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Racconti Erotici Etero

Un tradimento annunciato

By 15 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Un tradimento annunciato

Era inevitabile che finisse così.
Sono una ragazza di 36 anni, ancora piacente e con tanta voglia di vivere.
Sono sposata da diversi anni e nel tempo, come tutte le coppie il nostro rapporto &egrave diventata routine.
Il problema vero (almeno per me) &egrave che sono venute meno, quelle piccole attenzioni e quei piccoli gesti, che ti fanno sentire felice di essere sposata.
I problemi li abbiamo tutti, ma se nei momenti di difficoltà, non vieni aiutata dal tuo partner, allora, cominci a cedere psicologicamente e sei più vulnerabile.
Se poi qualcuno ti fa delle avance e ti corteggia assiduamente, &egrave facile uscire dalla corretta via…
&egrave quello che &egrave successo a me.
Pur discutendone con mio marito, lui diceva sempre che era tutto normale,che non c,era da preoccuparsi.
Così, quando quel rappresentante di orologi &egrave venuto ancora una volta nel mio negozio e come sempre, ha cominciato a farmi mille apprezzamenti, a beatificarmi, io ho sentito la voglia di lasciarmi andare e per la prima volta, ho ceduto al mio desiderio.
Ricordo come fosse questo momento, come &egrave iniziata.
Ero nel mio negozio che trattavo con il rappresentante, quando ancora una volta mio marito alza la voce e mi dice delle frasi poco carine.
Io a bassa voce guardo il rappresentante e gli dico;- — finisce che uno di questi giorni lo tradisco davvero mio marito. se lo merita proprio per quanto &egrave stronzo quando risponde così…
mi giro e mi metto a guardare la nuova collezione di orologi: all’improvviso mi si ferma il cuore…sento una mano accarezzarmi il sedere.
il cuore riprende a battere e balza a mille all’ora.
Guardo mio marito dall’altra parte del banco e visto che non può vedere quello che succede, invece di ancazzarmi col rappresentante, faccio finta di niente.
In quel momento preciso, capisco che da lì a poco tempo mio marito sarà cornuto.
La mano che mi accarezza il sedere si fa più decisa e si appoggia tra l’insenatura delle mie gambe.
Il rappresentante con la scusa di farmi vedere i listini, si piega e in quella posizione mi prende una mano e me la mette sui suoi calzoni, dove sento la rigidità del suo cazz.
Quella situazione così pericolosa, mi eccita un casino.
Sento i miei umori bagnare le mutandine, allargo leggermente le gambe aprendo lo spacco della mia gonna; lui subito ne approfitta e infilando una mano mi tocca le cosce e cerca di salire.
La voce di mio marito mi porta alla realtà e subito mi sposto per riprendere il mio controllo, ma ormai il dado &egrave tratto.
So che &egrave solo questione di tempo, così, quando il rappresentante salutandomi, mi dice di chiamarlo, so che lo farò.
Ed eccomi qui, in questo hotel del centro, con le sue mani addosso che mi frugano tutto il corpo, che mi fanno sentire una donna bellissima e desiderata.
Mi sono vestita per lui, voglio che quando mi spoglia, capisca che lo voglio e che sono pronta a tutto.
Il mio body rosso bordoux, non ha bisogno neanche di essere tolto, perché &egrave di quelli altamente sexy, (con i bottoni che danno la possibilità di aprirlo solo nelle parti intime) &egrave nascosto da una gonna grigia con un piccolo spacco laterale e, la giacca che mi copre la camicia bianca fanno di me un bel vedere.
Quando poi spogliandomi vede le mie calze autoreggenti sempre di un grigio perla, sento la sua esclamazione di soddisfazione; vedo il suo sguardo, uno sguardo intenso, pieno di libidine.
Sono al bordo del letto, ormai solo col body.
La mia mano e sotto i suoi slip e accarezza per la prima volta quel sesso che mi farà godere, come da tanto non riesco (almeno ci spero nei miei pensieri.)
Lui mi spinge con le mani a sedere e così mi trovo all’altezza del suo piacere.
capisco cosa vuole da me.
Abbasso lo slip e avvicino la mia bocca su quel membro di notevoli dimensioni.
Nel frattempo sento che mi slaccia i bottoni e libera la mia fica da qualsiasi impedimento.
Apro le labbra e le appoggio sulla sua cappella rovente.
Il sapore acre di maschio, mi eccita subito: i miei umori sono sulle dita di quel rappresentante che nel frattempo si &egrave insinuato dentro di me.
Così, mi abbandono a un pompino con tutta la mia esperienza.
Comincio a succhiarlo tenendolo ben stretto e giocandoci con la lingua, scendo fino a toccare le sue palle e lì, con le mani le stringo.
