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Una Gita al Mare con Margherita

By 20 Febbraio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo il primo racconto scritto con Andrea e Margherita, abbiamo pensato di sperimentare un nuovo gioco in questo racconto. Infatti gli scambi via sms fra me e Margherita non sono una mia invenzione, ma sono reali e credo che questo aggiunga una componente molto eccitante al racconto. Se a qualche coppia o singola fosse interessata a vedersi in uno dei miei racconti come &egrave successo in precedenza, può contattarmi ad andrea.sperelli1979@gmail.com

UNA GITA AL MARE CON MARGHERITA

L’eperienza con Andrea e Margherita &egrave stata molto coinvolgente, sono una bellissima coppia, Margherita ha un corpo a dir poco perfetto e il pensiero di averla “deflorata” mi eccitava da morire. Purtroppo abitiamo molto lontani e non ci siamo scambiati i numeri di telefono.

In realtà io avevo lasciato cadere un mio biglietto da visita nella loro camera, sperando che lo raccogliessero e avessero voglia di contattarmi ancora. Le settimane passavano però e non ricevevo ne una chiamata ne un messaggio, pensavo ormai che non avessero trovato il biglietto da visita oppure che semplicemente non avessero voglia di risertirmi, d’altronde era proprio per non essere invasivo che avevo scelto questo approccio non proprio convenzionale.

Rimasi quindi stupito e piacevolmente sorpreso quando ricevetti questo sms.

M:’Ciao, ti ricordi ancora di me? Margherita’

A:’Credo sia impossibile per chiunque ti incontri dimenticarsi di te. Io poi, che ho avuto la fortuna di inebriarmi dell’odore della tua pelle, di sentire il calore del tuo corpo, di sfamarmi con il tuo piacere, non potrei dimenticarti neppure tra 1000 anni’

M: “Grazie per i complimenti. Mi lusinghi. A dire il vero anch’io ho provato delle emozioni molto intense e particolari con te, che non ho dimenticato. Non fraintendermi, io amo mio marito, però l’esperienza &egrave stata molto particolare penso non solo per me … anche per Andrea (mio marito). Anzi, dopo il nostro incontro di settembre il nostro rapporto di coppia si &egrave per così dire arricchito con un elemento di complicità. Beh insomma, in questo momento stavo pensando al nostro piacevole incontro”

A:’Capisco cosa intendi, siete una bellissima coppia, il nostro incontro &egrave parte di voi due, &egrave per questo, secondo me, che vi ha reso ancora più complici. Anch’io ripenso spesso a quei momenti, non ti nascondo che mi capita di immaginarti di nuovo nuda davanti a me molto spesso, forse troppo :) Sei semplicemente bellissima, i miei complimenti erano sinceri. Non &egrave solo questo però, la tua sensualità si unisce ad una dolcezza e ad una leggerezza disarmanti e il mix &egrave irresistibile. Mi piacerebbe sapere cosa, più di tutto, ti piace ricordare, ti va di raccontarmelo?”

M:”Beh, così mi fai arrossire … ma ci provo. Ciò che più di ogni altra cosa &egrave rimasta dentro di me &egrave la tua gentilezza unita alla tua sicurezza e determinazione nel trascinarmi in situazioni eccitanti. Penso ancora, per esempio, a come mi hai fatto appoggiare al lavandino sfilandomi le mutandine da dietro. O ancora al gioco delle foto. A dire il vero &egrave sempre stata una mia fantasia nascosta quella di essere fotografata da un professionista che poi mi fa assumere pose sensuali e piano piano mi ordina di svestirmi. E poi, beh, mi &egrave piaciuto come hai saputo condurre il gioco, sfilandomi ancora le mutandine, accarezzandomi e prendendoti cura della mia passerina e poi fino a … beh insomma … lo sai … mi hai fatto fare una cosa che non avevo mai concesso a mio marito.”

A:”Peccato non possa vederti, sei ancora più bella quando diventi rossa. Anch’io ripercorro con la mente gli stessi momenti. Il desiderio di prenderti nel bagno (ti confesso che quando mi hai fermato, ho accettato di buon grado, ma poi quando sei salita su, ho dovuto masturbarmi perché stavo impazzendo dalla voglia). Il tuo corpo che si svela dinanzi a me scatto dopo scatto. E infine il privilegio di esplorare con te terreni mai battuti, il piacere di gustare il frutto proibito, di assaporare la tua pesca di marmo! Anche adesso rispondendoti l’eccitazione sale dentro di me e non ti nascondo che desidererei provare nouvamente quelle sensazioni. E’ davvero un peccato che abitiamo così lontani.

