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Racconti Erotici Etero

Una sera d’estate

By 7 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Era estate,
di sera verso le 7,
faceva caldo,
ma andai a chiudere le tende,
Ale mi aveva detto che voleva fare l’amore,
mi avvicinai alla finestra,
allungai le braccia per chiudere le tende
quando lo sentii dietro di me
mi disse suadente all’orecchio:
“lascia così”,
mi mise le mani sui seni,
i capezzoli si inturgidirono all’istante,
abbassò la canottiera bianca che già poco nascondeva
e tirò fuori i miei seni
sentii che dietro di me lui era già pronto
lo aveva duro e mi premeva contro,
tiralo fuori gli dissi
lui non se lo fece ripetere
e mentre con una mano mi palpava un seno
con l’altra sentivo che si faceva strada dentro di me
sentii il suo cazzo contro il mio sedere
e cominciai a muovere il bacino avanti e indietro
avanti sentivo la sua mano
dietro il suo cazzo.
Mi piegai sul davanzale per aiutarlo a mettermelo dentro
lui lo spinse nel culo
entrò un poco e poi uscì
entrò e poi uscì,
fece così per 5 o 6 volte
io stavo impazzendo dalla voglia
cominciai ad ansimare e a gemere
la gente dalla strada alzò lo sguardo
per vedere da dove venissero quei rumori
e in poco tempo fummo al centro
dell’attenzione di tutti.
Io intanto ero eccitatissima e non vedevo nessuno
pensavo solo a lui
che mi stava stuzzicando
ma non mi voleva far godere ancora,
glielo dissi: “mettilo tutto dentro”
lui mi rispose aspetta
e mi girò
si inchinò e cominciò a leccarmela
e infilò due dita dentro,
io gli dissi: “no non così mettilo dentro
voglio godere con il tuo cazzo”
lui non rispose nemmeno e continuò
a leccarmi
io ero tutta bagnata
mi colava tra le gambe
lui mi disse:
“infatti vedo che così non ti piace”
finché non fui scossa
dai sussulti dell’orgasmo,
lui continuò a leccare e l’orgasmo
continuò e continuò per almeno un paio di minuti
ero svuotata di ogni forza,
ma molto soddisfatta,
lui quindi mi fece alzare e mi girò
mi piegò sul davanzale e mi penetrò violentemente,
riprese in mano i miei seni,
e mentre strizzava i capezzoli,
prese a mordermi dietro al collo
e più si avvicinava al piacere
e più mordeva forte,
il dolore misto all’eccitazione
è qualcosa che mi ha sempre portato al massimo piacere.
Finché non cominciai a sentire le sue pulsazioni dentro di me,
stava godendo in me,
mentre tutti sotto di noi e intorno a noi,
dai palazzi vicini,
godevano dello spettacolo che
offrivamo loro.
Rimanemmo avvinghiati per un po’
esausti e appagati,
incuranti degli sguardi dei vicini.

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