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Voyeur in spiaggia

By 27 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Luglio torrido, eravamo come al solito in spiaggia, la mia ragazza ed io. Avevamo da poco fatto il bagno e ci eravamo messi distesi a prender un po’ di sole. Lei sul lettino ed io sulla sabbia, al suo fianco, sdraiato su un asciugamano. Così disteso non potevo godermi il suo magnifico corpicino risplendere al sole, la sua pancia piatta ed i suoi piccoli seni baciati dai raggi solari. Claudia amava prender il sole in topless ed io ormai mi ci ero abituato. Ormai passavano inosservati quei ragazzi che passando la fissavano e per poi scambiarsi risatine infantili.
Stavamo insieme da tanto tempo ed ormai la mia gelosia non era più possessiva, ma molto più controllabile. Mi dicevo che se un ragazzo guardava la mia fidanzata doveva essere motivo d’orgoglio per il sottoscritto.
Eravamo dunque lì a prendere il sole, entrambi con gli occhiali scuri, in silenzio. Le se ne stava a pancia in su, semidistesa con il busto sorretto dallo schienale del lettino rialzato, mentre io a pancia in giù e con una guancia poggiata sulle braccia incrociate.
Adoravamo quella spiaggia perchè era ‘popolata’ da pochi bagnanti e potevamo quindi goderci una giornata di relax senza subire gli schiamazzi delle persone o ricevere pallonate spiacevoli. Insieme a noi quel giorno c’erano altre 2 coppie ed un gruppo di 3 ragazzi… la spiaggia era formata all’interno di una piccola baia raggiungibile attraverso un sentiero.
Mentre mi godevo il sole che baciava le mie spalle la mia ragazza richiamò la mia attenzione dicendomi che quei tre ragazzi che erano seduti all’ombra di un ombrellone distante circa 5 metri da noi la stavano fissando e che era sicura che stavano parlando di lei. Io con una calma olimpica aprii gli occhi ed attraverso gli occhiali da sole notai che in effetti quei tre guardavano in nostra direzione e si dicevano qualcosa. ‘Lasciali perdere’, le dissi… ‘si vede che non hanno mai visto un paio di tette in vita loro’, dissi con tono sprezzante. Così si mise l’anima in pace e tornò a prendere il sole, anche se di tanto in tanto guardava in loro direzione per capire se avessero smesso.
Passarono circa 6 minuti e Claudia richiamò di nuovo la mia attenzione a bassa voce per farmi notare che quei ragazzi la stavano mangiando con gli occhi. Allora stizzito le suggerii di far capire che li aveva visti. Sinceramente non mi andava di litigare con degli sconosciuti per una cosa tanto stupida, per questo preferivo che fosse lei a farsi valere.
Rimasi nella stessa posizione mentre Claudia sollevava gli occhiali da sole per poggiarli sui suoi biondi capelli raccolti in una coda, e lanciare quindi un’occhiata intimidatoria ai tre pervertiti.
O almeno così credevo.
In realtà, da come poi mi raccontò, lei sorrise ai tre ragazzi i quali increduli spostarono lo sguardo. Dopo poco però i loro sguardi si incrociarono di nuovo con quelli di Claudia, la quale rispose con un altro sorriso. Dunque uno dei tre la fissò a lungo dimostrando più carisma degli altri e la cosa stuzzicò la mente della mia ragazza la quale allargo le gambe e portò un dito alle sue labbra. Iniziò così a passarsi l’indice sulla bocca e pian piano a passarlo sulla sua lingua. Il ragazzo capì che la situazione prometteva bene e richiamò l’attenzione dei suoi compagni i quali iniziarono a partecipare alla visione.
Nel frattempo io ero inconsapevole di quanto stava accadendo e con gli occhi chiusi me ne stavo disteso, fin quando la mia ragazza mi chiese di aprire gli occhi, guardare i ragazzi, ma non muovermi per nessuna ragione al mondo. Voleva che i ragazzi continuassero a pensare che io stessi dormendo per continuare quel gioco. Non capendo cosa stesse accadendo le chiesi perchè la stavano ancora fissando e lei con tono divertito mi rivelò che li stava stuzzicando. Stavo per balzare seduto quando mi ricordai che non dovevo muovermi e così, senza farlo notare, le chiesi se era impazzita. Lei sorridendo mi disse che era solo un gioco e che potevo partecipare anch’io passivamente guardando le loro reazioni. Pensai che fosse matta, ma poi l’idea di un giochino tanto strambo mi fece pensare che ci avrebbe fatto bene per la serata… di sicuro saremmo stati super eccitati. Così la lasciai fare e mi misi a guardare i tre fortunati ragazzi sotto il loro ombrellone. I loro sguardi erano fissi su di lei e la mia mente iniziava a far nascere mille ipotesi sul cosa la mia ragazza stesse facendo. In realtà lei aveva iniziato a spalmarsi la crema abbronzante sui seni massaggiandoli in modo sensuale. Entrambe le mani afferravano le tette e le massaggiavano per bene scivolando poi verso il collo o la pancia piatta, per poi tornare su e spalmarsi altra crema sui capezzoli.
