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Racconti Erotici Etero

Una partita a Ruzzle

By 25 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ha conosciuto Maria su Ruzzle (il nome è di fantasia così come altri particolari della storia).
L’ha conosciuta per caso, qualche partita al gioco del momento con lei arrivata come avversario casuale.
Due chiacchiere in chat, poi la provoca dandole il suo numero di telefono; lei non se lo aspetta ma incassa. ‘Se vuoi, chiamami con il tuo numero coperto’, le dice per rassicurarla.
Non lo fa subito, passano tre giorni durante i quali si era convinto che alla fine non lo avrebbe fatto sul serio. Quando lo fa la voce è tremante, incerta. Per prima cosa precisa che è una donna sposata, con figli, che è la prima volta che fa una sciocchezza come quella di chiamare uno sconosciuto e che comunque sarebbe stata l’ultima volta e bla bla bla. Dal tono della voce, da alcune esitazioni si capiva però che la cosa la intrigava, che anche per lei era scattata una strana molla.
Nei giorni successivi parlarono tanto in chat, visitarono i loro profili su Facebook, scambiandosi commenti sulle foto pubblicate.
Poi ad un tratto tutto cambia, cambia il tono delle cose che si dicono in chat, cambia perché Maria da a Roberto il suo numero di cellulare’.

Ma per capire quello che è successo dovete sapere chi sono Maria e Roberto.

Maria è una bellissima donna, sposata con un marito che lavora spesso lontano da casa, ha tre figli e vive in un piccolo paese della Calabria dove tutti si conoscono e non succede mai nulla. La sua vita è per la sua casa, per la sua famiglia, per i figli. Ha 40 anni, 20 di matrimonio alle spalle e la sensazione che la sua esistenza si ripeta sempre uguale senza più slanci e senza più passioni. Ama viaggiare, conoscere il mondo, ha una gran voglia di vivere ma è costretta in un paese dove l’evento più ludico è la festa del santo patrono con tanto di processione e giostrine per bambini. Ha voglia di provare ancora brividi che con il suo compagno non prova più. In passato lo ha tradito, ha avuto delle storie ma travagliate, sofferenti che l’hanno segnata. Vuole vivere, è un vulcano a cui basta solo far saltare il tappo.

Roberto lavora per una grande azienda americana, sposato anche lui, figli, una bella casa, una solida posizione sociale, una macchina aziendale importante anche perché per lavoro viaggia molto.
Lui vive a Milano, ha un appartamento in centro. Nella grande metropoli non mancano tentazioni e svaghi. è un bell’uomo, brillante, di successo. Non gli mancano le occasioni. Ma anche Roberto a 45 anni sente che ha bisogno di qualcosa di più. Ha bisogno di trasgredire, di fare qualcosa che lo faccia vibrare come quando era adolescente.

Roberto e Maria si incontrano giocando e tra loro è nato un gioco fatto di intrigo e complicità. Si sono trovati senza essersi cercati.
Le telefonate sono presto aumentate, diventate sempre più bollenti.
Son venuti fuori i desideri repressi dagli stereotipi nei quali la vita e i diversi contesti sociali spesso costringono.
Durante le telefonate si sono raccontati le reciproche fantasie, confessati torbidi desideri.
Roberto le dice che vorrebbe baciarla, leccarle la figa fino a farla venire mentre lei gli succhia avidamente l’uccello fino a farlo sborrare sulle sue labbra e sulle sue tette. Maria ha due splendide tette con aureole rosa e capezzoli duri e scuri, da leccare, da succhiare da mordicchiare come le dice Roberto al telefono.
Mentre si raccontano cosa vorrebbero farsi l’un l’altra Maria corre in cucina a prendere una banana racconta con dovizia di particolari come se la sta infilando in figa pensando che possa essere il cazzo di Roberto, lo stesso che lui si sta menando come un forsennato tirandosi la più bella sega della sua vita.

L’indomani si danno appuntamento in cam, Maria come sempre è bellissima, nella sua camicetta bianca che esalta il suo seno florido e con dei jeans che le fasciano il meraviglioso culetto che è diventato il pallino fisso di Roberto. Sono eccitatissimi, Maria è anche spaventata. Si mostrano l’uno all’altre. Si accarezzano. La scena è incredibilmente sensuale.

Il giorno dopo avviene però qualcosa che rompe l’incanto.
Maria al telefono è in lacrime, dice che si sente sporca, che non riesce a guardarsi allo specchio, che non vuole più vedere Roberto. Che non vuole più pensare a lui.
Lui si commuove, la comprende. Ma è addolorato. Quella donna lo intriga tantissimo, quella donna sembrava avesse compreso la vera natura di Roberto. Gli sembrava di aver trovato la donna con cui fuori dagli schemi e dalle convenzioni poter avere una storia di sesso senza complicazioni e senza ipocrisie.
Roberto rimugina, si fa mille domande, si chiede dove possa aver sbagliato. Si chiede perché questa brusca frenata. In fondo il passo del primo tradimento lo aveva già fatto’
Roberto si tormenta, si fa mille film in testa. Roberto sbaglia, le scrive e le dice cose di cui si pente. Maria non lo cerca più.
Sa che Maria sta male per quello che le ha detto, sta male anche lui, non sa che fare.

