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Racconti Erotici Etero

un fantastico week end a Milano

By 27 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, mi presento per quelli che ancora non mi conoscessero, sono un ragazzo che va all’università alto uno metro e 85, occhi  verdi, capelli mori e fisico asciutto e atletico.

Qualche settimana fa mi è capitato di risentire un mio vecchio amico trasferitosi a Milano e siccome vive la ho colto l’occasione per andare a trovarlo e staccarmi dalla solita monotonia della mia città, che è un po’ un paesone.

Parto, è venerdì mattina, l’euro star è puntuale e la partenza è prevista per pochi minuti dopo. Mi siedo, mi rilasso, metto le mie cuffie e inizio a pensare come potrà mai essere rivederlo. Dopo un paio d’ore circa arrivo a destinazione; prendo la metro e arrivo alla fermata dove mi ha detto di incontrarci perchè è vicinissima a casa sua.

In effetti arrivo e lui è già li ad aspettarmi e in 5 minuti siamo a casa sua. E’ bella, tutta moderna, si vede che è rifatta da poco. Mi dice che lui però deve uscire ora perchè deve andare all’università e che se vuoglio posso andare con lui anche se è un’università privata e che così avrei conosciuto un po’ di ragazzi e ragazze che sarebbero usciti con noi alla sera.

Arriviamo ed in effetti è molto carina anche se un po’ impersonale per i miei gusti, lui entra in aula e io mi metto a studiare nei banchi pubblici che ci sono di fronte alle aule. Le due ore passano in fretta e quando esce è in compagnia di altri due ragazzi, ci presentiamo e scambiamo due chiacchiere, mi sembrano davvero simpatici. Nel mentre ci raggiunge anche una ragazza, carina, castana non troppo alta ma due occhi profondi e castani, una seconda di seno e un gran bel sedere. Ci presentiamo, è molto cordiale, solare e socevole, ci dice che alla sera ci sarebbe stata ma ci avrebbe raggiunto piu tardi.

Torniamo verso casa e ci riposiamo un po’, stappiamo la prima birra e attendiamo che arrivi la sera…

Finalmente il sole cala e qualche amico arriva all’appartamento per poi uscire tutti insieme. a forza di tirare fuori birre dal frigo abbiamo riempito il ravolo di vuoti. Così decidiamo di iniziare la serata. Andiamo alle colonne dove troviamo tutto il resto del gruppo con anche qualche ragazza in più. Le salutiamo, ci presentiamo e come tutte le ragazze che abbiamo visto fino ad ora sono simpati che e solati. Una si chiama Martina, bionda con i capelli mossi, un viso pulito e dai lineamenti molto belli, un filo di rossetto le scurisce le lebbra e un paio di orecchini le incorniciano il viso. E’ abbastanza alta, circa 1,75 con una seconda abbondante e un sedere da sogno. La sua amica è meno bella di lei, un viso truccato più pesantemente ma non dava i risultati di bellezza sperati. Una quarta di seno le dava comunque la sua importanza anche se il sedere non era molto bello.

Dopo un po di chiecchiere con Martina scopro che lei è di Torino e si è trasferita li per studiare, è stata mollata da poco dal ragazzo perchè non si vedevano più con il fatto che lei non tornava spesso. Continuiamo a parlare per un oretta poi decidiamo di proporre di andare in una discoteca li vicino. Ci incamminiamo e troviamo un bel po’ di fila all’ingresso ma con un po’ di pazienza si entra. La sala è su due livelli concentrici e delle ramificazioni che portano in privè, bagni e bar vari. Andiamo a prendere un drink giusto per dire di bere qualcosa tutti assieme e poi ci buttiamo a ballare. Il tempo scorre velocemente e dopo qualche ora decido di andare a prendere una boccata d’aria fuori, lo dico agli altri ed esco. Qulche minuto ed ecco che arriva martina, mi si mette di fianco e si accende una sigaretta. inizia a lamentarsi per il caldo e per la troppa gente che c’è, allora le propondo di andare a bere qualcosa all’appartamento così da stare un po’ più comodi e sorseggiare qualcosa, dice che preferirirebbe stare ancora un po’ fuori ma che le andrebbe molto di andare a sorseggiare qualcosina.

