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Racconti Erotici Etero

VACANZA DI PIACERE

By 29 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia è stata realizzata in collaborazione con l’autrice cerbiatta70, della quale spero abbiate letto i racconti. La storia è vera ed Ely raccontandomela mi ha chiesto di pubblicarla ed io ho accettato molto volentieri.

VACANZA DI PIACERE

Era un’ estate come tutte le altre ed io e il mio amato maritino eravamo nel bel mezzo dei preparativi, per la partenza con destinazione Sicilia.
Ormai erano 2 anni di fila che non riuscivamo a farci una vacanza e quell’anno avevamo deciso che anche se fosse caduto il mondo ci saremmo fatti una settimana in quel villaggio dove avevamo prenotato 4 mesi prima. Lasciammo le bambine dai miei, con l’intento di trovare un po’ di quell’ intimità che ci manca ormai da tempo, con la speranza che soddisfasse i miei bisogni sessuali.
Sbarcati in Sicilia raggiungemmo quasi subito il villaggio, lasciati i nostri estremi raggiungemmo la camera: un letto matrimoniale con 2 comodini ai lati con rispettive bajour, un armadio, un piccolo angolo cottura e un servizio con vasca. Una camera molto accogliente….una volta svuotate le valige, mi andai a fare una doccia veloce per darmi una rinfrescata, e chiesi a mio marito di andare a fare un giro in esplorazione del villaggio, ma ottenni un no a causa della sua stanchezza. Era già iniziata male, e dato che non avevo voglia di rimanere in camera mi andai a fare un giro da sola….era pieno di verde e l’area ‘pedonale’ era caratterizzata da grandi mattonelle di cemento liscio a poca distanza tra di loro che portavano nei vari posti del villaggio: ristorante, piscina, campi da calcetto, da basket e da tennis, tiro con l’ arco e verso la spiaggia….era davvero molto grande. La discoteca invece si trovava sulla spiaggia con un chioschetto adibito a bar con una veranda all’aperto che durante il giorno si attraversava per andare a fare il bagno e per prendere il sole e la sera diventava sala da ballo.
Tornai in camera con l’intenzione di andarmene un po’ in piscina a rilassarmi sentendo un po’ di musica, quindi presi il mio telo (il costume lo avevo indossato dopo aver fatto la doccia) e mi diressi lungo il sentiero pavimentato che portava all’ingresso della piscina….
Era primo pomeriggio e non c’ era quasi nessuno a parte qualcuno che dormiva russando sui lettini, ne scelsi uno a bordo piscina e vi sistemai sopra il mio telo sdraiandomi a pancia all’ aria, mi sistemai le cuffiette del mio mp3 e chiusi gli occhi a godermi il sole….dopo circa un quarto d’ora avevo cominciato a sudare e mi accorsi di avere la pelle leggermente bagnata e cominciavo ad avere sete e sentire caldo, ma stavo talmente rilassata che non ci pensai per più di due minuti e ritornai a concentrarmi sui brani del mio lettore musicale….dopo un po’ anche tenendo gli occhi chiusi mi accorsi di una presenza davanti a me, aprii lentamente gli occhi e quando vidi sfocata una figura immobile feci un piccolo balzo… ‘mi scusi signorina, non volevo spaventarla’ mi fa il ragazzo con la camicia bianca a maniche corte dentro i pantaloni neri,con il papillon e un vassoio in mano ‘desidera qualcosa da bere?’…. era il cameriere ‘no, non si preoccupi ero soprappensiero, comunque si la ringrazio avrei proprio bisogno di qualcosa di fresco…’ ‘alcolico o non alcolico?’ ‘no,no, per carità quale alcolico’ gli feci io sorridendo ‘…va bene una coc-cola con ghiaccio grazie, la camera è la 51b’ ‘torno subito!!’… e si avvia verso il chiosco all’interno del recinto che delimitava la piscina.
Tornò dopo 5 minuti con il vassoio in mano e sopra un bel bicchiere di coca-cola con ghiaccio e una fetta di limone incastrata sul bicchiere, posò la bevanda sul tavolinetto vicino il lettino e mi disse che per il pagamento se ne era occupato il bagnino e mi indicò un ragazzo sui 30 anni con indosso una canotta rossa abbinata al costume con degli occhiali da sole, seduto su una sedia sotto l’ombrellone(rosso anche quello con scritto sui bordi ‘salvataggio’…. mi voltai verso di lui e mi salutò con un cenno ed io ricambiai il gesto anche in segno di ringraziamento.
Sorseggiai la mia coca e mi sentii subito meglio, ma avevo bisogno di farmi un bagno perché cominciavo davvero a sudare, e quindi decisi di fare un tuffo in piscina.
Stetti in acqua per pochi minuti giusto il tempo di rinfrescarmi e mentre risalivo le scalette per tornare a sdraiarmi vidi che il bagnino era li davanti a me… ‘buonasera, che ci fa una bella ragazza tutta sola in un villaggio???sei con delle amiche??’ ‘ ‘ciao, grazie per il complimento e per la coca-cola, ma sono qui con mio marito’ ‘bè, lascia che ti dica una cosa, non dovrebbe permettere che una donna come te vada in giro da sola….’ gli feci un piccolo sorriso senza rispondere, anche perché mi aveva un po’ infastidito il fatto che mi aveva dato subito del tu, sono comunque una signora e del tu si da dopo che uno ha un po’ di confidenza….comunque continuai a salire gli scalini per far capire al tizio che si doveva spostare e cosi fece senza aggiungere altro…. mentre stavo tornando verso il mio posto sento dire’ comunque io sono Fabrizio, qual è il tuo nome?’ ‘Elisabetta’ risposi girandomi solo con la testa ma continuando a camminare; non avevo intenzione di dargli confidenza, che cavolo ero appena arrivata e il bagnino già ci stava provando, e poi aveva cominciato male…. stetti sdraiata per altri 5 minuti e con la coda dell’ occhio vedevo che il bagnino non aveva smesso un minuto di fissarmi, scocciata di quella situazione, presi il mio telo mi alzai e mi diressi verso la camera.
Si erano fatte gia le 5 senza che me ne accorgessi, entrai in stanza e trovai mio marito come lo avevo lasciato a dormire in mutande sul letto….mi andò l’occhio sul suo pacco e mi venne voglia di far l’amore con lui, mi avvicinai silenziosamente e sentendo la mia micina che già cominciava a umidificarsi allungai la mano sul cazzo di mio marito che si faceva duro pian piano nella mia mano anche mentre dormiva….. gli scostai i boxer e quando ebbi il suo uccello davanti il viso lo cominciai a succhiare (premetto che a mio marito avevo sempre negato l’ingoio,mentre invece il primo cazzo che ho veramente succhiato è stato quello di Giorgio, il mio collega citato nella storia precedente), sentii la mano di mio marito insinuarsi nei miei capelli fino a tenermi la testa li, come per non farmi fuggire, alzai lo sguardo e vidi che mi guardava con un viso in preda al godimento. A quel punto affondai la mia bocca accogliendo l’uccello gonfio,non grande ma al momento avevo quello….gli leccai le palle e il glande succhiando avidamente, mentre nel frattempo la mai fica era in un lago, strofinai il mio corpo sul suo e mi lasciai baciare il collo per aumentare l’eccitazione, mentre intanto gli strofinavo la mia passera sul cazzo duro assetato di fica. Le mutandine del costume volarono via, e l’uccello di mio marito si fece strada nella micina facendomi provare un brivido…..Non faccio l’amore con mio marito perché è un grande amante,ma solo perché lo amo e ogni tanto devo placare quelle sensazione di essere veramente sfondata e non posso certo trombarmi qualcuno diverso ogni volta che ho voglia ,quindi mi accontento di quei 10/15 minuti.
