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Racconti Erotici Etero

VOGLIO DIVENTARE MODELLA

By 3 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Alessia e Marta si conoscevano sin da bambine, erano da sempre due grandi amiche, camminavano sul lungo mare e non facevano a meno di notare gli sguardi dei passanti che ammiravano le giovani coetanee con espressioni attoniche, del resto ne erano entrambe abituate, ma provavano sempre appagamento.

Alessia era una giovane studentessa universitaria, alta, bionda con occhi azzurri leggermente allungati che le donavano un taglio mozzafiato, aveva la pelle ambrata e al sole pareva dorata, Marta invece aveva occhi e capelli color nocciola molto snella e sempre sorridente e lavorava come indossatrice per l’ importante agenzia internazionale del padre, era più spigliata e dinamica di Alessia che era più riservata e cauta ed era facilmente condizionabile da Marta che cercava sempre di spronarla a dare il massimo ed a combattere la sua forte timidezza.

“Dovresti provarci pure te, perché non fai un provino per diventare modella ? ” disse Marta

“Sono contenta della vita che faccio e poi in ogni caso prima devo finire gli studi” replicò Alessia con voce fioca e poco convinta.

Marta smise di camminare e mise le mani sui fianchi e fulminò l’amica con lo sguardo e le disse “ E’ da sempre il tuo sogno devi provarci!! E poi ti basta fare un semplice casting, non devi mica lasciare gli studi”.

Alessia pensò per qualche secondo e disse “ok dai ora ci penso, dopotutto hai ragione devo provare a buttarmi nella vita altrimenti non arriverò da nessuna parte ”

Alessia aveva compiuto da poco 22 anni, viveva con i genitori entrambi poco permissivi , vigili e da sempre soffocavano le ambizioni della figlia, ma ora Alessia voleva veramente tentare di dare una svolta dato riconosceva in se un discreta idoneità al mondo della moda.

Qualche giorno dopo Alessia, appena tornata a casa dall’università si diresse in camera, appoggiò il pesante zaino sul pavimento, si mise una mano sulla fronte e sbuffò guardando il soffitto, pensò alle parole dell’amica Marta , non la sentiva da due giorni, molto insolito dato l’estremo rapporto che le legava da anni si sentivano o vedevano quotidianamente, prese il telefonò e la chiamò

Alessia: Pronto ciao Marta come stai ?

Marta: Ciao, non sto benissimo, fino a stamattina avevo la febbre, adesso tutto ok però scusami se non ti ho chiamato

Alessia: Ok l’importante che tu ora stia bene…… sai ho pensato a quello che mi hai detto e ho deciso di provare a diventare modella !

Marta: Fantastico ne parlo con papà e ti fa fare un provino

Alessia: ah ti ringrazio ma preferirei non approfittare di questa situazione e vedere come me la cavo senza essere aiutata …

Marta: ok ok capisco……bhe….finalmente un po’ di orgoglio!!! Ma sappi che mio padre di ce che hai delle potenzialità e lo dice sinceramente quindi va da lui a fare il casting

Alessia: hai ragione almeno salterei la fila e sarei più a mio agio con una persona che conosco

Lo stesso giorno Alessia fissò il provino, l’ufficio casting era al dodicesimo piano di un altissimo palazzo nella zona centrale della città, gli interni erano molto luminose e decine di ragazze aspettavano sedute in una sala adiacente e rimasero perplesse e stupite dall’abbigliamento di Alessia, seguendo i consigli di Marta indossava un aderentissima magliettina nera che le lasciava scoperto l’ombelico, le si intravedevano i capezzoli e i jeans bianchi la slanciavano incredibilmente.

Il suo cognome venne enunciato non appena arrivò in sala, il suoi battiti aumentarono velocemente e sentiva la gola talmente secca che non riusciva a nemmeno deglutire.

Una signora sulla cinquantina le aprì la porta e di fronte a se Lias, il padre di Marta, un omaccione con tondi occhiali, capelli rossicci, e folte sopracciglia e sottilissime labbra che rimasero serrate per qualche secondo, si accigliò e la guardò riflettendo pace e serenità, tutto a un tratto Alessia divenne calmissima e tornò a suo agio.

