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Racconti Erotici EteroTrio

universitaria fuori sede

By 29 Giugno 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo greta ho 24 anni e studio a Roma da 3 anni anche se sono calabrese.
A parte le varie avventure che mi sono successe a Roma da quando studio qua, e credetemi, mi hanno allargata parecchio la mante da quando studio qua
Io sono alta 1,67, castana occhi chiari, e snella, perché ho sempre fatto danza
Dopo due anni che vivo qua, la confidenza con i ragazzi della porta accanto, era aumentata, sia perché erano vicini di casa, sia perché cmq sono romani e la confidenza se la prendono.
Quel fine settimana ero sola a casa, perché la mia coinquilina non ci stava , e franco mi invitò a cenare con loro, che avrebbe fatto la pizza,
Era un anno che stavo a Roma per studio e non nascondo che anche se avevo il ragazzo al mio paese qualche cazzata l’avevo fatta dopo sei mesi che ero la.
Entrai a casa loro,erano tutti la, con un po di musica, e tanta roba da bere, alcolici naturalmente ma Andrea era impegnato ad altro, si perche era proprio lui che era pieno di roba da fumare
Io seduta al divano, mentre Andrea preparava la roba da fumare e Franco metteva in forno una teglia di pizza
Andrea rivolto a me disse:
_ Stasera ci divertiamo, sai come usciamo storti da qua? ahahah e tu che cosa hai fatto in questi giorni?-
io:
niente assolutamente niente, sono stata tra scuola e casa, ma niente di che-
Franco:non hai trovato ancora nessun ragazzo interessante?

Io avevo un vestitino corto nero e le converse ai piedi.

Io;
…ma che dici? Ahahah Andrea;
Iniziammo a bere proprio tanto, e loro due fumavano pure.
Andrea si avvicinò a me sul divano e accendendo uno spinello mi disse di fumare, io ho accettato e devo dire la verità mi è salito subito, mentre anche la mano di Andrea iniziava a salire, io l’ho respinto dicendogli che non volevo, e lui;
…dai Greta…mi arpai forte, sei troppo bona…
Infilò di nuovo la mano riesci a infilarmi un dito dentro, poi mi disse di andare con lui e mi portò in camera da letto, ci stava un letto matrimoniale, mi fece sedere sul letto e prese a mettermi la mano di nuovo tra le gambementre parlava si era tirato il cazzo di fuori, mi prese la mano e me la mise sopra il suo cazzo, io non opposi resistenza, e lui rincarò la dose leccandomi l’orecchio e mordendomelo con le labbra, in quel momento mi venne la pelle d’oca e gli dissi di smetterla.poi io gli dissi di chiudere la porta.
Andrea andò a chiudere la porta e poi tornò verso di me, si tolse i pantaloni e rimase in maglietta, venne verso di me si mise in ginocchio e mi alzò il vestitino, mi ha spostato un po le mutande, che subito dopo mi sfilò via.
Io ormai ero rimasta nuda con le converse ai piedi, e mi ritrovai subito la mano di Andrea tra le cosce, io allargai un po le gambe e lui ne approfittò subito per infilarmi 3 dita e commentare il fatto che ero bagnatissima.Ero eccitatissima, non so se complice l’alcol e il fumo, ma ero davvero su di giri, mi sentivo il viso prendermi fuoco, lui che si era accorto di questa mia condizione, mi prese a leccare la fica, allargandomi con le dita quanto più poteva, mi sentivo la fica esposta, allargatissima mi si poteva guardare pure dentro tanto me la stava tenendo larga,
poi, a un tratto commentò….siete tutte sfondate voi calabresi hi la forca sfondata…mentre con le labbra cercava di mordermi il clitoride, non so quanto ero eccitata e bagnata ma so solo che presi il suo cazzo in bocca e iniziai a leccarlo tutto andavo su e giù, poi lui alzò il cazzo poggiandomelo sulla faccia e mi disse:
le palle troia leccami i coglionidai zoccola siiii
leccavo con la lingua l’asta salendo e facendo girare la lingua intorno la cappella salendo fino alla punta per poi imboccarlo tutto e fare su e giu di nuovo.
Andrea mi prese di forza, mi fece mettere appoggiata a un tavolo e da dietro senza pensarci iniziò a ficcarmelo nella fica tutto, forte, e veloce, mi prese dai capelli me li tirava indietro facendomi tirare il collo indietro, e poi di colpo sbangggg, uno schiaffone sul sedere accompagnato dalla parola:
ti piace il cazzo troia? sei una lurida .
mi scopava con forza quando ad un tratto, ecco la un momento di panico, la porta si apre, Franco, io in quella posizione oscena che ansimavo, Andrea che mi teneva dai capelli quasi a strapparli, e giulio che ci guardava e si toccava il cazzo, giulio indossava una tuta, io rimasi a bocca aperta, e in quel momento una cosa che in vita mia non avevo mai sentito ne provato, una sensazione di un liquido caldo dentro di me, mi sono sentita dentro di me colare una cosa calda a schizzi, ho realizzato solo dopo qualche secondo che Andrea mi era venuto dentro nella fica, e feci intempo a dire di no, quando un dolore fortissimo per uno schiaffone che Andrea mi diede di nuovo sul sedere mi fece gridare:
-Aghliaaaaa noooooo-Scemo che cazzo hai fatto, sei scemo, sono fidanzata io mo che faccio…
ma lui come se nulla fosse;
…e che cazzo ti lamenti per una schizzata nella fessa, al massimo resti incinta…
Io;
…e ti sembra bello? ho 21 anni e ho il ragazzo…
Andrea;
…e finiscila che domani ti compro la pillola del giorno dopo cosi la smetti, ohh ma che cazzo di bimbaminkia di merda che sei.
Franco cercò di consolarmi mentre aerea era tornato di la e sentivo che ridacchiava nell’altra stanza mentre franco con la scusa di consolarmi mi mise due dita nella fissa che era piena di sperma di Andrea, e mi disse che me lo faceva uscire lui lo sperma e ha iniziato a infilare le dita veloce a masturbarmi, io mi sono inarcata perché mi faceva effetto e lui sempre più veloce fino a quando io ho iniziato a dire di fare piano ma lui niente e a quel punto ho spruzzato e ho goduto non mi era mai successo, poi luimi diede uno schiaffetto sulla fica vicino il clitoride facendomi saltare in aria,

