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È estate…
uno di quei giorni che fa caldo

talmente caldo che ti toglieresti l’epidermide per portare refrigerio al corpo.

Sono a casa con le serrande abbassate e il ventilatore che lancia insoddisfacenti sospiri tiepidi nella stanza

Il mio thè verde alla liquirizia, annegato in un robusto rinforzo di ghiaccio che fa sudare il bicchiere di vetro.

Sul letto

a gambe socchiuse sto cercando di portare sollievo al mio clitoride…

Reso sensibile dai tormentati sogni che nelle ultime notti, si affollano
Nella mia testa

Ma forse, non solo li…

Zzzzzzztctccczzzz che rumore strano che fanno questi vibratori compatti,…

Zzzzzcccczzttvczzz…

Silenzio

Noooo, son finite le batterie

Lo prendo, lo apro, la batteria bolle più di me.
Son fortunata che si sia solo spento.

Svogliatamente lo butto alla rinfusa nel cesto della biancheria, dopo se ne parla, ora non ho voglia.

Il materasso sotto di me si ribella e inizia a inviarmi segnali di calore

Basta!! Non resisto oltre!!!

Mi alzo faccio una leggera doccia caldissima, tanto per stimolare una risposta positiva al corpo e
Indosso i calzoncini blu, il top marrone che si incrocia davanti, quello elastico che non c’è bisogno di mettere il reggiseno e le infradito turchesi.

Prendo le chiavi e lancio un’occhiata al letto, dove ci sono gli slip…

Non li ho indossati.

Sono a metà strada tra la bici e gli slip e sono indecisa,
passano alcuni istanti e quando sto per avvicinarmi all’indumento intimo

…una goccia di sudore dal collo, seguendo una curvatura va a insinuarsi nel solco del seno.

No, non ho voglia!

Prendo le chiavi apro la porta ed esco insieme alla bici.

Appena fuori del palazzo sembra di essere entrata negli inferi…

Il caldo afoso mi circonda, mi sembra quasi che le stesse infradito si sciolgono sotto i piedi.

Lancio un’occhiata alle gomme, ieri le ho fatte gonfiare, ma riusciranno a portarmi dove voglio andare?

Proviamo

Salgo in sella e un brivido di piacere mi sorprende sul bottoncino del clitoride

Mhhhh, presa in contropiede, ogni volta che mi soffermo per la strada, scivolo leggermente in avanti e poi riprendo a pedalare lasciando che la lentezza del pantaloncino crei dei lievi massaggi sul clitoride che non si appoggia del tutto sul sellino, ricevendo tutte le vibrazioni del caso…

Molto piacevole.

Arrivo all’inizio di via Leoncavallo, e inizio a discenderla, lanciando occhiate ai giardini vicino all’argine mi guardo attorno…

Il deserto mi fa compagnia, nemmeno i classici gruppetti con i cagnolini a passeggio

Tutto vuoto, nessun temerario all’infuori di me e della mia bici…

Continuo a pedalare, a zonzo, raggiungendo la piscina.

Massì mi metto un po’ a mollo e rimango un paio di orette.

Supero il cancellino, smonto dalla bici, avendo ben cura di strofinare bene la clito sul sellino, la chiudo e mi incammino verso la reception.

Mentre arrivo mi guarda un tipo che non mi pare di aver mai visto prima

Alto sull’ 1,80 bello abbronzato, con dei particolarissimi occhiali dalla montatura che sembra osso Intarsiato e dalle lenti di un profondo blu a celarne lo sguardo, un pizzetto lungo fino ai pettorali diviso in due treccine di un bel castano dorato fermate da lumachine argentate.

E un tatoo di mezzo cuore e mezzo muso di cane, con una decisa vividezza nello sguardo, fatto talmente bene, che sembra sia vivo e mi guardi anche lui.

Imbarazzata, distolgo gli occhi (prima di lanciarmi, come mio solito a chiedergli dove avesse trovato un paio di occhiali così originali, che rammento di aver visto nel negozio di Andy, un ottimo Ottico del centro che ormai aveva chiuso e non vedevo più in giro, purtroppo) quindi mi metto alla ricerca di qualcuno a cui chiedere info.

Mi sposto alternando il peso del corpo da una parte all’altra facendo perno sulle cosce nel tentativo di attirare l’attenzione di qualcuno e da dietro le spalle, una voce calda mi chiede chi cerco.

Sobbalzo e mi giro trovandomi seno a petto, con lo sconosciuto di prima.

Emm, salve, cercavo qualcuno per sapere se potevo stare un po’ a mollo in piscina.

Indovino lo sguardo dell’estraneo che mi fissa il solco del seno e sembra che il sudore si sia deciso di scivolare tutto adesso nel medesimo posto.

Emm?

Cerco di interrompere quell’imbarazzante silenzio di cui sono oggetto.

” Al di fuori di noi due non c’è nessuno”

Ah che bello, allora posso mettermi un po’ a mollo?

Mi osserva e mi gira attorno, mi guarda per alcuni istanti alle spalle e poi mi dice ” hai il costume vero?”

Ed io, certo che sì, l’ho indosso, non si vede? E muovo le bretelle del top

Lui mi guarda e sorridendo come uno che la sa più lunga di quello che dice, mi chiede.

“E il pezzo di sotto?”

Certo anche il pezzo di sotto e sbottono il pantaloncino per farglielo vedere, ricordandomi solo in quel momento, che sotto, non indossavo nulla…

Mi blocco con il pantaloncino sbottonato e le mani nervose.

