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Racconti Erotici Etero

Una cena in famiglia molto piccante

By 7 Giugno 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia famiglia ha organizzato una cena di famiglia a cui anche LEI chiaramente &egrave stata invitata. Per l occasione , come tutte le sere, la passo a prendere io per poi recarci al ristorante concordato. Essendo una cena la mia fidanzata si &egrave preparata adeguatamente avendo un bel fisico, ancora di più perché ha perso molti kg ultimamente, 4 di seno , bella alta , culo bello importante, capelli ricci e sorriso coinvolgente. Tutte queste qualità in un corpo avvolto da un bellissimo vestito blu e nero che le arrivava poco sotto al ginocchio, apertura con la zip sul petto abbastanza aperta e scarpe con un poco di tacco giusto da farle notare un poco di più il culo. Chiaramente accessori molto coordinati. Per me che erano giorni che desideravo di fare l amore con lei, quel vestito incentiva il non andare alla cena , ma sapevo che non sarebbe stato possibile ma capii che lei mi voleva dire qualcosa….. Per prima cosa l ho riempita di complimenti cosa che la imbarazza abbastanza ma non potevo fare altrimenti. La seconda cosa &egrave stata il far cadere spesso la mia mano sulla sua gamba un po’ scoperta dal vestito e accarezzarla salendo salendo sempre di più . Ormai nei pantaloni il mio pene era sempre più duro , la voglia era tantissima ma sapevo di dovermi controllare. Lei però stranamente non mi fermava anzi lanciava sguardi abbastanza compiaciuti il che mi eccitava sempre più . Ad un tratto lei mettendosi la mano all’ interno della scollatura provvede alla aggiustarsi il seno che incredibilmente scorgo essere libero da ogni costrizione . Questa operazione provoca una piccola scesa della zip …ormai il mio sguardo &egrave bel lontano dalla strada ma devo lottare vs me stesso per non cadere in tentazione. Arrivati al parcheggio del ristorante prima di scendere le do un bacio lunghissimo e con le mani cingendola le vado ad esplorare i seni per accertarmi di aver visto bene. Lei non mi ferma si lascia esplorare e poi esclama guardandomi” la serata per te &egrave appena cominciata e sarà molto molto lunga e dura esattamente come sei tu”……dovrai sudare bagnandoti la fronte come io ho di bagnato le mutandine ……incredulo la guardo eccitatissimo . Non vedo l’ ora di essere a tavola ! Arrivati al ristorante ci sediamo al tavolo composto da 8 persone i miei genitori, mia sorella con il ragazzo, mia zia con il marito io e Lei. Il tavolo &egrave rettangolare e noi siamo seduti vicino uno a fianco all’ altro. Iniziamo scambiando quattro chiacchiere tra di noi ma la mia attenzione &egrave tutta rivolta a Lei che poco prima mi aveva fatto drizzare anche il più piccolo pelo del mio corpo con quella sua promessa erotica. Iniziamo a mangiare gli antipasti misti e io già fantasticavo di qualche suo atteggiamento provocatorio nel mangiare invece niente …niente giochino strizza mammella con la mozzarella, niente movimento strano con la lingua nel mettere Cibo in bocca insomma niente che avrebbe potuto dare nell’ occhio ma al mio occhio sfuggiva un altro particolare ; mangiava tranquillamente nonostante avesse alzato il vestito , nascosta dalla tovaglia, fino a farlo diventare una maglietta lasciando scoperte le sue gambe . Quando mi accorsi un brivido mi attraversò la schiena …..e se i miei se ne accorgevano? Ormai la conoscevano da tanto tempo cosa avrebbero detto? Ma poi queste idee lasciarono spazio ad altre del tipo ora la prendo e me la scopo davanti a tutti! Dopo un respiro profondo mi calmo e trovo la soluzione. Spostandomi più vicino a lei con la scusa di appoggiarmi metto la mano sulle gambe nude compiendo piccoli movimenti in su e giù . Lei non mi ferma anzi fa lo stesso con me . Siamo seduti spalle