M:”Beh, le lontananze possono essere superate … per esempio da un tuo invito … magari per un fine settimana. Se sei tu a proporlo, potrei rivolgerlo a mio marito.”

A:’Direi che &egrave un’ottima idea. Io potrei ospitarvi nella casa al mare a Terracina, magari ci incontriamo a Roma. Ad Andrea potresti fare anche una sorpresa, decidi tu se &egrave il caso. Ora devo andare. A presto’

M:” A presto”

Da quella volta io e Margherita, ci sentivamo spesso anche solo per un saluto, era sempre un piacere vedere un suo sms e anche se messaggiavamo del niente a me faceva piacere ugualmente.

Ritornavamo spesso sulla possibiltà di incontrarci in estate, tra un messaggio e l’altro eravamo ormai a Marzo e quindi a breve avremmo dovuto fare programmi. Quello che non mi era chiaro era se lei l’avesse o meno detto a suo marito e in generale cosa gli diceva dei nostri scambi. Margherita era sempre piuttosto vaga, così alla fine mi decisi ad affrontare l’argomento direttamente.

A.”Buongiorno incatevole creatura, come &egrave iniziata la giornata oggi? Stavo pensando che se vogliamo pianificare un paio di giorni insieme questa estate (e io lo voglio immensamente) dovremo cominciare a definire il periodo. Tu alla fine ne hai parlato con Andrea o preferisci fargli una sorpresa?”

M:”Grazie, la mia giornata &egrave iniziata bene, spero anche la tua. Il tuo invito per quest’estate mi &egrave gradito. A dire la verità con mio marito sono stata piuttosto vaga. Gli ho accennato al tuo invito, ma lui ha avuto un atteggiamento un po’ sornione limitandosi a un “perché no, sarebbe carino, quella località non la conosciamo”. Conoscendolo, ho l’impressione che non desideri sapere troppo”

A:”Be se Andrea vuole un po’ di mistero, diamoglielo, organizzeremo la cosa noi due, l’idea di condividere qualcosa solo con te &egrave molto eccitante. Se Andrea non sa tutti i dettagli, vuol dire che non legge i nostri messaggi, ma tu gli riporti tutto, ma proprio tutto quello che ci scriviamo? Anche le cose un po’ più os&egrave?”

M:”Si effettivamente non gli ho fatto leggere i nostri messaggi. A dire il vero mi sono limitata a riferirgli del tuo invito, senza i … dettagli.”

A:”Non so perché ma lo speravo, &egrave come se questo creasse un senso di intimità fra noi due. Non che io voglia escludere Andrea, so quanto siete uniti, ma l’idea che certi pensieri e sensazioni rimangano solo tra di noi &egrave eccitante….anzi no &egrave intrigante. E’ come se mi regalassi un pezzettino della complicità che hai con lui, sbaglio?”

M:”Non sbagli”

A:”Se fossi difronte a me in questo momento, avvicinerei il mio viso al tuo e ti bacerei con passione, in questo momento sento fortissimo il desiderio delle tue labbra, del tuo calore, vorrei stringerti con passione. Spero di non averti fatta arrossire, ma &egrave quello che provo in questo momento

M:”Mmh, a dire il vero &egrave proprio questo l’effetto mi hai provocato”

A:”Se dici così però mi fai venire voglia di andare oltre il bacio….”

M:”Ti conosco, so che sei intraprendente … Mi (o forse meglio ci, visto che mio marito sembra avere apprezzato) sorprenderai anche al prossimo incontro? Io amo le sorprese, quindi ti prego, non anticiparmi troppo.”

A:”Bella, sexy e curiosa, che mix interessante…. Diciamo che ho in mente qualche giochino divertente sia per la giornata al mare, sia (anzi soprattutto) per la serata. Ti desidero da morire, desidero il tuo splendido corpo, ma ancora di più desidero la tua mente, capisci cosa intendo?”

M:”Penso di si … e spero che saprai coinvolgermi”

A:”E’ esattamente quello che intendo, voglio coinvolgere prima la tua mente e poi il tuo corpo. Non credo che mi avresti mai concesso il “frutto proibito” se non fossi entrato prima nella tua mente e poi, solo poi……”

M:”Hai capito bene, ora devo andare però, ciao”

A:”A presto mia Musa :)”

Quello scambio aveva aggiunto un altro pizzico di intimità, come dicevo a Margherita, lei mi aveva donato un po’ della complicita’ che la lega indissolubilmente al marito e di questo le ero sinceramente grato.

