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Racconti Erotici Etero

Una visita inaspettata

By 27 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Da anni porto avanti un piacevole gioco di seduzione con una giovane donna che trovo di una bellezza e una grazia incantevole che incatenano la mia mente.
La prima volta cha le vidi fui colpito dai suoi lunghi capelli. Da anni frequentiamo la stessa piscina, sono un accanito nuotatore, sulle prime neppure ci salutavamo, ah, un inciso, prima di andare avanti è forse bene che mi presenti.
Sono un cinquantenne abbastanza appagato, sono un artista, dipingo e questa attività mi ha permesso di vivere più che bene, ho una forma fisica invidiabile anche ai più giovani, grazie alla mia passione per il nuoto ho classico fisico da nuotatore, alto, slanciato, spalle larghe e folti capelli che da quando sono diventati brizzolati mi hanno dato quel qualcosa in più che attrae molto le donne.
Lei ha 25 anni meno, come vi ho scritto, lunghi capelli, alta, poco meno di un metro e ottanta, anche lei con fisico da nuotatrice, culo a mandolino, gambe kilometriche, un grazioso nasino, occhi che sembrano neri tizzoni ardenti e denti che sfavillano dalle sue labbra colore del corallo come un filo di perle.
Giorno dopo giorno sulle prime abbiamo iniziato a salutarci, poi le prime chiacchiere e poi un interesse reciproco, tarpato però dal mio matrimonio e poi in seguito dal suo matrimonio e dalla nascita dei figli.
Da anni ci scambiamo della mail in cui scherzosamente, ma io mica tanto, le propongo di tutto pur di indurla a cedere alla mia corte.
Ciò va avanti da tempo immemorabile, almeno fino a pochi giorni fa..
Eravamo in piscina quando all’improvviso le cede una spallina del costume e le spunta una tetta di fuori, lei imbarazzatissima e io eccitatissimo le faccio un po’ di complimenti abbastanza espliciti.
Il giorno dopo la saluto e vedo i suoi capezzoli trasparire dal costume turgidi e ritti come chiodi, era arrapatissima, forse più di me, la rimiro con uno sguardo che sicuramente diceva tutto sulla mia libidine, ma la cosa finisce lì.
Due giorni fa, nel pieno di un caldissimo pomeriggio mi godevo la pace di una casa vuota da moglie e figli in vacanza, quando ricevo una sua telefonata, mi chiedeva dove era un appartamento in vendita nel complesso residenziale dove vivo, ne avevamo parlato giorni prima, e voleva visionarlo per la sorella. Felice di questa inaspettata presenza, le dico che sono solo in casa e che avrei piacere ad invitarla a bere qualcosa di fresco..
Accetta!! Passano alcuni interminabili muniti scanditi dal forte battere del mio cuore, finalmente il campanello, apro, mia appare nella sua maestosa bellezza, viene dallo studio, è avvocato, è ancora in tailleur grigio, scarpe con un po’ di tacco che la fanno ancora più alta, cartella in una mano, fogli svolazzanti nell’altra, capelli legali e occhiali che le danno tanto l’aria della ”professionista sexy”.. Le faccio i complimenti, scherzando decanto il fascino della ”divisa da avvocata”.
Si scusa nel togliersi la giacca, è provata dal caldo, la faccio accomodare su un divano, le offro un fresco aperitivo leggermente alcolico, si distende e si rilassa, il caldo esterno è soffocante mentre la casa fresca ed accogliente.
Accavalla la gambe, la gonna ha uno spacco laterale che mette in mostra le belle gambe e seducenti cosce, si accorge dei miei sguardi, si toglie gli occhiali, scoglie i capelli e mi lancia due occhiate inequivocabili, accavalla e scopre ancor di più le gambe liberandosi delle scarpe..
Sento il mio pisello pulsare, gonfiarsi e bagnare le mutande. Mi sale il sangue alla testa. Mi avvicino, mi pongo quasi in ginocchio dinanzi a lei e le accarezzo i polpacci, salgo lentamente con la mano’
Inaspettatamente mi molla due ceffoni ridendo, la cosa mi fa perdere ogni inibizione, la salto addosso, inizia una lotta erotica sul divano, ci baciamo con ardore, come degli assetati, dobbiamo recuperare tutti quei baci che per anni ci siamo negati.
Con furia incontrollabile ci togliamo i vestiti, i nostri corpi vibrano, le tette sgusciano fuori dal reggiseno, le bacio, mordicchio i capezzoli, le viene la pelle d’oca e mi affonda le unghie sulla schiena rigandola come una gatta in calore.
