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Racconti Erotici Etero

Un’amica della mia fidanzata

By 11 Aprile 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo in macchina… io, Brigitta (che &egrave la mia fidanzata), Roberto e la sua ragazza Magdalena. Ah, dimenticavo io mi chiamo Leonardo. Stiamo andando a mangiare una pizza, siamo una coppia di amici che si conoscono da un bel po’ di tempo, l’amicizia &egrave nata tra le ragazze e poi c’&egrave stato feeling anche tra noi fidanzati. La serata passa tranquilla anche se noto che tra Roberto e Lena c’&egrave un po’ di tensione. Riaccompagno Roby e Magda a casa, loro convivono, e prima di riaccompagnare Brigitta faccio un po’ lo scemo, allungo un po’ la mano, chiedo qualche bacetto sperando di trovare terreno fertile… Come sempre sono arrapatissimo ed ho voglia di scopare.
B: Uffà… Ma stai sempre allo stesso modo… Non ti stanchi mai? E poi lo sai oggi ci &egrave venuto a trovare il marchese… Niente… Zona rossa!
Cazzo dimenticavo… Le sue cose!!!
L: hai ragione, dimenticavo… Però io ho voglia… Guarda qui..?!
Indicando i pantaloni. Il rigonfiamento era notevole… Dai jeans stretti che portavo si vedeva ancor di più…
B: Uffà ma non pensi ad altro…
L: ritieni fortunata… Quante donne vorrebbero un maschio voglioso pronto a soddisfare sempre la sua donna… Ahahahahahahah Mi sarei aspettato la classica risposta per smontare la mia teoria, ma Brigitta prima rimase perplessa e dopo un sospiro di rassegnazione mi dice…
B: hai ragione pervertitello mio…
Mi dà un appassionato bacio, che quasi mi fa sbandare con la macchina, per poi abbassarsi verso le mie gambe. Mentre Brigitta mi sbottona i pantaloni ed inizia a trastullarmi l’uccello io accosto con la macchina.
B: sei sicuro che qui non ci vede nessuno??
L: non ti preoccupare degli altri, preoccupati di lui…
Brigitta prima lo afferra bene in mano scappellandolo completamente e senza pensarci su se lo ficca tutto in gola. Il suo movimento con la testa che sale e scende sulla mia asta mi manda in estasi. Mentre continua a succhiare voracemente il mio uccello la mano destra inizia a giochicchiare con le palle . Le accarezza stringendole con delicatezza poi le lascia e le riprende… Si stacca dalla cappello e con la lingua percorre tutta l’asta fino ad arrivare alle palle mentre con l’altra mano inizia a farmi una sega. Questo mi fa impazzire!!! Con la bocca mi massaggia le palle e con la mano mi fa una sega…
L: Amore sto venendo…
Si stacca dalle palle e mette la testa sulla cappella che al contatto con le sue labbra esplode in bocca tutto il mio desiderio. Mentre &egrave ancora intenta a ripulire il mio uccello ormai quasi moscio mi dice…
B: sai tra Magda e Roby le cose non vanno tanto bene…
E si stacca dal cazzo sedendosi sul suo sedile.
L: in che senso…
B: nel senso che… Non dovrei dirti certe cose, &egrave un segreto… Me lo ha confessato… Vabb&egrave niente…
L: come niente… Ora sono curioso…
B: no niente… Sono cose private… Anzi, intime…
L: non scopano più!!!
A questa affermazione Brigitta mi guarda ed annuisce con la testa…
B: &egrave colpa di Roby. Magda le sta provando tutte… Pensa, lei si &egrave comprata un completino intimo invisibile e camminava per casa solo con quello a dosso per provocare quel provolone, ma niente, nessun effetto. Ma poi mi chiedo… Come fa un uomo ad essere indifferente alla mia amica… &egrave bellissima!!!