Come da accordi, volta per volta nei nostri scambi organizzavamo la vacanza, come avevo suggerito, Margherita e Andrea avrebbero fatto un piccolo tour, qualche giorno in Toscana, poi saebbero scesi nella zona di Roma per passare qualche giorno sul Tirreno e infine sarebbero andati in Puglia.

Il nostro incontro era previsto proprio a Roma, per poi andare a sud in provincia di Latina dove li avrei accompagnati per un paio di giorni al mare (anche se Andrea questo ancora non lo sapeva). Sarebbe stato all’inizio di Agosto, la data della partenza si stava ormai avvicinando ed io e Margherita fantasticavamo un po’ su quello che sarebbe successo via sms.

A:’Buongiorno mia Musa, pronta per la partenza? Hai già fatto la valigia? Ti confesso che io sono impaziente di poterti rivedere’

M:”Anch’io ho una certa impazienza. Cosa mi consigli di mettere nella valigia?

A:”Be di certo il costume, hai già scelto quello che indosserai per la nostra gita al mare? Tanto con il corpo favoloso che hai, qualsiasi cosa ti starà una meraviglia. E per la sera con che mise potrò ammirarti?

Margherita mi invia una foto del costume via MMS, era un minibichini nero che addosso a lei avrebbe fatto una figura spettacolare.

M:”Il costume da bagno l’ho scelto io. Il vestito lo sceglierai tu, va bene?”

A:”Semplicemente fantastico, per la sera mi piacerebbe vederti con un vestitino estivo, sexy, ma non volgare, proprio come te. Hai qualcosa del genere nel tuo guardaroba? Per quanto riguarda l’intimo ti immagino senza reggiseno e con delle mutandine trasparenti simili a quelle del nostro ultimo incontro, ma magari di un colore pastello, che ne dici?

M:”Allora per il vestitino ti farò una sorpresa. Lascerò il mio seno libero come vuoi tu, anche se mi sentirò un po’ strana visto che sono abituata a portarlo sempre.

A:”Vada per la sorpresa, mi intriga, anche per l’intimo vuoi tenermi sulle spine?”

M:”Per l’intimo farò come vuoi tu, indosserò delle mutandine trasparenti. Di che colore le vuoi?

A:”Azzurre le hai?”

M:”Va bene azzurre … come vuoi tu.”

A:”Margherita, sei magnifica, non vedo davvero l’ora di ammirarti di nuovo. Be se potrò vedere le mutandine, immagino dipenda da quanto riuscirò a coinvolgerti, ma su questo ci torneremo su quando ci incontreremo. Rimaniamo quindi che vi passo a prendere in Hotel verse le 10.00 in tenuta da mare, già mi immagino la faccia sorpresa di tuo marito, anche se avrà subodorato qualcosa. A presto mia musa”

M:”Penso che mio marito sarà sorpreso, perché il costume da bagno l’ho appena acquistato e non lo ha ancora visto. A presto.”

Il giorno dell’incontro mi alzo pieno di entusiasmo, mi metto giusto il costume e una cannotta da mare e raggiungo Margherita e Andrea in Albergo. Arrivo con 5 minuti di ritardo e lì vedo già fuori che mi aspettano o meglio Margherita mi sta aspettando, Andrea &egrave piuttosto guardingo.

Lei &egrave bellissima, ha un vestitino nero da mare con le spalline sottili che mette in risalto, la sua bella abbronzatura, le sue splendide gambe e il suo stupendo sorriso.

Andrea ha una meglietta e dei pantaloncini sotto i quali presumo ci sia il costume. Appena mi riconosce, mi sorride:

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Nota: AM sta per Andrea Marito, M sta per Margherita e A sono io

AM:’Lo sospettavo che la sorpresa eri tu, sono contento di rivederti’

A:’Anche io lo sono, sono certo che passeremo una splendida giornata’

AM:’E dove ci porti di bello?’

A:’Sulla spiaggia di Terracina, &egrave bellissima, sabbia bianca finissiama e acqua da Bandiera Blu’

M:’Bello, non vedo l’ora di vedere con i miei occhi’

A:’Andiamo allora, mi seguite con la macchina?’

AM:’Certo’

In un’ora circa siamo al mare, prendiamo un ombrellone al Lido e scendiamo in spiaggia.

Margherita si sfila il vestitino e finalmente posso vedere addosso a lei quel microcostume che ho visto solo in foto. Il pezzo di sopra a triangolo valorizza molto bene il suo seno piccolo ma sodo. Il pezzo di sotto &egrave da infarto, davanti c’&egrave giusto un triangolino che copre la passerina e dientro un triangolino ancora più piccolo che mette in evidenza il suo fantastico culo. Era da capogiro ed io ero sicuro che avrebbe attirato non pochi sguardi su di s&egrave.

