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Racconti Erotici Etero

…..zucchero…

By 17 Ottobre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

‘carne’.pallida ‘..tanta’..carne davanti a lui’chiarezza lunare di pelle, atta ad interrompersi nel mezzo”
Il rosso buco continuava ad allargarsi e a stringersi ancora, era stupendo osservare la fine dell’amplesso”’.di quello appena avvenuto’..
Lei’là sopra ….respirava ancora un filo veloce’assente da lui’intorpidita dell’orgasmo passato in lei’
Lui..stava li”il suo viso vicino al pube di lei’era inebriato del profumo’..dell’odore’..di quel poco che ancora resisteva..’
D’improvviso volle farlo suo’..era necessario, con la mano prese le bacchette cinesi, della cena prima consumata’afferrò un frutto e provò a ‘intingerlo’ nella fessura della vagina. Da sopra si udì un flebile lamento; lei ara ancora troppo ..addormentata nel suo piacere.
Estrasse le bacchette, assaggiò’.sapore acre..deciso..poco dolce’
Lui se lo aspettava diverso, sapeva che una donna dopo l’orgasmo diventava automaticamente dolce..il suo corpo il suo tessuto era dolce”zuccherino.. quasi….lui la voleva così..
Scostò appena il viso, osservò ancora’con l’altra mano apri il femminil sesso e si gettò d’impulso..tra le labbra di lei’..Il clitoride pulsava ancora’
Lo chiuse tra le sue labbra e cominciò ad aspirare energicamente il piccolo bottoncino’voluttuosamente”senza respirare’.continuamente’.
Il corpo di lei si scosse’ stupita dell ulteriore richiesta’immediata della sua fica, alzando la testa, riuscì appena a scorgere la testa di lui..intenta di nuovo all’opera di procurarle piacere’
Questione di niente’..e quello che le si rovesciò addosso..fu esplosivo a livelli indescrivibili’
Chiamarlo piacere non era la giusta definizione”una scarica disordinata di emozioni ‘le cadde dentro come pioggia di fame – maschile – egoista”l’attorno girava dentro e fuori di lei’..il letto le pareva’inusualmente morbido’in un attimo’….ricordi’dolori’innalzamento.’e tremende contrazioni di ‘basta’ e ‘ancora”’.nascoste nel suo pube’sembrava non finire mai..
E da sotto lui ancora ad osservare’le pulsazioni involontarie delle grandi labbra rosse ricominciate ancora più intense di come fossero pochi minuti prima..
‘Lei respirava’gemendo’..lo sguardo di lui era concentrato sulla vagina e finalmente la vide’….la “femminile” acqua’..acqua della vita…..quel rivolo lucido di piacere liquido scendere delicatamente sottile verso il basso’..
Era quello’.!!! sii’era quello ne era sicuro..
Riprese le stecche e reintinse il suo frutto in quella piccola cascata’.portandoselo poi alla bocca..
Oh si!!!!…’eccola’.la dolcezza che sapeva di esistere’ ‘quel sapore di orgasmo..che non si sarebbe ripresentato mai uguale!!!’se lo stava gustando; si scioglieva nella sua, maschile bocca, ambrosia divina” immensa’.e preziosa’.centellinava l’emozione di lei come divino pasto: inimitabile ‘.’zucchero di donna’.

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