E dissi…dai basta vado a casa.

Franco;
…ma dove cazzo vai ahaha hai bevuto e fumato gratis e vai via?
mi mise il cazzo nella fissa, mentre io cercavo di dire che senza preservativo non volevo, ma lui entrò tutto dentro fino in fondo e mentre mi penetrava mi premeva con il dito sul clitoride che era sensibbilissimo in quel momento e io mi lamentavo.
Franco poi mi mise due dita da un lato della fica e due dita dall’altro cercando di allargarmi il più possibile, mi sputò nella fica Mi disse;
…questo ti meriti, aperta come una troia, perché tu sei una troia, hai il ragazzo in Calabria e prendi cazzi a Roma…
Poi mi ha girata e fatta mettere a pecora e ha continuato a scoparmi ma nello stesso tempo era tornato Andrea, gli diede il cambio e mi mise un dito nel sedere, io sono saltata in aria, io a pecora con quei due di cui franco me lo metteva in bocca e Andrea cercava di spingerlo nel sedere, poi

Andrea mi diceva di stare calma che che tanto se non ero vergine dietro vuole dire che il buco era già rotto, dopo un po ho sentito una cosa grossa e dura entrarmi tutto di colpo nel sedere, un bruciore allucinante, sono riuscita ad allungarmi a terra per non rimanere a pecora ma lui ha continuato a mettermelo nel sedere, mi bruciava e mi lamentavo mantre Andrea e franco si misero a ridere e si batterono il 5 e franco disse ad Andrea…la stai scassando ahahah…
franco voleva la sua parte mi tolse le converse dai piedi e ora ero completamente nuda e n0n si risparmio neanche il commento togliendomi le scarpe disse…mamma come gli puzzano i piedi che schifo…
Mi fece rimettere terra dicendo che non me lo metteva nel culo ma dovevo farlo venire, e prese a mettermelo nella fissa di nuovo ma dopo un po pure lui dentro e sedere e io per il bruciore mi stesi di nuovo lunga a terra.
Franco;
– te lo allargo per bene adesso tranquilla che ti mando a cagare con il culo bello aperto….Avevo il buco del culo rotto, ero stata sborrata nella fissa ed ero inginocchiata a pecora davanti a Andrea diceva;
…tutte troie siete a sta Calabria vedi che ho ragione io…lecca bene dai anche le palle
Ho sentito di colpo franco sbarrarmi dentro pure lui gridando che ero una troia.
Andrea senza dire niente mi mise il cazzo davanti la faccia e mi ha schizzata prendendomi in un occhio sporcandomi pure i capelli.
Mi faceva male la pancia per quelle due inculate, chiesi ad Andrea se mi portava la pillola del giorno dopo e dissi che dovevo andare a casa perché mi veniva da andare al bagno, mi sono rivestita anche se loro insistevano a farmi rimanere e sono andata a casa mia, quella sera ho spento pure il telefono per la vergogna che mi telefonasse il mio fidanzato, ero distrutta, dal giorno dopo sono rimasta stitica per 5 giorni come avevo lo stimolo non riuscivo a farla perché era come se mi si chiudesse il buco del sedere.

Per qualsiasi commento gretadi@libero.it

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