Iniziò a scoparmi,come sempre o io sopra e lui sotto o viceversa….Le sue sono trombate di relax non da mai affondi violenti ma mantiene sempre lo stesso ritmo lento e costante,si è comunque bello, ma ogni tanto una ha bisogno di essere sbattuta con violenza dal proprio uomo, o no?Fatto sta che dopo pochi minuti mi accorsi che si contorceva sempre di + e che affondava con più forza le sue dite sulle mie chiappe e capii che stava per venire allora lo interruppi e ripresi a spompinarglielo, …dopo qualche affondo di bocca e leccata, lo tirai fuori e lui mi inondò il collo per arrivare fino al seno, resistendo solo per un pelo al desiderio di ingoiarlo tutto, come invece mi avevano costretto i miei precedenti amanti, per paura che questo mio cambiamento nelle mie abitudini lo portassero a sospettare qualcosa di quello che era successo. Mio marito non è un tipo che parla mentre fa sesso,mentre a me invece, ho scoperto che mi piacerebbe sentire un uomo che mentre mi tromba selvaggiamente parla, in modo affannato e mi offende dominandomi e facendomi sentire la sua troia, ma tutto questo erano, sono e resteranno fantasie, perché una volta che provai a chiedere a mio marito di dirmi qualcosa di ‘sporco’ mi disse ‘ma che cazzata è?che mi rappresenta?’ capii allora che non ci arrivava ad intuire che era un modo per rendere la nostra vita sessuale un po’ più piccante e scostarsi cosi dalla monotonia….ma niente, l’ unica cosa che fa sono dei versi del tipo uuuuu aaaaaa siiiiii bisbigliando ai quali ormai sono abituata.
Comunque mi andai a fare la doccia per togliere la sborra che avevo sul corpo, e dopo di me andò mio marito…..La prima sera al villaggio era organizzata con cena di benvenuto seguita da intrattenimento da parte degli animatori che ancora non avevo mai incrociato.
Mi vestii con un paio di shorts di jeans, una maglietta bianca per mettere in risalto la mia abbronzatura e sotto il sopra del costume, appena un filo di trucco con un po’ di lucidalabbra e della spuma effetto bagnato sui capelli per renderli più mossi e dei sandali.
Ci incamminammo mano nella mano lungo il sentiero illuminato che portava al ristorante, vi entrammo e venimmo accolti dal capo cameriere (suppongo, considerato che era vestito diversamente da tutti gli altri) che ci accompagnò al tavolo a noi assegnato. Una volta accomodati mi guardai intorno e vidi che c’ era parecchia gente, era quasi pieno il ristorante.
Vicino al nostro tavolo si sedette una coppia sulla cinquantina, lui un omone ne grasso ne magro, con i capelli brizzolati tirati indietro e un pizzetto ben curato, la moglie di qualche anno più grande forse ben truccata magra, e di stile.
Mi accorsi che avevano l’accento simile al nostro e la signora accorgendosi del mio sguardo su di loro mi sorrise e mi salutò, io risposi chiedendo se per caso erano di dove siamo io e mio marito e sorridendo mi rispose che non erano proprio di li ma il loro paesino stava ad una quindicina di chilometri dal nostro….ci presentammo e parlammo per tutta la serata tra una portata e l’altra.
Notai che Antonio cosi si chiamava l’uomo brizzolato mi lanciava spesso delle occhiate strane osservandomi dal basso all’ ‘alto anche se essendo seduta poteva vedere fino ad appena sotto il mio seno, ma non gli diedi molta importanza e cercavo di non incrociare il suo sguardo….. Finita la cena ci dirigemmo verso una sorta di teatro all’ aperto dove gli animatori avrebbero svolto il loro primo spettacolo.
Ci sistemammo tutti e 4 vicini e ci godemmo il resto della serata con tante risate.
Facemmo la strada verso la camera in compagnia di Antonio e Lucia(la moglie), e arrivati davanti alla nostra ci demmo la buonanotte e ci ritirammo nelle nostre stanze…..
La notte passò tranquilla, nemmeno provai a stuzzicare mio marito perché sapevo che se mi andava bene forse mi avrebbe concesso un’altra sessione di sesso solo verso la fine della vacanza, e calcolando che era solo sabato dovevo aspettare almeno 4/5 giorni, sempre sperando che stesse in vena.
La mattina seguente ci alzammo verso le 9 con l’intenzione di andare in spiaggia.
Una volta pronti ci avviammo e arrivati nello stabilimento del villaggio prendemmo posto sui lettini a noi assegnati….Mio marito non perse tempo e andò subito a farsi il bagno mentre io mi sdraia a prendere il sole. Dopo un po’ sentii una voce familiare che mi salutava, aprii gli occhi strizzandoli per la luce del sole e riconobbi Antonio e la moglie; ricambiai il saluto e rispondendo alla domanda di dove era mio marito mi dissero che ci avrebbero raggiunti e si avviarono verso il loro posto.
Quando mio marito uscì e i due nuovi amici se ne accorsero ci raggiunsero per scambiare quattro chiacchiere. Parlammo del più e del meno, di cosa facevamo nella vita, da quanto tempo stavamo insieme e ovviamente dei figli…. verso le 11 arrivarono gli animatori in spiaggia per organizzare dei giochi e girarono per gli ombrelloni in cerca di partecipanti uomini, anziani, donne e anche bambini.
Venne anche da noi, io accettai perché avevo voglia di divertirmi un po’, vennero anche mio marito ed Antonio, mentre Lucia rimase a prendere il sole…
Giocammo e mi divertii molto, e sudai anche parecchio e decisi cosi di andare a farmi un bagno…. Mio marito mi disse che si sarebbe spostato in piscina perché stavano raccogliendo le iscrizioni per i vari tornei tra i quali quello di calcetto dove aveva intenzione di iscriversi; mi salutò e ci demmo appuntamento più tardi in camera per andare a pranzo.
Antonio ovviamente non perse occasione e quando mio marito si allontanò mi raggiunse in acqua….me l ‘ aspettavo….
Si avvicinò con delle scuse banali, e iniziò a farmi dei complimenti, che apprezzai e mi fecero arrossire…. improvvisamente sentii una mano sulla coscia e gli dissi ‘ma che fai, c’ è tua moglie sulla spiaggia…togli quella mano’ e mi scostai, lui riavvicinandosi ‘sta dormendo, si sveglierebbe solo con una secchiata d’acqua ghiacciata…’ e rimise la mano andando più su…. ‘Antonio per favore togli quella mano’ la tolse per un attimo ma solo per poggiarla sul mio sedere ‘cavolo che culo che hai, mi fai impazzire, ti desidero da quando ci siamo conosciuti..non doveva lasciarti solo quel cornuto di tuo marito.’ io gli diedi una spinta e uscii dall’ acqua… i suoi complimenti mi lusingarono, perché mi piace essere apprezzata, forse perché mio marito non lo fa più, ma continuai diritta verso il mio lettino, mentre sentii Antonio ridere…Aveva proprio sbagliato persona se pensava che mi sarei lasciata fare quello che voleva, d’accordo, ho scoperto che mi piace da matti scopare in maniera non convenzionale, ma non vado certo col primo che ci prova. Mi sdraiai e dopo pochi minuti sentii rivolgermi la parola e guardando il tizio scoprii un ragazzo sui 25 anni capelli neri lunghi raccolti, con un fisico statuario e due occhi azzurri che sovrastavano la luce del sole, ed era chiaro che faceva strage di donne ‘signorina tutto a posto? L’ ho vista uscire dall’ acqua molto in fretta e ho pensato che l’ uomo vicino a lei la tesse importunando…’ finalmente un po’ di galanteria (pensai) ‘…n…o… grazie è tutto ok è un amico e stava solo scherzando’ ‘va bene, per qualsiasi problema può rivolgersi tranquillamente a me, mi chiamo Giuseppe e sono il bagnino della spiaggia piacere’ ‘io sono Elisabetta piacere mio’…ci stringemmo la mano e notai una presa forte vedendo i muscoli dell’ avambraccio che si gonfiavano nello stringermi la mano, ma non mi fece male…. per un attimo rimasi a fissargli le braccia possenti scolpite nel marmo e un torace da invidiare, per non parlare del resto dei muscoli, rimasi imbambolata per qualche istante ma non me ne accorsi, almeno non prima che Giuseppe mi disse ‘è tutto ok? La vedo perplessa…. ‘ ‘si, si…. va tutto bene, scusami ma ero sovrappensiero….. ‘; ero soprappensiero si, la mia mente si stava immaginando quel metro e novanta di muscoli sul mio corpo, che si strofinava….. ebbi un brivido lungo la schiena e mi accorsi di avere una sensazione di umido tra le gambe, non dovuta dall’acqua del mare ma dal pensiero di quel ragazzo che mi domava…..Mi ero bagnata al solo pensiero, o mio dio!!! Tornai alla realtà incrociando quegli occhi azzurri, con uno sguardo penetrante che mi obbligò a distogliere i miei occhi dai suoi…. ‘ma siete venuta ieri vero? Non vi ho mai vista prima d’ora e mi ricorderei di una bella donna come lei se si fosse trovata gia qui… ‘ gli sorrisi e abbassai lo sguardo per evitare di arrossire….Poi una voce da lontano lo chiamò facendogli segno di andare lì, mi salutò dicendomi che ci saremmo sicuramente rivisti e si avviò verso la persona che lo aveva chiamato. Mi girai continuando a guardarlo, ma lui non si voltò raggiunse la meta e vidi che parlavano e mi guardavano entrambi, l’ altro riuscii a riconoscerlo ed era il capo animatore Piero, un uomo basso stempiato e con la pancetta sui 45/50 anni….mi dava un po’ l ‘ impressione del classico uomo viscido che fa il cascamorto con tutte….non diedi importanza a quei due che parlavano di me! Guardai l’ orologio e si era fatta ora di tornare, giusto il tempo di darmi una rinfrescata per togliere salsedine e appiccicume, cosi presi il mio telo e me ne andai….
Mio marito era gia in stanza in costume sdraiato sul letto a guardare la tv, lo salutai con un bacio dicendogli se si era iscritto e mi rispose di si tutto contento aggiungendo che nel pomeriggio avrebbe avuto la prima partita del torneo.
Uscimmo per andare a pranzo e vi trovammo Antonio e Lucia che ci stavano aspettando fuori il ristorante su delle poltroncine che davano sulla piscina, ci salutammo ed entrammo… Antonio chiese al cameriere se fosse stato possibile unire i nostri 2 tavoli e dicendo che non c’ era problemi l’ uomo con il papillon accontentò la sua richiesta.
Ci sedemmo io e mio marito vicino con di fronte l’altra coppia….
Io avevo lasciato il costume sotto con un pareo e una canotta scollata ed infradito che portavano anche gli altri tre compagni di tavola…. dopo pochi minuti sentii qualcosa che mi accarezzava la caviglia e capii che era il piede nudo di Antonio che mi fissava mentre mio marito raccontava di un suo viaggio di lavoro… allontanai la mia gamba dal suo piede ma subito tornò in attacco centrando la mia micina con l’ alluce del piede che era separata solo dal sottile strato di costume. Feci un movimento secco all’ indietro e mio marito interrompendosi mi chiese che avevo e non sapendo cosa dire dissi che avevo preso la scossa non so come,mi sorrise, e stringendomi la mano ricominciò il suo discorso. Lucia era molto interessata e Antonio annuiva ma nel frattempo con il suo piede nella mia passera mi lanciava delle occhiate fulminanti con la coda dell’ occhio….non potevo liberarmi e non sapevo cosa fare….la mia fica era già un lago e lui accorgendosene rese più forte lo sfregamento tra le mie gambe…riuscivo a malapena a non gemere, e stavo cominciando a godere come una zoccola in calore…. e lui ci provava sempre più gusto….la puttana che è in me stava uscendo fuori anche con mio marito li accanto con uno sconosciuto che mi stava masturbando con un piede….il suo tocco si faceva sempre più in sinuoso,come per voler entrare, ed aveva provato più volte a spostare lo slip del costume con il piede ma senza successo….intanto io sentivo che mi stava colando il mio stesso liquido sulle cosce e la cosa mi stava facendo morire, mentre mio marito e Lucia rimanevano ignari di tutto io godevo come porca in calore stringendo le gambe e senza poter emettere suono di alcun tipo…..con mia sorpresa Antonio riuscì a farsi strada tra le mutandine e facendomi un piccolo sorriso gettò con un colpo secco il suo alluce centrando in pieno il buco della mia fica che era allagata e non riuscii a trattenere un ‘ahhh…..ahhh’, mio marito si girò di scatto verso di me chiedendomi se mi sentivo male e fingesti un leggero mal di pancia e Antonio nel frattempo non aveva fatto una piega e continuava con il suo dito a perlustrare il mio tesoro…..ovviamente nessuno poteva vedere niente perché le tovaglie erano talmente lunghe da lasciare pochi centimetri dal pavimento e cosi il mio masturbatore non aveva nessuna possibilità di essere scoperto e poteva procedere indisturbato….il piacere si faceva sempre più intenso e le mie espressioni dicevano tutto, ma nessuno a parte Antonio si era accorto di nulla…..continuavo ad avere piccole contorsioni, ma avrei tanto voluto urlare di piacere…..stavo per raggiungere l’ orgasmo ormai Antonio lo avvertiva….avrei dovuto tirarmi indietro molto tempo prima, alzarmi e dare un ceffone a quel maiale…..ma l’ idea di farmi masturbare li vicino a quel cornuto di mio marito ignaro di tutto mi eccitava e anche se sapevo che mi sarei pentita amaramente ormai mi ero abbandonata al piacere’..ebbi un brivido che mi attraversò lungo la schiena, stavo per venire sul piede ormai fradicio di secrezione vaginale di Antonio’.strinsi forte la mia mano di mio marito e non riuscii a trattenere un piccolo urlo che mi si strozzò in gola ‘ahhhhhhhhh”molta gente si girò verso di me, ero diventata rossa dalla vergogna,volevo sparire in quel momento’.ma riuscii grazie al cielo ad accusare un finto malore alla pancia piegandomi in due’ il povero cornuto si precipitò a sorreggermi, e salutando gli altri 2 ospiti mi sostenne e mi accompagnò in camera, guardai Antonio con la coda dell’ occhio che mi sorrise e mi fece l’ occhiolino’. Se non era per quell’ improvvisazione ero fotutta’..