Si rituffa nel suo lavoro. Una telefonata da Londra. C’è da andare in Calabria a visitare uno stabilimento che potrebbe essere acquistato dalla sua azienda. La crisi economica consente di fare ottimi affari e di rilevare aziende decotte da riconvertire.
Roberto guarda su google dove si trovi il paese nel quel deve recarsi. Nella stessa schermata le appare anche il nome del paese di Maria.
Prende una decisione si tratterà in trasferta un giorno in più. Prenota un albergo in posizione defilata. Prende il telefono e manda a Maria un sms. ‘Sarò a XXX tra due giorni, martedì ho un giorno tutto per noi. Sono all’albergo XXX. Ti aspetto.’

Non riceve risposta. Ormai ha prenotato e parte. Durante il volo pensa a Maria, tira fuori i documenti relativi all’azienda che deve visitare e non li guarda neanche, li rimette nella ventiquattrore.
I suoi pensieri sono solo per Maria. Atterra riaccende il telefonino, un messaggio. è Maria. C’è scritto solo ‘Tu sei pazzo’.

Si reca all’azienda, fa il suo lavoro ma la testa è altrove. Arriva la sera e va in albergo, a cena mangia svogliatamente, sale in camera.

Si butta sul letto, zapping tra i programmi tv ma nulla che lo interessi. Ha un tarlo, Maria.

Dorme poco quella notte. La mattina scende per la colazione. Sono già le 10.00 guarda continuamente il telefonino, vorrebbe chiamarla. Aspetta.

Alle 11,25 un messaggio. ‘Sono sotto il tuo albergo, non so se ho fatto bene’. Risponde ‘Sali stanza 104’.
Lascia la porta socchiusa e aspetta. I minuti sembrano non passare mai.
Si schiude la porta, è lei. è bellissima, molto più di come l’avesse mai vista in cam.
Indossa una camicetta azzurra e un paio di pantaloni bleu, ha una borsa in mano.

Roberto le va incontro lentamente, le prende la mano. Maria trema, Roberto ha il cuore in gola. I loro volti sono sempre più vicini, le loro bocche si sfiorano. Le mani si lanciano in un abbraccio, frugano le schiene, arrivano ai glutei, come a voler portare i loro corpi a fondersi nel bacio che si stanno scambiano.

La borsa è in terra. Con un calcio Roberto chiude la porta dietro di loro.
La porta sul letto ancora disfatto dalla notte insonne cominciano a spogliarsi, i movimenti sono sempre più frenetici. Roberto sbottona la camicetta di lei, le mani di Maria sono intende a slacciare la cintura e a far cadere in terra i pantaloni.
Maria sale con le mani, sbottona la camicia e comincia ad accarezzare il petto, cominci a baciare Roberto, sul collo mentre le sue mani passano le unghie sulla schiena. Maria continua a scendere baciando e leccando il petto. Arriva all’elastico dei boxer, con gesto secco li abbassa facendo svettare il cazzo già eccitato davanti al suo viso.

Lo lecca, lo succhia, lo imbocca con studiata lentezza passa la lingua sulla cappella soffermandosi sul buchino in cima.
Roberto è in estasi. Maria ha ancora addosso i pantaloni le tette sono fuori dalle coppe del reggiseno.
è una visione meravigliosa. A malincuore Roberto stacca Maria dal suo cazzo, la fa alzare finisce di spogliarla e la adagia sul letto con dolcezza. Comincia a baciarle i seni, li succhia li lecca mentre con la mano è tra le sue gambe accarezzando la passera fradicia di Maria.

Roberto scende con i baci ora è sulla pancia, infila la lingua nell’ombelico e lecca, lecca ogni centimetro della sua pelle, arriva alla figa. La saggia in tutta la sua lunghezza, con la lingua entra in lei gustandone i dolci umori, afferra tra le labbra il clitoride succhiandolo e tirandolo a se lentamente. Scende con la lingua in quel lembo di pelle che separa la figa dal buchino posteriore, lecca, bacia, lappa con desiderio.

è arrivato alla rosetta del sedere, la lecca mentre con un dito ne saggia la resistenza. Lecca ancora fino ad infilare dentro un pezzo di lingua. Il suo dito indice prende il posto della lingua e forza lo sfintere che si apre come un fiore, con il dito inizi un lento su e giù mentre la bocca torna a tormentare la figa bagnatissima.

Maria con le mani afferra la resta di Roberto e lo tira a se. Vuole baciarlo per sentire in cocca il suo stesso sapore. Il corpo di Roberto è ora su Maria. La cappella si sta strofinando sulla passera della donna cercando il varco, entra la forza ed inizia un movimento sempre più deciso dentro di lei. Le mani di Maria cercano di spostare il corpo di Roberto.

Vuole essere lei a cavalcarlo. Le posizioni si invertono, ora Roberto è sotto e Maria si sta impalando su di lui. è uno spettacolo magnifico vedere la donna che si agita sull’uomo con le tette che sfiorano il petto di lui per poi ballargli davanti agli occhi.

Sono al culmine dell’eccitazione . Maria capisce che lui ne ha ancora per poco, esce con un rapido movimento gettandosi con la bozza sul cazzo matido di umori e dando a Roberto la sua fighetta da leccare.

Vengono assieme in uno splendido 69′ ‘Sei fantastica’, ‘anche tu’. Si guardano e ridono. Sono le prime parole che si scambiano da quando Maria è entrata in quella stanza.

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