IL MIO AMICO E LE AMICHE seconda parte
Il week-en successivo, mia madre mi porta dalla sua amica Elena, che abitava in un villino fuori città. Giunti sul posto, siamo accolti con molto calore, dalla padrona di casa e dalla figlia Gaia.
Ci fa accomodare in soggiorno, chiedendo se vogliamo bere qualcosa.
Io osservo la figlia con interesse, una bella ragazza bionda di 16 anni.
Dopo avere bevuto della coca cola, Gaia mi invita a seguirla nel giardino. Chiaccheriamo del più e del meno, io la osservo con interesse e penso: “me la farei…”. Ma vengo preceduto da Gaia. Lei mi appoggia una mano sulla patta dei pantaloni sussurrandomi:
– Me lo fai vedere?-.
– Cosa?- rispondo arrossendo.
– Dai! Non fare l’ ingenuo- continua lei- il cazzo…su fammelo vedere…-. E sì dicendo mi apre la patta dei pantaloni.
– E se ci vedono le nostre madri?- mormoro.
– Non succede nulla…mia madre è abituata a vedermi con qualche cazzo in mano…sapessi cosa facciamo qui alle volte…- risponde con aria sorniona.
Mi estrae il cazzo, già duro. Si passa la lingua fra le labbra, sorride e mi sussurra:
– Però! Anche tu sei ben fornito…-.
– Torniamo dentro…su…torniamo in casa…- dico io.
Rientramo nel soggiorno, e li vediamo mia madre e Elena seminude, si stanno baciando e accarezzando, palpeggiandosi a vicenda.
Non sono sorprese quando ci vedono, anzi.
– Perchè non vi unite a noi…- dice mia madre.
– Su…Gianni, spogliati e anche tu Gaia…- interviene Elena.
Siamo nudi di fronte a loro due, io con il cazzo duro e pronto. Gaia mi si inginocchia sulla moquette, mi prende e mi palpeggia le natiche, avvicinando la sua bocca sul mio arnese. Le nostre madri si denudano completamente, e ci osservano con interesse.
Gaia mi scopre il glande, me lo lecca, mi palpeggia i testicoli e poi mi ingoia l’asta. Lecca e succhia. Io sono teso, il piacere mi si sta avvicinando. Faccio di tutto per resistere, ma quando Gaia mi infila il dito medio nel culo, non resisto.
_ Godo…godddooo…mmmm…godooo- e scarico copiosi getti di sperma nella bocca della sedicenne.
Elena mi accompagna nel bagno. Mi siedo sul bidet, lei mi lava amorevolmente indugiando sui mio cazzo ancora duro. Mi chiede:
– Tu…con tua madre..lo fate spesso?-.
– Si…da quando mi ha scoperto che mi masturbavo…-. Rispondo.
– Anche io..con Gaia..da quando la ho scoperta che anche lei si sollazzava…- anzi, voglio dirti come è successo.- replica.
– La ho scoperta che si masturbava e, anziché smettere Gaia si stava masturbando davanti a me , per di più eravano entrambe nude e mi stava chiedendo di leccarle la fica.-
– Dai, mamma, solo un pochino! Fammi godere, poi te la lecco io!-.
Non sono riuscita a resistere. Mi sono sdraiata accanto a lei ed ho cominciato a sgrillettami come Gaia, gemendo a cosce aperte, senza più alcun ritegno mostrando chiaramente il clitoride fra le grandi labbra aperte.
Sorridente, mia figlia si è sistemata a 69 su di me. Poi mi ha scostato le dita dal clitoride ed ha preso in bocca il mio clitoride per succhiarlo.
Mi sono sentita esplodere.
Gli occhi si sono riempiti dalla visione della fica aperta della figlia.
Mia figlia mi ha subito imitata mi ha succhiato il clitoride infilandomi un dito nella vagina ondeggiando i fianchi e strofinando le tette sul ventre di mio.
Abbiamo continuato a scoparci a 69 per diversi minuti aumentando via via la nostra eccitazione muovendoci sempre più velocemente dimostrandoci sempre più porche e vogliose.
Abbiamo goduto quasi insieme con le fiche spalancate, che hanno riversate i loro succhi in quelle fiche che sembravano molto assetate.
Poi mia figlia si è girata su di per potermi baciare sulle labbra come un’amante.