Al dire il vero Magda non &egrave bellissima in volto, ma in compenso ha un fisico da far mancare il fiato. Quando questa estate l’ho vista in costume mi ha lasciato a bocca aperta… Ve la descrivo… Alta quasi un metro e settanta, capelli lunghi nero corvino, pelle olivastra naso un pò pronunciato, labbra che io ho sempre definito, a guarnizione di cazzo, terza abbondante ed un gran culo a mandolino!
Tra me e me pensavo… Come si fa a non sfondare quel gran culo… Come si fa a non farti succhiare da quella bocca… Come si fa… I miei pensieri vengono interrotti dal fatto che siamo arrivati sotto casa e Brigitta deve scendere.
L: comunque mi dispiace per quei due, se in una coppia inizia a mancare il sesso &egrave finita…
E mi sporgo verso di lei per salutarla… Lei prima di baciarmi mi dice…
B: Prometti che mi desidererai sempre. Che mi darai sempre il tuo pisello…
Scoppio in una risata la guardo e scherzando la rassicuro. Ci salutiamo, scende dalla macchina ed io ritorno verso casa. Non faccio altro che pensare a Magda insoddisfatta, ed a come la potrei soddisfare io, anche il mega pompino di Brigitta &egrave passato in secondo piano in confronto al pensiero di Magda. Fin quando non sono riuscito a prendere sonno pensavo sempre alla stessa cosa!
Passa qualche giorno e giustamente la cosa mi passa di mente fin quando non incontro Magda ad una fermata del bus. Mi accosto con la macchina abbasso il finestrino…
L: Magdalenuccia, passaggio?
M: Grande Leo… mi hai salvata! Non ce la facevo più ad aspettare. E che caldo!!!
Era il mese di giugno e faceva molto caldo, Magda indossava una camicetta bianca mezza sudata e sbottonata fino all’attacco della scollatura e una gonna grigia di un tailleur, mentre la giacca era appoggiata sulla borsa.
L: fa caldo &egrave… se hai caldo puoi anche toglierti la camicetta, io non dico niente… e sorrido
M: Ma sei sempre lo stesso hai sempre la testa a scherzare…
E mi guarda con fare malizioso… si gira il bocchettone dell’aria condizionata in faccia e fa
M: tu pensa a guidare… ora si che si respira!!!
E mi riguarda facendomi l’occhiolino. Non ci vedo più, sono super ingrifato. E si vede anche dai pantaloni. Non so che dire, vorrei punzecchiarla, ma &egrave sempre l’amica di Brigitta. Rischio una brutta figura!!! Meno male, c’&egrave il traffico. Alzo il volume della radio ed il programma sta leggendo un sondaggio… con chi e quali sono i luoghi dove si conosce l’altra persona per tradire il proprio partner… al terzo posto in palestra, al secondo posto quando si esce senza il partner ed al primo nei luoghi di lavoro… cosa ne pensate? Un attimo di pubblicità e poi finiremo di leggere con chi si tradisce…
L: simpatiche st&egrave curiosità no, che ne pensi…
M: sciocchezze…
Ed inizia il programma… ben tornati amici… (bla, bla, bla) … allora il partner si tradisce… al terzo posto si tradisce con qualcuno/a conosciuto in palestra, con un amico/a del proprio/a partner, ed al primo posto con un collega…
L: e tu, non con Roby, hai mai tradito un tuo fidanzato? A me in passato mi &egrave capitato, ma con Brigitta mai, e poi non potrei dirti il contrario, ahahahah
M: Stupido. Per tradire devi essere insoddisfatta…
L: vabb&egrave tu non hai questi problemi, Roby lo vedo tipo me… Un po’ malato di sesso, no?
Mi gioco la mia carta…
L: … E poi con una gran bella ragazza come te, così sensuale e con quel corpo… Non sarà così difficile mettere in moto tutto il meccanismo.
Magda ammutolisce, non mi risponde…
L: ho detto qualcosa che non andava… Ti ho offeso?
