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Racconti Erotici Etero

Viaggio di ritorno

By 15 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Durante un viaggio a Londra con Claudia in cui commettemmo parecchie ‘pazzie’ sessuali pernottammo per un paio di giorni in un hotel molto carino dove la responsabile era una ragazza molto carina di nome Cristin che conoscemmo dal primo giorno con molta simpatia; un sorriso solare, coinvolgente ed entusiasmante; durante il soggiorno questa ragazza dai capelli lunghi e molto affascinante scambiava con me dei sorrisi coinvolgenti; non so come ma mi distraeva un po’ dalle attenzioni che Claudia mi richiedeva’..molto spesso dopo la colazione mi fermavo a parlare con lei’.una dolcezza incredibile e una voce suadente; la sua voce rimbalzava nelle mie orecchie, nel mio corpo, i suoi occhi mi penetravano e rimbalzavano fino a prendere i miei sensi nel loro più profondo essere; Claudia notava questo comportamento ma non era gelosa anche perché il nostro era un rapporto molto carnale anche se un pochino era ironica nei miei confronti; il giorno prima di partire scesi nella hall e prima di saldare il conto Claudia si assentò per fumarsi una sigaretta fuori dell’hotel; Cristin vide tutto ciò e mi chiese:
– Scusami Claudio devo riconsegnare una borsa a un cliente ma deve essersi incastrata la chiave della porta dello sgabuzzino’puoi aiutarmi?
– Certo Cristin’.se posso
Aveva un sorriso smagliante’.la aiutai nell’intento e appena dentro passandomi da dietro mi carezzò le natiche stringendole e appena avanti a me’.non mi fece dire niente e con la punta della lingua assaporò le mie labbra percorrendole per tutta la loro orizzontalità; io le dischiudi leggermente ma rimasi imbambolato’..mi porse sulla mano una mail e un numero di telefono e mi disse.
– Credo che io e te ci rivedremo presto”io adoro Roma
Ci salutammo e ripartii ‘.non riuscivo a pensare ad altro fino a che giungemmo a Roma’..Claudia aveva notato questo assorbimento nei pensieri ma non mi chiese niente’.ci salutammo riaccompagnandola e tornai verso casa; passarono i giorni e mi assorbivo spesso a pensare a Cristin tant’&egrave che a volte mi distraevo pericolosamente anche sul lavoro; alla fine mi decisi ma non telefonai’..scrissi a Cristin un’e-mail’.dovevo liberarmi di quel peso per vedere se tutto questo era una banalità, una provocazione effimera o altro; dopo averle spedito qualche frase di prassi e qualche bacio virtuale’.aprii la posta più volte per controllare se c’erano risposte’dimenticandomi maldestramente del fuso orario’.un’ora non &egrave poco per accender e il computer; passate due ore mi comparve una busta di outlook e leggendo scoprii le sue parole’..anche via mail mi trasportava’..sembrava sensuale anche nello scrivere; mi rispondeva che aveva contato i giorni nell’attesa di un mio contatto’già perché lei non aveva nessun recapito visto che la prenotazione l’aveva fatta Claudia e di me aveva solo un documento; ero felice di rivedere qualcosa di lei, qualcosa che mi segnalasse che esisteva davvero; nei giorni seguenti ci scrivevamo cose dolci miste a doppi sensi, tripli e a volte addirittura quadrupli; ma bando alle facezie mentre bevevo un bicchiere d’acqua per poco non mi strozzai leggendo da sua e-mail:
‘Ho prenotato il volo e tra quattro giorni sarò da te’.’; non sapevo se scomparire o essere entusiasta e il mio istinto optò per la seconda ipotesi; contavo le ore, i minuti i secondi che dividevano il momento fino a che arrivò quel giorno fatidico’..non potei prenderla all’aeroporto ma mi inventai una scusa al lavoro prendendo la macchina e portandola con me senza dirle niente’.la incontrai alla stazione da dove proveniva il terminal, la guardai e chiusi gli occhi’.il contatto con le sue labbra fu delicatissimo come quando si assaggiano i primi cucchiaini di una mousse’.sentii quella temperatura diversa’..che mi provocò una carica erotica enorme’..sentivo muovere dentro i pantaloni qualcosa di consistente mentre le nostre lingue voraci spinsero per incontrarsi e ‘mangiarsi’ reciprocamente’..un misto di lingua saliva e erotismo ci coinvolgeva’. Sentivo che mi stavo eccitando sempre di più’la scansai un po’ e la guardai dicendo
– Non ci posso credere, sei qui”vieni andiamo’..vieni
– Dove mi porti Claudio?
– Vieni’.&egrave una sorpresa”
