo a selezionare le foto da inserire nel papiro: io seduto al tavolo e lei in piedi affianco.
Essendo anche abbastanza alta,ogni volta che giro lo sguardo mi trovo con il suo pube a una decina di centimetri dalla mia faccia.
‘Se proprio non vuoi sederti almeno vedi di allontanarti,secca!’ sbotto a un certo punto
‘Vecchio,devi essere proprio preso male se la sola presenza di una donna,in tuta,a meno di un metro da te,ti provoca dei risvegli ormonali! Ok,mi siedo!’
Prende la sedia e andiamo avanti.
Dopo un po’ va in cucina e torna con un paio di caff&egrave,sposta la sedia e si mette nuovamente in piedi alla mia sinistra!
‘E dai’sedersi no,eh?’
‘Dai,vecchio’cosa mi ai se non mi siedo,prendi la stampella e mi rincorri con il coso in tiro?’

Da li in poi ho un vago momento di vuoto,i ricordi ricominciano mentre lei &egrave stesa sul divano.
Sono abbastanza sicuro di avercela buttata di peso,tenendo ben stretto fra le dita l’elastico dei pantaloni della tuta: beata decisione quella di metterla,probabilmente non avrei fatto nulla se avesse avuto i jeans.
Da vederla seminuda che mi guarda un po’ basita a metterle la testa fra le gambe &egrave un attimo’mi ritrovo a succhiare avidamente una vagina che cola copiosamente umori’anche troppo copiosamente per i miei gusti.
Ogni 10 secondi sono costretto a ingoirare per non sbavare come un deficiente su tutto il divano.
Nonostante questo problema di carattere tecnico,sono talmente eccitato che non mi rendo nemmeno conto della cosa: penso solo a leccare quel clitoride che sento spuntare timido e a inserire la lingua fra quelle labbra solo leggermente sporgenti.
Dopo un paio di minuti in cui ho mandato giù tanto di quel liquido da rischiare l’annegamento,la sento urlare’dev’essere decisamente venuta,visto che a ogni piccolo tocco di lingua salta come un’indemoniata.
Mi alzo,una durissima erezione nei pantaloni’lei mi guarda,con una faccia che urla ‘che cazzo stiamo facendo?’.
Si alza dal divano’&egrave praticamente allagato.
Conoscendola non si presterà a darmi sollievo per far calare l’erezione: sarebbe troppo gentile da parte sua.
‘ok,io vado in bagno,tu pulisci’
Si,lo so’il mio coraggio non &egrave esattamente il massimo,ma come vi ho detto questo non &egrave un racconto di fantasia.
‘Beh,vecchio’a sto punto tanto vale che ti dia una mano!tanto ormai qui il casino &egrave fatto!’

Nel dirlo mi abbassa i pantaloni e mi posa una mano sul pene,stringendola a pugno.
Una bistecca gelata su una griglia rovente.
‘beh,sinceramente mi aspettavo fossi più dotato’
Sempre gentile,come ho già detto.
‘Scusa se non ho messo quello da festa’
Intanto comincia a menarlo su e giù guardandomi negli occhi’
‘si,magari un pompino’no?’
‘Mh’ok’ma quando stai per venire me lo dici che mi tolgo!io non ingoio!’
Ottimo,un pompino senza ingoio! A saperlo’
Daniela si attacca e succhia come non avrei mai pensato’ affonda fino alla gola e,senza usare le mani,mi muove la pelle del pene socchiudendo stringendolo con le labbra,chiudendo appena appena la bocca.
Usa un bel po’ di saliva,che mi cola sui testicoli e vedo che la cosa la diverte’a un certo punto prende in mano i miei testicoli e comincia a strizzarli.
Mugugno appena per il dolore,lei smette di pompare,mi guarda e strizza ancora un po’!
Porca puttana che male!
Lei molla la presa,ridacchia e ricomincia a succhiare,finché l’orgasmo &egrave alle porte.

‘E”
No,col cazzo che glielo dico.
Le prendo i capelli,glieli stringo a coda,le schiaccio la faccia contro il mio pube sperando non chiuda i denti di scatto’conoscendola potrebbe farlo per il puro divertimento di vedermi soffrire.
Finalmente vengo’5-6 schizzi ben piazziati nella gola di Daniela che mi guarda con occhi furiosi,ma non accenna a fare strani scherzi.
Le lascio i capelli e le allungo una mano per alzarsi,lei mi guarda e mi sputa in faccia un misto di saliva e sperma.
Fanculo,questo &egrave troppo!
Le mollo uno schiaffo e le salto addosso approfittando del suo indietreggiare.
‘Ora asciughi,secca!’

La spingo in un angolo,prendendole furiosamente la giacca della tuta e tenendola ben ferma
‘fanculo vecchio,te l’avevo detto che non ingoiavo!’
Spingo la mia faccia verso la sua e lei,per tutta risposta,mi bacia.
Cominciamo a limonare,mezzi nudi,sporchi di sperma e saliva e lo facciamo per 5 minuti buoni.
Quando alla fine ci stacchiamo sembriamo due maschere horror,con lo sperma che comincia ad asciugarsi e forma degli strani disegni sulle guancie.
‘Andiamo a lavarci’
Molliamo la tuta e ci infiliamo in bagno,mentre continuiamo a limonare’il sapore delle vagina di Daniela mescolata alla saliva e allo sperma &egrave qualcosa che mi fa impazzire.
Raggiunta la temperatura ci infiliamo in doccia e cominciamo a sciacquarci.
Stranamente il mio pene non accenna a calare,eccitatissimo dallo strano pomeriggio
‘Vecchio,hai preso del viagra prima di venire qui? Pensavo che manco ti tirasse io’
Ridacchio,la prendo sotto il sedere e la alzo,cercando di non uccidermi sulla doccia scivolosa
‘Vecchio,stai fermo che ti rompi un’anca e poi vai zoppo’
‘Secca,il fatto che tu non abbia tette ti rende estremamente leggera’
Entro dentro di lei,così calda e bagnata che posso entrare fino in fondo senza sforzo alcuno e comincio a spingere,posato contro il muro della doccia.
Lei ridacchia e geme e io,ora che &egrave nuda,le prendo in bocca i piccoli capezzoli sporgenti e li mordicchio.
Il seno,seppur piccolissimo,si lascia usare tremendamente bene e la tormento strizzandolo,mordendolo e succhiandolo.
Il pompare &egrave reso difficoltoso dal fatto che il suo sedere &egrave reso scivolosissimo dall’acqua e dagli umori vaginali che mi impastano le mani.
‘Ma quanto cazzo ti bagni??Scivolo da matti!’
Lei ride e smette di mugugnare un attimo per canticchiare ‘non ho l’età,non ho l’età”
Oh,dovrò ben punirti per tutte queste frecciatine tesoro.
Ho le mani sul sedere,bagnate fradice di umori vaginali’
‘Vecchio,toglimi quelle dita dal culo! Ma quante ne hai messe??’
Le mie due dita medie salgono e scendono dal suo ano,mentre continuo a spingere’la mordo sul collo,piantandole bene i denti e vengo nuovamente nella sua vagina che sento fremere intorno al mio glande.

‘Che cavolo hai fatto al collo,Daniela??’
E’ Valeria,la mia ragazza,che guarda quei brutti segni rossi sul collo della sua amica,mentre io ridacchio sorseggiando una birra scura,fuori per l’aperitivo.
‘Uno stupido sfogo cutaneo,per fortuna dovrebbe passare alla svelta e non ricomparire più’
Resto un po’ basito,mentre lo dice,ma cosa volete’non sarebbe dovuto capitare nemmeno la prima volta.

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