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Racconti Erotici Etero

Una ragazza ingenua di provincia va in crociera

By 25 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

A quel tempo vivevo con i miei anziani zii in un paesino di montagna.
Mia madre si era separata da mio papà quando ero ancora piccola, lavorava e viveva a un centinaio di chilometri da dove abitavo.
La casa degli zii era vicino alla chiesa del paese , io …Giulia ..praticavo assiduamente le funzioni religiose e nel tempo libero aiutavo il parroco a tenere lezioni di catechismo per i bambini .
La maggior parte del mio tempo la passavo studiando ,frequentavo il quinto anno della scuola per geometri che si trovava a Belluno , (20 chilometri dal mio paese),venivo definita da tutti una brava e bella ragazza… e si …alta 175cm ,la pelle bianchissima , i capelli rossi , gambe lunghe ,magra però con un grosso seno
La mia vita procedeva monotona e per varie circostanze non avevo mai avuto un ragazzo …questo fino a una mattina di maggio..Quel giorno arrivata a Belluno con la corriera dal mio paesino trovai la scuola chiusa per uno sciopero improvviso dei professori.
Dovevo aspettare ,non c’erano subito corriere per rincasare, Marco un bel ragazzo che frequentava la mia stessa scuola mi propose di fare una passeggiata sulle rive del Piave.

La giornata era calda e dopo un po’ ci fermammo in un luogo appartato e ombroso, eravamo sdraiati sul erba ,Marco si avvicinò e inizio ad accarezzare le mie spalle e visto che rimanevo passiva le sue mani divennero audaci ,mi tocco le tette prima da sopra ,poi mi aprì i bottoni della camicetta e mi tirò fuori la mia grossa tetta .. sempre più audace iniziò a succhiare il mio capezzolo.

Ero diventata rossa incapace di qualsiasi reazione ;Marco sempre continuava a succhiare la tetta , con una mano mi alzò la gonna , la introdusse nelle mie mutandine,non capivo più niente ,mi sentivo strana eccitata,Marco mi bacio sulla bocca introducendomi la lingua,si sistemò sopra di me continuando a toccare goffamente la mia fica sotto le mutandine , dopo essersi districato tra i folti peli mi toccò con le dita la mia fessura bagnata.

Sentivo che stava trafficando con la cerniera dei suoi jeans , stava sopra di me , mi allargo le gambe ,ad un tratto sentii una presenza dura che incombeva sulla mia fica ancora vergine , aveva scostato i miei slip e cercava di penetrarmi ,io non collaboravo e lui insperto spingeva senza risultati.
Le mie conoscenze sessuali erano limitate a qualche lettura e mi stavo chiedendo se il sesso era solo questo quando avvertii una fitta ,un bruciore nella fica Marco era riuscito con una spinta fortunata a introdurre il suo cazzo per metà nel mio buchetto continuando a spingere arrivò ad infilarlo tutto, dopo alcune spinte lo estrasse e imbratto le mie mutandine e i peli con una sostanza viscida e biancastra che mescolata a delle goccie di sangue che mi erano uscite divento subito rosa.

Adesso potevo vedere il suo cazzo ancora in erezione ,era come un piccolo cetriolo lungo poco più di 12 cm , eravamo tutti e due imbarazzati e quasi senza scambiare parole ritornammo in città.

Mia mamma durante un fine settimana passato a casa mi elettrizzo con una promessa : se sarei stata promossa con almeno 50/60 mi avrebbe portato a fare una crociera in Grecia .

Questo fece aumentare il mio impegno sui libri …, non pensai più a Marco e a quello che mi era successo quella mattina sulle sponde del Piave.

Gli esami andarono benissimo , mia madre mi disse che saremmo partiti nei primi giorni di settembre e che avrei dovuto preparare i vestiti da portare in crociera.

Io sapevo cucire e andai in città ad acquistare le stoffe ,un audacissimo bikini,finora le poche volte che ero stata al mare avevo indossato solo costumi castigatissimi.
Consigliata da una mia amica mi feci un abito da sera trasparentissimo pensavo che non avrei trovato il coraggio di indossarlo.

Arrivò finalmente il giorno ,io e mia mamma partimmo in corriera per Venezia.

