Sono in ritardo, come sempre del resto.
Indosso la gonna ed il top di fretta, mi appresto a truccarmi quando il trillo del citofono mi annuncia che lui è già arrivato. Lo aspetto sulla porta, è ancora al telefono con un collega, mi dà un bacio rapido ed entriamo in camera. Mi rimetto allo specchio per finire di truccarmi mentre lui si spoglia per fare una doccia al volo prima di partire. Per qualche istante rimane con la camicia aperta, mentre ancora è al telefono, e mi incanto a guardare il suo corpo.
Siamo in ritardo, ritorno a truccarmi, mi mordo il labbro. Quando lascia la camicia così sbottonata gli salterei addosso.
Finalmente saluta il collega, viene verso di me, mi prende i fianchi e mi fa inarcare la schiena. Solleva la gonna e la visione del perizoma di pizzo sul mio sedere così esposto lo eccita visibilmente.
‘ma non siamo in ritardo?’ gli chiedo.
‘shhh, solo un po’, veloce veloce’ mi risponde.
Non me lo faccio certo ripete.
Coccolo la sua erezione con la mano, stringendo e facendolo arrivare al limite della durezza. Mi spinge a mettermi a pecorina, con la schiena piegata a novanta gradi ed appoggio le mani contro lo specchio.
Non c’è tempo per svestirmi, sposta il perizoma di lato e con un solo movimento entra dentro di me facendomi gemere di piacere. Si fa strada, sono stretta e vogliosa, lo sento così dentro da darmi una leggera scossa di dolore. Mi prende per i fianchi ed inizia a scivolare dentro e fuori, ad affondare velocemente. Mi slaccia il top che indosso e sposta il reggiseno, strizza i capezzoli, ci gioca e poi si afferra ad entrambi i seni, stringendoli forte fra le mani spinge sempre più violentemente dentro di me.
Non c’è tempo. Fa troppo caldo. Mi siedo sulla scrivania ed apro le gambe per invitarlo a prendermi così. Guardo rapita il suo membro entrare ed uscire. Mi piace vederlo farsi strada in quella stretta fessura, aprirla fino ad entrarci. Seduta in quella posizione lo sento riempire tutto lo spazio che c’è dentro, fino a toccare il limite. E di nuovo esce mentre ansimo ed ancora entra, e mi apre, e mi riempie, mentre il piacere cresce e lo guardo, e guardo lui, il suo viso perfetto, il suo corpo statuario e sento dentro qualcosa che si contrae, che si stringe ancora di più attorno al suo membro, riduce lo spazio e lui fa più forza per entrare e spinge più violentemente su quel punto sensibile e dal piacere le lacrime mi rigano il viso mentre mi porta all’apice, e viene anche lui, riempiedomi dei suoi schizzi caldi che mi regalano un ultimo, piacevole, spasmo.
Siamo davvero in ritardo.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono