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Volevo un cazzo nero nero nero (storia vera)

By 27 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono un 40 enne bsx, mi piacciono da matti le donne, ma ogni tanto sento crescere in me un grande grosso e duro desiderio di cazzo.

Mi trovavo in un periodo come questo ed ero a casa da solo. In quel frangente desideravo non un membro qualsiasi, ma un pene di colore.

Cosi vagavo per i vari siti d’incotri cercando qualcosa. Niente, niente di niente. Fino a che incappai in un annuncio di sesso a pagamento, si trattava di un trans indiano che mstrava la foto del cazzo, bello leggermente ricurvo in avanti con una bella cappella carnosa e nero, nero come io lo desideravo. Fui parecchio titubante, il sesso a pagamento non mi piace, ma quel cazzo mi eccitava troppo. Poi l’annuncio mostrava che non si trattava di una vera professionista, piuttosto di qualcuno che voleva arrotondare. Chiamai e fissai un appuntamento, lei si trovava in un paesino un po sperduto in campagna.

Ci arrivai che era notte fonda, suonai il campanello e comparve questa sinuosa creatura un ragazzo scuro ed efebo in intimo da donna. Era strano un uomo, non un trans ma un trav, molto femminile.

Mi accompagno in stanza da letto, mi accarezzava e mi fissava, io la fissavo a mia volta ed arrossiva.

Ad un certo punto mi feci coraggio le tirai fuori il cazzo ed iniziai a segarlo con dolcezza, non era enorme, ma bello ed eccitante. 

Le misi un condom ed iniziai a pompare e leccare con maestria e tanta voglia. In quel momento il membro che avevo davanti era il mio idolo da adorare da coccolare, da mirare con occhi famelici. L’espressione di lei indicava una grande goduria. 

La mia lingua roteava sulla sua cappella nera, le mie labbra sigillavano il suo bastone rovente. La bocca scorreva su e giu come un mantice, e succhiavo e godevo di quel pezzo di carne. Lei ansimava e roteava gli occhi come in estasi.

Dopo una decina di minuti mi accorsi che stava per venire allora mi fermai e gli chiesi di incularmi, lo desideravo tanto.

Mi fece mettere appoggiato al letto col culo in alto e mi penetro, prima piano poi con sempre piu foga. Mi sentii femmina, una femmina posseduta da un animale infoiato ma dolce.

Ad un certo punto si irrigidi e venne nel preservativo dentro il mio culo. Venne stantuffandomi come un’ossessa. 

Io però avevo ancora una voglia matta, cosi la girai gli lubrificai il buchino, era perfetto, liscio senza peli, come velluto nero. 

Ora ero io il padrone della situazione. Un padrone porco e ingrifato come un toro da monta.

La rosellina era bella stretta, stentai non poco ad entrare ma poi vi 

 

riusciii la pompai come un osssesso, lei gemeva di dolore e di goduria. Piu gemeva e piu pompavo, piu pompavo e piu gemeva. Infine venni anch’io. Ci salutammo con alcune carezze e baci. Fu davvero bello. Non vidi piu annunci suoi sul web, peccato. Al pensiero me la rifarei di nuovo.

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