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Racconti Erotici Etero

VEDOVA

By 17 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando una donna rimane vedova in giovane età
La mia vita:
A 18 anni ho conosciuto un signore (Bruno) di 40 anni più vecchio di me, uomo ben messo, capelli bianchi, molto affascinante’.dirigente d’azienda, in sostanza tutto per essere ammirato da una ragazzina.
Lui frequentava casa nostra essendo amico e titolare di mio padre che svolgeva la mansione di amministratore delegato nella ditta di proprietà di questo amico.
Ho notato come mi guardava (ho avuto sin da ragazzina un eccellente fisico quasi da modella), soprattutto quando io facevo la maliziosa mostrandomi (tanto era un amico di papà) in abiti succinti o in pantaloncini corti o in bikini sul bordo della nostra piscina del giardino.
Ah, dimenticavo di dire che lui non era sposato, diciamo uno di quei scapoloni resistenti a qualsiasi tentazione e questo, naturalmente, mi affascinava immaginandolo con chissà quante donne era andato a letto e come potesse essere bravo in quel settore.
Era mia convinzione, tra l’altro (sbagliando, l’ho appurato più tardi nel tempo) che andasse a letto con mia madre e la mia fantasia correva, correva e correva anche tanto.
Un giorno d’estate, mentre mio padre stava in ufficio e mia madre era andata un paio di giorni dai suoi, &egrave venuto a casa con una scusa banale (voleva parlare con mamma, facendo finta che non sapeva che non c’era) io ero a prendere il sole in giardino e lui senza nessun ritegno (accertatosi che mia madre non c’era) mi chiede se può rimanere a dialogare un po’ con me”
‘Certo’ rispondo
A dire il vero ci speravo!
Prende una sdraio e si siede di fronte a me, parliamo del più e del meno, mi chiede coma va la scuola e via dicendo’..
Decido di fare un tuffo in piscina e lo apostrofo
‘Peccato che non hai il costume altrimenti ti facevi il bagno anche tu’
‘ma io il costume ce l’ho, aspetta che mi cambio’ risponde
In un attimo riappare in costume da bagno, statuario, veramente un bell’uomo!
Scende in acqua e facciamo un po’ di volteggi, lui si avvicina sempre più, a volte mi sfiora poi si retrae come avesse timore, io comincio ad essere emozionata, mi viene qualche brivido alla schiena’.dio mi sto innamorando?….non può essere, sicuramente però mi eccita la situazione (tra l’altro io, non l’ho detto, ero ancora vergine, solo qualche giochetto con qualche amico di scuola e nient’altro, a dire il vero non avevo nemmeno mai visto un’organo maschile nella realtà, solo qualche foto su dei giornali).
Ad un certo punto come se fosse scivolato mi abbraccia ma subito mi lascia e mi chiede scusa, io balbetto.
Va oltre e mi chiede se so galleggiare sulla schiena (io lo sapevo fare), rispondo di no (malizia femminile), si offre volontario a insegnarmi, accetto
Mi mette una mano sulle spalle e una sulla schiena, quasi sulle natiche, mi aiuta a sdraiarmi sul pelo dell’acqua, mi fa allagare le braccia e le leggermente le gambe e mi regge solo che la mano sulla schiena scende sul mio culetto, lo tiene tutto in mano, chiudo gli occhi, sogno!!!!!…. e non solo, sento qualcosa dentro di me, lui (uomo esperto e scafato) se ne accorge, mi guarda e sorride continuando a tenermi il culetto nella sua mano.
Chiudo gli occhi, vado in estasi, tiro dentro un sospiro di piacere, lui impassibile’.sta giocando con me, si rende conto che sto morendo dal piacere e mi sta tirando come una corda di violino.
Il gioco dura ancora un po’, ma non resisto più e parto con un orgasmo’.lui mi regge ancora più decisamente, sarei affondata se non lo avesse fatto, aspetta che finisco il mio sussulto d’amore, poi mi fa mettere in piedi e mi accarezza il viso, mi passa un dito sugli occhi, sulla punta del naso, sulle labbra’.sono in trans’sono nelle sue mani, sono alla sua merc&egrave, non riesco a parlare ho un groppo alla gola, ho voglia di lui, ho voglia di vedere il suo sesso, ho voglia di fare all’amore con lui’.cristo se ho voglia’.. sto godendo come una pazza’lui, disgraziato, sorride, si rende conto del mio travaglio e gioca con me come il gatto con il topo’sto impazzendo, non mi controllo più e in un attimo di impeto metto la mia mano destra in mezzo alle sue gambe, sento un fardello di marmo nella mano, oramai sono lanciata ho rotto il ghiaccio e gli tiro giù il costume liberando quell’arnese ,esce, duro, statuario, bellissimo (ripeto non avevo ami visto un cazzo dal vero), una sensazione meravigliosa”gli faccio capire che ho voglia di fare all’amore con lui, mi spingo oltre e gli dico:
‘Sono vergine, voglio che sia tu il mio primo uomo, ti prego rendimi donna’
‘No’ risponde..’capisco il tuo desiderio e il mio &egrave altrettanto forte ma io non posso approfittare di un momento come questo, potresti in seguito pentirti e di conseguenza invece di ricordarmi come un piacere mi odieresti e io non voglio questo’
‘Rifletti”continua” e il tempo ti darà la soluzione’
Ci rimango male (accidenti non mi vuole) penso.
Lui si rende conto dei miei pensieri e mi rassicura:
‘Tu stai pensando che io non ti voglia, vero?…..se veramente non ti volessi mi sarei eccitato così come hai potuto notare tu e come lo sono adesso’
‘Ti desidero tantissimo, sei bellissima, ma tu potresti essere non mia figlia, addirittura mia nipote ma nonostante tutto sarei l’uomo più felice del mondo se ti rendessi donna ma, come ti ho detto prima, bisogna che tu ci rifletta a mente fredda’
I giorni successivi passarono con il mio tormento, mi vergognavo per quello che avevo fatto.
come mi aveva giudicata quell’uomo?
cosa aveva pensato di me?
La solita sbarbina puttanella pronta a darsi al primo venuto?
Non osavo incontrarlo per fortuna lui non vene mai a casa nostra per una settimana, io intanto cominciavo a riordinare le mie idee e, forse anche se con rammarico, ammiravo quell’uomo, ammiravo la sua personalità, la sua fermezza di essere uomo maturo.
Passarono all’incirca tre mesi e un giorno davanti alla scuola, mentre aspettavo il pulman, casualmente (?) passa Bruno con la sua auto, si ferma, accosta e mi chiede se voglio un passaggio.
Un tuffo al cuore, quasi svengo
‘Si certo’ biascico
‘Allora Sali’ mi dice aprendo lo sportello.
Sono in macchina con lui, da quel giorno in piscina non era mai più capitato che avessi un contatto diretto con lui.
‘Come stai?’ mi chiede
‘Bene’ rispondo
‘Come mai’ mi dice ‘il tuo ragazzo non ti accompagna a scuola?….di soliti i ragazzi accompagnano sempre l’amorosa con il motorino’
‘Ma io non ho il ragazzo’ dico
Meravigliato (o finto meravigliato) ‘Non hai un ragazzo? Tu così bella non hai un ragazzo? Non ci posso credere’
‘E’ così’ dico
‘L’ho sempre detto io che i giovani di oggi non capiscono niente’ prosegue ‘ come si fa a non accorgersi di una ragazza così bella e deliziosa’mahhhhh’
Arriviamo a casa.
Prima di scendere mi chiede
‘Ti ha dato fastidio che ti abbia accompagnata a casa in macchina?…magari qualche amica o amico potrebbe pensare male’
‘Assolutamente no’ dico ‘anzi mi fa sentire grande’ dico sorridendo
‘Allora se mi capitasse ancora mi posso permettere di chiedertelo ancora, vero?’
‘Certo’ dico ‘ne sarò onorata’
Mi fa scendere (meno male, ero preoccupata che potesse accennare a quel giorno in piscina, sarei morta dalla vergogna)’. Parcheggia la macchina e mi accompagna dentro casa, soliti convenevoli con i miei genitori, si accomodano in salotto mentre mamma prepara un caff&egrave!
Passano alcuni giorni e io scrutavo sempre la strada con la speranza di vederlo arrivare, niente!!!
Invece un giorno’eccolo!!! Dio, il mio cuore sussulta’si ferma, salgo, ripartiamo.
Senza troppi giri di parole esordisce
‘Senti Claudia, io ci ho riflettuto molto’
(Dio) penso (adesso parla del giorno della piscina e io che gli dico?)
‘Ho deciso di porre fine alla mia vita da scapolo, sempre se la persona con la quale vorrei vivere i miei ultimi anni di vita sarà disponibile a farlo’
Non riesco a dire niente, vorrei dire tante cose ma non riesco a dire niente, solo
‘Sono sicura che ci riuscirai’
‘Ecco Claudia’ continua ‘la donna che vorrei fosse al mio fianco’ti prego non prendermi per un pazzo o un vecchio maiale, ti prego di giudicarmi come un uomo innamorato’.ecco, ripeto la donna che vorresi al mio fianco’.sei tu!!!….tu Claudia’
Sto per svenire, ho la bocca secca, la lingua impastata, mi rendo conto che non aspettavo altro, mi rendo conto che dal giorno della piscina non ho fatto altro che pensare a lui, adesso mi ritorna in mente il film dei miei ultimi tre mesi.
Lui mi incalza ‘Vedi Claudia, io so quanto quel giorno tu mi abbia desiderato’ (eccolo ci &egrave arrivato) ‘sappi che il mio desiderio nei tuoi confronti era ed &egrave abbondantemente più forte del tuo e so, almeno penso di sapere, che se volessi potrei riaprire quel discorso con una forte di dose di possibilità di successo’..Però io non voglio questo, o almeno non adesso e non solo questo, io voglio vivere la mia vita con te e per dimostrarti che sto parlando seriamente ti faccio una proposta: io non ti toccherei, sempre se tu accettassi la mia proposta, con un dito fino al giorno del nostro matrimonio’