…continua..

Quella mattina io e mia mamma ci alzammo prestissimo, lo zio ci accompagnò in macchina a Belluno da dove partiva la corriera per Venezia.

Venezia &egrave sempre bellissima e quel giorno mi appariva ancora più bella vista dal ponte della nave in partenza per il mar Egeo , illuminata dalla luce di una magnifica giornata di sole settembrina ,con le sue chiese e palazzi che si specchiavano in mare.

…La sera a cena ci sistemammo assieme ad una simpatica famiglia trientina , i genitori di mezza con un ragazzino abbastanza tranquillo.
Dopo cena nella sala delle feste facemmo conoscenza con gli ufficiali della nave,uno in particolare mi fissava con insistenza,niente di tale più basso di me capelli scuri , a mio giudizio avrà avuto un età tra i trentacinque quaranta anni , un tipo insignificante .

Un orchestrina iniziò a suonare un ritmo lento ,io e mia madre sedute al bar stavamo sorseggiando una bibita quando ‘l’ufficiale’ mi chiese di ballare, era un bravo ballerino mi fece volteggiare in pista portandomi fino a portarmi in un angolino un po’ appartato , continuando a ballare mi strinse forte a se strusciandosi contro il mio ventre
Ero un po’ turbata sentivo un qualcosa di voluminoso , di molto grande che si sfregava contro di me, quella sera avevo indossato un vestitino leggero e semitrasparente che metteva in risalto le mie curve, mi sembra di essere nuda sentendo il suo cazzo che pur dentro i pantaloni che si era posizionato contro la mia fica..sentivo una sua mano che si era abbassata e si era appoggiata sul mio culetto palpando con bramosia .
… visto che non protestavo iniziò a accarezzare da dietro la mia topina.., inziò a darmi bacini sul collo..provocandomi un brivido ,la pelle si accapponò tutta sentivo che mi bagnavo mi sembrava che il mio liquido mi scendesse sulle cosce .
…Mi scossi un po’ , trovando una scusa mi feci riportare al bar,mia mamma stava ballando e lui approfittò per sedersi vicino a me,parlava un stentato italiano e con un po’ di inglese ci capimmo….,Mi disse di chiamarsi Dimitri , di essere Greco originario del Pireo ,lui era l’ ufficiale di macchina della nave e mi disse che se avrei voluto mi avrebbe fatto visitare la sala motori.
Incuriosita accettai subito anche se era sera inoltrata , andai ad avvertire mia mamma , gli chiesi se voleva venire anche lei , ma
rifiutò, si stava divertendo tantissimo con il ballo e mi disse che potevo andarci da sola se mi faceva piacere.
Mia mamma sapeva che ero una brava ragazza e si fidava di me .
Usciti la serata era fresca il cielo illuminato da una spendida luna, dopo due passi sul ponte mi mise un braccio attorno alle spalle ,(lui disse per non farmi sentire freddo)..e avvicinano il suo viso al mio mi baciò, io sorpresa aprii le labbra e lui introdusse la sua lingua ,le sue mani da dietro mi alzarono il vestito accarezzando il mio culetto sopra le autoreggenti raggiungendo il mio perizoma ….
Poi pieno di voglia mi prese per mano dicendomi sorridendo che mi avrebbe fatto vedere la cabina dove alloggiava l’ufficiale di macchina .
Io lo seguii , ero confusa ,eccitata ,non sapevo cosa mi stava succedendo, ma sentivo che tutto ciò mi piaceva.
Una volta dentro la sua cabina non feci in tempo di vedere niente, mi si butto letteralmente addosso spingendomi sulla sua cuccetta , mi tolse il vestito e restai coperta dal reggiseno e perizoma , il reggiseno volò via e si chinò a ciucciarmi le mie tettone ,mi lappava avidamente i capezzoli ,e le sue mani mi accarezzavano dolcemente la schiena provocandomi brividi di piacere.
Poi una mano si fece strada tra i miei slip , scostando i folti peli rossi raggiunse il buchetto della mia fica , bagnato di desiderio ,dove introdusse a fondo ,senza difficoltà un dito inziando un lento va e vieni.
Come mi piaceva!!! … avevo dimenticato che a farmi ciò era quel ometto che poco prima avevo giudicato insignificante ..
Io non avevo preso iniziative, anche se avrei voluto saggiare con le mani quel cazzo che avevo avvertivo enorme quando si strusciava durante il ballo.
La mia timidezza mi bloccava , Dimitri non aveva fretta e sapeva come portare il piacere …ma ad un tratto trovai un barlume di lucidità , mi ricordai di guardare l’orologio ..era passato tanto tempo e dovevo assolutamente rientrare prima che mia madre iniziasse a cercarmi,mi divincolai spiegai a Dimitri che dovevo assolutamente rientrare ,mi ricomposi in fretta e,o lascia deluso e pieno di desiderio … e lui disse…anche con le palle doloranti .. .
.Lo lasciai , non senza avergli promesso che domani ci saremmo rivisti…