– Sei proprio porcona, Gaia!- le ho detto io accorgendomi di non provare alcuna vergogna per ciò che era successo ma sentendomi molto soddisfatta.
Poi rientriamo nel soggiorno, dove mia madre e Gaia ci stavano aspettando.
– Bhe, Gianni ti ho soddisfatto?- chiede Gaia al mio rientro.
– Ma questo è solo l’inizio…spero-replico.
– Certo, però ora rivestiamoci, sto aspettando il mio amico Mauro.- rsponde Elena.
Le tre donne salgono in camera, io indosso i bermuda e una maglietta aspettandole.
Quando rientrano, le donne mi fanno vedere cosa avevano indossato.
– Me lo fate indurire di nuovo, così conciate!-esclamo.
Tutte e tre avevano indossato biancheria intima molto sexy, eccitanti.
Verso sera arriva l’ amico. Elena ci presenta.
Mauro era sui 35 anni, un bel ragazzo alto. Evidentemente lui si chiavava sia Elena che la figlia, lo ho dedotto da come le ha baciate al suo arrivo.
Dopo una buona cena ci accomodiamo in salotto. Sapevamo tutti come sarebbe andata la serata, dal momento che le tre donne erano tutte in biancheria intima, io e Mauro solo con gli slip.
Dopo un caffè, saliamo in camera. Camera che sembrava una alcova ideale per sesso sfrenato. Un grande letto, sul soffitto e su una parete, degli specchi, ai piedi del letto due poltrone. Su una mensola dei sexy toys e una piccola webcam, per riprendere ogni nostro gesto.
Sul comodino dei preservativi e un vasetto di crema lubrificante e un plug anale.
Mauro mi si avvicina, mi abbassa e mi sfila gli slip, poi se li toglie anche lui. Non capivo ancora le sue intenzioni…però ben presto lo capii.
– Non ho mai inculato uno giovane…come te…- dice continuando a parlare- vieni Gianni, inginocchiati sulla poltrona.-.
Inginocchiato sulla poltrona, con il busto appoggiato sulla spalliera attendo il seguito. Gaia si avvicina a noi con il vasetto della crema, me la spalma ull’ ano. Mauro passa dietro la poltrona.
Mi fa toccare il suo grosso cazzo che si induriva ed ho la sensazione di quanto fosse grosso. Poi si solleva e lo avvicinò alla mia bocca.
– Mauro, io non…..-.
– Prendilo in bocca, ti darà un grande piacere-.
Sento il glande duro e liscio sotto il mio palato, sento la sua asta dura e gonfia di vene tra le dita che la tenevano.
Lo lascio e lui mi viene dietro, appoggia il cazzo fra le mie natiche, me lo sfrega e poi , lentamente, appoggia il glande al mio buchetto e spinge.
Appoggiato su di me mi sussurra:
– È la prima volta?-Chiede.
– No…no..lo ho fatto con il vibratore della mia matrigna…mentre mi masturbavo, ma con uno vero mai…-sussurro.
Guardo verso le donne, loro osservano la scena sorridendo.
Sentii i mio ano dilatato a forza. Ma lui era entrato, sento il suo glande che tiene dilatato il mio ano. Aspetta, non si muove, finché si accorge che il mio culo si è arreso. Allora lo spinge tutto dentro e comincia a incularmi con forza. Mi sentivo dominato, mi bruciava l’ano eppure non volevo che finisca, volevo sentirlo venire.
– Bravo Gianni lo hai accettato, cominci ad avere di nuovo il cazzo duro. Masturbati mentre ti inculo, veniamo insieme- mormora Mauro.
Sto per masturbarmi, ma Gaia mi precede. Si avvicina a noi mi impugna il cazzo, e inizia a masturbarmi.
– Brava Gaia..fallo godere, fallo venire…- la incita sua madre.
È lui a venire per primo, con colpi violenti che sentivo anche nella pancia. Poi si ferma ed io sento il suo sperma che mi colava dall’ano. Io
riesco a godere prima che lui si sfili. Soffrivo un po’ ma non sono pentito, glielo avrei fatto fare di nuovo nonostante il piccolo dolore.
– Bravi, siete stati bravi-dice la mia matrigna- una bella inculata…
– Ora tocca voi donne- dice Mauro- fintanto che noi maschietti non ci riprendiamo.
In effetti, i nostri cazzi erano un poco ammosciati. Io e Mauro ci sediamo nelle poltrone, osserviamo ciò che succedeva sul grande letto.
