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Racconti Erotici Etero

Venerdì siamo andati in discoteca

By 7 Giugno 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

&egrave venerdì il mio amante e padrone Mario (nome inventato), mi vuole portare a fare porcate come suo solito, mi comunica nel pomeriggio come devo vestirmi ed io come sempre eseguo, docile ed obbediente.
Esco dal lavoro corro a casa, mi lavo, preparo la cena per mio figlio, lui mangia in fretta ed esce con gli amici, mio marito non &egrave a casa &egrave spesso fuori per lavoro e quindi sono completamente libera.
Mi preparo come richiesto, indosso, un top di pizzo nero semi trasparente, una gonna a pieghine larga e corta, mi trucco in maniera molto volgare e metto le scarpe con un tacco altissimo, mi guardo allo specchio, sono proprio oscena, faccio un giro su me stessa, la gonna si alza lasciando in vista il culo carnoso.
Guardo l’orologio, sono le 22,30 lui dovrebbe arrivare a momenti, infatti sento suonare il citofono, mi precipito con il cuore in gola &egrave lui, esco di casa e salgo sulla sua auto, solo ora mi dice che mi porterà in disco, gli chiedo quale ma lui non risponde.
Fatti un po di chilometri arriviamo vicino alla stazione Garibaldi dove mi dice che c’&egrave la disco, lasciamo la macchina, mi fa camminare davanti a lui per poter ammirare il mio sedere, ogni tanto mi ordina di alzare la gonna, cosa che eseguo, mostrando così le chiappe a chi passa in auto (non vi dico le strombettate)
Arrivati davanti al locale, entriamo, il posto &egrave semi-pieno di gente, nella prima pista noto che ci sono parecchi maschi che ballano tra loro, poi guardando bene vedo anche donne tra loro, mi giro verso Mario e gli chiedo dove mi a portata, lui mi dice di non preoccuparmi che poi l’ambiente cambia, in effetti dopo un po’ che siamo dentro, vedo arrivare altra gente ci sono un po di tutti tipi dal travestito al padre di famiglia che va a broccolare.
Mario mi fa bere e a metà serata sono quasi sbronza, mi lanciavo sulla pista a ballare, mi muovevo come una forsennata, spesso i maschi mi si facevano attorno per toccarmi con una scusa, penso che in tanti abbiano sentito e visto che avevo le chiappe nude, di sicuro in tanti hanno visto le mie tette ballonzolare nel top.
Sentivo gli occhi addosso e questo mi faceva bagnare ero su di giri sia per l’alcool che per gli sguardi, anche le toccate fugaci contribuivano parecchio a tenermi su.
Sono ritornata la divanetto dove era seduto Mario e mi sono messa vicino a lui, mi a baciato con passione toccandomi in mezzo alle cosce, ero un lago.
Si &egrave staccato dalla mia bocca e avvicinando la bocca all’orecchio mi a detto: ‘vada a ballare in mezzo a quel gruppetto di ragazzini’ io ero come inebetita, mi sono alzata e sono partita verso di loro.
Erano in 4 ragazzi, quando gli sono arrivata vicino li ho visti bene, dovevano essere li a festeggiare la fine della scuola, dovevano avere al massimo 19/20 anni, facendo finta di niente mi sono intrufolata tra loro, vi potete immaginare che scompiglio appena mi hanno vista li davanti piroettare con la gonna che si alzava, lasciando in vista tutta la mia merce.
Dopo un primo momento di sbandamento mi si sono stretti intorno, sentivo il loro alito caldo sul collo e in faccia.
Ballavo e mi sbattevo e loro li intorno, mentre ballavo la gonna si alzava e mostravo il culo e il pelo, uno si &egrave avvicinato al mio orecchio e gridandomi dentro mi a detto di alzare anche il top per fargli vedere le tette, l’ho fatto ero chiusa in mezzo a loro con le tette fuori, hanno allungato le mani, le sentivo da tutte le parti.
Mi sono bagnata ancora di più risentivo come una cagna in calore, ero quasi partita, credo che se Mario non fosse arrivato a prendermi avrei scopato li in mezzo.
I ragazzi ci sono rimasti un pò male quando lui mi a portata via,uno gli &egrave andato a parlare, li ho visti confabulare per un po’, poi &egrave tornato da me e siamo usciti
Ma non siamo andati verso la sua auto, a preso una stradina un pò buia e non molto frequentata, mi a fatto spogliare, pensavo volesse scoparmi, ero pronta, avevo una voglia da impazzire.
Li nuda sul marciapiede (non passava nessuno &egrave una stradina poco trafficata), con la figa che colava di caldi umori e i capezzoli tesi e duri pronti a tutto, quando ho visto il gruppetto di ragazzi arrivare.
Mi si sono fatti intorno, mi hanno messo le mani da tutte le parti, si sono slacciati i calzone e in poco tempo avevo i loro cazzi intorno, mi hanno fatto mettere a pecorina, uno mi &egrave entrato in bocca, mentre un altro mi infilava da dietro, avevo le mani occulte da altri 2 cazzi, mi hanno sbattuta, per un po poi il primo mi &egrave venuto in faccia e il secondo nel culo, hanno lasciato poi il posto ad altri due che subito si sono avventati su di me.
In pochi attimi mi sono ritrovata con un’altra dose di sborra in faccia e una in figa, ero piena di caldo seme.
I ragazzi si sono rivesti e sono andati via, lasciandomi li piena di sborra colante, Mario mi a restituito i vesti e senza farmi pulire siamo ritornati all’auto e poi a casa, dove lui mi a lasciato ed &egrave andato via.

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