…Continua …..

….Corsi fuori trafelata dalla cabina di Dimitri …

Mia mamma era ancora nel salone &egrave stava ballando il tango con il nostro nuovo amico di Trento , Luciano, la moglie di lui li stava guardando imbronciata…
Mia mamma come mi vide si staccò e mi raggiunse ..mi disse “sono proprio stanca ho approfitato di Luciano per ballare , erano secoli che non lo facevo,ma adesso andiamo a dormire”

Il mattino, dopo la colazione , indossai un bikini rosso che mi copriva a malapena, ma si intonava con il colore dei miei capelli , dagli slip spuntavano dei ciuffi di peli della mia fica , mi ripromisi di rasarli dopo indossai un pareo e ci avviammo.

Eravamo le prime , in piscina non c’era ancora nessuno . ci stendemmo su due lettini , il sole era già forte e scottava sulla mia bianchissima pelle..

Dopo un po’ arrivò la coppia di Trento… ,erano teneramente abbracciati ,come due sposini in viaggio di nozze , presero posto vicino a noi , Susanna (così si chiamava lei) si mise a chiaccherare con mia mamma disse che il loro figlio aveva trovato un amico ed era andato a giocare con lui a ping pong,

Luciano,messo in disparte si rivolse a me : -“Giulia devi stare attenta questo sole ti brucerai la pelle , e meglio che ti metta una crema protettiva” , preso un flacone della mia borsa iniziai a cospargermela sulle spalle , Luciano vedendomi in difficoltà si offri di aiutarmi per spalmarmela sulla schiena.

Luciano mi ungeva con la crema massaggiandomi dolcemente , mi fece slacciare le spalline del reggiseno, nel frattempo mia mamma e sua moglie si erano immerse in piscina ,

Lui inizio a mettermi la crema sui fianchi ,le sue mani si spostarono lateralmente alla base delle mie tette massaggiando … vicino a noi non c’era nessuno ,..lui visibilmente eccitato ,mi disse ” girati ,…- la crema va spalmata anche sul pancino-“.. mi girai , il pezzo sopra del costume scivolò , feci per coprirmi,ma Luciano allontano la mia mano…-“la crema bisogna metterla anche sulle tettine”-… Disse ridendo…e iniziò proprio là ,i miei capezzoli reagendo alla carezza si inturgidirono . Luciano scese con una mano vicino allo slip e con un movimento rotatorio toccava sempre più in giù .

Stava prendendo gusto vedevo che il suo uccello si era ingigantito ,nascosto a malapena dagli slip ,quando con la coda dell’occhio vide mia mamma e la sua mogliettina che stavano uscendo dalla piscina, io feci appena in tempo a rimettermi il pezzo sopra del costume….e lui si allontanò di scatto mettendosi sulla brandina a pancia in giù per nascondere l’erezione..

Pensai....Per essere un maritino inammorato Luciano si comporta da vero porco..

Mi sdraiai anch’io e feci finta di dormire , non avevo voglia di parlare con la mamma , tanto lei era presa dalla conversazione .con la mogliettina di Luciano

…Riflettevo a quello che mi stava capitando,io pudica , bigotta ..bastava che un uomo mi sfiorasse per perdere il controllo e la volontà di sottrarmi ..

