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Racconti Erotici EteroTrio

Un Sabato Sera fuori dall’ordinario

By 21 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Sabato sera, uno come tanti, uno di molti.
Natasha aveva bevuto, e dopo essere uscita dalla discoteca per prendere un pò d’aria iniziò a camminare.
Forse sentiva solo caldo, forse voleva farsi desiderare da quel bel fusto palestrato, alto e moro che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, o forse voleva solo far muovere quelle stupende ed infinite gambe.
Mentre camminava, sovreppensiero, un gruppo di ragazzi in macchina le suonò il clacson, un segno di apprezzamento che le strappo un sorriso, e come non potevano apprezzarla quella sera?
Tacchi da 10cm che la slanciavano, short di jeans aderentissimi che evidenziavano il sedere marmoreo, una canottiera a righe orizzontali bianche e blu che era a contatto diretto col seno.
Per serate come quelle non serviva un reggiseno.
Il suono del clacsson la risvegliò e, dopo essersi guardata attorno, non seppe dove si trovava, non aveva ne borsa, ne cellulare, ma, in quella strada lunga e buia intravide un negozietto con le luci accesse. Si diresse lì e notò che era una tavola calda.
Entrò e spiegò la situazione al ragazzo che stava dietro alla cassa, che gentilmente le diede il suo cellulare, lei provò a chiamare il suo migliore amico, ma il bastardo non rispondeva, sai cosa starà facendo.
Il ragazzo dietro alla cassa le propose di sedersi e di aspettare che gli amici trovassero la chiamata, e porgendole un menu le disse

‘prenditi qualcosa, offro io’

Natasha stufata dalla situazione accettò ed orinò la specialità della casa, un’omelette al formaggio, che poco dopo le fu subito portata dal bel ragazzo che era stato così gentile con lei.
Quando gliela portò lei pot&egrave ossevarlo meglio.
Scuro di carnagione, alto e ben messo fisicamente, capelli castani e occhi scuri. Mentre lo guardava iniziò a mordicchiarsi il labbro, e un brivido la percosse tutta. Mentre lui tornava dietro la cassa pot&egrave ammirare anche un bel sedere del ragazzo, ma poi si girò e si concentrò sul suo piatto.
Iniziò a versare il formaggio caldo su un pezzetto della sua omelette e dopo averne confermato la bontà riprese la ciotola contenente il formaggio e la versò sopra, ma durante l’operazione fù distratta dal suo nuovo amico

‘buona?’

Queste parole la colsero di sorpresa e accidentalmente si versò un po di formaggio addosso.
Il dolore forte la fece agire d’istinto e per placare il calore si versò il bicchiere d’acqua addosso.
Il ragazzo vedendo la scena corse verso di lei con dei fazzoletti

‘ma che combini?’ disse sorridendo ed iniziò a tamponarla per asciugarla.

Entrambe le mani iniziarono a tamponare il collo, ma mentre una mano rimase li adagiata l’altra inizio a scendere per arrivare fino al seno, del quale si intravedevano i capezzoli attraverso la maglietta bagnata.
La mano iniziò a premere più forte sul seno destro concentrandosi maggiormente sul capezzolo e alla sensazione di dolore Natasha provò una fortissima eccitazione.
Rimase ferma a farsi toccare le tette da un perfetto estraneo e mentre il suo intimo si stava bagnando decise di riprendersi, si alzò e andò in bagno.
Si guardò allo specchio e si fissò per pochi secondi. Non sapeva cosa stesse facendo, ma si decise di fare quel che desiderava. Si tolse la maglietta ed uscì dal bagno.
Il ragazzo, appena sentì la porta aprirsi iniziò a scusarsi

‘per prima scusa, mi sono lasciato prendere la mano, ti chiamo un taxi se vu..’

Rimase senza parole a vedere quella meravigliosa creatura e il suo magnifico seno al vento. Si avvicinò e la prese con forza sbattendola sul muro e iniziò a baciarla passionatamente, lei gli morse il labbro e mentre lui scese la testa e iniziò a mordicchiarle i capezzoli lei con una voce in estasi disse

‘speriamo che i ragazzi non rispondano’

Lui le mise una mano sul culo e iniziò a stringerlo forte, tanto da farle scappare un piccolo gemito, e mentre lei in quel momento desiderava solo essere totalmente nuda il ragazzo iniziò ad aprirle i bottoni dei jeans.
Lei poggiò la mano sul suo pacco e lo notò estremamente grosso e mentre lui iniziava a calarle i pantaloni lei massaggiava quel pitone che desiderava avere dentro di se.
Lui le tolse i tacchi e i pantaloncini ma Natasha gli fece calare i pantaloni e mentre lui iniziava a togliersi la camicia lei mise in bocca quell’enorme cazzo e mentre lo massaggiava con una mano la sua lingua si godeva la cappella e poco dopo averlo messo in bocca iniziò a fare su e giù con la testa per la gioia del commesso.
Senti il sapore dello sperma nella sua bocca e questo la eccitava ancor di più, e poi, per non bruciare le tappe, si staccò e si sedette sul tavolo. Lui immediatamente si avvicinò e le tolse le mutande, poi aprì le sue gambe ed iniziò a baciare l’interno coscia pian piano, per poi avvicinarsi sempre più alla sua figa.