La cosa mi eccita ancor di più, lancio i suoi vestiti per la stanza.
Il cazzo diventa duro come una verga di legno, con una mano le blocco i polsi, mentre l’altra si insinua dentro le mutandine, ha la figa ridotta ad un lago, ha le labbra gonfie, cerco il clitoride, è ritto come un piccolo pene, lo titillo, do libertà ai polsi, le strappo letteralmente le mutandine, lei ansimando e paralizzata dallo stupore erotico rimane completamente nuda alla mia mercé, la sto dominando, la penetro con le dita..
Finalmente posso assaporare a fondo l’odore del suo corpo, il sapore della sua serica pelle, porto le mie dita al naso, le annuso, le lancio uno sguardo di vittoria, arrossisce.
Da anni sognavo di accarezzarla, baciala, leccarla.
…Ma si ribella.
La lotta erotica fa sudare e scaldare i nostri corpi e cadere dal divano, la zuffa, i baci, la foga del palparci, toccarci, graffiarci, continua sul fresco pavimento di marmo.
Ora è lei che è sopra di me, mi afferra il pisello con la bocca e comincia a leccarlo e pomparlo, dopo un attimo di piacevole stordimento riparto all’attacco, piccoli morsi sui capezzoli, i denti mordicchiano il clitoride mentre la lingua si insinua nella figa.
Rotoliamo fin dinanzi ad una specchiera, l’immagine dei nostri sudati corpi riflessi esalta la furia erotica. Ci studiamo come due animali perversi. Con tono di comando mi ordina un secco: ”SCOPAMI!”.
Il cazzo finalmente trova sfogo al suo dolorante pulsare, la penetro, le sue labbra sono gonfie, ho quasi difficoltà ma poi la figa si spalanca, umida e anche essa pulsante, mi massaggia il pisello ad ogni mia pompata.
Nel riflettere dello specchio,
ad ogni colpo del cazzo ammiriamo le tetta ballare
ad ogni colpo del cazzo vedo i suoi occhi roteare all’indietro
ad ogni colpo del cazzo mugugniamo dal piacere..
ad ogni colpo del cazzo la mente sprofonda in un vortice nero
Si sta avvicinando il parossismo,
sento il suo corpo fremere sempre più,
sente il mio corpo fremere sempre più,
le infilo un dito nel culo
quasi combattendo con un fil di voce contro l’orgasmo montante mi sussurra:” vienimi dentro ”
Non resisto, un furioso getto di sperma la riempie mentre esplodiamo assieme nell’orgasmo liberatorio.
Sfiniti, esausti, ci accarezziamo teneramente e ci guardiamo negli occhi, entrambi pensiamo da quanti anni stavamo rimandando questo momento.
Non pago, riprendo a frugare la figa, esploro il suo interno, ricerco il punto G, più volte le avevo scritto di questo punto che lei riteneva una invenzione delle riviste femminili.
Lo individuo, lo stuzzico, lo massaggio con la punta di un dito mentre le falangi scivolano sul clitoride, finalmente sento la secrezione quel liquido quasi oleoso, che molte donne scambiano per pipì, ma che è il prodromo dell’orgasmo da punto G, lancia un urlo a stento controllato, riesplode l’ orgasmo , mi sale sopra e afferra il pisello smosciato, lo pompa con impegno fino a riportarlo in tiro, nel mentre mi accarezza le natiche e mi sfiora lo sfintere, coma fa la santarella, la brava moglie tutta lavoro e famiglia a sapere che l’ano maschile è una sensibile zona erogena?
La cosa mi eccita ancor di più, vorrei anche io farmi infilare un dito nel culo, ma non faccio in tempo, rigodo come un porco e lo schizzo dello sperma va a decorare la sue tette, quasi a sembrare una collana di perle di fiume.
Le mi abbraccia e si avvinghia, lo sperma incolla i nostri corpi, ha lo sguardo perso nel nulla, si rilassa, chiude gli occhi, dormiamo così, nudi sul fresco del pavimento. Ci risveglia uno squillo di telefono, non rispondiamo ma lei lancia una occhiata preoccupata all’orologio”Oddio è tardissimo, devo andare”..’Ma non posso andare via così, posso fare una doccia’??…L’accompagno, mi infilo anche io sotto il getto dell’acqua, la insapono, le mani scivolano e ricominciano a stuzzicare le cosce, la figa, le tette..
Il clitoride è nuovamente mia preda, lo catturo e comincio a stuzzicare, gemendo si sciacqua il sapone e implora di lasciarla libera.
Sento il suo telefono squillare, sarà il marito?

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