La presi e la feci salire in macchina’.guidai senza pensare al dopo per non infervorare il mio istinto ma era difficile contenere la sua carica erotica’infatti Cristin ogni tanto si muoveva facendo salire un po’ la gonna e mostrandomi le gambe’..tra le gambe mi sentivo scoppiare ma lei faceva finta di niente provocandomi sempre di più’anzi’.dopo un po’ fece si addormentò'(o forse fece finta) ‘.nel presunto sonno Cristin si muoveva e’lanciava qualche lamentino’..le sue gambe si muovevano provocatoriamente e io mi sentivo il cazzo come se mi pregasse di scoparla”presi l’autostrada per andare in una località vicino Roma dove ho una casa in campagna (non proprio il massimo) e la strada cominciò a diventare agevole’..lei continuava a muoversi lasciando ormai completamente le cosce’.io stavo impazzendo e la mia mano invece che accarezzare le gambe si intrufolò nella sua camicetta’scoprendo che era senza reggiseno’.morbido ma allo stesso tempo sodo’.fantastico’il suo seno era una meraviglia’.sentivo il suo respiro modificarsi’e sulla bocca quasi una smorfia compiaciuta’..le mie dita stringevano i suoi capezzoli facendoli modellare nella loro durezza e il suo respiro aumentò ancora”ormai le avevo aperto la camicetta e i suoi seni uscivano completamente’.li accarezzavo stringevo fino a che non li vidi con un profilo imperioso’.i suoi capezzoli eretti e promettenti’..ma all’improvviso smisi provocando in lei quasi disappunto ma volevo eccitarla’..tant’&egrave che ormai eravamo arrivati alla casa’..lei si svegliò all’improvviso quasi incredula complimentandosi del posto ma io non la feci quasi parlare’.la feci scendere’.la portai dietro la macchina e senza aspettare di salire in casa e noncurante di qualche vicino (era abbastanza deserta la zona) la misi seduta sul cofano’.le tirai su la gonna facendo appoggiare le gambe sulla mia schiena’.le strappai letteralmente il perizoma e cominciai a leccarle la passera’.ormai completamente fradicia’.la mia lingua entro completamente dentro’dura’.con forza’.la leccavo con vigore succhiando ogni millimetro’.il suo clitoride era preda dei miei denti e Cristin godeva in maniera impetuosa’.stringendo la mia testa tra le sue gambe’.più la leccavo e più mi spingeva la testa verso lei’..senza badare a nessuno si lasciò andare a un orgasmo forte’urlando il suo piacere’.la mia bocca era piena’.dalle mie labbra colava il suo succo’..non aspettai oltre”la presi così tenendola per le natiche’..con la gonna sollevata’.lei mi tirò fuori il cazzo eretto dai pantaloni’..lo impugnò con forza e lo diresse sulla sua fica’..il mio colpo fu immediato’era troppa la voglia’.eravamo ancora sul cofano e lo spinsi dentro di lei’..lei si sdraiò e io cominciai a stantuffarlo con forza’.entrava e usciva con una ferocia inaudita’..a ogni colpo la sentivo gemere e godere’.nel silenzio della campagna i nostri lamenti erano come delle urla di lupi nella foresta’..quasi fantasticamente la presi la sollevai”la tenni sotto le natiche e la portai in quella posizione assurda in casa”la poggiai sul tavolo del salone freddo ma non per questo impedente del nostro movimento’la scopavo con passione’.il mio cazzo usciva e entrava senza sosta’.cristin godeva e urlava’.
-Scopami , scopami’..voglio che mi fai godere, voglio urlare’..
– Ti voglio far sentire un vero cazzo’..senti com’&egrave duro’senti’.godi’urla’..urlalo che stai godendo
– Siii,,,siiii’..dai ‘.mi devi riempire di sperma’.dappertutto’tutto’in bocca’.daiiii daiii
Le mie spinte erano continue la sua testa si muoveva in continuazione di lato a destra e sinistra come impazzita dal godimento’..il suo seno ballava per le continue spinte ricevute’..raggiunse un orgasmo devastante sollevandosi con la schiena fissandomi negli occhi, sbarrandoli senza fiato’.venne stringendo i miei fianchi quasi a strapparmi la pelle’.avevo il fiatone’.uscii da lei’.le presi la testa’la portai davanti alla mia cappella e continuai a scoparla nella bocca”era la mia preda’..la sua lingua sembrava impazzita intorno alla mia cappella e la sua bocca si contraeva a succhiarla sempre più forte’.sentii le pulsazioni del mio orgasmo che stavano sopraggiungendo’..le tenni la testa ben salda e dalla mia cappella partirono fiotti di sperma che la presero inondandola fino alla gola’.le sue labbra cambiavano colore colando del mio seme’..ci rovesciammo sul divano stanchi’.la ripulii delicatamente’..la accarezzai’..la portai