Mi sento un po’ stupida e voltandomi verso il bancone, cerco di ricompormi velocemente, farfugliando un frettoloso e smangiucchiato… Ci ho ripensato…

Ho gli occhi bassi e il pratino sotto i miei piedi ha celato i passi dietro le mie spalle.

Mi sento aderire un corpo caldo dietro la schiena e non solo lì…
Con le mani ancora sulla chiusura dei pantaloncini sento un pulsare ritmico dietro le natiche, mentre le orecchie sono solleticate dai peli delle treccine che sono dannatamente vicini…

Non mi muovo di un millimetro, le labbra del tipo sfiorano il mio lobo destro, e poi sento un basso sospiro nel padiglione auricolare…

” Se vuoi ti presto io, un costume di sotto”

Rimango in silenzio, l’unico che risponde è il mio clitoride dannatamente eccitato che sembra ricercare attenzioni.

E forse lancia anche segnali radar , visto che le pulsazioni dietro le mie natiche si fanno più sonore…

Il tipo, senza trovare alcun ostacolo, mi infila le mani nei pantaloncini e raggiunge la mia passerotta fermandosi un momento, mentre le sue labbra tornano a sfiorarmi le orecchie…

” Abbiamo un po’ di pelo qui, bene, mi piace la donna naturale”

e con la mano scende ancora, più giù, accarezzando piano e con lentezza lo spacco vaginale

Sembra non avere alcuna fretta, le dita si muovono con destrezza, raggiungono l’apertura della vagina, la superano e sfiorano quella anale.

Con una pressione leggera, nemmeno tanto forzata mi manipola in modo che alzi il sedere verso il suo cazzo, che è ancora al suo posto, nel costume, ma che sento duro e svettante, come se non ci fosse niente tra le nostre epidermidi

Seguo il movimento della mano e mentre dietro sento l’asta che si appoggia al solco, la mano si ritrae dal luogo dove era, per raggiungere la figa e per insinuarsi in lei in modo tanto rapido che mi sento svenire dalla voglia di essere presa.

Ma non un suono esce dalle mie labbra, che serro tra i denti.

Le dita entrano ed escono dalla mia intimità, sento il tessuto di cotone tra le mie gambe che si inumidisce via via fino a che, sinuose come un serpente, fuoriescono dalla mia caverna intima e deliziosamente, si avvicinano al clitoride

È quando si appoggiano sul bottoncino fremente, che sta per scapparmi un gridolino,, sedato velocemente dal palmo dell’altra mano che era ancora libera di agire.

Presa di sorpresa socchiudo gli occhi e inarco il collo, mentre sento l’affondo di un morso sul collo, il cazzo di lui sullo spacco del culo e le sue dita che stavano filosofeggiando con il mio clitoride, ora stringendolo tra pollice e indice, ora carezzandolo favorite dagli umori che continuavano a fuoriuscire dalla vagina.

Oh sì che sensazione sublime mi prende, vorrei che non finisse mai

Le cosce iniziano a tremare, il morso si scioglie in una leccata lasciva che mi insaliva.collo, spalle, orecchie…

Mentre le dita tornano ritmicamente ad affondare in me e poi riprendere possesso del clitoride che lancia messaggi sempre più inequivocabili…

Il battito cardiaco mi esplode nel petto, lo sento nelle orecchie sembra che risuoni in tutto il mio corpo.
Dietro di me lui si struscia lungo le natiche e continua a leccarmi e mordermi e io non sto capendo più nulla

Vorrei respirare e mi rendo conto, con in misto di eccitazione e paura che la sua mano tiene coperta non solo la bocca, ma anche il naso

È con apprensione che sollevo entrambe le braccia verso la sua e con le mani cerco di togliere o spostare la sua dal viso per poter almeno respirare col naso.

Lui dapprima non sembra capire i miei movimenti sconnessi, e continua a masturbarmi selvaggiamente, poi forse si accorge che qualcosa non va e sposta la mano, portandola alla gola.

Libera di respirare, prendo grandi boccate di aria tossendo leggermente per l’afflusso improvviso dopo la mancanza e infine sento una sensazione che mi avvolge tutta, da capo a piedi…

Tento di serrare le gambe che mi rimangono aperte dalla sua, forte, maschile, che continua ora a penetrarmi ora a sgrillettarmi ferocemente mentre l’altra sul mio petto, mi impedisce di cadere in avanti, ma forse anche di sottrarmi a quella piacevole tortura…

Ohhhhhhh un sospiro prolungato abbandona la mia gola, fuoriuscendo sonoro dalle labbra.

Le gambe cedono, e non trovando altro ostacolo tra le gambe mi ritrovo in ginocchio con i palmi a cercare di attutire la caduta al suolo.

Ed è in un attimo, veloce come un battito di ciglia, mentre cerco di sollevare il viso in alto per capire cosa sta succedendo, che mi ritrovo la sua asta presentarsi davanti alle labbra…

Gonfia violacea e incredibilmente grande

Apro le labbra per respirare penso ed è l’attimo che attendeva, per insinuarsi in me, finalmente…



Uno, due colpi in cui il cazzo colpisce la gola creando conati e mi ritrovo il viso impiastricciato di sperma che stà godendo su di me

Fine

Spero che questo vi piaccia, scritto or ora

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Debbo specificare, che non trattasi di 2 come numero sommato, ma come finale.

MentiParallele

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