Mandiamo un messaggio agli altri e ci incamminiamo alla ricerca di un bar, per la srada un tacco si impiglia (non so quanto accidentalmente) in una piastrella rialzata e si aggrappa a me per non cadere. L’aiuto a rimettersi in piedi e ci troviamo faccia a faccia a pochissimi centimentri di distanza. Il bacio parte automatico, dopo una prima sorpresa di lei mi ricambia con passione. Ci baciamo per un po’, le nostre lingue saettano nelle nostre bocce, poi la prendo per i fianchi, la accosto al muro, lei alza una gamba avvolgendo la mia. Le nostre mani iniziano a muoversi sui nostri corpi, le sue tette sono perfette, l’unica cosa che mi separa da loro sono un sottile regiseno ed una maglietta in cotone. Lei mi accarezza i pettorali scende dolcemente e mi mette una mano sul pacco iniziando a massaggiarmelo. La mia mano le sgancia il reggiseno e si intrifola sotto la maglietta, i capezzoli sono durissimi, il mio tocco le crea gia dei brividi. Le lascio la tetta e accarezzandola tutta arrivo alla coscia nuda coperta solo dagli ultimi centimetri di gonna che non si è appallottolata alzando la gamba. Le tocco l’interno coscia delicatamente, prima uno poi l’altro, poi mi avvicino sempre di più al suo perizzoma ma senza mai toccarle la figa, ci giro attorno, sento che freme, improvvisamente le sosto le mutandine e gli metto due dita dentro, trattiene il fiato quasi per non urlare, inizio a sditalarla mentre lei slaccia completamente i miei pantaloni, lo prende in mano ed inizia a segarlo. Dopo un po la afferro con entrambe le mani, la faccio giraere e glielo appoggio sulla figa, lo faccio un po strisciare, lentamente su tutta la fessura fino al clitoride. poi tutto in un colpo la penetro le mani si spostano sulle tette ed inizio a pomparla, le geme come una cagna, butta in fuori il culo e lo rotea per provare ancora più piacere. Lei “più forte più forte sto venendo, vienimi dentro!” le do colpi cosi forte che il mio bacino batte su suo sedere come se le stessi dando degli schiaffi sulle chiappe, siamo al culmine del piacere e le scarico una quantità industriale di sborra nella figa, lei grida, poi appoggia il viso alle mani per riposarsi un attimo. Ci ricomponiamo e ci dirigiamo verso casa…

 

Per commenti, consigli o qualunque cosa: giovanni724@hotmail.com

 

Arriviamo a casa, beviamo un po’ di te, mangiucchiamo qualcosa intanto che ci riposiamo un attimo dalla serata e dalla scopata. Poi va in bagno, io intanto mi metto in camera accendendo un po’ di tv, lei torna e si ferma sulla porta. E’ bellissima, tutta nuda con solo un ciondolo d’argento che mette in risalto le tette perfette. Si avvicina pian piano sculettando esageratamente, mi si mette a cavalcioni, mi lecca le labbra, mi spoglia pian piano, mi apre la cintura, mi sbottona, fa scendere la cerniera delicatamente, mi da un bacio al mio cazzo già mezzo duro da sopra le mutande, con un movimento rapido mi fa arrivare le braghe alle caviglie. Delicatamente e lentamente mi sposta le mutande, appena spunta la cappella rallenta ulteriormente e me lo bacia millimetro per millimetro. Finalmente libera tutto il mio uccello e inizia un fantastico pompino, dopo poco è sull’attenti ma lei continua a gustarselo, lentamente, con desiderio e voluttuosità. Poi si ferma si alza e si mette a 69, riprende a leccarmi il cazzo, io inizio a dedicarmi alla sua stupenda figa, completamente depilata e già bagnata, la bacio delicatamente sulle labbra poi la lecco un po’ attorno, mi addentro sempre di più e sempre per tutta la lunghezza fino ad arrivare al clitoride dove ha un primo sussulto poi continuo lentamente a leccarla ovunque fino a penetrarla con la lingua. Continuo con questo alternarsi per un po’ poi le infilo prima due dita dentro, continuo a leccarle il clitoride nel mentre e lei gode sempre di più, ne infilo un altro, cerco di andare sempre più a fondo e di stimolarle completamente le pareti della figa. Lei ormai si dedica al mio cazzo in modo discontinuo sta godendo troppo e si vuole godere a pieno questo momento. Ormai sta iniziando a far saltar fuori da quella bocca gridolini che sono quasi urli di piacere. Sento che sta quasi per arrivare all’orgasmo allora esco velocemente, la prendo per i fianchi e mi giro, ora sono io sopra di lei, continuo a martoriarle la figa con le dita e la lingua, lei dopo poco riprende a godere come prima, le pianto il cazzo in bocca ed inizio a scopargliela intanto l’indice dell’altra mano inizia ad esplorare il suo culetto, all’inizio si irrigidisce ma dopo attimo si rilassa e io inizio un lento avanti e indietro anche con l’altra mano. Pian piano le dita diventano due dietro e quelle davanti continuano a lavorare mentre io continuo a scoparle la bocca, lei gode e urla per quello che può con la mia verga in bocca, dopo una quarantina di minuti sto per venire ma non voglio ancora che finisca così. Mi fermo e tolgo il mio uccello dalla sua bocca, glielo faccio passare un po’ sulle labbra, poi glielo appoggio sulla figa, lo faccio scorrere un po sulle grandi labbra e poi glielo infilo dentro tutto in una volta, caccia un urlo pazzesco che probabilmente avranno sentito anche i vicini, la scopo un po’ così alla missionaria, poi sempre lasciandoglielo ben piantato la faccio girare e inizio una bella scopata a novanta. In questa posizione la sua figa mi aderisce incredibilmente al cazzo portandomi sulla soglia dell’orgasmo in pochissimo, lei lo sente, aumenta il ritmo e le vengo con una quantità infinita di sborra nella figa, lei viene scossa da brividi pazzeschi e poi si stende sul letto, io la seguo rimanendo sempre dentro di lei, ci riprendiamo un secondo e poi andiamo a darci una ripulita.

L’alba non è molto lontana ma per fortuna ci aspetta una bella dormita e sicuramente non la lascerò andare prima di aver fatto mio anche quel magnifico culetto…

 

Per commenti, consigli o qualunque altra cosa: giovanni724@hotmail.com

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