AM:’Uhm audace questo constume nuovo, l’hai preso per l’occasione?’

M:’Sì, non ti piace?’ fa sorridendo in quel suo modo insieme sbarazzino e sensuale

AM:’Per carità stai benissimo, magari non &egrave proprio discreto, ma stai benissimo’

A:’Ma dai che con il corpo che ha Margherita può mettere qualsiasi cosa’

M:’Grazie Andrea, sei sempre galante’

A:’Dico solo la verità’ rispondo con un sorriso a 32 denti

M:’ Ma che stanno facendo in acqua’

A:’Fanno una sorta di discoteca a riva, penso inizi a minuti, ti va di andare?’

M:’Certo io adoro ballare!’

AM: andate pure io vi guarderò dal battigia, non ho voglia di ballare’

A:’Ok, andiamo allora’ dico prendendo Margherita per mano, sotto lo sguardo a metà fra l’interdetto e il curioso di Andrea

La musica in spiaggia &egrave sempre una festa ed io e Margherita ci buttiamo in mezzo alla mischia dimenandoci. Le si muove in maniera molto sensuale ed ogni volta che mi si avvicina per giocare un po’ vedo gli sguardi degli uomini che erano inchiodati sul suo culo diventare carichi di invidia nei miei confronti.

Anche Andrea ci guarda circospetto, ma credo che la cosa cominci già ad eccitarlo.

Dopo un’oretta, la musica finisce e noi andiamo a mangiare qualcosa sul Lido, giusto uno spuntino per arrivare a sera.

Ci riposiamo un po’ sotto l’ombrellone, ma vedo che dopo poco Margherita scalpita già. Allora mi viene in mente che c’&egrave una caletta che si può raggiungere in pedalò, molto bella.

A:’Che ne dite se affittiamo il pedalò, c’&egrave una caletta qui vicino che si può raggiungere solo con la barca, ma non &egrave molto lontana’

AM:’Io non ho questa grande voglia di pedalare’

M:’Invece a me farebbe piacere’

AM:’Andate voi, allora’ dice in modo quasi provocatorio

Con mio sommo piacere Margherita risponde sbarazzina come sempre:’Se per te va bene’ e fa l’occhiolino al marito

Vedo Andrea un po’ in difficoltà, se ho imparato a conscerlo, sta lottando fra la gelosia e l’eccitazione di pensare me e Margherita da soli.

Alla fine vince l’eccitazione e risponde’Certo, certo andate pure’

Affittiamo quindi uno di quei pedalò con lo scivolo e ci avviamo in mare.

La caletta era vicina, ma ho dovuto fare comunque una bella fatica perché Margherita non &egrave che pedalasse pià di tanto, comunque ero felice di farlo, pur di stare solo con lei!

In ogni caso in 10 minuti siamo lì

A:’Eccola, ti piace?’ dico con un po’ di fiatone

M:’Bellissima, facciamo qualche tuffo’

Vedere Margherita divertirsi sullo scivolo era un piacere, sembrava una bambina anche se ogni volta che il mio sguardo finiva sul suo culo, il mio cazzo mi ricordava quanto era eccitante.

Dopo l’ennesimo tuffo, la raggiungo da dietro mentre saliva sulla scaletta e con una mano la cingo.

M:’Che fai?’

A:’Sei irresistibile, le dico baciandole il collo da dietro’

A:’Senti quanto mi ecciti’ così dicendo mi abbasso il costume e comincio a strusciarle il cazzo sul culo.

M:’Lo sento, lo sento il tuo arnese, cosa vorresti fare ora’

Per tutta risposta, le sfilo il pezzo di sotto del costume, mentre lei fa un pochino di resistenza:’Ma che fai?’

A:’Siamo in acqua, non si vede niente’ e comincio a strusciarle il cazzo in mezzo ai glutei ‘ma si sente tutto’

M:’Si e come se si sente, ma cosa vorresti fare ora’

A:’Il tuo culetto &egrave un’opera d’arte’ le dico mentre le stuzzico il buchino con il Glande ‘Chissà tuo marito come si &egrave divertito dopo quella volta’

M:’No ti sbagli, non l’ho mai concesso ad Andrea’

A:’E dai non ci credo, vuoi dire che &egrave solo mio’

M:’Sì &egrave solo tuo e ora cosa vorresti, prenderlo qui, in mezzo a mare?’

A:’Lo vorrei sì, ma con l’acqua di mare ti farei solo male, non &egrave un buon lubrificante ed io voglio darti solo piacere’

Con la mano destra comincio però ad espoararle la fichetta, trovandola incredibilmente bagnata, Margherita si era eccitata non poco!