al muro dietro di noi nessuno può vedere niente . Le nostre facce non lasciano trapelare niente di anomalo fino a quando io non inizio a dirigere le mani verso il suo monte di venere infatti lei con un occhiataccia ricaccia via la mia mano. Un po’ dispiaciuto ritorno in me giusto il tempo da sentire la sua mano cingere il mio pene eretto da sopra ai pantaloni . Un nuovo brivido mi devasta il corpo; brivido di passione d eccitazione . Inizia a muovere la mano come in una sega ma da sopra ai pantaloni . Ad occhi aperti e senza far trasparire niente il pensiero va a quando nudi mi sega magari prima di fare l’amore . Vorrei non smettesse più invece poco dopo interrompe quel bellissimo gioco lasciandomi duro e desideroso. La guardo un po’ incazzato ….porca puttana mi hai lasciato così con il pene duro a tavolo senza che potessi fare niente. Arrivano i primi e tutto si placa tranne il mio pene che rimane lì diritto piantato nelle mutande perché l appetito &egrave poco , io sto con la testa a lei , l immaginazione mi porta al ricordo del suo corpo, ad immaginare sotto quel vestito una volta aperta la zip cosa c’&egrave. Finiamo di mangiare la pasta e lei si china per raccogliere il tovagliolo caduto che ovviamente &egrave caduto a fianco a me …si china. In un istante mi sento toccare il pacco poi la vedo rialzarsi. Mi si avvicina e mi dice all’ orecchio segati in bagno per me …. Cazzo mi ha chiesto di andare in bagno a segnarmi per lei e per di più mi fa segno del telefono…cosa vorrà mai fare ? Mi alzo e corro in bagno . Aldilà di tutto ho bisogno di venire sennò esplodo. Entro in bagno mi richiudo la porta alle spalle , mi abbasso i pantaloni quando mi arriva un messaggio sul cellulare……&egrave lei . Apro e leggo ” piano piano con la mano destra movimenti lenti ma decisi” . Inizio i movimenti e con essi inizio a sudare dall’ eccitazione . Dopo pochi istanti un altro messaggio …” Fermati” . No cazzo sul più bello no voglio venireeeeee. Allora provo a rinfilarmelo nei pantaloni ma chiaramente si vede il gonfiore . Fanculo amore mio vengo e dopo esco. Sto per iniziare di nuovo il ballo quando bussano alla mia porta . ” Occupato” . Aspetto il tempo di sentire un altra porta chiudersi ma ecco che ribussano alla porta. Cazzo sarà papà o mio zio che non vedendomi tornare si saranno preoccupati. Mi rivesto con l eccitazione ormai quasi passata e apro la porta. Apro la porta del bagno fingendo di stare male , per giustificare il tempo in bagno, e rimango sbalordito. Sull’ uscio della porta c’&egrave LEI che con un sorrisetto beffardo mi guarda e mi dice ” dove &egrave finita la tua eccitazione non mi dire che mi hai disubbidito” e nel dire questo mi spinge nel bagno chiude la porta e mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano, limoniamo tantissimo. Il mio pene tutto un tratto &egrave ritornato duro, pulsa di passione nelle mutande. Le mie mani ormai si muovono per il suo corpo alla ricerca Delle sue forme . Nei movimenti la zip sul petto si &egrave aperta lasciando scoperto un seno sormontato da un capezzolo ben eretto, segno della sua eccitazione. La mia voglia sale, la mia mano racchiude nel palmo il suo seno scoperto mentre la.mia bocca si dirige verso il collo e sempre più giù. Lei nel frattempo mi sbottona il pantalone e me lo tira fuori iniziando una sega . Non resisto piu ho voglia di scoparmela li in quel bagno. Voglio amarla , possederla, lasciare lì l odore del nostro sesso. Con la lingua le Lecco il capezzolo mentre con la mano cerco di liberarle l’ altro seno ancora nascosto dal vestito. Lei ad un tratto si abbassa e me lo prende in bocca. Mi lascio fare un pompino inerme desideroso di liberarmi nella sua bocca. Ma lei ad un tratto si alza si ricompone lasciandomi la con il pene eretto e pulsante . Mi guarda e mi dice ” entro stasera sarà mio &egrave