Appena arrivati in stanza mi precipitai in bagno mi chiusi dentro e venni assalita dai sensi di colpa per quello che avevo fatto’.fingere di star male, facendo preoccupare mio marito per mascherare 10 minuti di puro godimento’.scoppiai in lacrime facendo attenzione a non farmi sentire da mio marito che era nell’ altra stanza’. Dopo un po’ mi diedi una rinfrescata al viso e uscii dal bagno dicendo che mi sentivo meglio.
Mentre il povero cornuto si preparava per andare a giocare mi stesi sul letto afflitta dal rimorso di quell’ episodio avvenuto nel ristorante!
Il marito dolce e premuroso si raccomandò di starmene in camera e farmi una bella dormita, mi diede un bacio sulla fronte e uscì’
Ripensai ancora ad Antonio e al suo piede che si era fatto strada dentro di me e scoppiai di nuovo in lacrime e smisi solo dopo essermi addormentata’.
Sognai una mano che si insinuava sulla mia gamba partendo dalla caviglia, per salire deliacamente sulla coscia e sfiorarmi l’inguine, e un’altra che palpava i miei seni tirati fuori dal sopra del costume e che cominciava a stuzzicarmi i capezzoli e a farli irrigidire’.
Ero con gli occhi chiusi come in uno stato misto tra relax e godimento, e immaginavo che fosse mio marito, considerato che sognavo spesso di fare cose con lui che facevo con gli altri e che il nostro rapporto non ci regalava’.sognavo i miei desideri più nascosti e perversi realizzati con l’uomo che veramente amo, e non con altri uomini’
La mano sui miei seni, cominciava a massaggiare sempre più forte e quella sull’ interno coscia salì sugli slip del costume e sentii una sensazione di umidità che emanava la mia passera, la mutandina venne scostata e di colpo 3 dita entrarono con forza dentro di me, provocandomi anche un po’ di dolore, causando un urlo strozzato’ aprii gli occhi e mi accorsi che non stavo sognando cazzo, c’ era quel maiale di Antonio vicino a me, che con aria soddisfatta, non soddisfatto di ciò che aveva già fatto era tornato all’ attacco.
Mi scostai con forza dalle sue mani e fuori di me gli dissi ‘ma che cazzo ci fai tu qui?come hai fatto ad entrare?’ e lui come se niente fosse ‘stai calma Ely non agitarti, vedi è stato facile, sono andato nella hall dicendo che avevo smarrito la chiave probabilmente in spiaggia e considerato che l’ altra sera ci siamo lasciati davanti alla tua camera, avendo memorizzato il numero, ho dato il numero della tua stanza invece che il mio, e l’ usciere non ha esitato a darmi la chiave e sapendo che il tuo maritino dalle corna lunghe aveva la partita non ci ho pensato due volte e mi sono precipitato qui da te, immaginando che saresti rimasta in camera’.vedi, ti desidero da quanto ci siamo conosciuti e mi hai dato la forza di farmi avanti permettendomi oggi a pranzo di arrivare fino in fondo; avresti potuto tirati indietro in qualsiasi momento, ma sei talmente cagna che ti sei fatta masturbare addirittura con un piede colandolo con tutta la tua secrezione vaginale. Hai bisogno di qualcuno che ti sazi la fame di cazzo che hai e sono qui per questo”. Io rimasi sbalordita con quanta franchezza mi disse quello che pensava, ma trovai il coraggio di rispondergli nonostante mi piace quando gli uomini capiscono esattamente quello che voglio ‘tu sei solo 1 porco maniaco, e da me non otterrai proprio un bel niente quindi ora alza i tacchi e vedi di sparire’. Altrimenti mi metto ad urlare’ ‘ahahaha ti metti ad urlare e cosa dici? Che l’ uomo che ti ha masturbata vicino a tuo marito è venuto qui per sapere come stavi?’ ‘sei un bastardo non sei affatto venuto per questo, sei entrato e l’ usciere ne è testimone perché basterà di dirgli di controllare sul registro di chi è questa camera, quindi se non vuoi che spifferi tutto sparisci, ORA!!!!’ e scoppiò di nuovo in un’ altra risata ‘ ahahahahahahah, cara la mia povera ingenua, l’usecre con 100 euro di mancia non parlerà puoi starne tranquilla, e quindi sarà la tua parola contro la mia, io ho bussato tu mi hai aperto ed invitato ad entrare perché non ti era bastato l’ orgasmo raggiunto al ristorante e volevi il bis’ahahahaha pensi che tuo marito se glielo dicessi non capirebbe che stavi godendo e non soffrendo?forse davanti a me negherà ma chissà se da soli penserà lo stesso’non sono uno stolto mia cara, e quindi se non vuoi che spifferi tutto a tuo marito, e mandare cosi a puttane il vostro matrimonio, fa la brava e vedrai che ne trarrai beneficio” scoppiai in lacrime ‘ma’ma tua moglie?non ti interessa di tua moglie?’ ‘è una vecchia ormai se scopiamo lo facciamo una volta al mese e guardando un film porno perché non mi stimola più in nessun modo, ma con la scusa che mi eccito di più metto un bel filmino, sai che me ne frega di sputtnarmi con lei” non fece una piega vedendomi in lacrime, e tornò all’ attacco con le sue luride mani mettendomele dappertutto.
