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UNA PASSEGGIATA AL LAGO

By 18 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una coppia di io 49 e lei 47 anni portati molto bene, lei Laura, capelli mossi castani, occhi marroni, corporatura normale con una quarta un po’ scesa per l’età ma belle con due grandi aureole, il culo era un po’ sceso, non più tondo e sodo come anni fa ma bello. Io nulla di eccezionale, anzi un po’ bruttino ma simpatico, corporatura normale munito di un bel pisello di 20cm. Era una domenica e decidemmo di passarla in una località tranquilla, dove poterci rilassare e mangiare come due fidanzatini, avevamo voglia di coccole e decidemmo per una località sul lago di Garda. Una giornata splendida, la spiaggia, i negozi tipici, un pranzetto delicato ed afrodisiaco, gita in barca, passeggiate mano nella mano, erano queste le cose fatte nella giornata e avevamo deciso di tornare. Prendemmo la macchina e cominciammo a incamminarci con la macchina quando vedemmo due autostoppisti al lato della strada in cerca di un passaggio. Erano anni che non ne vedevamo in giro e cosi dopo uno sguardo tra noi di intesa rallentammo e vedendo due giovani ragazzi, biondi con zaini sembravano del nord Europa, avevano un cartello con il nome di una località che avremmo raggiunto sulla nostra strada e decidemmo di fermarci per dargli un passaggio. Entrarono in macchina, erano gentili e cosi dopo un po’ di strada ci rilassammo chiacchierando del più e del meno. Ridevamo e scherzavamo a volte anche senza capirci tanto visto che si parlava in inglese e senza capirlo molto, quindi si gesticolava anche, notai dallo specchietto che gli sguardi andavano spesso sulle gambe e seno di mia moglie che portava una gonna, che però era un po’ risalita molto sopra il ginocchio, mancava poco a vedersi la mutandina di mia moglie e dentro la camicetta che era molto scollata mettendo in mostra quel seno coperto da un reggiseno in pizzo molto eccitante. Avevo notato che la mano di uno di loro si posava sempre più frequentemente sulla spalla di mia moglie e a scendere fino a sfiorare il seno abbondante. Anche mia moglie ha cominciato ad accorgersene di questo comportamento da parte loro ma per non essere maleducata sperava fosse un caso, lasciando stare e sperando che fosse finita li. La gonna se ne accorse e la tirò giù, si chiuse la camicia e continuammo a viaggiare vedemmo uno sguardo di insoddisfazione nei loro occhi seguito subito dopo da uno di intesa tra loro che non mi piacque per niente. Infatti ad un tratto tirarono fuori dei coltelli costringendoci a prendere una stradina di campagna che non sapevo dove ci avrebbero portati. Eravamo terrorizzati, non riuscivamo più riflettere bene e ragionare, bloccati come in un incubo. Ci dissero anche che fingevano di essere stranieri e che parlavano benissimo l’italiano. Ci fecero fermare dopo un po’ di chilometri sotto un grande ulivo e ci fecero scendere, pensavamo; ecco adesso ci faranno scendere e ci lasceranno senza ne soldi ne macchina. Mi fecero togliere la cinghia dei pantaloni e mi legarono alla portiera dell’auto rimanendo di spalle a loro. A mia moglie invece terrorizzata ed immobilizzata dalla paura, cominciarono a dire: bene bella troiona facci vedere che belle tette che hai!
Io allora dissi: bastardi siete dei bastardi”.non la toccate, prendete i soldi la macchina e andate via, non vi denunceremo’..ma lasciateci stare’
loro: sciaff”’
Uno schiaffo sonoro ruppe l’aria risvegliandoci dall’incubo e riportandoci nella brutta realtà
Laura : no”vi prego lasciatemi stare’.non mi toccate’.
Loro : troia o te la togli da sola la camicia o lo facciamo noi!
laura: va bene ma non fateci del male’.vi prego, farò tutto quello che volete ma non fateci del male!
loro: che troia che sei’..lo sapevo che sei troia!!
