Era un giorno afoso, la calura era insopportabile/ La camera di Rosario era immersa nell’oscurità ; silenzio, solo un rumore si sentiva , un ronzio : quello del Pinguino DeLonghi/ Laura, entrò in punta di piedi, aveva trovato la porta dell’ingresso aperta. Cominciò piano piano a togliersi quei vestiti sudati appiccicaticci di dosso/ Poi, si sdraiò sul letto vicino a lui, lo guardava soltanto, non non aveva intenzione di fare l’amore, era troppo arrabbiata, offesa , adirata con lui, voleva solo stare li’ al suo fianco osservarlo, sentire il suo respiro: percepirlo/ Poi si alzò, andò al PC e mise su un tango Di Piazzolla, il suo preferito/ Cominciò a muoversi prima lentamente, poi sempre più velocemente; il ritmo incalzava/ Era li’ in reggiseno e mutandine, anzi perizoma il suo corpo sinuoso si contorceva in morbide spirali, ma no, non voleva provocarlo, non stava ballando per lui;solo per se stessa/
– vieni a letto!-
La voce di Rosario la risvegliò da quella tiepida estasi, fu come un rombo, un tuono che squarcia il cielo
– No!, non mi va non vengo-
– muoviti, ti ho detto di venire-
– noooo, ho detto di no, te l’avevo detto prima di venire che non avremmo fatto niente/
Ma, non ci fu niente da fare, ormai era troppo tardi lui l’afferrò per un braccio, glielo stringeva da paura, la attirava a se, lei si ritaeva, lui la tirava , lei si ritraeva, si girò di scatto, lui l’afferrò la costrinse… Ma, cominciamo dall’inizio, dai protagonisti. Lei : laura, giovane e affascinante praticante avvocato:
scusatemi per l’abbondanza di “ante”
Lui: Rosario tour manager di Band famose o, per lo meno molto conosciute. I due si erano incontrati ad un concerto, e quella sera stessa si erano messi insieme. Dunque dove eravamo rimasti, ah si, al momento in cui Rosario sbatteva Laura sul letto…. Il tango di Piazzolla incalzava sempre più; diventava sempre più intenso in un climax/ un vortice di suoni. Rosario aumentava il ritmo dei suoi movimenti di bacino in concomitanza della musica, incurante di quello che faceva laura sotto di lui la ragazza piangeva e lo implorava di smettere, ma lui niente: non smetteva, anzi cominciò a morderle i capezzoli , sempre più forte , sempre più forte fino a farle male. Finchè arrivò l’ultimo colpo di fisarmonica e con lei l’ultimo colpo dI Rosario la musica terminò
e ,Rosario anche terminò con lei
-STRONZO! , ti odio, accompagnami a casa-
– No, tu resti qua hai capito ? ,
non ti muovi da qua-
Tragedia!!, prima di tutto perchè i due abitavano molto lontani l’uno dall’altra, e poi perchè faceva un caldo boia e Laura, nno aveva nessuna intenzione di mettersi su una fermata ad aspettare l’autobus Ma, si vesti’ in fretta , apri’ la porta di ingresso e si sedette in mezzo alle scale Mezz’ora un’ ora finchè Si apri’ la porta di casa e ….
– Vieni dentro!-
Urlava Rosario
– no no non entro-
ripeteva lei
– che figura mi fai fare, e se ti vede qualcuno del palazzo-
– non m’importa-
Tempo 2 minuti e Lui era su di lei che la tirava per un polso
– lasciami mi fai male!- La trascinò dentro, chiuse la porta dietro di lui, la portò in camera da letto… Intanto il Tango era ricominciato d’accapo in automatico
Grazie infinite. Non vorrei essere scortese, ma direi di no.
L'inizio è davvero affascinante, i miei complimenti. Sono estremamente curioso di vedere come si svilupperà la trama e quali sorprese…
Notevole! Questo era davvero eccitante. Non che gli altri non lo fossero, ma qui stanno saltando fuori cose veramente stupefacenti!
Il più bel racconto di tutti i tempi, neppure Henry Miller o Anais Nin. Commentate gente commentate. Ovviamente scherzo
Grazie per il commento. Hai ragione ma ho paura di diventare troppo prolisso. In realtà sono un uomo, e se…