Cercai di fermarlo piangendo implorandolo di smettere, ma non ci fu verso usò la sua forza con la quale non potevo competere’ ‘ti prego, perfavore’.non voglio’no, non posso’smettilaa..ahhh..ahhh.ahhh’ le mie implorazioni diventarono gemiti quando infilò di nuovo le tre dita massicce nella mia vagina, e con la lingua sui capezzoli mi causava brividi per tutto il corpo’. ‘brava cosi, lasciati andare dai sfogo alla troia che c’ è in te, coraggio. Ora prendilo in bocca dai’ si sbottonò la cerniera e senza neanche togliersi ne pantaloni ne mutande, cacciò fuori quel mostro che di lunghezza era almeno 22/25 cm e di larghezza era notevole ma nulla di impressionante’ appena lo tirò a fuori me lo mise davanti al viso afferrandomi per la testa, io ero seduta e lui in piedi davanti a me’. Improvvisamente sentii un forte odore di cazzo che mi fece perdere la testa per un istante, mi spinse la testa più avanti e non feci in tempo a dire una parola che mi ritrovai ancora con le lacrime agli occhi con quel palo in bocca’. Ormai aveva deciso e non potevo più sottrarmi, cominciando succhiargli il cazzo ci prendevo sempre più gusto e davo affondi sempre più profondi, alzai lo sguardo per vedere Antonio che mi guardava con aria di sfida e gemeva ‘si’.ahhhh cosi, sapevo che eri una succhia cazzi con i fiocchi’.’ quelle parole cominciavano ad eccitarmi e cominciai a leccargli le palle gonfie di quel liquido che sarebbe fuoriuscito, iniziai a giocare con la lingua sulla cappella e sul prepuzio facendo contorcere di piacere quel maiale che stava godendo come non mai’.
Dopo un po’ cominciai a sentire le mascelle stanche e quando si accorse che il mio succhiare era diventato meno avido si staccò, mi alzò di peso dal letto e mi portò vero il mobile della tv, mi girò con forza e automaticamente mi piegai in avanti poggiando le mani sul mobile e assumendo la posizione della pecorina, mi aprii le gambe e mi preparai ad accogliere il suo membro, ma invece di introdurre il suo cazzo sentii la sua lingua dare grandi pennellate sulla mia fica, cavolo aveva la lingua di un cavallo’. Iniziai a godere e a gemere chiudendo gli occhi e a concentrarmi sul piacere che quell’ uomo mi stava dando, mentre il mio povero marito era a fare quel torneo di calcetto da lui tanto desiderato, quanto Antonio desiderava scoparmi’. Poi pensai che invece di andare a giocare a calcetto poteva rimanere con me visto che stavo male (anche se non era vero), invece ha preferito andarsi a divertire, al diavolo anche io mi stavo divertendo( inconsapevolmente stavo scaricando la colpa su mio marito che in realtà non stava facendo assolutamente niente di male, ma trovai cosi la giustificazione a ciò che stavo facendo)’.
Tornai a concentrarmi su Antonio e più specificatamente sulla sua lingua che nel frattempo mi stava massaggiando il clitoride, immergendomi di piacere e facendomi contorcere in versi di puro godimento ‘ aaaaahhhhh’ooooo’siiiii’cazzooo.siiiii’si si si si si’.’ infilò la sua calda lingua nel tunnel della felicità provocandomi un orgasmo che mi fece stringere i pugni ed esplodere in urlo, seppur strozzato per paura che qualcuno potesse sentirmi, di piacere come una vera puttana ‘ vengo’vengoooooo’.. ahhhhhhhhh uuuuuuuuuu’ il mio liquido inondò la bocca di Antonio che continuò ad infilare e sfilare la lingua come se fosse un cazzo, ingoiando tutto ciò che la mia micina aveva prodotto’riuscivo a vederlo, e quello spettacolo mi fece impazzire ancora di più ‘ti prego scopami, scopami fammi male, sbattimi come una vera zoccola aprimi” si staccò e sorridendo mi disse ‘ stai calma bellezza, il bello deve ancora venire te lo assicuro” detto ciò dopo un’ istante mi accorsi che aveva ragione, sentii una sensazione che mai avevo sentito prima, qualcosa di inspiegabile: mi aveva allargato le chiappe con le mani tenendole quanto più possibile distanti tra di loro e aveva cominciato a leccarmi il buco del culo mandandomi in estasi e facendomi rizzare i peli della nuca e facendomi venire di nuovo allagando il pavimento ‘o cazzo’.siiii’che bello’..sei un mago ahhhhhhhh siiiiiiiiiii”.’ ‘scommetto che quel gran cornuto non ti ha mai fatto godere cosi, vero? Vero cagna?’ ‘, no mai,maaai nessuno’ non riuscivo nemmeno a parlare, appena ebbi la forza di balbettare’..’e ora caro il mio puttanone, ti scopo a dovere come si fa con una come te’ ‘si, si ti prego scopami, fammi male scopami’ sentìì il suo enorme cazzo trapanarmi la fica e non mi fece male per l’ entrata secca ma per la spinta, mettendo una forza esagerata’cominciò a cavalcarmi come si fa con uno stallone dandomi botte secche e forti, violente facendomi anche 1 po’ male ma il piacere alleviava completamente il dolore’ormai ero un lago tra sudore e liquido che emetteva la mia passerina che veniva sfondata a dovere da un vero uomo che sa come far godere una donna, cazzo sapeva il fatto suo’.l’ unica cosa che si sentiva, era il rumore delle mie natiche sbatteva contro la sua pancia, delle palle che sbattevano sulla mia fica quanto il suo lungo membro mi arrivava allo stomaco e i nostri gemiti affannati’.
Cavolo era un toro, nonostante il ritmo con cui mi stava aprendo, e vi assicuro che mi stava aprendo aveva ancora carburante a sufficienza per farmi raggiungere orgasmi multipli’ Avevo perso il conto di quante volte ero venuta e sentire liquido che non era sudore che colava sulle mie cosce, mi faceva impazzire’.
Sfilò finalmente il suo palo, meno male perché ero esausta, ma non perché avesse finito, solo per cambiare buco; infatti mi allargò per bene le chiappe con le mani e nonostante gli dissi che non volevo perché sapevo che comunque faceva male anche se in culo lo avevo preso e come (ovviamente non da mio marito) mi rispose di stare zitta, e senza avere il tempo di insistere prese la mira e mi trapanò anche il culo’.meno male che era gia bello che fradicio sia di sudore che di piacere provocato quando me lo aveva leccato, e senza stringerlo, perché altrimenti mi avrebbe lacerato, mi lasciai andare considerato che aveva già preso la sua decisione’ emisi prima urli di dolore, perché stava spingendo con la stessa forza con cui mi aveva scopata nella fica, ma poi pian piano il dolore diminuì lasciando di nuovo spazio al piacere’.tra urli(più o meno contenuti) e orgasmi continuava ad aprirmi il culo con sempre più violenza, come se si stesse sfogando di qualcosa su di me, che ormai ero tutta indolenzita’.