Elena, dal cassetto, estrae uno strap on nero con 2 falli, lo indossa, infilando uno dei 2 falli nella sua vagina ed appoggia l’altro sul buchetto Erika, disposta alla pecorina.
– Dai, lo so che sei una maialina ed io muoio dalla voglia di cavalcarti!-
La donna preme sempre di più con il fallo sul buchetto fino a far entrare la punta Elena inizia a incularla lentamente, facendo entrare solo una parte del fallo, ogni colpo gli da una scarica di piacere, che si propaga in tutto il corpo. Di fianco a loro lo specchio in cui viene riflessa tutta la scena. Gaia e in ginocchio davanti a Erika, la sua fica è appoggiata alla bocca della mia matrigna.
– Leccamela…leccami la fica…- ordina la sedicenne.
Io inizio a toccarmi il cazzo e pure Mauro fa lo stesso. Elena tiene Erika per i fianchi e la chiava eccitata. Elena aumenta leggermente la velocità della penetrazione e spinge sempre di più fino a quando non infila tutto lo strap on nel buchetto di Erika. Sentire il suo basso ventre battere sul culo della amica, ad ogni colpo eccita a tal punto la donna che aumenta sempre più la velocità e la potenza dei colpi, mentre dall’altro lato Gaia si facendo leccare la fica dalla mia matrigna. Dopo un po’ i gemiti si sono trasformati in urla di piacere. Le vedo sussultare, dimenarsi, tutte e tre in preda ad un orgasmo stupendo.
Siamo tutti e cinque distesi sul grande letto, io a finco di Gaia e Mauro con a fianco le nostre madri. Dopo un mezza ora ci sentiamo nuovamente pronti.
Allungo un braccio verso Gaia, la attiro a me, la bacio, la palpeggio e le sussurro:
– Vuoi?….-
– Si…voglio averti…- mormora.
Prima, però, mi infila un preservativo.
Si distende sulla schiena, con le gambe ripiegate dul petto. Io osservo la sua fica e il suo ano esposti. Mi pongo dietro, le trofino il cazzo sulla fica e la trovo già umida. Spingo lentamente, fino ai testicoli. Inizio a chiavarla lentamente. Giro la testa verso gli altri amici. Elena e la mia matrigno sono allapecorina l’ una accanto all’ altra. Dietro loro, Mauro col cazzo ben teso lo immerge nella fica di Erika, poi lo estrae e lo infila in Elena, alternativamente. Mentre chiavo Gaia lei mi sorride compiaciuta. mormorando:
– Per la tua età…ci sai fare…-.
– Bhè…sai, mia madre mi ha insegnato molto…-rispondo con un sorriso.
Intanto Mauro si da da fare con le due signore, che sono ormai al limite dell’ orgasmo. Infatti, sento mia madre che rantola dal piacere:
– Si..siii…sto per arrivare…godo…godoooo…come godo…-
Mauro si sfila e accontenta anche Elena. Anche lei gode senza ritegno, lui le ha fatte godere senza eiaculare. Le due donne si lsasciano andare distese sulla schiena. Mauro, in piedi, sopra loro si masturba fino a eiaculare, schizzando lo sperma prima sull’ una e pi sull’ altra.
Anche io sono al limite, guardo il viso arrossato di Gaia e capisco che ormai stiamo tutti e due per godere.
– Gaia…godooo…vengo…vengo…che piacere…ohhh…godoooo…- grido.
– Ache io…anche io…godoooo…Gianni…godooo-. mormora lei.
Poi ci separiamo, sorridenti e soddisfatti.
Quella sera abbiamo fatto altre cose molto spinte…ma questa è una altra storia.
Bel racconto, complimenti. Aspetto i prossimi capitoli, perché prosegue, vero?
Sono assolutamente d'accordo: sarebbe bello poter avere uno spazio per disquisire di questi aspetti senza necessariamente scriverli qui. Un sistema…
Grazie di nuovo per l'apprezzamento! Non manca molto per la conclusione (con un capitolo pubblicato alla settimana, manca esattamente un…
Sì, diciamo che c'è stata una piacevole conclusione della vicenda, Onestamente attendo con immenso piacere il proseguire di questa tua…
Molto belli i tuoi racconti questo in particolare mi piace moltissimo , il marito dopo aver sollevato il"polverone" sono curioso…