A:’La tua cosina però mi sembra pronta’ le dico cercando la sua fica con la mia asta.

M:’No dai Andrea, non mi sento a mio agio qui praticamente nuda, se passa qualcuno a te basta tirarti su il costume, per me &egrave più complicato’

A:’E va bene come al solito hai ragione, bisogna aspettare il momento giusto’ le dico passandole il costume.

Una volta che l’ha rimesso però si gira verso di me che sono ancora attaccato alla scaletta dietro di lei.

M:’Stavolta però non ti farò soffrire, non ti preoccupare’ dice riferendosi probabilmente a quando mi aveva lasciato pieno di desiderio nel bagno del Ristorante durante il nostro primo incontro.

Così dicendo con una mano si aggrappa a me e con l’altra comincia a masturbarmi dolcemente mentre mi offre le sue labbra salate.

E’ stupendo, baciare Margherita, sentire il suo calore, sentire la sua mano che mi da piacere, il tempo sembra fermarsi. Poi Margherita comincia ad aumentare il ritmo, di più, sempre di più, sempre di più fino a farmi esplodere.

M:’Ti &egrave piaciuto?’

A:’Moltissimo’

M:’Più che prendere il mio culetto?’

A:’Ora non esageriamo, ma al tuo culetto ci penseremo più tardi’

M:’Ah sì’ mi risponde con i suoi occhietti maliziosi.

Ritorniamo così sul pedalò e ci avviamo verso la spiaggia, stavolta con più calma anche perché io ero stanco dal primo viaggio e non solo per quello.

In ogni caso in poco più di un quarto d’ora siamo di nuovo in spiaggia, io e Margherita ritorniamo verso l’ombrellone ancora mano nella mano.

AM:’Allora vi siete divertiti’

M:’Oh sì molto, la caletta era stupenda, ho potuto toccare con mano la natura selvaggia’

Io quasi mi strozzo, ma aggiungo per giocare un po’:’ Sì davvero molto appagante’

Andrea capisce che stiamo parlando per doppi sensi e che probabilmente deve essere successo qualcosa, infatti diventa un po’ rosso e ci mette un po’ per replicare:’Bene sono contento’

Dopo un’altra oretta di relax, decidiamo che abbiamo fatto abbastanza mare per quel giorno e ci avviamo verso casa mia.

E’ un piccolo appartamentino con salone (con divano letto), cucina e una camera da letto, però molto ben posizionato a non più di 10 minuti dalla spiaggia.

A:’Ora ci facciamo una bella doccia e poi vi preparo uno spagetto con le vongole memorabile’

M:’E dopo cena?’

A:’Dopo si vedrà, troveremo sicuramente un modo per divertirci’ rispondo vago.

Margherita &egrave la prima ad andare sotto la doccia, ma comunque l’ultima ad uscire dalla camera da letto.

Io avevo una semplice camicia blu sbottonata sul petto e un pantaloncino di lino beige, Andrea una polo anch’essa blu con pantaloni bianchi.

Quando finalmente Margherita esce dalla camera da letto, quasi mi viene un mancamento, il suo viso radioso, incorniciato dai suoi splendidi capelli biondi &egrave esaltato da una camicetta bianca molto leggera, praticamente trasparente e con qualche bottone di troppo sbottonato. Inolltre sotto non porta il reggiseno, come le avevo chiesto e quindi i suoi capezzoli sono ben visibili sotto la camicetta che era aperta fino al contorno dei seni. Completa la mise, una gonnellina plissettata molto corta, sotto la quale già immagino le mutandine azzurre che le avevo chiesto.

M:’Come sto?’

Devo deglutire prima di rispondere

A:’Wow se questa era la sorpresa, &egrave una sopresa fantastica’

AM:’Bé oggi certo non passi inosservata’

M:’Grazie, avevo voglia di incantarvi’

A:’E ci sei riuscita a pieno’.

Una volta trovata la forza di distogliere lo sguardo da Margherita, butto la pasta e in una decina di minuti siamo a tavola, con il nostro spaghetto alle vongole e una bella bottiglia di bianco ghiacciato.

Il vino contribuisce a rilassare l’atmosfera, tanto che la bottiglia finisce interamente, io continuo a mangiarmi Margherita con gli occhi ed Andrea sembra sempre più coinvolto in questo gioco.

Finito di mangiare, Margherita si offre di lavare i piatti, io la raggiungo da dietro vicino al lavello e la cingo.

A:’Non posso permetterti di lavari i piatti da sola’ le dico appoggiandomi con il mio cazzo gonfio al suo bel culetto e avvicinando le labbra al suo collo.