‘Non voglio una risposta adesso, non voglio forzare la tua decisione qualsiasi essa sia, riflettici, se vuoi consigliati con chi vuoi, magari tua mamma’ ( e qui ho pensato che le mie fantasticherie erano errate, non credo che mi avrebbe chiesto di sposarlo e tanto meno di chiedere consiglio a mia madre se lui fosse l’amante di lei, non credo proprio anche, perché non lo ritenevo uno stupido).
‘Non ti verrò più a prendere’ continua ‘non voglio forzare la tua decisione’
‘Se vorrai, quando vorrai, come vorrai mi comunicherai la tua decisione in merito e sappi fin da ora che qualsiasi essa sia, naturalmente io mi auguro affermativa, ma se non lo fosse sappi che per me rimarrai sempre la Claudia che ho sempre conosciuto, ti giuro che non ci sarà mai rancore nei tuoi confronti, rammarico si, ma mai rancore, capirei moltissimo la tua posizione’.
Aspetto due giorni, il mio cervello &egrave in tilt, non connetto più, a scuola un disastro, a casa irascibile, intrattabile, in definitiva: una frana.
Mia mamma si rende conto del mio stato d’animo e comincia da indagare per cercare di capire il perché.
Mi faccio coraggio e gli dico cosa mi &egrave successo e cosa mi sta succedendo’.lei rimane senza parola, dopo un po’ si riprende e dice:
‘Bruno?…Bruno ti ha chiesto di sposarlo?…Bruno che in vita sua ha giurato che non si sarebbe sposato mai?…dai non ci posso credere’non &egrave possibile, vuole giocare con te’
A quel punto, non voglio che Bruno faccia la figura dell’adescatore di ragazzine e racconto tutta a mia madre’tutto, cio&egrave dal giorno della piscina e aggiungo anche i particolari.
Mamma &egrave impietrita ma riesce a dominarsi e mi chiede:
‘Tu cosa ne pensi?”.’sei tu che devi prendere una decisione, non ti posso dire niente se prima non so quale &egrave la tua posizione mentale, non ho intenzione di condizionarti minimamente’
‘Naturalmente’ continua ‘dobbiamo fare partecipe anche tuo padre di questa cosa e se vuoi stasera glie ne parlo io’
‘Mamma’ dico io ‘io sono innamorata di quell’uomo mi da un senso di sicurezza, mi affascina, mamma io dal giorno dell’episodio della piscina non ho fatto altro che pensarlo, mamma io lo vorrei, anzi lo voglio’
‘Hai riflettuto’ mi dice lei ‘ che quando avrai 40 anni, nel pieno della tua vita, sia sessuale che mentale avrai un marito che sfiorerà gli 80?’ ” ‘avrai la forza di essergli fedele?…..avrai la forza di rinunciare a quello che una donna di 40 anni desidera?….rifletti su tutto questo e prima che io ne parli con tuo padre mi comunicherai la tua decisione, &egrave inutile metterlo in uno stato inferiorità morale nell’azienda’lo capisci, vero?’
‘Certo mamma, lo capisco e stai certa che rifletterò attentamente a quello che mi hai detto’grazie mamma!’
Due giorni dopo comunico a mia madre che &egrave mia intenzione sposare Bruno’..mamma lo comunica a papà, il, quale non batte ciglio a parte che io, comunque non lascio la scuola”era il mio ultimo anno di maturità e papà ci teneva moltissimo.
Tralascio il resto”.
Dopo sei mesi, superato brillantemente l’esame di maturità, ci sposiamo’nel frattempo Bruno l’unica effusione che si &egrave permesso nei miei confronti sono stati solo dei baci molto appassionati, per tutto il resto ha mantenuto quello che aveva promesso, ma io lo sapevo fin dall’inizio che sarebbe stato così.
Grande cerimonia, grande rinfresco nella villa di famiglia
La prima di notte di nozze la passiamo nella camera da letto allestita a casa nostra (cio&egrave nella casa dove poi siamo andati a vivere io e Bruno).
La descrizione della prima notte merita un capitolo a parte che racconterò prossimamente.
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NOTA FINALE DI QUESTO PRIMO EPISODIO:
Io sono una donna di 45 anni, purtroppo, vedova’.Bruno mi ha lasciata 3 anni fa alla non giovane età di 82 anni, siamo stati insieme 23 anni, abbiamo avuto due figli un maschio e una femmina, siamo stati una coppia felice, non ho mai tradito mio marito e, credo che, nemmeno lui lo abbia mai fatto nei miei confronti.
Alla fine vi spiegherò perché ho deciso di raccontare la mia vita su milù!!!!!
LA MIA PRIMA NOTTE DI NOZZE.

