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un esame universitario particolare

By 30 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Carlotta e vado all’ università di Firenze di Giurisprudenza. Mi mancano solo 3 esami alla laurea. Io sono una ragazza considerata carina , sono magrolina , si lo ammetto un po’ bassina 1 e 60 con una 3 di seno , ma il mio punto forte sono i capelli lunghi fino al fondoschiena biondi ed ondulati. Mi sono lasciata da poco con il mio ragazzo. A me piace il sesso, sono una ragazza molto aperta a provare tutto fin da 15 anni quando ho iniziato a masturbarmi non ho più smesso. Quindi anche se in questo momento non ero impegnata mi davo da fare anche da sola’
Un giorno andai all’ università per l’ ultima lezione prima dell’ esame di diritto privato , mi misi nell’ ultima fila ed aspettai che il professore arrivasse, lui era un uomo sui 60 anni un po’ robusto come uomo non era proprio male, ma la cosa che mi faceva schifo di lui era che era viscido. Aveva la fama di averci provato con tutte le studentesse, alcune c’erano pure state , io non l’ avrei mai fatto poi con uno del genere. La lezione passò lentamente, era veramente noiosa, poi tornai a casa e ricomincia a studiare.
Il giorno dell’ esame arrivò io ero agitatissima le cose pensavo di sapere ma non si sa mai.
Ero l’ ultima quindi dovetti aspettare che facesse tutti gli altri prima , mentre aspettavo vedevo che invece di ascoltare lo studente a voltemi guardava, soprattutto guardava la mia scollatura, mi ero messa un vestitino verde un po’ scollato e corto perché eravamo a luglio e faceva tanto caldo, era un vero porco. Quando finì di interrogare quella prima di me riordinò tutte le sue cose per andare via, io mi avvicina
‘ Professore mi scusi ma dovrei fare l’ esame anche io ‘
‘Mi dispiace signorina ma ormai il tempo è scaduto si presenti al prossimo appello fra un mese ‘non potevo rimandare di un mese, avevo progettato di dare la tesi fra un mese
‘ la prego professore devo assolutamente darlo quest’ esame fra un mese avevo in mente di dare la tesi ‘
‘Mmm ora non posso ho preso un’ altro impegno ma se viene oggi pomeriggio alle tre vedrò di fargli l’ esame ‘
‘La ringrazio ‘ Uscì dall’ aula un po’ frastornata , non sapevo che gli esami si potessero fare da soli con il professore , avevo un po’ di timore , ma cancellai tutti quei pensieri ed andai a casa.
Mi cambiai ed indossai una gonna bianca con sopra una magliettina nera, ripassai un po’ e poi andai verso l’ ufficio del professore, bussai e lui era già dentro ad aspettarmi nella sua poltrona
‘Prego signorina entri pure ‘Io entrai ed iniziammo l’ esame mi fece tutte domande difficilissime , sembrava che volesse farmi bocciare di proposito. Infatti alla fine
‘Signorina mi sa che non è tanto preparata dovrò bocciarla , lo verrà a ridare tra un mese’
‘no la prego professore io ho studiato , se non do la tesi tra un mese perdo la borsa di studio e dovrò ridare tutti i soldi , la prego ‘
‘E’ disposta a fare dei sacrifici per ottenere questo voto ?’
‘certo farei di tutto ‘ Allora il professore si alzò e chiuse a chiave la porta , capì all’ istante cosa intendeva per sacrifici
‘ Venga qui e mi faccia un pompino ‘ il primo istinto fu quello di dargli uno schiaffo e andarmene ma a ripensare alla borsa di studio , alla tesi mi alzai e gli sbottonai i pantaloni
Si era rimesso a sedere nella sua poltrona mentre io slacciavo i bottoni dei suoi pantaloni , accostai anche le mutande e subito uscì il suo cazzo duro ed eretto, non ci potevo credere
‘sai un’ ora fa mi sono preso una di quelle pilloline blu tanto ero sicuro che eri una puttanella , siete tutte puttanelle , per un voto fareste di tutto ‘io senza rispondere presi il suo cazzo in bocca iniziai a leccarglielo tutto dalla cappella fino alle palle , io ho sempre amato fare i pompini, sentire dentro di me l’ eccitazione di lui che sale fino ad esplodere, cos’ iniziai anche a bagnarmi. Dopo una decina di minuti mi prese la testa e mi tenne nel suo cazzo non so per quanto tempo , stavo per soffocare. Senti dei fiotti di sperma entrare nella mia gola ed ingoiai tutto. Tolse il cazzo dalla mia bocca, lo guardai ed era ancora duro così mi buttò violentemente con la faccia nella scrivania ed iniziò a tastarmi tutto il culo mi sollevò la gonna e mi tolse le mutande rimase due minuti a guardare tutto lo spettacolo poi infilò nella mia fica due dita , e tirandole fuori se le ritrovò tutte bagnate così nel le ficco in bocca
‘vede che è una troia si sta eccitando, ora vedrà quanto la faccio godere ‘
Così infilò tre dita e poi quattro , poi appoggiò la sua cappella nella mia fica e lo infilò tutto in un colpo io cacciai un urlo per il dolore ma nel contempo per la goduria lui subito mi mise una mano nella bocca
‘ è no troia questo spettacolo è solo per noi quindi zitta e godi ‘ iniziò a penetrarmi sempre più velocemente io intanto venni come non mai ero venuta , ma lui ancora niente. Cosi mentre era ancora dentro di me infilò un dito dentro il mio ano
‘no professore li no sono ancora vergine ‘
‘zitta sono io che decido , sei vergine è? Ancora meglio amo i culi stretti ‘così infilò due dita e poi ci sputò sopra , tolse il cazzo dalla mia fica ed appoggiò la cappella nel mio ano pian piano entrò , il dolore era lancinante , ed era solo entrato metà. Poi con un colpo di reni entrò tutto io cacciai un urlo ma soffocato per la mano del professore nella mia bocca. Il dolore mi stava uccidendo ma pian piano diventò piacere, continuò per altri dieci minuti finché non sborrò tutto dentro il mio intestino. Si staccò da me e si rimise seduto nella poltrona , io rimasi distrutta sdraiata nella scrivania
‘ cosa spetti devi finire il tuo lavoro puliscimelo ‘così mi riaccovacciai davanti a lui e glielo pulì tutto. Si riabbottonò i pantaloni ed anche io mi rivestì
‘il tuo libretto ?’ glielo diedi , e ci scrisse un bel 30 ‘.

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