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Racconti Erotici Etero

una segretaria in calore

By 25 Giugno 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Buongiorno s tutti.
Sono Maurizio, dirigente d,azienda nel nord, 48 anni, brizzolato, alto 1,82, fisico normale.
Nella mia azienda, vi sono diverse segretarie di cu, alcune veramente carine.
Una in particolare, Krizia di 36 anni, sposata, con un figlio, mora, vestita sempre ligia, non ha mai dato adito a pensieri sconci o erotici, sempre sulle sue.
Un giorno si presenta al lavoro, completamente tirata e sexy, una mini che mette ih mostra due gambe veramente ben fatte e mette in risalto un sederino veramente appetibile, una camicia bianca che lascia intravedere un seno di circa una terza, che improvvisamente mi fa vedere una donna che non avevo mai notato.
La scruto per una decina di minuti, vedo che tutti le fanno i complimenti e gli uomini la guardano con occhi peccaminosi.
Quello che mi stupisce e nello stesso tempo mi eccita, &egrave vedere che lei &egrave deliziata e convinta di questi corteggiamenti.
La chiamo nel mio ufficio con una scusa banale e facendola sedere, le dico che si &egrave trasformata, come un bozzolo &egrave diventata una farfalla e mentre dico questo, noto che lei accavalla le gambe e mi fa vedere una mutandina nera che &egrave tutto un programma.
Le chiedo il motivo di questa aria nuova e lei tranquilla, mi dice che ha scoperto suo marito con un altra, che ha deciso di smettere di fare la suora e di guardarsi attorno per vivere un poco.
Prendo la palla al balzo e con un sorriso a trentadue denti e voce suadente le dico;
‘Posso mettermi anche io tra i fortunati che ti possono corteggiare?’
‘Perché no’
Con quella risposta sibillina, decido di provarci, le dico se in pausa pranzo viene con me a pranzare in un ristorante molto carino vicino al mare, un posto veramente delizioso, dove di solito vanno gli amanti e che lei ben conosce, so che civettuola spesso con le amiche di lavoro.
Dalla sua risposta dipende il prosequio della
giornata;: quando lei dice che viene con piacere, che così potrà finalmente rilassarsi, io capisco che la Krizia quel giorno, farà cornuto suo marito e questo pensiero, subito sveglia il mio uccello .
Lei si alza, mi dice che ci sentiamo più tardi e sculettando esce dal mio ufficio.
Sono arrapato come un ragazzino, non sono certo un santo e ho una bella esperienza in fatto di donne, ma quel cambiamento così repentino di Krizia, mi stimola molto e ho anche l’idea che quella donna sia tutta da scoprire a letto.
La sensazione che sia una pantera da liberare. mi eccita un casino e così aspetto l’ora
Della pausa.
La guardo salire e ancora una volta, noto le sue cosce finire su quello slip nero e una nuova fitta salirmi sotto i calzoni,
Arrivati al ristorante, mi faccio dare un tavolo appartato e sorridendo le dico ;
“Che mi permetta di conoscerti meglio’
Poi con un gesto di finta naturalezza le metto una mano sulle spalle e la porto alla sua sedia.
Quel primo contatto fisico, &egrave inebriante, lei non ha fatto una piega, si &egrave lasciata avvolgere dal mio braccio e dalla mia mano, che prima di farla sedere le ha accarezzato i capelli in un modo esplicito, un tocco tipicamente da fidanzatini.
Ordino piatti leggeri, vino all’altezza e comincio a chiedere cosa &egrave successo.
Lei adesso &egrave spigliata, mi racconta le sue disavventure e lo fa guardandomi con occhi che lasciano intravedere la sua rabbia, decido che &egrave il momento di essere più intimi e così prendo una sua mano e la incrocio con la mia.
Aspetto altri due tre minuti e con la gamba vado ad accarezzare la sua coscia.
Lei fa finta di niente, sento solo una leggera pressione sulla mia mano avvinghiata alla sua.
Mi sono tolto una scarpa e adesso salgo con il piede sulla sua coscia, lei sta mangiando un semifreddo come dessert, i brividi che vedo sulla sua pelle, sono qualcosa di delizioso e eccitante, percepisco la sua apertura di gambe alla mia salita e quando con le dita, mi appoggio sui suoi slip, scoprendoli umidi, vedo che il cucchiaino si ferma nella sua bocca: lo sguardo che mi lancia &egrave uno sguardo di passione irrefrenabile, poi, mi dice;
‘Devo andare in bagno a mettermi a posto’
Si alza e si mette a posto la mini che si &egrave sollevata un poco troppo e che lascia intravedere tutto.
La guardo girarsi e avviarsi alla toilette.
Mi guardo attorno, ci sono poche persone rimaste e quasi tutto uomini, decido che il rischio vale la candela e alzandomi vado a cercarla nel suo bagno.
La trovo che si mette a posto i capelli con le mani, mi vede dallo specchio e subito si gira con aria imbarazzata, io avvicino la mia bocca alla sua e la forzo.
Le sue labbra si dischiudono, la sua lingua cerca subito la mia e iniziamo a cercarci.
Le mie mani sono sui suoi capelli e piano scendono sulle spalle per poi arrivare ai seni.
Li sento belli duri, come i suoi capezzoli.
