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Racconti Erotici EteroTrio

Vacanze di giugno

By 3 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Vivo in una ridente località del centro italia sul mare Adriatico. Ho sempre avuto la passione per il mare e la voglia di trascorrervi del tempo da solo, a meditare e leggere vecchi libri. Ho 27 anni e studio all’università.

 

Già da maggio ci vado quasi giornalmente:  trovo un angolo tranquillo, senza nessuno, mi sdraio e mi assopisco nei miei pensieri. Attorno a me il vuoto: solo il rumore del mare. Fantastico!

 

Quel mercoledì di giugno però non me lo scorderò piu.

 

Era il primo pomeriggio, verso le 14. Sono quasi addormentato e sento delle voci di ragazze in lontananza.  Apro gli occhi e mi alzo per vedere chi fossero. Vedo due ragazze di massimo 18 anni che vengono verso di me e si sistemano ad una decina di metri dal mio asciugamano.  Penso: “Ecco le solite ragazzine che vengono a disturbare. Di tutta la spiaggia proprio qua dovevano venire a far casino.”

 

Torno nei miei pensieri e mi assopisco.

 

Dopo neanche mezz’ora sento una secchiata d’acqua gelida che mi arriva addosso. Cerco di capire cosa fosse successo. Apro gli occhi e vedo una di queste ragazze che scappa ridendo verso la sua amica con un secchio in mano mentre ogni tanto si gira a guardarmi.

 

Cerco di asciugarmi il viso dall’acqua con l’incazzatura che sta montando e la squadro dalla testa ai piedi per capire chi fosse.

 

Era castana con i capelli lunghi, alta 170, occhi verdi, culetto fantastico e una seconda di seno. Voglio capire che cosa hanno in testa per venire a disturbare una persona che riposa tranquillamente.

 

Mi alzo e vado verso di loro.

 

La ragazza che mi ha fatto il gavettone è in piedi e mi guarda mentre le reggiungo. L’amica invece è distesa a prendere il sole. Squadro anche lei: è bionda con le treccine, occhi azzurri, un po’ più bassa dell’amica e con una terza di seno.

 

La castana in piedi: “Ehi. Visto che siamo da sole ti siamo venute a disturbare. Vuoi giocare con noi?”

 

Penso immediatamente: “Sono proprio delle ragazzine rompicoglioni. Altro che giocare a gavettoni. Sto tanto bene qui tranquillo, perchè dovrei giocare con voi?”

 

In realtà rispondo: “Ok. Piacere Alessandro. Che si fa?”

 

La ragazza bionda si alza leggermente dall’asciugamano, da un’occhiata fenomenale all’amica ed in coro mi dicono: “Ora vedrai. Intanto ci presentiamo.” La castana si chiama Valentina e l’amica bionda Chiara.

 

Mi dicono: “Sai, siamo appena tornate da scuola e vista la bella giornata abbiamo deciso di venire un po’ al mare. Siccome ci stavamo annoiando, ti siamo venute a disturbare.” E sfoderano uno dei sorrisetti più maliziosi che abbia mai visto. Contraccambio con un’atteggiamento di sufficienza. Sono delle ragazzine, io sono un uomo. Non posso lasciarmi incastrare così da due sbarbatelle.

 

Mi chiedono: “Vuoi venire a vedere un posticino fantastico qui dietro?”

 

La zona la conoscevo molto bene ed ho capito a cosa facessero riferimento. Decido di seguirle per vedere fino a dove vogliono spingersi.

 

Ci avviamo verso l’interno della costa, tra la sterpaglia secca e bruciata dal sole. Le due ragazze rigorosamente davanti a me che allegramente saltellano mentre si tengono per mano ed si guardano ridendo. Io dietro le seguo, a qualche metro di distanza, e faccio una radiografia più accurata ai loro culetti e devo dire che sono veramente sublimi. Chiara, la bionda, ha un perizoma sottilissimo che mette in risalto il suo bel sederino alto e giovane, mentre Valentina ha un bikini con i laccetti a vita bassa. Entrambe coperte da un pezzo superiore striminzito che a mala pena riesce a contenere quelle tette sode e perfette, ogni tanto si girano e mi dicono: “Dai vieni che ora ci divertiamo”.

