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Racconti Erotici Etero

Un insolita ora di ginnastica

By 9 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Alex e vi racconto cosa mi è successo in 5. Liceo, al tempo avevo 19 anni. Per l’ultimo anno l’insegnante di ginnastica che avevamo prima è stata sostituita da una giovanissima e bellissima ragazza di 24 anni, Paola. Mi ricordo benissimo la prima volta che entrò in palestra, bellissima, un fisico snello, sportivo e bellissimo. Tutti i maschi in classe la pensavano come me, ma chi ha il coraggio di chiedere un appuntamento alla professoressa di ginnastica, anche se è simpaticissima, non come quella che avevamo prima.

Comunque, non sto a spiegare che esercizi abbiamo fatto in palestra, ma vengo subito al dunque :).

Un paio di mesi dopo, era verso Dicembre, a fine della lezione, Paola chiede se qualcuno potesse rimanere e aiutare a mettere a posto tutti gli atrezzi che abbiamo usato, visto che era l’ultima lezione della giornata. Io mi offro volontario e tutti gli altri, ovviamente, scappano negli spogliatoi e quando avevamo finito, tutti erano già usciti.

Paola mi disse: “vai pure a cambiarti, io vado a casa, quando finisci, chiudi tutto e porta le chiavi al custode, fai pure con calma”. E io prendo le chiavi, la saluto e vado nel spogliatoio. Mi spoglio ed entro in doccia. Bello avere lo spogliatoio vuoto, tutto per se. La cosa mi eccitava, già ero eccitato nel vedere Paola fare certi movimenti vedendo il suo bellissimo sedere sculettare di qua e di la.

E stavo sotto la doccia con il mio pene duro come un sasso, pero non ci cerco di resistere, ma quando esco dalla doccia e torno di la per vestirmi, non riesco più a trattenermi. é il sogno di ogni ragazzino, avere una stanza al di fuori della propria casa, tutta per se. E rimango completamente nudo, mi stendo sulla panchina e inizio a segarmi lentamente, chiudendo gli occhi e  immaginandomi Paola che sta qua con me. Voglio godermi questo momento il più possibile. 

Ma all’improvviso sento la porta aprirsi, apro gli occhi e vedo Paola che balbetta: “per caso hai visto..” non faccio in tempo a prendere la prima cosa che mi capita per coprirmi. è inevitabile, mi ha colto in pieno. Io ho il cuore che va a mille e non riesco a dire: “sc.. o mio dio mi dispiace non volevo pensavo che lei fosse… oddio scusi veramente”.

Stavo la, con la maglietta che copriva il mio cazzo che era ancora durissimo, e non sapevo cosa fare… Lei però, senza dire niente, si avvicina e si inginocchia davanti a me e dice. :”non ti preoccupare, non è successo niente di grave. In fondo, tu qua, tutto da solo, avrei fatto la stessa cosa, sai. A dire la verità, l’ho proprio fatto qualche volta, quando voi già eravate via. Per me è troppo eccitante vedere tanta bella carne giovane e sexy sudare. E devo scaricarmi. Togliti quella maglietta di dosso e fammi rivedere il tuo bellissimo cazzo” 

Non credevo alle mie orecchie, figuratevi se credevo ai miei occhi, vedendo lei davanti a me che non mi portava cosi come ero dal direttore. E tolsi la maglietta. “quantè grande, immaginavo che uno della tua altezza avesse un cazzo lunghissimo e grossisimo” e lo prese in mano, testando la sua durezza.

Poi, senza dire niente, me lo scapella e inizia a segarmelo lentamente..

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