Ero veramente esausta allo stremo delle forze e non vedevo l’ ora che finisse ‘basta, ti prego non cela faccio più sono sfinita, mi hai distrutto’ ,mentre continuava i suoi affondi, rise dicendomi ‘sta zitta cagna è quello che ti meriti e finché non ho finito tu resti a gambe larghe, dopo questa vedrai che la tua fame di cazzo verrà placata per 1 po’…’
Finalmente tirò fuori quel cazzone gonfio rosso e pronto ad esplodere, tenendolo saldamente in una mano, evidentemente perché era arrivato a limite mi disse ‘coraggio vieni prendilo un po’ in bocca’ ghignano’. ‘no, non voglio che mi vieni in bocca questo no,ti prego non puoi farmelo fare” ‘mi preghi?brutta troia che non sei altro ho ingoiato tutto quello che ti è uscito da quella fica insaziabile, e ora come premio per come ti ho fatto godere non vuoi prenderlo in bocca?vieni qui’ e mi afferrò con forza per i capelli ‘no pervafore è troppo esce troppa roba’ ‘e tu da brava troietta ingoierai tutto, dai vieni!’ cercai di oppormi, ma mi otturò il naso costringendomi ad aprire la bocca per respirare e me lo fiondò tra le labbra, segandosi per 2 secondi e subito dopo sentii uno schizzo potente riempirmi la bocca seguito dai suoi gemiti ‘aaaaaa siiiiiiii da quanto non venivo cosi, sei stata proprio brava aaaaaaaaaaa’ chiusi gli occhi e ingoia quanto più sperma possibile, ma era veramente troppo e continuava ad uscire, cosi lo lasciai scivolare dalla bocca lasciandolo cadere sul mio collo e sui miei seni, andando a finire anche sui capelli che non avevo tirato indietro.
Antonio quando ebbe finito di inondarmi con il suo liquido seminale scoppiò in una risata crudele ‘ ora vaglielo a dire al tuo maritino quanto sei zoccola ahahahahahahahahahahah’ quelle parole mi fecero tornare in me, e una volta passato il piacere di nuovo mi sentii male a pensare che avevo tradito il mio povero marito per la seconda volta con quell’ essere spregevole, e mentre lui si rivestiva velocemente io scoppiai a piangere singhiozzando sovrastata dal rimorso di ciò che mi ero lasciata fare, mentre Antonio andò via mi disse ‘ e non piangere, fino a 10 minuti fa godevi come una puttana e ora piangi, sei patetica’ quelle frasi ancor più crudeli mi arrivarono diritte al cuore e dopo aver singhiozzato per un bel pezzo mi decisi ad alzarmi per andarmi a fare una doccia, visto che mio marito ormai sarebbe rientrato a momenti.
Mentre ero sotto la doccia, sfregandomi con le mani e il sapone il corpo con l ‘intenzione di rimuovere ogni singolo spermatozoo di quel bastardo ripensai al piacere provato da quella sublime scopata’. Nel frattempo rientrò mio marito ed oramai si era fatta quasi ora di cena.
Mi chiese come stavo e gli disse meglio ma che non me la sentivo di andare a cena, e quindi sarei rimasta in camera, rassicurandolo e dicendogli di andare se lui voleva.
Mi raccontò che avevano vinto la partita e lo vidi molto contento, mentre io mi sentivo un verme, avevo solo voglia di restare sola e di andarmene a dormire per non pensare a niente’. Mi raccomandai di portarsi le chiavi perché probabilmente al suo rientro non mi avrebbe trovata sveglia e non appena uscì mi chiusi dentro a chiave, anche se non cambiava molto, perché se Antonio sarebbe voluto tornare lo avrebbe potuto fare tranquillamente, ma mi sentivo più sicura.
Mi sdraiai e sprofondai in sonno profondo dal quale mi risvegliai solo la mattina del giorno seguente’..
Quando aprii gli occhi sentii bruciarmi tutto il basso ventre, e mi ritornò alla mente la scopata selvaggia con Antonio del pomeriggio precedente, ma non ci pensai per più di qualche minuto e andai a prepararmi perché avevo voglia di andarmene un po’ in spiaggia, mentre mio marito decise di rimanere in camera a riposare dicendomi che mi avrebbe raggiunto’. Quindi mi incamminai da sola sperando di non trovare li Antonio!
Arrivata al mio lettino mi guardai intorno e non vidi fortunatamente ne Lucia ne il marito e tirando un sospiro di sollievo mi sdraiai a prendere un po’ di sole in tranquillità rilassandomi.
Verso le 10 sentii in lontananza delle voci allegre che annunciavano qualcosa, mi alzai e voltandomi vidi che gli animatori stavano organizzando un nuovo gioco, questa volta in acqua.
Da me venne direttamente il capo animatore Piero che solo grazie alla sua simpatia riuscì a convincermi’il gioco si svolgeva in acqua e quando venni a sapere che si partecipava in coppie decisi che dato che mio marito non era con me non avrei partecipato, ma Piero mi riprese dicendomi che avrebbe partecipato anche lui per far vedere come funzionava e che avrei potuto far coppia con lui’.non mi andava di fare la preziosa soprattutto davanti ad altre persone e dato che era solo un gioco accettai’.entrammo in acqua e Piero mi usò per la dimostrazione, ma mi accorsi presto che qualcosa non andava, perché sentivo che pian piano mi tastava, secondo lui involontariamente prima il seno e poi il sedere e dato che eravamo in acqua nessuno se ne accorse’.la prima volta lasciai correre ma quando mi accorsi che il suo toccare non era involontario gli bisbigliai di smetterla e lui annuì’poco dopo però tornò all’ attacco e la sua mano,dalla mia pancia scese tra le mie cosce nel calore della mia micina e mi staccai con un gesto brusco, fingendo di aver preso una buca, quindi mi lasciò e continuò a spiegare.
Si trovava dietro di me, e mentre parlava sentii improvvisamente la sua erezione proprio tra le mie natiche, strusciandosi senza dare nell’ occhio’ mi si avvicinò all’ orecchio sussurrandomi ”visto che effetto che mi fai?e ora?’ ‘e ora fatti una sega maniaco” e mi allontanai.
Mentre andavo via e le persone erano impegnate nel nuovo gioco mi disse ‘non finisce qui mia cara vedrai’.’
Uscita dall’ acqua fuori di me andai senza pensarci da Giuseppe, non volevo ritrovarmi nella stessa situazione con cui mi ero trovata con Antonio e decisi di parlarne con qualcuno.
‘ciao, scusa se ti disturbo ma mi avevi detto che se avessi avuto bisogno di aiuto avrei potuto rivolgermi a te’.’ ‘Certo, mi dica che cosa è successo?’ apprezzai la sua gentilezza nel darmi del lei ‘bhè, quel Piero’.mi ha importunato, toccandomi con la scusa di spiegare il gioco e mi ha anche appizzato il’.be hai capito dietro, e non intendo tollerare’ ‘guardi, se lo ha fatto non è stato con intenzione, è 1 po’ giocherellone con tutte e scommetto che è stato un malinteso’ ‘no, 1 malinteso un corno, e se non gli dici qualcosa tu, provvederò da me e non sarà molto piacevole’ dissi alterata e scocciata’. ‘no, no ci mancherebbe ora ci parlo io, lei stia tranquilla è un mio caro amico e le porgo le scuse da parte sua’.’ ‘ti ringrazio, e scusami ma non sopporto queste mancanze di rispetto” ‘ Aveva scelto accuratamente il posto, dove non c era nessuno e per di più dietro al muro di lettini’. Gli misi una mano tra i capelli chiedendogli di smettere ma evidentemente non fui molto convincente, e così mi allargò appena le gambe mettendo una mano sulla mia micina che cominciavo a sentire umida e sicuramente al tatto se ne era accorto anche lui, tanto che spostando il perizoma iniziò ad accarezzarla per poi andare a stimolare il mio clitoride facendomi gemere.