M: no anzi tu mi lusinghi…
Non finisce neanche di parlare che scoppia a piangere e si butta su di me come per abbracciarmi. Il movimento le scopre un altro po’ il seno e gli sbottona un altro bottone della camicetta che lascia intravedere un reggiseno di pizzo bianco che con la sua pelle olivastra risalta in maniera incredibile… Dovrei essere dispiaciuto per le lacrime di Magda , ma la visione della sua scollatura, più il fatto che lei mi attizza un casino contribuisce a far sì che la mia erezione diventi ancora più grande. Dopo qualche istante Magda smette di piangere, ma rimane sempre avvinghiata al mio corpo. Questa erezione mi fa male, sono obbligato a mettermi una mano sul pacco un po per raddrizzarmi l’uccello ed un altro po’ per dargli un po’ di visibilità.
L: Magda tutto bene… Ti sei calmata?
M: si si, scusami adesso sono calma… Però noto che adesso quello agitato sei tu…
E con mio stupore, ma in fondo era quello che volevo, mi mette una mano sul pacco, e stringendolo…
M: non facevo questo effetto ad un uomo da molto tempo…
Ed ancora abbracciata a me mi stringeva l’uccello dal pantalone.
L: Magda siamo quasi sotto casa tua non ti sembra il caso di rialzarti, non vorrei ci vedesse qualcuno…
M: non ti preoccupare qui ancora non ci conosce nessuno…
L: e se viene Roby…
M: non ti preoccupare lui torna tardi, dal lavoro va direttamente in palestra.
Mentre finisce di parlare arriviamo sotto casa…
L: eccoci siamo arrivati…
Magda si stacca da me con il corpo ma la mano resta sulla mia patta mi guarda con uno sguardo misto tra il sensuale e l’arrapato e dice
M: sali con me ti voglio mostrare una cosa.
Io ho come un tentennamento pensando che lei &egrave l’amica della mia fidanzata…
M: che cos’&egrave questo tentennamento… Ed ora chi si lascia scappare questo ben di dio!
Scendiamo dalla macchina, lei mi precede, cammina sculettando vistosamente. Apre la porta di casa mi fa accomodare per primo, si chiude la porta alle spalle e mi spinge verso il muro dell’entrata dandomi un bacio mozzafiato, anzi per meglio dire, ficcandomi la lingua in bocca. Un bacio senza eguali, un misto di passione, voglia e tensione sessuale tutto insieme. Mentre ci baciamo le metto la mano dietro la nuca, tra i capelli, e girandomi metto lei spalle al muro. Lei mi abbraccia con una mano e con l’altra si dirige verso i miei pantaloni…
M: volevo vedere se l’effetto era lo stesso…
E abbassandomi la cerniera mi mette la mano sul cazzo, stringendolo. Me lo caccia fuori e impugnandolo come mi stesse prendendo per mano mi tira a se fino al divano. Si siede e mi posiziona davanti a lei. Ora sta fissando il mio cazzo, alza lo sguardo e guardandomi negli occhi si porta il cazzo alla bocca. Avevo sempre sognato infilare il mio uccello in quella bocca con le “labbra a guarnizione di cazzo”. Prima di infilarselo in bocca caccia la lingua ed inizia a leccarmi la cappella, tipo fosse un gelato. Lecca con gusto come se la volesse assaporare. Apre la bocca e pian piano si fa sparire tutto il mio membro in bocca. Adesso inizia a pompare forte.
