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Una cliente speciale

By 15 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Daniele e sono un brillante e giovane avvocato di Milano. Ho 30 anni e pur essendo molto giovane, non so se per bravura o per fortuna, sono riuscito a costruirmi il mio bel giro di clienti con un bello studio, condiviso con altri quattro soci, nel centro di Milano. Come in ogni studio legale che si rispetti, ogni socio si occupa di una materia del diritto; e io mi occupo quasi esclusivamente di diritto penale.
Il nostro studio ha tre segretarie, una delle quali mia personale. Ma non sarà lei la protagonista del mio racconto. Le prime parti magari vi stancheranno, ma vi posso dire senza ombra di dubbio che i capitoli che seguiranno saranno molto molto piccanti ed eccitanti.
Una piccola descrizione fisica: non sono sicuramente un modello, alto 1.72 con un po’ di pancetta forse dovuta allo studio e alle tante ore seduto alla scrivania. Sarà il fascino della giacca e cravatta, però le mie avventure con belle ragazze me le sono coltivate. Però sono fidanzato da molti anni con una ragazza, che farà parte di questo racconto solo marginalmente: premetto che con lei vivo bene, sono felice ed &egrave a conoscenza di ciò che &egrave accaduto e vi sto raccontando. Semplicemente ha capito la situazione; in poche parole possiamo dire che siamo una coppia aperta.
Come già accennavo prima mi occupo quasi esclusivamente di penale. Qualche volta scelgo di seguire qualche civile particolarmente interessante, ma se posso lo evito e lo lascio ai miei colleghi. Un giorno la mia segretaria, Paola, mi informa di aver fissato un appuntamento con un nuovo cliente, che chiedeva espressamente di me, sostenendo di conoscermi, per una causa di diritti d’autore. Mi incazzo come una iena, urlando che io queste cose non le faccio, che ho già abbastanza casino! Diritto d’autore: chi mai posso conoscere in quel mondo’ Per di più non vuole neanche dirmi il suo nome’ Comunque, ormai l’appuntamento era fissato per il giorno successivo alle 18.00 e quindi non mi restava che pensare ad una scusa per non accettare l’incarico: se mai potevo passare la pratica a qualche collega.

Da quando non faccio più pratica, e da quando la mia segretaria sgobba per me, sono abituato a farmi accompagnare i clienti fin dentro la mia stanza. Alle 17.30 ricevo uno dei tanti delinquenti che difendo, con ottimi risultati, ai quali evito quasi sempre una bella gita di anni nelle patrie galere. Che ci volete fare, a me piace troppo! Finito il ricevimento nel quale si programma l’udienza dell’indomani, chiamo al telefono la mia segretaria che accompagna il signore alla porta. Do uno sguardo all’udienza e ho il rompiscatole dei diritti d’autore. Decido di farlo aspettare un po’, chiamo la segretaria dicendole di far aspettare il cliente, che avevo una chiamata urgente (cosa non vera), e mi metto a riflettere su chi posso conoscere con problemi di quel tipo. Si certo, qualche elaboratore di software ne conosco, ma che diritti potrà mai vantare per venire in uno studio come il mio! Intanto mi rilasso un po’, qualche giro su internet, leggo qualche articolo divertente, e mi accorgo che ho accumulato già 45 minuti di ritardo.
Chiamo Paola e mi preparo per ricevere lo scocciatore. Appena si apre la porta però resto con la bocca spalancata, senza parole e con una faccia da ebete! Cazzo, non si posso credere’ Chiara! Chiara la conosco da quando avevamo entrambi 17 anni. Era la tipica ragazzina che faceva impazzire i maschietti, con fare molto spavaldo e con un corpo veramente da urlo! Per di più iniziava a muovere i primi passi verso la musica, spostandosi sovente dalla sua città a Milano negli studi di registrazione. Possiamo dire che sono stato il suo primo vero fan, oltre che uno dei tanti mosconi che le giravano attorno. Ma lei cercava il figo palestrato, e quando iniziò una storia nella sua città natale, proprio nel momento in cui io iniziai l’università, ci siamo persi di vista. Non che abbiamo troncato i rapporti definitivamente, però i nostri contatti si limitavano a semplici ‘mi piace’ o commenti su un noto social network.
Chiara &egrave ancora oggi una donna stupenda: alta 1.65 circa, fisico non da fotomodella ma a mio avviso estremamente sexy senza kili di troppo ma nemmeno anoressica. Occhi verdi capelli castano scuri lunghi, e una bella terza di seno molto sodo ed eccitante.
Appena entra nel mio studio mi precipito ad alzarmi e salutarla, cacciando via la segretaria.
‘Da quanto tempo Chiara! Come stai?’
‘B&egrave, non c’&egrave male però ho un paio di problemi’
‘Per ogni problema c’&egrave sempre una soluzione! Quindi non devi affatto preoccuparti’
‘Mi sa che hai ragione solo in parte Dani! Uno potrai risolvermelo tu sicuramente, ma per l’altro mi sa proprio che non ho speranze’
‘Dai non dire così, iniziamo da quello che ti senti più sicura! Forza, confessa”