 

In lontananza c’è una piccola baracca usata dai pescatori. E’ tenuta male e con la porta semi-aperta. Intorno a noi il vuoto, solo il rumore dei grilli.

 

Entriamo.

 

Appena dentro dentro, Chiara la biondina mi si avvicina e mi dice all’orecchio: “Ora ci pensiamo noi a te”. L’amica mi guarda con i suoi occhioni e sorride. Sorrido anche io, già eccitato dalla visione dei loro culetti sculettanti di prima.

 

Chiara mi abbraccia ed inizia subito a tastare il mio costume notando l’evidente erezione che avevo. Fa l’occhiolino a Valentina che la raggiunge per toccare anche lei il mio cazzo.

 

All’improvviso mi tirano giu il costume ed il mio cazzo esce fuori come se fosse una molla. Imponente, grosso, duro, con una cappella rossa e gonfia. Le ragazze sgranano gli occhi e si portano una mano alla bocca aperta, con evidente sorpresa e dicono: “Cazzo! Ma è enorme!”. Mi esalto ancora di più e torno a pensare che ho proprio a che fare con delle ragazzine di primo pelo che avranno al massimo fatto qualche sega ai loro amichetti delle superiori.

 

Continuano a toccarmelo, massaggiandolo dalla cappella per tutta l’asta fino alle palle. Sono ai miei lati, in piedi, una a destra e una a sinistra. Mentre loro si godono il mio uccello, io allungo le mano sui loro culetti e li sento belli sodi e alti. Abbasso il perizoma di Chiara e vedo un ciuffetto di peli biondi sopra la sua fighetta. Faccio lo stesso a Valentina, ma lei è completamente depilata. Le accarezzo entrambe e già le sento sospirare. Si levano il pezzo superiore del bikini e restano a seno nudo e con il pezzo di sotto del costume abbassato fino a metà coscia. Vado davanti con le mani e insisto sulle loro fighette. Ansimano vistosamente quando infilo un dito dentro ad entrambe e lo muovo ritmicamente. Ho il cazzo che sta per scoppiare. Levo le mani dalle loro fighette e le spingo entrambe ad inginocchiarsi davanti a me. Prendono un cartone che era li di lato e si inginocchiano, guardandomi vogliose il cazzo. Valentina me lo prende saldamente in mano, mentre Chiara mi accarezza in una maniera delicatissima le palle. Valentina mi guarda negli occhi e mi chiede: “Posso?”. Faccio un cenno con la testa ed inizia a baciarmelo dolcemente sulla cappella, buttando lo sguardo in alto verso di me come a verificare che effetto mi sta facendo la sua boccuccia. Ho gli occhi semichiusi e sto impazzendo. Lo capisce e se lo infila di colpo tutto in gola. Lecca e succhia come una dannata. Non riesco a capacitarmi come il mio cazzo di dimensioni importanti possa entrare tutto in quella bocca adolescenziale. La ragazza ci sa fare con la bocca, oltre alle seghe ai compagni di scuola si è allenata molto anche a succhiarlo. Mentre Valentina va su e giu con e mi succhia anche l’anima, Chiara si abbassa e si gira sotto di me. Penso: “Che diavolo vuole fare ora?”. Dopo poco la sento che inizia ad accarezzarmi le gambe ed i glutei mentre le sue mani si avvicinao al mio ano. Mi apre leggermente le chiappe e con la sua linguetta mi lecca l’ano. Cazzo! Che brivido! Si mette un dito in bocca, lo lubrifica per bene, e poi me lo fa roteare proprio all’apertura del mio sfintere. Alterna il suo dito a delle leccate profonde. Poi improvvisamente mi infila mezzo dito nel culo. Ho una scossa che mi parte dal cervello e va a finire fino al cazzo. Valentina intanto sta continuando a succhiare e sente il cazzo che mi diventa ancora più grosso e duro e strabuzza gli occhi. Mentre Chiara mi incula con il suo dito, prendo la testa di Valentina e le do il ritmo del bocchino. La spingo su e giu sempre più forte, scopandole la bocca come una qualsiasi puttana. Lei gradisce, la sento mugolare.