Su e giù , su e giù, su e giù … Se lo sfila dalla bocca, lo bacia, poi lo ingoia di nuovo, lo lecca se lo struscia sulla guancia, lo bacia…. &egrave una furia. Non smette di guardarmi quando inizia a leccarmi le palle. Lo fa lentamente, inizia col ripulirmi dalla saliva che grondava dalla sua bocca mentre mi succhiava l’uccello, poi una alla volta prende a succhiare voracemente. Mentre si adagiano nella sua splendida bocca con la lingua fa un movimento rotatorio, per poi prenderle tutte e due le palle in bocca. Le mani erano ferme sul mio uccello, ora iniziano a muoversi lentamente… Si stacca con la bocca dalle palle, la mano destra rimane sul cazzo ed accelera continuando una splendida sega, la sinistra inizia a massaggiare le palle…
M: voglio che tu venga… Voglio sentire il profumo di uomo sulla mia faccia, voglio sentire il gusto di uomo nella mia bocca. E poi se vieni adesso dopo duri di più …
Mi fa un sorrisetto, intensifica la sega e inizia a succhiarmi la cappella… Basta qualche istante ed al mio, …sto venendo!, si sfila il cazzo dalla bocca ricevendo i primi due fiotti di sborra sul viso per poi rifiondarsi con la testa sopra la cappella ricevendo altri tre abbondanti schizzi in bocca. Lascia la presa sul mio uccello e prima di ingoiare alza lo sguardo per incrociare il mio in piena estasi. Con la lingua mi ripulisce la cappella e quello che le cola sulle labbra.
M: ora rilassati… Mi do una ripulita e torno.
Mentre si allontana con aria soddisfatta…
M: dopo tocca a me!

Continua
Mi ero seduto sul divano… Ero frastornato, l’amica di mia moglie mi aveva fatto un pompino, ed in che modo!!!
La mia erezione era svanita il mio pene era barzotto, quando arrivò Brigitta.
Era vestita solo del reggiseno e delle mutandine. Il bianco dell’intimo con il colore della sua pelle era fantastico.
M: che fai li impalato… sembra tu non abbia mai visto una donna nuda… Forza …
Mi sentii ferito nell’orgoglio, subito mi alzai e mi avvicinai a lei. Le mie mani si fiondarono su di lei. Le aprii il reggiseno facendolo cadere a terra ed iniziai a baciarle il collo per poi scendere sui suoi seni… Odorava di buono. Presi ad alternare baci a leccate sui suoi turgidi capezzoli, mentre con le mani palpeggiavo il suo splendido sedere. Le sue mani erano ingrovigliate nei miei capelli. Mi tirava a se e nello stesso tempo mi spingeva più giù come a volermi indicare la strada per il suo piacere. La presi in braccio, lei mi avvolse tra le sue gambe ed iniziammo a baciarci. La misi con la schiena sul divano le sue gambe erano spalancate. Iniziai a baciarle l’interno coscia, per poi arrivare al suo sesso ancora coperto dalle mutandine di pizzo bianco. Le sposto da un lato ed inizio a leccare con piccoli colpi le sue grandi labbra per poi salire al clitoride. Aumento la saliva mentre le lecco la terminazione di tutti i suoi piaceri. Inizia a gemere… &egrave preda delle mie attenzioni… La mia lingua le percorre tutta la vulva per poi penetrarla fin che può, fin che sento l’amaro del piacere che mi inumidisce la punta.
M: sto venendo, sto venendo…
Mi tira i capelli sbattendo il suo pube al mio viso come per scoparselo.
M: siiiii…. ahhhhh…
Mi lascia i capelli e si chiude a riccio sul divano. Io sono un po frastornato ma soddisfatto ed inevitabilmente arrapatissimo. Magda si sfila le mutandine me le lancia e dice
M: questo &egrave l’amo… Ti ho preso preda.
Io mi avvicino, riprende il cazzo in mano già bello turgido, e tutto d’un fiato se lo mette in bocca.
M: non ne hai tanto bisogno…
Si sfila il cazzo dà bocca. Si distende sul divano apre le gambe…
M: scopami… Stenditi su di me… Voglio sentire il peso di un uomo a dosso! La classica posizione del missionario. La penetro senza difficoltà nonostante sia già venuta, &egrave un fiume in piena… I movimenti secchi e decisi si alternano a circolari movimenti di bacino che trovano consenso nelle smorfie di piacere impresse sul suo viso. Il feeling &egrave totale, basta uno sguardo… Mi sposto un po’ da lei… Si gira e si metta a pecorina. Inarca i fianchi regalandomi una vista mozzafiato, prima di infilarlo mi fiondo con la bocca su quel sedere fantastico, inizio a leccare l’ano e poi la fica andando su e giù con la lingua, mi fermo gli sputo sopra e ricomincio, lei ha un sussulto…
M: no dietro… mi faccio male
L: non ti preoccupare…
Non gli farei mai una scortesia, anche se secondo me &egrave pronto per accogliere il mio pisello.