Mi stacco un attimo e veloce vado a chiudere la porta della toilette, poi, torno da lei e mettendole le mani sulle spalle, la facio piegare, lei si inginocchia e mi slaccia i calzoni e subito dopo, sento quelle labbra voraci, impossessarsi del mio membro e cominciare a succhiarlo con una foga incredibile: comincia a scivolare sul mio uccello e a farmi morire da sensazioni indicibili.
&egrave talmente brava, che in poco tempo mi sento esplodere, le tengo la testa mentre il mio sperma le scalda la bocca e lei coscienziosa, continua a spompinarmi fino alla fine del mio piacere.
Non ho avuto problemi a venire, mi conosco e so che la mia resistenza &egrave ben superiore a quel primo approccio, infatti lo tiro fuori bello duro e facendola alzare, la prendo e la appoggio al muro, le levo veloce lo slip, lei mette le sue gambe attorno al mio corpo e aspetta di sentire il mio cazzo che adesso sa come &egrave.
Mi spingo dentro di lei senza fatica e baciandola, attutisco i suoi sospiri, sento il suo bacino che spinge verso il mio corpo, in quel modo lei può sentire tutto il mio desiderio: le mie palle sbattono contro il suo inguine infuocandomi ancora di più, poi, sento le sue urla di piacere e capisco che stà raggiungendo il suo primo orgasmo, proprio mentre qualcuno bussa alla porta;
‘Occupato’
e così dicendo, le metto le mani sul culo e la sbatto deciso contro la parete, vedo i suoi seni ballare sotto i miei colpi e la sua testa seguire il tutto.
é veramente una bella fica la mia Krizia, me l’aspettavo più stretta, invece mi ha accolto facilmente e, nessun problema,ben lubrificata e disponibile.
Quel pensiero mi fa venire voglia di sentire come &egrave messa col culetto, così, le metto un dito nel suo stretto foro e aspetto di vedere come reagisce.
Un gemito e uno sguardo che mi fanno capire che non &egrave abituata, questo non mi scoraggia, anzi, il pensiero che può non averlo mai fatto o fatto poco, mi fanno schizzare quel poco sperma che mi &egrave rimasto e subito lei mi segue in un orgasmo simultaneo.
Sono appagato me non soddisfatto, voglio averla completamente: deve essere mia anche dietro prima di sera…chiamo la ditta e dico che rimarremo fuori un paio di ore per lavoro,.
Ci mettiamo a posto e usciamo,passiamo a fianco di una signora che ci guarda con aria contrariata e pagando la porto in macchina .
Mi avvio verso una zona appartata che conosco, che ha una vista sul mare bellissima, mi fermo, la bacio e di nuovo frugo il suo corpo, lei mi tira di nuovo giù i calzoni e comincia a prenderlo di nuovò tra le sue labbra calde.
Un minuto di quel caldo massaggio e eccomi pronto a forzare il suo stretto culo, ben nascosto da quelle due natiche piene.
La facco girare e mettersi a carponi sul sedile, poi, mi sposto e mettendomi dietro, le passo due dita nella fica bagnata e poi, veloce le infilo nel suo stretto cunicolo.
Lei apre al massimo le sue natiche e mi dice di fare piano, che non &egrave abituata.
Appoggio la mia cappella sul suo piccolo foro e mettendo le mani sulle sue spalle, forzo il suo ano.
Subito mi fermo sentendola urlare, aspetto che sia più tranquilla, le dico parole dolci oer farla rilassare, ma sento che lei rimane tesa, allora capisco che se non mi decido, lei si rifiuterà di farmi continuare, allora le bacio il collo e poi lo mordo proprio mentre col mio cazzo forzo deciso il suo sedere.
Entro dentro per metà, lei &egrave tutto un tremore, vedo le sue gocce di sudire imperlare il corpo e, in quel momento spingo il resto del mio cazzo nel suo sedere.
La tengo ferma per abituarla a quella intrusione, lei mi dice che gli fa troppo male e cerca di farlo uscire, io invece, le metto una mano sulla fica e comincio a sditalinarla per attutire il suo dolore, poi, dopo qualche secondo, comincio a scoparle il culo.
Le sue pareti anali mi cingono in un modo libidinoso e le sensazioni che arrivano al mio cazzo, sono sublimi. Le mie mani lasciano tutto e vanno sui suoi glutei e aprendoli, mi danno una visuale e un piacere pazzesco.
Il suo piccolo foro &egrave allargato e guardare il mio cazzo che entra e esce, mi fa impazzire.
I suoi gemiti sono ancora intensi, presto io sento la voglia di riempirle l’intestino di quel poco che mi &egrave rimasto.
Aumento il mio ritmo e dopo poco,esplodo in lei tutto il mio sperma poi, mi accascio distrutto sulla sua schiena.
Sento il suo piccolo foro stringermi la cervice del cazzo mentre mi sgonfio e anche questa &egrave una sensazione incredibile.
La accarezzo e la bacio, lei si lascia fare e non parla, la faccio girare e le chiedo se va tutto bene e lei mi risponde;
‘Non credevo si potesse godere così tanto in uno stesso giorno… sono riuscita a venire anche mentre mi prendevi dietro…’
‘Ottimo…’rispondo.
‘Mi piace molto farlo in tutti i modi e da quello che ho visto oggi, credo che noi due avremo ancora molte cose da dirci’
e dandole una pacca sul suo culetto, adfesso, tornato normale, ci rivestiamo per tornare al nostro lavoro.

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