Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Vieni qui

By 1 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Esco dalla doccia, tu sei di là a guardare la tv.
Guardo un attimo l’accappatoio ma mi sembra troppo ingombrante, e poi è estate, allora prendo un asciugamano e me lo avvolgo addosso, è corto e mi copre a malapena.
Esco dal bagno così, seminuda, i capelli bagnati.
A piedi nudi apro piano la porta del bagno, sporgo la testa fuori e sento i rumori delle voci di un film.
Cammino fino ad arrivare davanti a te, stai lì spalmato su quel cazzo di divano in mutande.
Mi metto di fianco alla tv, di fronte a te, immobile in piedi e ti guardo.
Tu alzi gli occhi e ti distrai dal film, mi fissi, mi squadri dalla testa ai piedi.
“vieni qua” mi dici.
E io vengo là, a un centimetro davanti a te.
Con un gesto secco mi togli l’asciugamano e lo butti per terra.
Io ti guardo dritto negli occhi leggermente stupita, poi abbasso lo sguardo a disagio, mi sento rossa e calda.
Non posso fare a meno di guardarti lì in basso…e tu te ne accorgi.
Con una mano tiri giù l’elastico delle mutande e liberi il pisello.
Sei proprio rozzo.
Stai lì seduto con l’uccello di fuori, è dritto e duro, certe volte mi chiedo se è a comando perché io moscio non l’ho mai visto.
Mi sento bruciare, sento il tuo sguardo su di me, sul mio corpo, mentre io ancora non ho il coraggio di guardarti, di sostenere i tuoi occhi.
Eppure era questo che volevo.
Allora faccio una cosa strana, lo so che sarò un pò rossa ma alzo la testa e ti prendo per mano, ti tiro un pò per farti alzare, devi venire con me, tu non capisci ma mi segui.
Ti porto fino in camera, siamo in piedi, nudi uno di fronte all’altro, ancora ci teniamo per mano.
Mi sento forte adesso, mi sento padrona del gioco, perché tu muori per me e io lo so. “sdraiati sul letto, pancia sotto” ti dico.
“perché?” e mi guardi con un mezzo sorriso.
“sdraiati e basta” cerco di guardarti in modo rassicurante, così magari ti convinci.
“ok” ti sdrai sul letto a pancia in giù e vedo che con la mano cerchi di sistemarti il pisello che la sotto ti da fastidio.
“chiudi gli occhi e rilassati”
Tu mi guardi interrogativo e insistente e allora io te lo devo ripetere un’altra volta, perentoria, e finalmente li chiudi.
Apro il primo cassetto del comodino e prendo l’olio, quello per i massaggi.
Tu sei li ad occhi chiusi, mi avvicino a te, salgo sul letto. Mi metto in ginocchio di fianco a te e prendo un po’ d’olio nella mano. Lo faccio scivolare sulla tua schiena e comincio a massaggiarti bene le spalle, il collo..sei teso. Scendo giù alla base della schiena, sei bellissimo. Mi sposto e ti massaggio le cosce e i polpacci, i piedi. Comincio a baciarti la pelle risalendo fino al tuo culo che mi piace un sacco. Ci passo una mano in mezzo, nello spacco, due, tre volte, sfiorandoti le palle. Ti esce un verso strano di piacere.
“girati” ti dico.
Ti giri e mi guardi, hai il cazzo che esplode, e’ rosso. Mi siedo a cavalcioni su di te, sulla tua pancia e ti massaggio ancora, sul petto, te lo bacio e ti lecco. Ti mordo piano sui capezzoli e tu sospiri e appoggi una mano sulla mia testa, mi stringi i capelli.
Allora scendo più giù e finalmente ti massaggio li, prendo il tuo uccello e lo ungo e diventa lucido sotto la mia mano. Ti sto facendo una lenta sega amore, te lo scopro e ricopro piano, ti prendo le palle e massaggio anche quelle.
Ti apro le cosce, più che posso. Mi ci sdraio in mezzo con la testa all’altezza del tuo pube. Ti fisso e tu mi guardi con la bocca semiaperta, gli occhi..da bambino.
Poggio le labbra sulla cappella e spingo la lingua sul buchetto sopra. La succhio e la lecco, poi all’improvviso scendo giù e lo prendo tutto, fino in gola. Spingi una mano sulla mia testa, io te lo succhio, te lo bagno con le labbra e con la lingua, lo lecco fino alle palle, le prendo in bocca e te le massaggio mentre mi muovo su e giù su di te, soffermandomi a ciucciarti la cappella. Te lo mordo piano sull’asta, su tutta l’asta. Poi comincio a segartelo con la mano mentre ti guardo negli occhi sfrontata. Aumento il ritmo..
“asp..” provi a dire, ma non fai in tempo.
Ti vieni addosso a fiotti, lo sperma bagna il letto e ti ricopre la pancia.
Rido e poi ti guardo, gattono su di te e lecco tutta la sborra, tutto il tuo seme e il tuo sapore di maschio.
Mi sdraio su di te che mi abbracci, e ci addormentiamo.

Leave a Reply