Lias la fissava prima che si potesse accomodare le disse “mi ricordavo di te come una ragazzina e ora guardati sei diventata un vera e propria donna, sei crusciuta davvero molto e sei sempre più splendida”.

l’uomo continuò a parlare esponendo le linee generali dell’agenzia, compensi ed obbiettivi, notò i capezzoli di Alessia diventare turgidi sotto l’aderente maglietta nera che le lasciava scoperto l’ombelico, le chiese di alzarsi per mostrare il suo corpo così che potesse fare una prima valutazione, Alessia si tolse la maglietta e rimase con quel grazioso seno a pochi centimetri da Lia,l’uomo rimase in realtà stupito ma fece finta di niente, lei lo guardava con un sorriso malizioso mai visto sul volto dell’angelica bionda e gli disse “Non porto il reggiseno spero non sia un problema”, d’un tratto la timidezza di Alessia sembrava sparita, lui rise e mentre l’ammirava continuava a parlare in tono professionale dicendole di girarsi di profilo, lei si mise l’indice destro sulle labbra in modo molto sensuale, lui si tolse gli occhiali e le si avvicinò, improvvisamente le mise la mano sul culetto morbido di Alessia e tirò fuori il grosso cazzo elevato al di sopra di una folta peluria rossiccia, Alessia voleva garantire il buon andamento del casting e percepì inaspettatamente un forte impeto sessuale che l’aveva bagnata, Lias strusciava il pacco sulle chiappette seminude di Alessia che s’era calata i pantaloni e gli prese con entrambe le mani il cazzo che continuava a gonfiarsi, si chinò e cominciò a sbatterselo violentemente sulle guancie, cinse le carnose ed esperte labbra sulla grossa e colante cappella, con la lingua le girava attorno e ne sentiva aumentare il volume dentro la bocca, si staccò per qualche secondo, i due scambiarono più di un sorriso malizioso mentre e con la mano sinistra lo masturbava, le lucide labbra tornarono al lavoro, l’intero cazzo sparì nella sua gola e alternava rimi lenti a schiccherate veementi.

Le si gonfiarono le guance nel giro di due minuti e deglutì l’amaro bottino, gli occhi vispi di Alessia erano fermi sul cazzo appena svuotato e l’uomo dall’intensità dell’orgasmo quasi non si reggeva in piedi.
Alessia con il giovane culetto si appoggiò sul cazzo che in un istante diventò nuovamente durissimo.

“Voglio tutto sino all’ultima goccia” sussurò Alessia.

Lui si sedette su una sedia e lei sopra di lui che strinse forte a se Alessia e le penetrò prima con delicatezza poi aumentò progressivamente ed Alessia gridava, incurante della presenza di altre persone aldilà dalla porta gemeva sempre più, l’uomo mise una mano sui lunghi capelli biondi di Alessia e la accarezzava richiamando la testa verso se e le disse di fare più piano.

Alessia aveva l’intera mano nella figa ancora in attesa, lui la esaudì e la prese in braccio e la scrollava su di se sino a quando il cazzo non fu in balia dei liquidi caldi di Alessia, le mise la lingua in bocca e mentre la baciava disse “Sputami sulla cappella leccami le palle che ti voglio schizzare in faccia”, impugnò il cazzo, si segava molto rapidamente mentre lei le leccava le lucidava le palle poi strusciò il cazzo nel seno di Alessia e per finire le schizzò sul felice viso d’angelo, parte della spruzzata finì su un occhio della ventitreenne.

“Grazie, mi piace vedere l’effetto che faccio agli uomini “ disse Alessia.

“Grazie a te allora ci vediamo Lunedì, che ne dici ?” replicò Lias accarezzandole il viso.

“Si certo”

“Salutami mia figlia quando la vedi !” disse mentre Alessia lasciava la stanza .

Le ragazza in fila notarono i capelli di Alessia notevolmente scossi, occhi destro rosso e macchie bianche sparse qua la sui vestiti e un sorriso a trentadue denti.

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