M:’E tu vorresti aiutarmi così’ mi risponde menando il bacino contro la mia asta che stava soffrendo sotto i pantaloncini.

Andrea ci guarda, rosso in faccia un po’ per il vino, un po’ perché si sta relamente eccitando nel vedere la moglie flirtare spudoratamente con un estraneo.

Per fortuna non c’&egrave molto da lavare e fra uno strusciare e un sussurrare riusciamo a tornare a tavola.

M:’e ora che si fa?’

A:’Facciamo un gioco per conoscerci meglio. Io ti faccio una domanda e tu mi rispondi, io devo indovinare se dici o meno la verità. Se indovino, tu ti togli un indumento. Poi tu fai lo stesso con me e sarà Andrea a decidere cosa dobbiamo toglierci. Allora che ne dite?’

M:’Uhm mi piace, Amore a te va?’

AM:’Perché no, può essere eccitante’

A:’Ok, allora cominciamo, di che colore sono le tue mutandine?’

M:’Sono nere’

A:’Non ci credo, te le avevo chieste azzurre e secondo me mi hai accontentato’

M:’E va bene hai ragione, sono azzurre, allora cosa tolgo?’

AM:’B&egrave direi la gonna così verifichiamo’

Margherita si alza, si sbottona la gonnellina, poi si gira e la toglie lentamente regalandoci lo spettacolo del suo splendido lato B, coperto, si fa per dire, da delle mutandine azzurre trasparenti.

M:’Allora ti piaccione le mutandine?’

A:’Da morire, ma ora tocca a te’

M:’Quante volte hai sognato di prendere di nuovo il mio culetto?’

A:’Un’infinità, &egrave un frutto che coglierei senza sosta’

M:’Troppo facile, dici la verità’

A:’Ovvio’

AM:’ Allora via la camicia’

Mi alzo e mi sbottono lentamente la camicia davanti a Margherita per poi buttarla sul divano.

A:’Ora tocca di nuovo a me, rimaniamo sull stesso tema, quante volte hai concesso a tuo marito il tuo culo dopo quella sera?’

M:’Te l’ho già detto, mai’

A:’Non ci credo, non può essere vero’

AM:’Invece &egrave vero, non mi ha mai permesso di prenderla così, quindi ora via i pantaloncini’

Di nuovo mi alzo e di nuovo mi spoglio lentamente, i miei boxer neri non contengono più il mio cazzo stragonfio che spunta orgoglioso davanti agli occhi di una Margherita piuttosto interessata.

M:’Però una domanda devi farla anche tu Tesoro, giochiamo tutti e tre’

A:’Sì ma se sbaglia, la penitenza per lui sarà andare a comprare una bella bottiglia per festeggiare il nostro incontro’

AM:’Ok ci sto, hai preso Margherita quando siete andati da soli sul pedalò?’

A:’No non l’ho penetrata se &egrave questo che vuoi sapere’

AM:’Non ci credo, stai mentendo!’

M:’E invece &egrave la verità, lui voleva la mia passerina, ma io mi vergognavo troppo all’aperto, vuoi vedere però cosa abbiamo fatto?’

Così dicendo mi fa segno di alzarmi, mi viene vicino e infila la mano nei miei boxer cominciando ad accarezzarmi il cazzo.

Io chiudo gli occhi e lei rivolta ad Andrea:’L’ho soddisfatto così ed &egrave stato molto eccitante’

Andrea era di nuovo rosso in faccia, ora doveva lasciarci soli, mezzinudi e con la moglie che stava già armeggiando con la mia asta.

M:’Allora che aspetti, vai noi ti aspettiamo qui, giochiamo un po?’ dice con la sua aria maliziosa.

Andrea sta impazzendo, non so se dalla gelosia o dall’eccitazione, ma alla fine accetta la penitenza e esce alla ricerca del vino.

Io e Margherita ci spostiamo sul divano e cominciamo a baciarci, lei continua ad accarezzarmi il cazzo, io le sbottono la camicetta per andare a leccare i suoi capezzoli turgidi.

Mi tolgo i boxer e le dico:’Allora vogliamo riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso sul pedalò?’

Lei si alza e si siede su di me, cominciando a strusciare il suo culo contro il mio arnese. Il tessuto delle mutandine mi dava una bella sensazione, ma io volevo il suo culo.

A:’Togliti le mutandine ti prego’

Margherita dandomi le spalle, si sfila finalmente le mutandine donanandomi lo spettacolo della sua pesca di marmo. Io comincio a palparle avidamente i glutei e infilo il viso nell’incavo, poi la porto di nuovo a sedersi su di me. Ora il glande struscia sul suo buchino e sento che lei lo desidera.