Mia moglie cominciò a togliersi la camicia, era bellissima in quel momento lo faceva piano per timore di sberle. Si avvicinarono a mia moglie e cominciarono a toccargli le tette da sopra il reggiseno poi dentro e con un colpo solo rimasero appese e libere all’aria, che spettacolo!
Loro: che tette ‘.che belle morbidi grosse calde’..e guarda che aureole grandi ”.ciucciamole’.
Laura: noooo vi prego ”non fatelo’.non voglio”..noooooo
loro: sciaff”’
Un altro schiaffone, stavano impasticciando e leccando le tette dappertutto, le tenevano le braccia alzate e appoggiate all’albero, i suoi capezzoli erano diventati però due chiodi, e i suoi lamenti non erano più dei lamenti ma erano più parole di inizio di rassegnazione e goduria e non cercava più di divincolarsi da loro.
Gli alzarono la gonna e cominciarono a toccarle la figa sotto la mutanda
loro: la troia ha le mutande tutte bagnate”gli piace’.hai visto?
Laura: noooo”uh oh’.. vi prego no’. Non voglio!
Ma la sua figa parlava da sola, ormai era eccitata e una voglia da matti. Quella violenza le stava facendo provare sensazioni mai provate prima.
Io intanto ero lì, legato e costretto a guardare, e ho dovuto constatare che il misfatto mi produceva oltre al dolore per la gelosia, anche una certa eccitazione dovuta al mio cazzo diventato duro come una pietra e che non riuscivo più a contenere nelle mutande, mi cominciava davvero a farmi male per la posizione stretta che aveva nel pantalone. Muovendomi con il culo e le gambe riuscii a far cadere i pantaloni che erano senza la cintura riuscendo a rimanere solo con le mutande, alleviando un po’ il male.
Loro intanto stavano togliendo la gonna a Laura che cercava ancora di nascondere le sue tette nude e un po’ la sua vergogna per essere davanti a me quasi nuda e costretta ‘.ormai forse’.. a fare subire il trattamento da questi due. Era rimasta solo scarpe e mutande che non rimasero molto su. Infatti dopo palpamenti vari baci e leccate su tutto il colpo, furono sfilate dolcemente, notando con mio forte stupore, che fu proprio Laura con i suoi movimenti anche ad agevolare la loro discesa. La baciavano sul collo dietro le orecchie, sulle tette erano scesi sul culo e sulla figa uno davanti e l’altro dietro a baciarla senza tregua facendogli un vestitino di saliva, era ormai nel mondo dell’eros, eccitata. Uno dei due le mise la mano sulla spalla spingendola verso il basso tra di loro.
laura: nooo’. Vi prego ‘.non voglio” non l’ho mai fatto’..nemmeno a mio marito’.noooo mi fa schifo!!!
loro: sciafff”
Gli girò la testa la violenza di quello schiaffo e prendendogli un capezzolo tra le dita e torcendolo la portarono in ginocchio tra loro, con le lacrime agli occhi mi guardò e con tristezza si trovò due cazzi avanti agli occhi. Li guardò, guardò me con per dirmi scusa ma in quel momento un dolore fortissimo del suo capezzolo le fece aprire la bocca che fu subito riempita da uno dei due cazzi che si affondò subito in un solo colpo fino in fondo alla sua gola.
laura: ufghhhh’..argf”umhhh
Non riusciva a respirare con quel cazzo lungo e duro che andava su e giù nella sua bocca fino in gola quasi nello stomaco. Gli veniva da vomitare anche per l’odore e il cattivo gusto che aveva, ma doveva farlo, era costretta anche a segare l’atro cazzo più grosso dell’atro al fianco delle sue guance. Lo spettacolo che mi offriva era eccitantissimo, cominciava a metterci impegno in quella pompa e ogni tanto lasciava anche l’altro cazzo per toccarsi la figa. Mia moglie era sempre stata normale a letto, anche diciamo un po’ freddina perché faceva solo sesso come chiesa comandava, vederla li così, con due cazzi al lavoro mi stava eccitando da matti’.mi piaceva vederla sottomessa ed usata. Mentre ero li preso nei miei pensieri e visioni ho sentito quello con il cazzo in bocca a mia moglie dire:
Bevi tutto e non perdere nemmeno una goccia altrimenti”arghhh sborrrrr aaaaaahhhhhh’.mi svuotooooo
Laura aveva bevuto tutta la sua sborra, una goduria inaspettata, puliva il suo cazzo con la lingua avida e guarda guarda era passata in automatico a spompinare l’altro, subito’ eccitatissima arrapantissima e bella come non mai.
Il mio cazzo voleva scoppiare ma non potevo toccarlo, ero legato.
Loro : che troiona ‘.visto che ti abbiamo fatto scoprire quanto troia sei? Mentre succhi troia mettiti a novanta’.
E giù schiaffi sulle chiappe come fosse una vacca! Il panorama era fantastico, lei che spompinava vogliosa uno, mentre l’altro gli stava aprendo la figa bagnatissima. Mi guardava felice durante il trattamento e godeva, non la riconoscevo più, una vera troia nascosta in lei. Io ormai ero eccitatissimo con il cazzo durissimo che mi faceva male e con le mutande ormai a mezza coscia. Mentre la fottevano uno di loro si ferma e dice:
hei la vuoi fottere anche tu questa troiona? Ahahahahahahaha
E giù risate dei due. Trascinarono mia moglie sudatissima vicino la macchina, mi liberarono e mi fecero stendere per terra sull’erba.
Loro: troia allarga le gambe e mettiti a spegni candela sul cazzo di tuo marito che sta morendo dalla voglia di scoparsi la troia che sei diventata!!!
Laura subito si mise sul mio cazzo e cominciò a fare un lento su e giù sul mio palo durissimo, uno si avvicinò alla sua bocca riempendogliela con il suo cazzo fino in gola e l’altro”
L’altro : per premio di averti fatto scoprire questa gran vacca di moglie che hai ora mi prendo il suo culo!!!
Laura: noooo in culo noooo vi prego questo no’.mi fa male non l’ho mai preso lì” noooooo nonn voglio’.
Ci fermiamo tutti immobili, l’altro fregandosene delle sue preghiere, con la figa che sento pulsare sul mio cazzo, gli sputa sul buchino anche se è bagnatissimo già di umori della sua miciona, lo massaggia dolcemente, gli mette prima un dito’lo ruota, gli occhi della mia bella e brava Laura vanno in brodo di giuggiole ‘. poi un secondo ‘.ruotano entrambe facendo un pò su e giù. Laura ormai è in estasi, lui appoggia il capocchione sul buchino stretto e spinge piano, sente il buchino che fa resistenza ma piano piano cede tra i lamenti di Laura, si ferma, aspetta che il culo si abitui un po’ e, subito dopo un brivido mi corre dalla testa raggiungendo il mio uccello quando la mia brava mogliettina tanto santa nel mio letto con un cazzo in bocca e il mio uccello in figa sento con stupore che è lei a spingere il suo culo su quell’uccello duro e impalarsi fino in fondo”
Ha tre cazzi insieme che la stantuffano, che goduria vederla piena in tutti i suoi buchi, che gode e si muove a ritmo e contorcendosi come mai aveva mai fatto ma forse avrebbe voluto da sempre la troia che aveva scoperto di essere quel giorno.
La riempimmo di sborra tutti e tre quasi insieme, era uno spettacolo mai visto prima, sensazioni forti, mai provate.
Dopo essere stata riempita di sborra in tutti i suoi buchi, ripulii con estrema attenzione tutti e tre i cazzi, con un fare da vera troia vissuta come da oggi in poi sarebbe stata.
I due si rivestirono e se mentre se ne stavano per andare via , la mia dolce Laura li richiamò gli andò vicino e con un bacio profondo con la lingua li ringraziò per avergli fatto scoprire il vero sesso e la vera troia che era in lei.
Ci ripulimmo al meglio ci sorridemmo e tornammo a casa senza dire nulla.
Da quel giorno tra noi è cambiato tutto, abbiamo scoperto ciò che veramente ci piace e come siamo!

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