dopo sarà k.o per diversi giorni . Ti voglio , lo voglio ma non adesso. Soffri un altro po'”. Chiude la.porta e se ne va. Io basito mi ricompongo. Con quale faccia andrò in sala? Come giustificherò ai miei tutto quel tempo in bagno? E soprattutto come nascondo il fatto che sto eccitato a bestia? Esco dal bagno dopo aver cercato con qualche risultato di placare la grande eccitazione, mi dirigo verso il tavolo a cui lei era già seduta come se niente fosse successo. Anticipando le domande dei commensali mi giustifico dicendo di aver avuto forti mal di pancia. Se la bevono tutti tranne LEI che da sotto al tavolo mi prende la mano e se la porta sulla gamba sussurrandomi all’ orecchio queste parole :” mi hai fatto bagnare tutte le mutandine e per colpa tua me le sono dovute togliere apri la mia borsa e guarda’. Io apro la borsa &egrave li in bella mostra c &egrave una mutandina nera di pizzo , ma questo non può bastarmi , allungo la mano la tocco ed &egrave bagnatissima, dovrei annusarla per essere sicuro che si tratti di umori ma non posso così faccio la cosa più semplice da fare . Come San Tommaso se non vedo o tocco non credo. Allungo la mano delicatamente sotto al tavolo alzo leggermente il vestito e ho la certezza. &egrave bagnatissima e non ha le mutande. Al mio tocco Lei ha un sussulto impercettibile. &egrave bravissima a non farsi accorgere di niente. Era appena arrivato il secondo di pesce…i gamberi che vanno aperti con le mani . Io avevo le mani sporche di lei e quindi con la scusa decido di leccarmi le dita inebriando la mia bocca dell’ suo sapore. Inaspettatamente lei mi bacia , vuole sentire il suo sapore nella mia bocca. Da quel momento in poi la patata bollente passa a me . Sono io che la voglio comandare . In tutto questo la cena passava molto molto ma molto piacevolmente . Parlavamo come se tutto quello che stava accadendo tra me e lei non stesse succedendo. Siamo in attesa del dolce e io come dolce ho solo una grande voglia di lei. Lei prende le fragole con la panna . Inizia a mangiare assaporando la panna ed ecco che sono di nuovo duro . Immagino me e lei mentre al posto della panna da leccare lei una la sua lingua per bagnarmi la cappella, le palle mentre io gemo dal piacere così come quella vista faceva godere i miei occhi. Basta &egrave ora che la tortura Finisca dobbiamo andare via da quel ristorante . Andiamo via salutando frettolosamente tutti . Appena entriamo in macchina lei si alza un po’ il vestito sedendosi in modo che ho la piena visione Delle sue gambe . Io ormai ho un pene di marmo talmente eccitato che il pantalone non nasconde più niente. Ma devo partire non possiamo consumare nel parcheggio del ristorante. Parto ma a casa mia non possiamo andare così anche da lei quindi non ci resta che o l auto o un albergo. Ma la.vogli &egrave tanta e siamo vicino alle campagne . Lo faremo in macchina o forse sotto le.stelle. Guido ma la mia mano corre sulle.sue coscie. Lei inizia a dimenarsi . La mano destra si dirige verso le interno. Coscia, le dita. Si bagnano al contatto con la sua vagina . Sei geme al tatto. Si morde la lingua e allunga la mano verso di me. Io di scatto sterzo e fermo la macchina in una strada sterrata . Lei si fionda mi sbottona pantalone e inizia a dare sfogo alla.voglia. me lo avvolge delicatamente con la sua. Bocca e inizia a risucchiato poi a leccare per tutta la sua lunghezza . Massaggiando le palle con le mani . Godo come un porco mi sa far provare sensazioni uniche quando mi spompina. Poi si sposta su come che nel frattempo avevo spostato all’ indietro il seggiolino. Sale mentre io le apro definitivamente la cerniera del vestito . Le bacio avidamenter03; i seni, Lecco e mordicchio i capezzoli eccitati. Un vortice di passione ci assale mentre lei si muove su e giù.

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