Mi ha parlato per quasi un’ora di questioni con altri per alcuni diritti d’autore su un album che ha in progetto, e abbiamo discusso insieme sulle possibili soluzioni lasciandole intravedere margini di possibilità in un eventuale procedimento civile.
‘Devi capire però Chiara che io sono un penalista. Per me non &egrave affatto facile aiutarti, perché non &egrave il mio ramo. Potrei indirizzarti ad un mio collega, principe del foro in questa materia!’
‘Te lo chiedo come un favore personale, veramente. Io non mi fido più di nessuno, e quando mi &egrave venuto in mente che tu sei un avvocato, e anche di grido’
‘ahahahah, non esageriamo! Me la cavo’
‘Modesto come al solito Dani. Ma ti ho seguito sui giornali, sei veramente uno dei più promettenti avvocati d’Italia’
‘Sarà, ma non penso proprio di essere competente in materia di diritti d’autore’
‘Parlami chiaro, vuoi scaricarmi?’
‘Non lo so’ prima di sapere che eri tu ero deciso a mandarti a quel paese! Adesso’ va bene, mi hai convinta! Chiederemo però aiuto a qualcuno che ne sappia più di me’
‘Grazie, grazie davvero. Lo sapevo che sei un amico sincero’
Istintivamente guardo l’orologio: le 20.15. Guardo Chiara e le dico:
‘Basta così, &egrave tardi! Andiamo a cena? Così mi parli un po’ di te’
‘Mah veramente, io non saprei’ non so!’
‘Dai, chiama tuo marito/amante/fidanzato e dille che l’avvocato mi sta trattenendo più del dovuto. Non si incazzerà il tuo boy, no?’
Appena ho detto la parola fidanzato il suo volto si &egrave fatto sempre più cupo, e alla fine della frase ho notato una piccola lacrima scendere dal suo viso! Mi sono avvicinato scusandomi, cercando di farla riprendere un po’. Ad un certo punto mentre stava iniziando a singhiozzare mi dice ‘abbracciami ti prego, non ce la faccio più’.
E così i nostri corpi entrarono in un contatto elettrico’ ‘Sono fidanzata da due anni con un ragazzo che inizialmente amavo alla follia. Appena l’ho visto subito ho pensato che con lui potesse essere diverso che con tutti gli altri! E invece mi sbagliavo’ Ma &egrave possibile che non riesca mai a trovare un ragazzo con cui stare bene?!’
‘Spiegati meglio’ cosa c’&egrave che non va? Ti tradisce?’
‘Ma no, il fatto &egrave che da quando sono una ragazzina mi innamoro di bei ragazzi alti e muscolosi, che però alla fine si rivelano delle nullità. Ti devo confessare una cosa’ ‘ aggiunge Chiara diventando rossa in viso ‘nella mia vita non ho mai provato un orgasmo!’
‘Ma com’&egrave possibile? Sei una donna bellissima, chissà quanti ragazzi hai avuto e con quanti hai scopato’
‘Invece ti sbagli’ Davvero! Ti dirò che sono due anni che non scopo’
‘Non ci posso credere’
‘E’ così’ Non riesco davvero a capire come sia possibile! Non riesco ad avere rapporti con il mio ragazzo! Quelle poche volte che all’inizio della nostra avventura provavamo, io non sopportavo la penetrazione. Mi fa troppo male sentirlo anche solo vicino, &egrave un dolore allucinante’ E poi lui ha un problema’ appena prova ad entrare, viene subito’
‘Eh Chiara, mi sa che &egrave un problema! Scusami se entro nei dettagli, ma lui ha mai provato a leccarti per bene la figa?’
Chiara diventa ancora più cupa’
‘No, dice che gli fa schifo!’
‘Ma dai’ Ma come si fa! Far godere la propria donna &egrave una delle cose più belle che un uomo possa provare! Così magari ti bagneresti un po’ di più e potresti provare ad avere rapporti’ Anche se rimane quell’altro suo problema, che non &egrave da poco’
‘Sono veramente disperata, ma ti chiedo scusa, non devo importunarti con i miei problemi’
‘Figurati, io sono qui anche per questo’
Non posso negare che iniziavo ad essere abbastanza eccitato’ Fino a prova contraria si sta parlando di sesso e io non posso non reagire con davanti una donna così bella che ha una voglia così grande di essere scopata da un vero cazzone’
‘Ma vedi non &egrave neanche questo il fatto principale’
‘B&egrave, insomma’ Forse non sai cosa di perdi’ ‘ le dico io sorridendo
‘No, il problema più grosso &egrave che io voglio un figlio!’
‘Non riesco a seguirti’
‘Secondo te sono frigida?’
‘Mah, per me hai solo bisogno di un maschio che ti sappia guidare per bene per le vie del godimento sessuale! E basta’
‘Allora aiutami’ Ti prego!’
‘Cosa?’
‘Si, Dani, mi metti incinta?’
E io resto li, senza parole, confuso con il cuore in gola e il cazzo duro!
Restiamo con l’accordo che io ci avrei pensato, avrei valutato se discuterne con la mia compagna e lei avrebbe dovuto parlarne con il suo fidanzato. Volevo essere certo di non rischiare di finire nei casi’
Ero veramente combattuto perché Chiara &egrave una veramente una donna bellissima, con un sacco di energia sessuale in corpo che non ha mai sprigionato. C’&egrave da dire che però la sua occasione per scopare con me l’ha sprecata anni fa, e adesso &egrave qui a chiedermi un favore enorme! Com’&egrave buffo il destino’ Dieci anni fa avrei dato di tutto per scoparmela e lei non mi ha mai cagato minimamente, adesso me la trovo davanti ad implorarmi di ingravidarla’ Con un sorriso faccio accomodare Chiara nel mio studio!

‘Allora dimmi Chiara, ci hai pensato bene e ne hai parlato?’
‘Si’
‘E quindi?’
‘Quello che voglio di più al mondo &egrave avere un figlio’
‘Solo quello?’
‘Sì certo’
‘B&egrave, per quello c’&egrave l’inseminazione artificiale’ No?!’
Non la vedo rispondere, e allora insisto’ ‘Sicura che non hai una voglia pazza di godere come una cagna?’
Vedo Chiara che inizia ad agitarsi e a trasalire alle mie parole’ ‘Ma cosa dici? Come ti permetti?’
‘B&egrave se la mettiamo così allora arrangiati”
‘No scusami, ti prego!’ I suoi occhi iniziano a gonfiarsi! ‘Aiutami, ti scongiuro!’
Mi guarda intensamente, con i suoi occhioni da cerbiatta gonfi e carichi di lacrime! E sussurra ‘tu ci hai pensato?’
Vedo l’ansia sul suo viso, &egrave tutta un fremito! Sembra veramente che sia sul punto di scoppiare in un pianto incredibile’ Nel silenzio della stanza sento il suo cuore che sta martellando a più non posso! Sembra veramente tirata come una corda di violino, e un po’ se lo merita! Non hai voluto darmela prima, perché mai adesso sei qui ad implorare una scopata?!
‘Alzati!’
Vedo le sue gambe tremare in una maniera spropositata’
Mi avvicino e vedo che iniziano i primi singhiozzi e le prime lacrime’
Non posso più farla soffrire così’
La guardo dritta negli occhi e prima che lei possa fare qualsiasi cosa la bacio!
Le nostre lingue iniziano ad intrecciarsi, ci stiamo abbandonando ad un bacio bellissimo, per lei liberatorio, per me invece l’inizio di un piano diabolico per godere di tutto il suo corpo e anche della sua mente.

‘Iniziamo Chiaretta!’
‘V-va bene’ Ma subito? Qui?’
‘Non sarà facile, ci va del tempo’ Se ho capito bene la situazione! Quindi meglio portarsi avanti, non ti pare?’
‘C-co-come vuoi’
‘Su dai, non aver paura”
La bacio nuovamente sulla bocca e inizio a toccarle il sedere’ Strano, sembra gradire!
Inizio dal maglione, piano piano la svesto lasciandola solo con mutandine e reggiseno’
Ho il cazzo di marmo’ E’ veramente una situazione carica di tensione!
La faccio sdraiare sul divano nel mio studio e inizio a sfiorarle il seno’ Fa una piccola smorfia e un tentativo di svincolarsi, ma le mie braccia la tengono ferma! Non può più sfuggire e forse se ne &egrave accorta.
Lentamente le tolgo il reggiseno e rimango con la bocca spalancata a guardarla’
‘Dio mio Chiara che tette’ Sono uno spettacolo!’
Lei mi sorride senza dire nulla’ E’ ora di osare di più’ Con un gesto rapido le tolgo le mutandine e lei con tutte le sue forze abbassa le mani e si copre!
Forse ho valutato male’ non era ancora pronta’
‘Piccola, non devi fare così’ Sei uno schianto! Dai, sdraiati’
‘Ho troppa paura e vergogna!’
‘Dai, rilassati’ Non ti faccio niente! Te lo prometto’ Se senti male mi fermi’ Ok?’
Senza dire nulla fa un piccolo cenno con la testa facendomi vedere il paradiso!

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