Finito il rinfresco, verso le 21 dopo aver salutato alcuni ospiti rimasti e i miei genitori, ci siamo recati a casa.

Bruno non ha voluto che ci accompagnasse nessuno, ha guidato lui la nostra macchina.
Devo premettere che soprattutto Bruno era rimasto sobrio come se non fosse stato il suo matrimonio e a me (ma non era assolutamente mia intenzione) mi ha pregata di non eccedere con lo champagne, lo ha fatto sussurrandomi all’orecchio (a proposito per tuta la giornata lui &egrave stao sempre vicino a me, anche quando gli amici lo chiamavano per festeggiare, pretendeva che io fossi con lui):

‘Non bere, stasera ti voglio sobria e presente, voglio farti scoprire il mondo e te lo dovrai ricordare per sempre come il giorno più bello della tua vita’

Ci avviamo, &egrave di un’attenzione, come sempre, nei miei confronti ammirevole, mi fa sentire una signora importante, mi aprelo sportello della macchina e tenendomi la mano destra nella sua sinistra mi fa accomodare”Richiude con delicatezza lo sportello e si mete alla guida, prima di partire si china verso di me e mi da un bacio sulla bocca che mi lascia senza fiato, dicendomi:

‘Finalmente questa sera potrò soddisfare quel tuo e mio desiderio che abbiamo avuto in piscina circa un anno fa’

Mi fa una carezza sul viso e mi accarezza con un dito gli occhi e la punta del naso’..ho i brividi, mi sta estasiando!
Arriviamo a casa, tutta illuminata, aveva previsto e prevenuto tutto, il vigilante che durante la giornata era rimasto di guardia, era in macchina e appena siamo entrati nel cancello del giardino, lui ha messo in mto e senza nemmeno guardarci si &egrave avviato, andando via, lasciandoci nella nostra privacy.
Scende dalla macchina, non mi muovo dal sedile (mi ha abituata che lui mi apre lo sportello), lo fa, prende la mia mano e mi invita a scendere, mi accompagna tenendomi sottobraccio fino all’uscio di casa, appena dentro, lo chiude alle nostre spalle e mi prende in braccio, mi porta verso la camera da letto, mi corica sul letto con una delicatezza come se stesse trattando una reliquia.
Mi suggerisce di andare in bagno per preparaci.
Abbiamo due bagni contigui, uno per lui uno per me, tralascio le nostre (tra l’altro potrei raccontare solo le mie) azioni in bagno.
Usciamo, quasi contemporaneamente, lui subito aPpena dopo di me, sono sicura che mi stava aspetando ma non me lo voleva far notare.
Indosso una camicia da notte (che mi aveva suggerito mia mamma) di colore verde chiaro, sotto dell’intimo lingery di colore nero”profumo chanel.
Lui un pigiama di seta blu.
Rimaniamo per un momento in piedi a guardarci, come se ci ammirassimo, poi lui si avvicina e incomincia ad accarezzarmi, prima il viso, poi le spalle, la schiena, va sui seni, vibro come una foglia al vento, lui si rende conto della mia emozione e mi dice di restare calma e di rilassarmi:

‘Cara non ti preoccupare, se hai timore, non lo facciamo, giochiamo soltanto’io voglio che tu lo desideri veramente e che tu sia pronta anche mentalmente, non solo fisicamente’

E’ pieno di attenzioni nei mie confronti, mi confonde le idee, mi eccita da morire quella situazione.
Mi distendo sul letto e gli chiedo di venire vicino a me..lo fa, mi accarezza di nuovo il viso come se volesse venerarmi, poi poggia una mano sulle mie ginocchia e comincia a risalire sotto la camicia da notte, mi accarezza le cosce, io lo stimolo allargandole un po’, continua nella sua esplorazione con dolcezza, mi tira su la camicia e mi fa sedere sul letto, me la sfila, continua con le sue carezze estenuanti, mi bacia sul collo, dietro le orecchie, scende piano piano con la sua bocca sui miei seni, li bacia e prima di farmi ricoricare sgancia la clips del reggiseno, rimango a petto nudo, lui sembra che straluni gli occhi alla visione del mio seno, piccolo (a quel tempo una terza misura mi andava larga), ci si tuffa sopra, mi fa distendere, prende le mie coppette, alternativamente, tutte in bocca, mi bacia, mi lecca i capezzoli, non ci vedo più, vado con un orgasmo non voluto ma intrattenibile.
Si rende conto che sto godendo, continua a baciarmi, non mi molla e incunea una mano sotto le mie mutandine’.arriva nel regno dell’amore, l’accarezza come se fosse una reliquia, passa un dito nella fessurina bagnata, mi sfila le mutandine’.lui nel frattempo &egrave rimasto perfettamente vestito nel suo pigiama di seta blu’solo che si notava e si sentiva quando mi si avvicinava, il rigonfiamento sotto ai pantaloni”li c’era (e io lo sapevo) lo strumento della mia gioia, quello strumento che mi avrebbe reso donna (e non vedevo l’ora) a tutti gli effetti, ma mi piaceva che fosse lui a condurre il gioco, avevo (come ne avevo sempre avuta e come ne ho avuta successivamente) fiducia in lui.
Sono nuda’tutta nuda’distesa sul letto tutta nuda al suo sguardo’.tutta nuda alla sua merc&egrave.
Mi allarga un po’ le gambe, si china con la testa fra di esse e comincia a baciarmi sulla mia patatina, si posiziona in ginocchio in fondo al letto, mi allarga ancora di più le gambe’.la mia grotta d’amore &egrave ala sua vista completa, si sfila la giacca del pigiama, rimane a torso nudo, si tira giù il pantalone, &egrave con i boxer, se li toglie e libera alla mia vista (ma non lo avevo dimenticato) il suo arnese d’amore.
Riesco finalmente a parlare e gli chiedo di farmi subito donna, si rende conto che non resisto più, che lo voglio fortemente e, considerando, che avendo avuto un orgasmo ero, quindi, più che lubrificata.
Avanza verso di me, mi fa retrarre le gambe, si china leggermente sul mio corpo, sfiorandomi con il suo, si posiziona con il membro sulla mia vogliosa grotta, mi guarda negli occhi e mi dice:

‘Cara, non ti preoccupare, rilassati e se ti faccio male dimmelo che mi fermo subito’

‘tesoro’ dico ‘prendimi non vedo l’ora che tu mi prenda, voglio essere tua, tua in tutti i sensi’

Avanza piano piano, si ferma, mi rilasso un po’, avanza di nuovo, &egrave dentro per più della metà, a me sembra una trave di cemento per quanto lo sento enorme, continua a spingere’.&egrave arrivato in fondo’.dio &egrave arrivato in fondo’.sono donna, sono la sua donna, dio che bello, il mio sogno iniziato quel giorno in piscina si &egrave realizzato

SONO DONNA!!!!!! DIO SONO DONNA !!!!!!
IL MIO BRUNO MI HA RESA DONNA’.CHE MERAVIGLIA!!!!!

Le fasi successive della notte credo che non siano interessanti da raccontare anche, se devo dire, che sono state molto intense.
Forse un giorno lo farò.

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