vicino al camino mentre lo accendevo anche se non faceva freddo’.la spogliai completamente dandole una coperta e dispondendo a terra un tappeto per farla rilassare’.mi spogliai completamte anche io’senza coprire le mie nudità’.le versai dl vino rosso’.bevemmo leccando dentro il bicchiere dell’altro’..per finire con tutte e due le lingue dentro lo stesso bicchiere, sfiorandoci e leccandoci reciprocamente’.la cosa mi inebriva’.ne versammo ancora bevendo alla stessa maniera’mentre con la mano le accarezzavo le natiche’.e con le dita le esploravo il buchino posteriore’.Cristin ricominciò a gemere un pochino’..mentre bevevamo il vino nella stessa maniera’.presi il bicchiere e mentre continuavo a entrare nel suo culo con le mie dita’..rovesciai dal bicchiere un po’ di rosso sui suoi capezzoli e ‘mi abboccai lì’.lei cominciò a gemere mentre il vino colava lentamente; molto delicatamente la mia lingua lavorava sul suo corpo’le gocce fredde arrivarono ad entrare nella sua ‘tana’ e lasciando il suo orefizio posteriore mi dedicai a ‘ripulire’ il suo sesso dal nettare d’uva; Cristin gradiva queste attenzioni perché oltre a leccarla con molta calma il clitoride’le mie dita esploravano la sua fica’.entrando prima con uno poi con due dita’..Cristin ricominciò a godere’.sdraiata vicino al camino’..era uno spettacolo’.contraeva il bacino’.voleva di nuovo il cazzo’.io lo sapevo’ma aspettavo’.i suoi lamenti erano piùdi impazienza che di godimento’.venne di nuovo’.e mi infilai le dita in bocca a succhiare di nuovo del suo nettare quando all’improvviso vedendo che il mio fallo era di nuovo eretto mi diede una spinta improvvisa’caddi con la schiena distesa’.mi saltò sopra sorprendendomi e prendendo il mio cazzo in mano stringendolo con forza e se lo infilò senza premura’..cominciò a cavalcarmi’.era impressionante’.era completamente presa da una foga incredibile’sembrava indemoniata’.le sue pupille non si vedevano quasi e i suoi occhi erano socchiusi’.gemeva, godeva’.erano dei continui ‘siiiii’siiiiii.siiiii ‘ quasi strozzati come se fosse in una trance da estasi’..mi prese per i pettorali stringendoli mentre il suo bacino ondulava impazzito sfregando il mio cazzo sul suo clitoride scopandomi come posseduta dal demonio’.alternava ciò a continui movimenti sussultori che facevano sobbalzare le chiappe e le tette davanti a me che io con premura afferravo fino quasi a farle male”quando venne non urlò ‘anzi fu quasi un gemito di dolore all’apparenza ma dalla sua passera uscì una quantità assurda di succo’..era spossata’.ma non si scansava da me’.anzi continuava a montarmi dandomi ora le spalle’.
– Il cazzo me lo dai fino a quando voglio io’..voglio toglierti fino all’ultima goccia di sborra’..
Tutto ciò mi eccitava soprattutto vederla scoparmi di spalle vedendo il suo meraviglioso culo’..e la sua testa che ogni tanto cadeva all’indietro’raggiunse un altro orgasmo ‘.e all’improvviso la presi’.mi alzai con il cazzo ancora dentro di lei’la misi a pecorina in piedi e la montai come una cavalla’.la montai selvaggiamente mentre con le dita della mano le penetravo il culo”un misto tra goduria e dolore”le tolsi l’arnese dalla passera’.e le feci entrare la cappella dietro mantenendo invece le dita nella fica’..il dolore era quasi più alto del godimento ma lei diede una spinta all’indietro per farsi scopare anche il culo”la presi per i fianchi e la sbattei senza sosta’..il mio bacino sembrava un pendolino e le sue chiappe vibravano come un’onda d’urto”stavo per venire quando la feci sdraiare sotto di me’.presi in mano il mio sesso’.dall’alto la vidi aprire la bocca e menandolo un po’ feci colare la mia sborra dentro la sua bocca’.come una sorgente d’acqua”lei assaporò il mio seme’..lo ingoiò’si ripulì le labbra”mi accarezzò i polpacci spronandomi a scendere’..mi prese la cappella in bocca per non sciupare il nettare ”finito mi guardò’..e mi disse’.
‘Domani sarà un bellissimo viaggio di ritorno’

DEDICATO A CRISTIN

Morocchineri”

Sono sempre graditi i commenti da parte del sesso femminile ‘..e per chi volesse il mio contatto msn’.
morocchineri@hotmail.it mi trovate sempre di mattina e pomeriggio

P.S. grazie soprattutto a chi mi scrive”di cui non posso dare il nome pubblicamente per rispetto’.e’.grazie per i complimenti da parte di chi ha avuto uno scambio di immagine su msn

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