Mi dirigo verso la fica ed entrò in un sol colpo. Saldo bene le mani ai suoi fianchi ed inizio a spingere con violenza il membro nella sua fica. Spingo con il bacino e la tiro a me con le mani. Inizia ad urlare di piacere, più urla e più spingo…
M: non ti fermare sto venendoooooo… Siiiiiii….
Mi fermo, sento il pulsare della sua fica intorno al mio cazzo, la faccio spostare con le mani sullo schienale del divano e senza darle sosta la penetro un’altra volta.
Ora non sono avvinghiato più ai suoi fianchi, mentre spingo da dietro ho le sue tette in mano. Non ci mette molto ed inizia ad incitarmi di nuovo.
M: sì, mi piace… Spingi… Più forte… Più forte…
Sposto una mano dal seno e glie la porto alla bocca, inizia a succhiarmi le dita. Con le dita in bocca non si sente quello che dice ma riesco a capire un …fai di me quel che vuoi… &egrave la mia occasione non posso lasciare quel gran culo impunito! Tolgo la mano dalla bocca e senza perdere tempo punto il dito medio verso il suo ano ed in un sol colpo la penetro. Ha un sussulto ma non dice niente. Si gira verso di me con la testa e mi guarda intensamente come a volermi dare il lascia passare. Continuo a scoparla in fica per un altro po’ inserendo un altro dito in Culo per allargarle l’orifizio. Appena il mio cazzo le esce dalla fica lei trattiene il fiato per un attimo, giusto quell’attimo che mi serve per puntargli il pisello verso l’ano e spingerlo dentro. Sono stato un po’ cattivo, ho pensato in quello momento, tutto dentro fino alle palle in un sol colpo e con la stessa intensità di prima… Ma mi sbagliavo Magda ha gradito ampiamente il trattamento che sto riservando al suo gran culo. Mentre io le davo dei forti colpi lei spingeva il bacino all’indietro, favorendo la profondità delle spinte. L’orgasmo che la pervase era ancora più intenso e sconquassante di prima…
M: si, si, si, si, siiiiii…. Grazie… Si ahhhhhhhh.
Io non mi fermo e continuo a spingere, anche per me &egrave quasi giunto il momento. Lei mi prende una mano e si porta un’altra volta un dito alla bocca ed inizia a succhiarlo delicatamente, facendomi venire un brivido alla schiena. Non ci vedo più sto per venire… Ma no nel culo, le devo riempire la bocca. Le sfilo il cazzo dal culo lasciandolo oscenamente dilatato e le ordino di succhiarmelo in fretta che stavo venendo. Come un ubbidiente scolaretta, si girò in un baleno e prese a pomparmi il cazzo con foga. Bastarono due o tre succhiate e i fiotti di sborra le inondarono la gola. Un po’ lo bevve altro gli colò dai lati delle labbra sul seno. Ero esausto, mi accasciai a terra e chiusi gli occhi dalla soddisfazione…
M: cazzo stiamo scopando da più di un’ora!!! Te ne devi andare!
In un lampo mi vestii e scappai via, salutandola frettolosamente.
Di lì a poco mi arrivò un messaggio whatsapp con su scritto: Grazie… hai consolato un’amica… questo sarà il nostro piccante segreto.
Io non ho mai risposto a quel messaggio, facendo finta di niente. Le volte successive che ci siamo incontrati tutti insieme ci comportavamo come niente fosse successo.
Dopo quella occasione tra me e me ho sempre pensato…
Mai far mancare il sesso ad una donna!!!

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