I ragazzi sembravano ammutoliti e continuavano a fissarla impietriti. A quel punto Claudia volle giocare anche con me… ed iniziò a raccontarmi quel che stava facendo. Descrisse dettagliatamente come si stava spalmando la crema e come le piaceva vedere quei tre sconosciuti eccitarsi guardandola. Addirittura si stava eccitando e mi diceva che se avesse potuto le sarebbe piaciuto far vedere a quei tre come facevamo sesso noi due. è chiaro che la situazione stava degenerando e che lei stava perdendo la ragione. Continuò a descrivermi le sue azioni la cui gravità era confermata dal comportamento dei tre spettatori. Vedevo che uno dei tre cercava di dire qualcosa a Claudia… evidentemente lei stava scambiando qualche cenno con costui. Iniziò ad allargare le gambe, le aveva piegate e poggiava con le piante dei piedi sul lettino. Rivolte verso i ragazzi esse si aprivano lasciando vedere il costume di Claudia. Così lei inizio a toccarsi tra le gambe massaggiando la sua patatina con una mano sul costume mentre quei tre sembravano fremere… uno addirittura si strofinava il costume. Più che geloso ero completamente preso dall’eccitazione e questo stato mi paralizzava rendendomi uno spettatore indiretto della mia donna.
Ad un certo punto la mia ragazza si alzò in piedi e mi disse che stava andando a farsi un tuffo e che io dovevo continuare a fingere di dormire. La seguii con lo sguardo per tutto il tragitto. Passeggiava sculettando sensualmente e con un sorriso stampato sul viso. Passò vicino al loro ombrellone e fece un cenno ai ragazzi per poi addentrarsi nell’acqua del mare. Dopo alcuni minuti i tre ragazzi presero un pallone e si diressero in acqua. Con la scusa del tiro sbagliato si avvicinarono alla mia ragazza per recuperare la palla. Così iniziarono a chiacchierare tutti e quattro. Quanto avrei voluto sapere cosa Claudia stesse dicendo… mi sentivo impazzire nel vedere quei tre mangiarsela con lo sguardo. Ad un certo punto i tre la circondarono mettendosi tutti intorno a lei a distanza molto ravvicinata e lei si abbassò nell’acqua. Restarono in quella posizione a lungo e credo proprio di aver capito il perchè. Claudia stava afferrando uno ad uno i loro membri e si stava divertendo a smanettarli sott acqua. Di sicuro uno di loro venne subito perchè si abbassò nell’acqua con aria rilassata per poi restare attaccato a lei credo a toccarla. Gli altri due la fissavano godendo mentre lei sbatteva con forza i loro uccelli. Non sapevo che fare, mi vergognavo di me stesso perchè vederla così troia mi stava facendo eccitare tantissimo al punto da desiderare di veder da più vicino quella scena. Ma non potevo farlo, avrei rovinato tutto.
Passarono 15 minuti e finalmente, uno alla volta, i ragazzi raggiunsero l’orgasmo. Prima di salutarli Claudia s’immerse con la testa sott’acqua, credo per dare un bacio ai membri dei suoi nuovi amici. Quindi si allontanò da essi dirigendosi verso di me con quella sua andatura sensuale e provocante. Si distese di nuovo sul lettino e mi chiese se avevo capito cosa era successo. A quel punto mi alzai di scatto e, seduto sull’asciugamano, le chiesi se si era divertita. Lei sorridendo mi disse che non aveva mai stretto in mano degli uccelli di tali dimensioni e che io a volte non le bastavo più. Sapevo bene che era una provocazione e dunque la invitai a venire a mare con me. In acqua Claudia mi riservò lo stesso trattamento che aveva già concesso a quei tre, ma stavolta erano loro che guardavano noi.
Il gioco si ripetè solo un’altra volta prima che io e Claudia ci lasciassimo per altri motivi.
Adesso so che si è sposata… chissà se la beccherò mai in spiaggia XD

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