M:’Vuoi che mi impali?’

A:’Tu lo vorresti?’

M:’Sì vorrei sentirlo dentro, come la prima volta’

A:’Non sei ancora pronta, ti faresti male e poi il tuo culetto deve essere la ciliegina sulla torta. Vieni girati e impalati con la tua bella fichetta’

Io seduto con la schiena appoggiata al divano e Margherita che mi cavalcava con movimenti esperti, una vera goduria. Le mie mani le palpano il culo e con il dito medio cosparso di saliva comincio a stimoalrle il buchino.

M:’Non puoi proprio fare a meno di giocare con il mio culetto, eh!’

A:’Hai ragione, facciamo un bel giochino, mettiti a 90 sul divano, sì brava così offrimelo’

A:’Aspetta un attimo, torno subito’

Recupero il gel lubrificante e un plug anale.

M:’E quello cos’&egrave?’

A:’Un giochino vedrai che ti piacerà’

Comincio a cospargere il buchino di gel e ad infilare il dito medio, sempre più in fondo, mentre i gemiti di Margherita mi confermano che la cosa non le dispiace affatto.

Poi cospargo il plug e comincio ad introdurlo nel buchino, piano roteandolo con calma, aggiungendo gel a profusione finché non entra quasi da solo.

A:’Ti fa male?’

M:’No, mi sto abituando, mi piace’

A:’Ora vedrai come ti piacerà’

La prendo per i fianchi e glielo metto tutto in fica, dando un primo vigoroso colpo che spinge anche il plug.

A:’Ti piace così?’

M:’Oh sì &egrave come se mi prendessi…’

A:’Contemporaneamente nella fica e nel culo…..’

M:’Sì non l’avevo mai provato, mi piace….’

A:’Allora adesso ti pompo per bene’

Comincio una cavalcata furiosa in cui cerco di spingere anche il plug il più possibile.

A:’Ti piace Margherita, eh, ti piace essere riempita davanti e dietro’

M:’Sì, sì ti prego non it fermare, non ti fermare…’

Io avrei continuato all’infinito, ma non ce la faccio più devo venire:’OH, sì, sì il tuo culo mi fa impazzire, che bello…..’ e le esplosi dentro

M:’No dai ancora un po’, ancora un po”

Io però sono svuotato, poi vedo il plug e mi viene un idea, comincio a farlo muovere dentro di lei con le mani.

M:’Sì, sì mi piace così, fammi venire, fammi venire…’

E’ in quel momento che con la coda dell’occhio vedo che Andrea &egrave tornato e guarda sgomento sua moglie sodomizzata da un giocattolo erotico. Si abbassa allora i pantaloni e comincia a masturbarsi senza ritegno.

Intanto Margherita sta arrivando all’apice:’AH, ah, sì, sìiiiiiiiiiiiiiiii….’ e si accascia appagata.

AM:’Cosa ti sei fatta fare, se non l’avessi visto non ci crederei’

M:’Quasi non ci credo neanch’io, ma ero così eccitata’

Intanto le tolgo il plug e le sussurro:’Ci vorrebbe una doccia siamo tutti sudati, così poi ti faccio un bel massaggio, sarebbe proprio la ciliegina’

Margherita mi guarda e capisce che non avevo alcuna intenzione di finirla lì, il giochino andava anche bene, ma il suo culo era mio.

A:’Andrea, ci sono gli asciugamani nell’armadio, perch&egrave nonl i metti sul letto, così poi posso occuparmi di massaggiare Margherita’

Andrea era come imbambolato, si sistema un attimo e mi obbedisce senza rispondere.

Io e Margherita intanto andiamo sotto la doccia dove ci rinfreschiamo baciandoci come due fidanzatini.

Una volta rinfrancati usciamo, ci asciughiamo alla meglio e raggiungiamo Andrea in camera da letto.

A:’Ok, ora puoi stenderti a pancia in giù, comincia il trattamento SPA’ dico scherzando.

Margherita obbedisce, io prendo il gel lubriicante ed inizio il massaggio dal collo, la sua pelle &egrave morbida come velluto e massaggiarla &egrave un piacere. Le mie mani scendono lambendole i fianchi, giù sempre più giù fino a quando i pollici non cominciano ad avvicinarsi al bacino. Centimetro dopo centrimetro comincio a guadagnare il suo culo e ad insinuare le dita nell’incavo cospargendolo di gel. Poi scendo sulle gambe, mi godo le sue cosce e i suoi polpacci palpando avidamente per poi risalire di nuovo verso l’oggetto del mio desiderio.