Non successe più nulla fino ,eravamo accaldate,non avevo più visto ..Dimitri,…pensai che fosse impegnato con il suo lavoro.

.. A pranzo cera una tavolata con sopra ogni sorta di cibo , mi avvicinai per servirmi quando da dietro mi si avvicinò con fare cospiratorio Dimitri , mi dette senza essere visto un bigliettino.
C’era scritto che il capitano lo aveva rimproverato , un ufficiale doveva far ballare un po’ tutte le signore sole , non solo le ragazzine,
Inoltre era scritto che appena avrebbe potuto mi avrebbe fatto avere un altro bigliettino con su le indicazioni per vederci..

Nel pomeriggio ,per noia , partecipai a una caccia al tesoro ,
Non so come mi trovai in coppia con Luciano , per cercare un oggetto..eravamo saliti su un ponte dove non c’era anima viva ,
Luciano mi disse di fermarmi , di guardare da li il panorama sul mare,io mi affacciai alla balaustra e lui si mise dietro ,appoggiandosi e strofinando contro il mio culo il suo bacino, percepivo il suo uccello che stava ingrossandosi , indossavo un ampia gonna ,lui fattosi audace, inizio a baciarmi sul collo :
Il suo cazzo si strofinava sul solco del mio culetto,mi alzo la gonna e percepii sulla pelle nuda il suo uccello che nel frattempo aveva tirato fuori abbassandosi la cerniera con una mossa rapida .
..Disse “non abbiamo tanto tempo” …senza altri preamboli..io non replicai..
Lui sposto le mie mutandine e inizio a passare sulle labbra della fica la punta del suo uccello , poi lo punto sul mio buchetto ed inizio lentamente a penetrare ,
Mi stava allargando la fica .era la prima volta che provavo una simile sensazione.
Luciano lo aveva molto grosso …per fortuna mi stavo bagnando,mi sentivo riempita,ma non mi faceva male.

Approfitto della mia fica fattasi scivolosa per metterlo tutto dentro dilatando al massimo il mio buchino ,me lo aveva infilato a fondo , i suoi testicoli sbattevano contro il mio culo..
Mi resi conto in un momento di lucidità che non aveva il preservativo..impaurita delle conseguenze cercai di farlo uscire svincolandomi Luciano però mi tenne stretta con il cazzo ben piantato…lo implorai di uscire ,ma non sentiva ragioni e comincio con un lento va e vieni ,facendomi perdere del tutto la testa ,quasi usciva dalla mia fica per poi riinfilarsi a fondo con un colpo di reni..lui ci sapeva fare…mi piaceva , godevo, mugolavo come una gatta in calore , lui ad un tratto mi disse …”Giulia vieni svelta ,abbiamo poco tempo , poi lo faccio anch’io”
…Io obbedendo mi lasciai andare e godetti ,provavo sensazioni fortissime , un intensissimo orgasmo..mi morsicai le labbra per no urlare ,la mia fica si sbodolava…lui accelerò i colpi ..disse &egrave troppo bello adesso ti sborro dentro, te la riempio..mi piace troppo non voglio uscire..
.. Mi inondò..mi sentivo piena di sborra …
Ero spaventata ,..
Luciano mi disse di non aver paura tanto non sarebbe successo niente, lui lo faceva sempre con sua moglie …ma per avere il figlio erano ricorsi all’inseminazione artificiale..
Gli dissi riflettendo : ‘ e se non sei tu ad aver problemi??e se i problemi li ha tua moglie ???’
Lui fece le spallucce …
Gli dissi incazzata …‘sei un porco hai fatto i tuoi comodi noncurante delle conseguenze , non te la mollerò più ‘
Detto questo ,infuriata, mi ripulii alla meglio con un fazzolettino , glielo lanciai in faccia ed andai di corsa nella mia cabina .

Rimuginando poi , distesa sulla mia cuccetta ,con la fica ancora allargata , gocciolante con la sborra che stava macchiando le lenzuola…pensai che dopotutto non avevo corso il rischio di rimanere incinta in quanto non ero assolutamente in periodo fertile…

l’orgasmo &egrave una sensazione bellissima … scopare &egrave veramente bello..ma con uno stronzo come Luciano non lo avrei più fatto.

continua.

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