Sento le sue dita spingere dentro il mio fiore, ogni volta che lo succhio forte e capisco dal suo sguardo che lo sto facendo morire dal piacere.
Lui adesso mi fa stendere sul letto e girandosi mi ricambia il piacere.
Sento il calore della sua bocca, poi, sento la sua lingua che comincia a giocare con le mie parti più sensibili.
Quando mi tocca il clitoride, percepisco un tale senso di piacere,che per la prima volta benedico la mia decisione di essere lì in quel momento.
Nel frattempo il mio pompino da i suoi effetti; sento che geme e mi batte sulla gamba per dirmi che &egrave vicinissimo, ma ormai anche io sono all’apice e così, aumento il mio ritmo per fargli capire che può lasciarsi andare.
Subito sento la sua lingua aumentare velocità e le sue mani stringermi forte il culo e in quel momento, mi abbandono al mio primo orgasmo di quella sera: per la prima volta il sapore salato del suo sperma, &egrave nella mia bocca.
Lo accolgo tutto e poi, piano esco e lo verso sul suo torace.
Lo guardo negli occhi ,soddisfatta di quell’inizio e piano vado a leccarlo tutto.
Mi piace fare le cose con calma.
So che agli uomini piace vedere che lo ingoiamo.
Quella variazione, provoca subito un nuovo eccitamento nel ragazzo e, mentre gli lecco tutto, lui mi accarezza la testa e i seni, dicendomi cosa vuole fare con me dopo.
Le sue parole, unite al suo cazzo già ben eretto mi fanno agognare per il seguito.
Procedo dolcemente e una volta arrivata alla sua bocca, lo bacio alzandomi in piedi sopra il suo cazzo, poi, lasciandomi andare mi scopo da sola.
Mi piace farlo stando sopra, perché conosco il mio corpo come solo io posso conoscerlo e sono sicura di spingere e muovere in modo giusto.
Le sensazioni che mi do da sola sono uniche.
Nessun uomo può farmi raggiungere questo grado di appagamento e comunque non nei primi incontri.
Guardo chi occhi del ragazzo, il quale ricambia.
In poco tempo raggiungo un orgasmo stupendo e di altissima qualità.
Sono appagata e soddisfatta di come prosegue quel primo incontro.
Il rappresentante continua a muoversi dentro di me e adesso, tenendomi i fianchi, mi alza e mi abbassa a suo piacimento.
Capisco che deve ancora venire e lo lascio fare: le sue mani mi stringono e ogni tanto mi palpano il sedere.
Le sue parole sono dolci.
&egrave sempre sensuale nelle sue richieste, mi dice cose eccitanti e piccanti, mentre mi scopa: non mi fa sentire una puttana.
Per questo lo stimo e la voglia di accontentarlo mi aumenta.
Quando mi chiede di girarmi e mettermi a carponi, gli dico subito che non mi piace farlo dietro, che non lo voglio fare, poi, girandomi gli dico anche che se vuole può prendermi nella fica in quella posizione e può anche venirmi dentro senza problemi.
Lui mi sorride lanciandomi uno sguardo, che mi ricorda tanto il gatto che si mangia il topo e dice che va bene:
Sono a carponi che sento di nuovo il calore di quel cazzo dentro la mia fica.
Sto cerco di eccitarlo stringendo i muscoli vaginali, le sue mani sono sui miei seni, i miei capezzoli duri come un bottone, subiscono i pizzicotti delle sue dita .
Ancora una volta sento crescere la voglia di godere.
Vedo in uno specchio di fronte a me, il ragazzo in piedi che ammira il mio corpo e a quella vista, esplodo in un orgasmo violentissimo.
Sono lì che urlo il mio piacere, quando quel bastardo approfittando della mia perdita di testa, esce veloce dalla mia fica e allargandomi le natiche, si spinge deciso nel mio stretto sedere.
Urlo il mio dolore e la mia disapprovazione, ma lui tenendomi stretta, si spinge deciso dentro il mio ano.
Vorrei scappare da quella tortura, lui mi dice parole dolci, mi chiede di avere pazienza e di aspettare, che gli piace tantissimo farlo in quel modo e che se mi rilasso, piacerà anche a me.
Sono impossibilitata a farlo uscire, allora mi rassegno e cerco di farlo muovere più dolcemente, per cercare di fare attenuare il dolore.
Lui mi ascolta, rallenta e si muove con delicatezza; io comincio a accarezzarmi il clitoride e chiudo gli occhi aspettando le sue spinte finali.
Quando sento le sue palle appoggiarsi al mio sedere, capisco che la sofferenza &egrave finita e piano, comincia e crescere un certo piacere.
Sento i suoi mugolii di piacere crescere, la sua voce roca, mi fa capire che siamo vicini.
Mi rilasso al massimo e quando sento il suo sperma riempirmi l’intestino, penso a come sono stata sua.
Quel ragazzo ha avuto in una mattinata tutto di me.
In poche ore ha avuto e fatto cose, che mio marito non ha fatto in anni e, ridendo dentro di me, penso a come gli uomini siano differenti…

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