Il mio cazzo comincia ormai a riprendersi e quando le mani tornano all’altezza del collo io comincio a sdraiarmi su di lei. Il massaggio &egrave accompagnato da piccoli baci sul collo mentre il mio cazzo comincia a fare avanti e indietro fra i suoi glutei diventando sempre più duro.

A:’Sei magnifica, dimmi che lo vuoi, dimmi che vuoi sentirlo tutto dentro il tuo culetto’

M:’Oh sì Andrea, lo voglio, prendimi, prendimi così ancora….’

Il mio glande cerca il suo buchino, ormai inondato di gel e ancora allargato dopo il trattamente con il plug. Il cazzo ormai &egrave durissimo ed io comincio a metterlo dentro. Le mie mani sono in quelle di Margherita, che le stringe forte mentre penetro.

A:’Ti faccio male?’

M:’Solo un po’, non ti fermare’

Così piano, ma inesorabilmente lo metto tutto dentro mentre Margheita spalanca la bocca in un urlo muto, stringendomi le mani.

A:’Ti fa male tutto dentro?’

M:’Mi sto abituando, solo un attimo’

A:’Ho una voglia infinita di pomparti, ma non voglio farti male’

M:’Prova ora, piano’

Comincio a muovermi dolcemente dentro di lei, sussurrandole:’Così, così va bene’

M:’Sì voglio essere tua, continua’

Allora inizio ad aumentare il ritmo fermandomi ogni volta che le mani di Margherita mi stringono, fino a che il suo ansimare non va in sincrono con i miei colpi e capisco che c’&egrave solo piacere in lei.

A:’Sei unica, sei fantastica, ho sognato mille volte il tuo culo, &egrave stupendo, dimmi che ti piace, ti prego’

M:’Oh sì, sì &egrave bello mi piace sentirti nel culo, continua, non ti fermare continua..’

La mia cavalcata diventa sempre più possente e l’ansimare di Margheita sempre più forte, sono venuto già due volte, posso resistere un bel po’, quando sento l’orgasmo arrivare rallento un po’ e poi ricomincio, non vorrei che finisse mai.

M:’Andrea, mi stai aprendo in due, oh sì, sì non sono mai venuta così, sìiiiiiiiiii’

Avevo capito che Margherita stava venendo, così aumento di nuovo il ritmo, ma ero troppo eccitato ed esplodo subito, forse troppo presto, penso.

Esco da lei e la guardo, sfatta, con un rivolo di sperma che le cola dal buchino e improvvisamente mi ricordo del marito. Andrea &egrave irriconoscibile, rosso in faccia, gli occhi fuori dalle orbite, il cazzo in tiro, sembra un indemoniato. Si avvicina al letto, si sdraia su di lei e la incula senza troppe cerimonie

M:’Amore anche tu, oh sì, piano, piano’

Ma Andrea sembra posseduto, la pompa con una foga impressionante, Margherita mi stringe di nuovo la mano ed io vedo il suo viso stravolto, ma ancora una volta &egrave piacere non dolore, ne vuole ancora. Lei sussulta ad ogni colpo ed io comincio a baciarla strozzandole i gemiti in gola mentre il marito la pompa furiosamente.

AM:’Finalmente, il tuo culo, Amore quanto ho desiderato il tuo culo….’

M:’Sì Tesoro, sì &egrave tuo, non ti fermare!’

AM:’Ah, ah, vengo, ti vengo nel culo finalmente’ e così si accascia appagato.

Rimaniamo sul letto in stato semivegetativo tutti e tre per un po’, la prima a riscuotersi &egrave Margherita, che va in bagno a sistemarsi, poi anche io e Andrea ci ricomponiamo.

M:’Amore certo che tu non mi avevi mai preso con quella foga, accidenti, mi hai quasi aperta in due’

AM:’B&egrave &egrave stato merito di Andrea, quando ho visto cosa ti aveva fatto non ci ho visto più, ero eccitato come non lo ero mai stato. Tu però non sei mai stata così ‘Aperta”

M:’Anche quello &egrave merito di Andrea, in un certo senso’

A:’Ora mi fate diventare rosso, in ogni caso non &egrave che io possa lamentarmi’

Tutti e tre scoppiamo in una sonora risata.

M:’E ora che si fa, alla fine non &egrave tanto tardi’

A:’Potremmo andare alla discoteca sulla spiaggia’

AM:’Perch&egrave no, tu però ti metti un reggiseno, altrimenti rischiamo la rissa’

M:’B&egrave sì, forse hai ragione’

E scoppiano nuovamente a ridere.

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