Cominciavo ad allagarmi, e lentamente mi infilò prima un dito, poi due ed infine il terzo, cominciando a masturbarmi e a farmi godere’. Per un attimo pensai a quel cornuto che stava correndo dietro un cazzo di pallone mentre quell’ ammasso di muscoli mi stava facendo godere’ dopo qualche minuto gli inondai la mano con la mia secrezione vaginale e lui non si scompose continuando a leccarmi il collo e dietro le orecchie provocandomi scosse di piacere per tutta la schiena.
Tolse la mano all’ improvviso, e mi aiutò ad alzarmi’. Ero stordita e non capivo che cosa avesse in mente, poi quando mi disse di andare che mi avrebbe accompagnato in camera, fui da una parte sollevata, quindi ci incamminammo verso il sentiero pavimentato del villaggio.
Giuseppe mi sosteneva con le sue forti braccia e sentivo i suoi muscoli sulla mia mano appoggiata su di lui, ero con gli occhi semi chiusi, e non capivo a che punto eravamo e inoltre in giro non c’ era un’ anima’. Arrivati davanti ad una porta mi disse che eravamo arrivati, e non riuscendo a distinguere i numeri, tirò giù la maniglia e la porta si aprì’.non vi feci caso e appena entrai andai subito a cercare il letto, dove mi sdraiai esausta’.Giuseppe mi tolse con cura le scarpe mentre ero con gli occhi chiusi’.li aprii solo quando sentii dei brividi sulle gambe e vidi che mi stava massaggiando i piedi’ fu una sensazione bellissima mai provata prima e mi aiutò a rilassarmi, poi vidi che cominciò a succhiarmi le dita, con insistenza l’alluce facendomi un po’ di solletico, sovrastato dal piacere.
Gli chiesi gemendo di smettere ma lui mi zittì dicendomi di rilassarmi, e non avevo forze per ribellarmi, la sua lingua si fece strada sulle mie calze che sentivo inumidirsi della sua saliva, arrivò sulla carne, nuda, quella poca che separava le cosce dalla mia micina ed iniziò a leccarmi l’ interno coscia’ provai a stringere le gambe in un gesto automatico, provocato dal piacere che mi stava dando, ma le sue braccia forti tenevano saldamente larghe le mie gambe impedendomi di muovermi.
‘che intenzioni hai ahhhhh’uuuuu..’ ‘tu stai tranquilla e non te ne pentirai” ‘ti prego Giuseppe fermati, non andare oltre, non voglio e non posso sono sposataaaahhhh sssiiii ahhhhh’ e iniziò ad affondarmi la lingua nella passera già in un lago e darmi pennellate come si fa per dipingere un muro’..
Cominciavo di nuovo a contorcermi dal piacere mentre avevo raggiunto l’orgasmo gia due volte con la lingua che si insinuava dentro di me, e vedere di tanto in tanto Giuseppe con la faccia affondata tra le mie gambe larghe e alzate mi eccitava ancora di più’. Ero in orizzontale distesa sul letto e Giuseppe in ginocchio davanti a me, tirai indietro la testa che rimase a penzoloni per godermi quel piacere, e chiusi gli occhi gemendo’. All’ improvviso di colpo mi sentì qualcosa infilarsi con precisione e decisione nella mia bocca aperta e aprendo gli occhi spaventata mi ritrovai una cazzo in gola che non era quello di Giuseppe’. Vidi il volto di Piero che dalla mia visuale era coperto in parte dalla pancia pronunciata’. Si precipitò a tenermi ferma la faccia cosi che non potessi sottrarmi e nonostante mi dimenai non riuscii a fare granché ed inoltre anche Giuseppe collaborava perché il cazzo di Piero mi rimanesse in bocca’provai ad urlare ma con quel coso in mezzo alle labbra emisi un suono strozzato e senza significato ‘rilassati dai, uno in più o uno in meno, Piero è mio amico e condividiamo tutto fa la brava e ne trarrai beneficio, se ti opponi sarà solo peggio per te’e poi ha perso la testa per te da quando sei arrivata quindi che ti costa accontentare entrambi?’
A quelle parole capii che non avevo scampo e volente o nolente avrei dovuto sottrarmi a quei 2 energumeni’.quindi iniziai a spompianare l’ uccello di Piero, non molto lungo, ma di una circonferenza spaventosa che presto mi stancò la mascella’il suo viso era pieno di soddisfazione e capii dal suo sguardo che non aveva intenzione di essere molto delicato’ nel frattempo Giuseppe con le mani mi palpava i seni e con la lingua continuava il suo lavoro sulla mia fica allagata.
Stavo lasciandomi andare al piacere e mentre succhiavo il cazzo di Piero sentivo l’odore del sesso provenire dal suo membro e inalarlo mi eccitava sempre di più’.
Intanto le calze si erano strappate un po’ quando Giuseppe mi aveva tenuta ferma nel tentativo di liberarmi precedentemente’.. la lingua del bagnino cessò di leccare e con la coda dell ‘occhio vidi che si stava slacciando i pantaloni e subito dopo vidi spuntare fuori un cazzo di proporzioni spropositate, qualcosa di mostruoso che si ergeva tra le sue gambe, e subito pensai a che dolore e che piacere mi avrebbe fatto di li a poco’
Ritornai su Piero a leccargli le palle pelose, a succhiargliele ed ad alternare succhiate e leccate sul prepuzio e sul glande provocandogli urla di piacere’Ormai era parecchio che cel avevo in bocca e la larghezza del suo cazzo mi stava stancando la mascella ed inoltre trovandomi a testa in giù quando affondava nella mia bocca lo sentivo toccarmi le tonsille’ decisi quindi di aumentare il ritmo per farlo venire, mentre stavo aspettando desiderosa il palo di Giuseppe, che di colpo mi trapanò la fica facendomi staccare dallo spompinamento e facendomi fare un urlo di dolore.
Sentii quell’ arnese arrivarmi in gola e dopo un bruciore tremendo si fece largo un piacere forte, che mi fece venire di nuovo nel giro di pochi secondi’. Mentre ansimavo per la goduria di quel coso esagerato che esplorava le mie interiora Piero si stava segando sopra il mio viso per venirmi in faccia e sapevo che per quanto era durato mi avrebbe inondato di sperma” ti piace è mia bella cagna’.?dì la verità un cazzo cosi non lo hai mai visto vero?scommetto che tuo marito mai ti ha fatto godere cosi vero puttana?’
‘ahhhhhh siiiiii’. Nooo mio marito è solo un cornuto che non sa scoparmi’.ahhhhh si scopami, si fammi male’ ‘la senti Piero questa puttana che voglia di cazzo che ha?’ ‘ahahah è si è proprio una gran troia, faceva tanto la difficile e ora prega di essere scopata a dovere” ‘e ora noi ce la scopiamo a dovere’ detto ciò Giuseppe rese le sue spinte ancora più violente facendomi fare dei salti e facendomi inarcare la schiena per il piacere e Piero intanto mentre gli leccavo le palle continuava a masturbasi ‘apri la bocca troia e bevi il mio nettare’ io obbedii spalancando la bocca e qualche istante dopo un urlo di Piero’ ahhhhhhhh siiiiiii tieni ahhhhh’ mi inondò la bocca schizzandomi da per tutto, occhi capelli, ricoprendomi di sborra.
Si allontanò esausto e io mi leccai le labbra ingoiando quanto più sperma potessi e mi concentrai sulle botte violente che mi stava dando Giuseppe’.
Sentivo i suoi coglioni gonfi sbattere contro di me e dopo urli, inarcamenti e contorsioni di piacere, venni per altre non so quante volte, avevo la fica che era una galleria autostradale ormai, e Giuseppe si tirò fuori quel cazzo enorme appena in tempo schizzandomi da per tutto, lanciando un getto di liquido bianco impressionante sia di forza che di quantità, sembrava che non sborrasse da una settimana e il suo sperma mi inondò la pancia i seni il viso e i capelli andandosi a mischiare con quello di Piero e ne ingoia quanto più possibile’.. Nel sentire le calze mal ridotte bagnate e nel vedere il liquido bianco su di esse mi eccitai ancora di più’Giuseppe aveva fatto inconsapevolmente la cosa che mi eccita di più venirmi sui collant, così iniziai a masturbarmi e venni di nuovo.’ma guarda che puttana, non gli è bastato continua pure da sola’ma non preoccuparti cara la mia assetata di cazzo c ‘è ancora il secondo round’ ‘si, lo voglio ancora, voglio che mi apriate, voglio godere e soffrire’.i due si avvicinarono ed io al centro del letto iniziai ad accarezzargli i cazzi, masturbandoli e per impugnare quei due cosi dovetti allargare parecchio le mani’ nonostante il mio smanettare i due uccelli rimanevano giù, allora li presi in bocca succhiando un po’ uno e un po’ l’altro alternandoli per sentire che si indurivano tra le mie labbra’.i due godevano, ed io provavo soddisfazione a sentire i due cazzi indurirsi grazie al mio succhiare e a vedere i loro visi immersi nel piacere’.’questa è proprio affamata di cazzo’ ‘pare proprio di si minchia!!bisogna dargli una bella rastrellata” Quando i due membri furono abbastanza turgidi si staccarono dalla mia morsa e Pero si sdraio sul letto invitandomi ad andare sopra di lui, e una volta puntato il bersaglio fece fuoco penetrandomi con un affondo bestiale che mi fece urlare di nuovo di piacere ‘ahhhhhhhhhhhhh o cazzoooooo siiiiiiiiiiiii cosiiiiiiiiii sfondami, ti prego rompimi’ uuuuuuu’ quelle richieste non vennero ignorate , e Piero iniziò a scoparmi come un selvaggio che non tromba da anni, affondando con violenza e facendomi godere come una cagna!!!! Sentii la presenza di Giuseppe alle mie spalle, e il possente corpo poggiarsi su di me’ avevo capito quello che voleva fare..’no ti prego in culo no, non sono vergine ma con quel coso che hai tra le gambe è come se lo fossi quindi perfavore dietro no” inutili le mie parole’.’ora stai zitta, volevi essere sfondata e sarai accontentata quindi ti conviene rilassarti per alleviare un po’ il dolore che ti farò’ lui era al corrente che mi avrebbe sventrata, ma se ne fregò, sputò sul suo cazzo e sul mio buco libero per lubrificarlo, anche se sarebbe servito a poco’.Appoggiò l’uccello sulla mai fessura e appena provò ad entrare provai dolore, feci un piccolo urlo ma non si fermò, quindi dopo essere entrato di qualche centimetro,con una spinta secca entrò sfondandomi il culo di nuovo e provocandomi un bruciore e un dolore assurdo’.feci un urlo disumano, ma Giuseppe mi tappò la bocca perché era stato veramente forte’.mi sentivo proprio il culo rotto decisamente più rotto di quando lo presi per la prima volta’Giuseppe sentendo che mi faceva male inizialmente faceva piano, ma quando si accorse che i miei gemiti erano di piacere e non più di dolore, cominciò a cavalcarmi e a dare degli affondi sempre più profondi’mentre Piero mi scopava alla grande’in poco tempo diventai un lago di liquidi prodotti dalla mia fica e dal mio culo entrambi esausti’ormai era parecchio che mi stavano scopando e nonostante fossimo tutti e tre con il fiatone dovuto dall ‘ intensità di quella mega trombata i miei stalloni avevano ancora abbastanza energie da farmi godere come una gran puttana’.’ ora mia cara ti inonderò le interiora’ mi disse Giuseppe e mentre Piero ansimando fece un piccolo ghigno io tra affanno e gemiti gli dissi ‘no ti prego, non venirmi dentro, perfavore” ‘perfavore un cazzo stai zitta e goditi l’ inondamento’Piero si sfilò e con un urlo mi venne di nuovo sulle calze’e presa da quello spettacolo eccitante sentii all’improvviso pulsare il cazzo di Giuseppe che continuava ad incularmi e improvvisamente sentii inondarmi internamente facendomi gemere ancora e urlare di piacere’.aveva avuto di novo un’ eiaculazione spaventosa, e quando tolse il suo palo dal mio ano sentii lo sperma uscire dal mio culo e quando mi toccai sentii che avevo il culo veramente rotto, il buco aveva una dilatazione spaventosa’.’ora brutta troia puliscimi il cazzo forza” mi prese per i capelli e mi mise il tronco davanti la bocca, era veramente spaventoso grosso rosso e gonfio una cappella stupenda ‘ma è sporco di sangue” ‘ahahahaha è il tuo sangue, ti ho rotto il culo per bene cara e ora pulisci forza’ mi riprese per i capelli con violenza e nonostante lo supplicai perché mi faceva schifo mi obbligò a spompinarlo e a pulirlo’mentre leccavo e succhiavo sentendo il sapore del mio sangue mischiato a quello del suo sperma, mi guardava soddisfatto con Piero che rideva di me’.. Finite le pulizie si scostò, io mi ritrovai di fronte lo specchio con i capelli malconci e appiccicosi di sborra, il trucco sfatto e le calze a brandelli con lo sperma che ancora colava’.a quella vista di me stessa scoppiai in lacrime, nel pentimento terminato il piacere e i due ridendo di me mi dissero ‘ guardala che patetica, prima ha fame di cazzo perché il maritino non la soddisfa e ora piange perché ha il rimorso di averlo cornificato’vai pure torna da tuo marito’ Singhiozzando presi le mie cose e mi avventurai verso la mia camera’ero disorientata pentita,con il culo in fiamme(che sapevo mi avrebbe fatto male per giorni) sbronza, malconcia e puzzavo di cazzo’si erano fatte le 4 de mattino e quando entrai in camera silenziosamente, mio marito dormiva profondamente, mi chiusi in bagno per lavarmi via l’odore e il sapore del sesso e ci rimasi piangendo in silenzio fino a tardi’.

Sono graditi commenti che potete fare a silver168@virgilio.it o a cerbiatta70_eb@libero.it
Arrivederci al prossimo episodio’.

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