‘che cazzo baci li, vai direttamente, scopami’ disse in piena estasi

Lui ubbidi iniziando prima a perforarla con 2 dita mentre con la lingua giocherellava col suo clitoride.
Mentre lei sbatteva la mano contro il tavolo e i suoi mugugni erano sempre più forti dalle porte della cucina arrivò un’uomo, alto, possente e sexy.

Appena vide la scena immediatamente si girò per tornare nella cucina ma Natasha

‘chi sei?’

‘sono Brad’

‘ti prego, almeno tu scopami’

Lui non ci pensò due volte e immediatamente si spogliò, e Natasha mori al vederlo.
Addominali scolpiti, un tatuaggio sul petto e uno sul braccio, un corpo scolpito nel marmo e un cazzo immenso che faceva sembrare minuscolo quello del cameriere al sol confronto.
Lui spostò il cassiere, prese Natasha e iniziò a sditalinarla, fino al farla urlare. Poi la prese, la inginocchiò e le fece mettere quel gran cazzo in bocca, manovrando la sua testa tirandole i capelli.
Quel lieve dolore aumentò il suo piacere e subito ubbidì iniziando a divorare il suo strumento.
Il cassiere le poggiò il suo cazzo in faccia, e lei, per poco si stacco da Brad per leccare il suo trascurato amico, ma dopo pochi tocchi di lingua tornò da quello più grande.
Brad le venne in bocca e lei, morta per l’eccitazione, ingoiò tutto con gioia.
Poi Natasha, vogliosa come non mai si alzò, si sedette sul tavolo, aprì le gambe, si mise due dita nella figa, e mentre si sditalinava disse

‘chi mi scopa cazzo?’

Brad si alzò, la prese per il collo, la chinò a novanta e le mise il cazzo nella sua figa ed iniziò con un’avanti e indietro con una tale forza da sfondarla, al punto da farla urlare di piacere.
Mentre era a pecora il cassiere le mise il cazzo in bocca e con una mano le stringeva le tette, lei lo succhiò avidamente fino a faro venire, e dopo esserle venuto in bocca si allontanò per sedersi, era sfinito.
Brad però aveva ancora forze.
Lui continuò a fare avanti e indietro e la sensazione di quel cazzo così grande dentro di lei era straordinaria.
Le sue urla si sentivano in strada.
Brad le venne dentro, sincronizzato con uno dei suoi tanti orgasmi.
Lei sfinita si mise in piedi e si poggiò su un tavolo mentre Brad si distese a terra, col cazzo ancora duro che iaculava ancora qualche goccia.

Lei non era ancora sazia di quel corpo perfetto e gli si buttò addosso e iniziò a baciarlo mentre con le mani accarezzava quel corpo divino fino a quando le sue mani giunsero al suo cazzo.
Natasha ne voleva ancora.
Si girò e prima lo leccò, poi iniziò a masturbarlo e poco dopo lo rimise in bocca.
Lui in risposta prese il suo culo, se lo portò sulla faccia e ficcò la sua lingua dentro la sua figa. Ci sapeva fare.
Mentre sentiva quella lingua dentro di se il suo piacere aumentò e la velocità del suo pompino pure al punto di farlo nuovamente venire. Le urla di Brad e di Natasha per i loro orgasmi coprivano ogni rumore in zona.
Natasha però non bevve la sua assenza, ma l’indirizzò il cazzo di Brad verso di lui, e lasciò che questa finisse sull’addome scolpito di muscoli.

‘oh, povero, sei sporco, aspetta che pulisco io’ disse con una voce sexy

Natasha iniziò a leccare lo sperma di Brad sul suo corpo, mentre il cassiere si rialzò e iniziò a massaggiarle la figa causandole un’altro orgasmo.

Lei sfinita si sdraiò sul corpo di Brad ed implorò il cassiere di toglierle quella mano. Poi rotolò per terra, nuda, sporca, sfinita, calda.
Brad si sistemò e si mise nella sua stessa posizione, poi, la mise su un fianco e iniziò a baciarla. Lei non era più in grado di intendere e volere, e ricambiò quell’appassionato bacio con quell’uomo perfetto mentre le sue mani ripresero a godere di quel corpo perfetto.
Le mani di Natasha nel frattempo ancora accarezzavano il suo corpo, ma un brusco suono interruppe quel bacio.
Il telefono squillò.
Il cassiere si alzò per andare a rispondere ma Natasha lo fermò.

‘No, lascialo squillare, vieni quà’

Lui ubbidì, e mentre Natasha riprese a baciare Brad il cassiere iniziò a baciare i suoi fianchi e a massaggiarle il seno.
Dopo pochi minuti di caldi baci ricevuti da quei due uomini la mano di Brad scese nuovamente sulla sua figa.

Mentre quelle le tornarono dentro Natasha lei riuscì solo ad ansimare poche parole

‘Ma tu’ Ahhh’ Non ti sa’ Ahhh’ Sazi mai?’

In risposta sentì sulla sua figa premere il cazzo tornato duro di Brad.

‘Fammi tutto quello che vuoi Brad’

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