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Voglie estive

By 22 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Per prima cosa è necessario fare le presentazioni visto che questo è il mio primo racconto.
Mi chiamo Simona ed ho 29 anni e sono una trav. Fisicamente sono alta 1.78 e peso circa 75 kg. Sono esclusivamente passiva (anche perché il mio pisellino eretto arriva a mala pena a 10 cm) e ho un problema: sono schiava del cazzo. Quando vedo un bel pene io letteralmente impazzisco, lo devo succhiare e prenderlo del mio culo. Questo unito al fatto che sessualmente mi piace essere dominata fa di me una perfetta cagna in calore. Ora che sono finite le presentazioni voglio raccontarvi un avventura capitata poco tempo fa.
Era un sera di inizio estate e io me ne stavo a casa a godermi il primo caldo e a leggere qualche racconto di questo sito. Nonostante la masturbazione non riuscivo a placare la mia voglia di cazzo così decisi di uscire in macchia e di dirigermi verso l’autostrada, in una piazzola dove qualche volta mi recavo a cercar qualche cazzo di passaggio.
Per evitare di essere fermata in versione femminile indossai solo un paio di calze autoreggenti ed un perizoma in pizzo, il tutto coperto da un paio di pantaloni da uomo e una maglietta.
Arrivata in piazzola mi appartai un po’ in disparte, dove i camionisti solitamente andavano a pisciare, e attesi.
Dopo una mezz’ora si avvicina un uomo sui 50 anni di corporatura molto robusta che si mette a fare pipì a pochi metri da me. Io inizio a guardarlo e lui se ne accorge.
‘Sei qua per il cazzo vero?’ è il suo commento lapidario
‘si’
‘allora vieni qua che te ne do un po”
Mi alzo e mi avvicino a lui. Il mio cazzetto è già duro nel perizoma.
‘inginocchiati e pulisci’
Mi ritrovo davanti un cazzo direi abbastanza normale intorno ai 18 cm credo. Avvicino la bocca e subito mi pervade un odore di uomo e di piscio (deve aver sudato tutto il giorno) e sono andata in estasi. Ho iniziato a succhiare quel pezzo di carne come una forsennata. Leccando per bene l’asta e le palle, come mi era stato insegnano agli inizi dai miei primi amanti padroni. L’uomo gemeva e nel mentre mi insultava dandomi della cagna e della puttana. Dopo un paio di minuti il cazzo è bello duro e il camionista mi dice:
‘certo che come succhiacazzi vali abbastanza. Ora visto che sei brava ti concedo l’onore di scegliere se vuoi la mia sborra ora in gola oppure se vuoi che ti sfondi quel culo da mignotta che ti ritrovi’
‘Lo voglio nel culo per favore’
‘Allora vedi di seguirmi e alla svelta’
Da brava cagnetta seguo il mio padrone temporaneo verso la cabina.
Una volta entrati lui si spoglia e ordina a me lo stesso. Vedendo il mio intimo esclama:
‘a ma allora hai anche i vestiti da puttana quale sei e vedo che sei anche una frocetta bella liscia come piacciono a me. Peccato che quel ridicolo cazzino duro che rovina l’insieme’
‘Mi scusi ma è che sono eccitata’
‘Si si tutte scuse’ ora continua a fare quello che facevi fuori che poi te lo sbatto in culo’
Mentre continuo la mia opera da pompinara, lui inizia ad accarezzarmi il culo. Ogni tanto si ferma e mi schiaffeggia una chiappa facendomi sobbalzare. Poi con decisione sposta il perizoma e inizia a toccarmi il buco del culo. Io non sono certo una verginella ma per mia fortuna il buco è ancora elastico da non sembra sfondato anche se appena uno persona fa pressione si apre facendo vedere quanto io sia in realtà una rotta in culo. Anche il camionista se ne accorge.
‘certo che qua di cazzi ne sono passati. Ti sei divertita parecchio puttana’
‘si il mio culo appartiene a tutti i cazzi che lo vogliono’ dico come in trans provocando ilarità del mio scopatore.
‘ora girati che vediamo quanto è accogliente sto culo rotto’
Così dicendo si infila il preservativo. Io mi giro e mi abbasso il perizoma a metà coscia allargando le chiappe con le mani. Lui sputa un paio di volte sul mio buco e poi mi penetra in un colpo secco. Anche se il suo non è il cazzo più grosso che abbia preso all’inizio sento un po’ di dolore ma fortunatamente passa quasi subito lasciando lo spazio al mio godimento. Inizio a gemere come una vacca e lui se ne accorge.
‘Ti piace prenderlo nel culo puttana eh?’ mi dice mentre mi schiaffeggia ancora il culo.
‘siiiiiiiii mi piace ‘ scopami più forte’.ahhh’
Il camionista, di cui mi rendo conto non sapere neanche il nome, inizia a scoparmi sempre più forte alternando colpi veloci ad alcuni lenti e profondi. Sento le sue palle gonfie e piene che mi sbattono contro e già pregusto quando mi vorrà riempire di sborra calda. Vorrei tanto segarmi ma non so se mi è concesso ma nel dubbio avvicino la mano alla mia pisellina.
‘Cagna cosa pensi di fare? Vorrai mica sborrare nel mio camion? Non ci pensare neanche se vuoi puoi segarti fuori quando abbiamo finito. Capito?’
‘Si si mi scusi’
Mi scopa in culo per un buon quarto d’ora poi inizia ad aumentare ancora di più il ritmo. Per altri 5 minuti mi scopa velocissimo poi si sfila e mi ordina di girarmi velocemente. Sfila il preservativo e mi ficca il suo cazzo pulsante in gola. Bastano due pompate e sento che sta per venire.
‘Vedi di ingoiare , che non voglio sporcare nulla’
Mentre succhio con la mano inizio a giocare con le palle. Il trattamento gli piace e d inizia a gemere di gusto. Sento che sta per venire e infatti da li a poco una serie di getti caldi mi riempie il palato. La quantità di sborra è notevole ma io come mi è stato ordinato ingoio tutto il caldo nettare (lo avrei fatto anche senza ordini visto che è una cosa che adoro fare).
‘Brava puttana ora come promesso puoi scendere e segarti fuori tanto una cagna come te mica si vergogna’
Scendo dal camion e inizio a toccarmi guardando il mio amante che si riveste. La scopata di prima mi a eccitato tantissimo e vendo in pochi minuti per terra. Appena lo faccio il camionista lancia fuori dalla cabina i miei vestiti e mi dice:
‘ora vattene a casa che di cazzo ne hai preso. Se ne vuoi ancora io passo di qua una volta al mese’
Io raccolgo i miei vestiti e con il culo dolorante me ne torno a casa stanza ma soddisfatta.
Alla prossima.

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