 

Poi stacco la presa e le faccio prendere aria. Decidono di darsi il cambio e Chiara si inbocca il mio cazzo già lubrificato dalla saliva dell’amica. Anche lei non scherza. Mi vuole succhiare anche l’anima. Ci mette una passione ed una voglia incredibili, quasi se fosse una sfida con l’amica. La prendo le treccine bionde e glielo spingo in gola. Le dico: “Se è questo che vuoi, ti accontento subito”. Mugola. Lo spingo ancora di piu e poi la faccio andare su e giu. La sua bocca è fantastica e succhia da dio. Chissà quanti cazzi avranno preso queste due ragazzine. Altro che sbarbatelle!

 

Valentina la spingo verso le palle che lei lecca e le succhia con gusto. Sono gonfie e durissime. Le prende in bocca e se le gusta.

 

Ormai sono al limite. Queste due bimbette mi stanno facendo impazzire sul serio. Glielo faccio capire dicendo: “Ora vi faccio un gavettone io”. Le ragazze si guardano e sorridono soddisfatte. Valentina continua a massaggiarmi le palle mentre Chiara mi da dei bacini dolcissimi sulla cappella. Entrambe mi fissano vogliose. Capiscono che sto per venire. Si mettono guancia a guancia, aprono la bocca e tirano fuori le linguette. Valentina continua a massaggiarmi le palle e Chiara si stacca dalla cappella.

 

Mi sego forte il cazzo con la mano destra. Loro ansimano per l’eccitazione ed io vibro di piacere. Sono teso e mi sego fortissimo il cazzo davanti alle loro faccette. Valentina mi incita: “Mmmm.. dammi tutta la sborra che hai in queste palle dure e gonfie! Dai! Fammi un gavettone con la tua cremina calda e densa.“ Non capisco più nulla. Urlo forte e vengo. Il primo schizzo, violentissimo, finisce tutto sul visino di Valentina che imperterrita continua a mungermi i coglioni, come se volesse tirarmi fuori tutto quello che ho. La sporco completamente dai capelli fino al mento e le acceco un occhio. Il secondo schizzo lo indirizzo su Chiara e la sporco sul nasino e la guancia. Poi continuo ad alternarmi sulle loro facce. Scarico altri getti forti e densi sui loro occhi, in bocca, sulla lingua, sui capelli, sul naso. Schizzo una quantità enorme di sborra sulle loro faccette. Valentina continua a massaggiarmi le palle e me le stringe ritmicamente. Vuole svuotarmi compleamente! Le do le ultime gocce direttamente in bocca e poi mi godo lo spettacolo. Sono bellissime! Completamente ricoperte del mio sperma bianco e denso. Che spettacolo! Non riescono ad aprire gli occhi per quanta sborra gli ho scaricato addosso. Chiara ha il viso completamente ricoperto di sborra che le sta inziando a colare sul seno e sul collo, ma sorride soddisfatta. Valentina si stacca con le mani dalle palle, prova ad aprire gli occhi ma non ci riesce a causa della sborra. Mi dice: “WOW!! Stavi bello carico, eh?”. Ed io: “Siete voi due che me l’avete tirata fuori. Ora però voglio che vi pulite l’un l’altra.” Obbediscono ed iniziano a leccarsi la sborra ingoiandola. Si leccano il viso a vicenda e mandano giù tutto il mio seme. Mentre si puliscono, in un attimo mentre hanno gli occhi chiusi entrambe, silenziosamente me ne vado e le lascio cosi.

 

 

 

Due ragazzine di 18 anni nude dentro ad una casetta abbandonata sulla spiaggia completamente ricoperte di sborra!

 

 

 

Credo che domani sarà il caso di tornare al mare…

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