Confessioni d’autore’
(ovvero intervista virtuale di un autore di narrativa erotica)
– Quando e come è nato lo pseudonimo che hai scelto per firmare i tuoi racconti e perché lo hai adottato?
E’ il nome del primo personaggio di un mio racconto breve. Mi ero particolarmente affezionata a lei, forse perché nonostante non fosse voluta, aveva una forte somiglianza mentale e psicologica con me.
– Descriviti!
(è possibile mentire ma solo un po’)
Sulla soglia dei quarant’anni e continuando a sentirsene la metà. A quel che dicono influisce parecchio anche sull’aspetto fisico. Nulla di strepitoso, certo. Ma qualcuno che ogni tanto attira lo sguardo e di questo si compiace. I dettagli li risparmio, mi fa tanto bancone di macelleria.
– Quando hai scritto il tuo primo racconto erotico e’ com’è nato?
Credo avessi circa sedici anni. Ho sempre amato scrivere e mettere su carta, concretizzare, quelle che sono le mie fantasie.
– Quali letture ti hanno ispirato, o ti ispirano, maggiormente?
Leggo davvero di tutto e da tutti imparo qualcosa. Ma difficilmente scelgo per le mie letture letteratura erotica.
– Cosa ami leggere di solito nelle diverse occasioni?
Nella lettura, come nella musica, mi lascio influenzare molto dai periodi e dai momenti. Vivo strane e piacevoli infatuazioni. Questo è il periodo di un particolare genere fantasy e del contorno, ricorrente, della narrativa alla King, Barker ed affini.
– Scrivi unicamente storie erotiche o ti dedichi anche ad altro tipo di scrittura?
Scrivo anche racconti, brevi o meno, assolutamente non erotici. Senza un genere definito, non mi piace restringere il mio campo in ambiti predefiniti. Una buona scusa per scrivere davvero di qualsiasi cosa possa passarmi per la mente o quella particolare ispirazione del momento e la curiosità di quel che potrebbe nascere da un semplice incipit.
– Secondo te esiste una differenza tra pornografia ed erotismo? ‘ Quale?
La differenza tra le due cose, a mia personalissima interpretazione è fatta da’ Voglio eccitarmi subito, vada per il porno. Oppure’ Ho voglio di sentir nascere lentamente quel sottile languore che porta all’eccitazione, e sia erotismo.
Beh, io almeno faccio così hehe
– Parlaci delle tue fantasie erotiche’ su, senza timidezza!
Le mie fantasie rispecchiano molto quello che sono, come mi sento. Donna, femmina, in una maniera che farebbe rabbrividire ogni femminista che si rispetti. Sono fantasie che mi sussurrano di donne che amano interpretare il loro ruolo di subalterna, che esaltano la loro femminilità al fianco di un uomo forte, dominante, autoritario. Ma non solo queste, probabilmente ve ne darò in pasto altre da leggere.
– ‘ ma quanto c’è di vero nei tuoi racconti? (siate sinceri!)
Di vero c’è sempre poco. A volte la situazione, a volte un nome, a volte l’aspetto di qualcuno dei protagonisti. Il racconto del reale non mi ha dato grosse soddisfazioni, mi limito quindi a rielaborare situazioni ed a volte, la maggior parte, creare dal nulla.
– Chi legge i tuoi racconti oltre ai lettori ‘virtuali” amici, parenti o affini?
Un’amica, una soltanto. Per il resto mi affido, timidamente (?) al giudizio di chi non mi conosce. Un amico o parente tende a lusingarti anche quando non sarebbe meritato.
– Qual è il più bel commento che hai ricevuto da un lettore?
‘Mi sembrava di viverlo in prima persona’
– E’ il commento che non avresti mai voluto ricevere?
Non è ancora arrivato, ma qualcosa che parla della noia nel leggere qualcosa di mio.
– Esiste un limite ai ‘giochi’ erotici, se Sì’ quale?
Uno solo, la fantasia.
– Scrivi per un pubblico femminile o maschile?
Scrivo per chiunque voglia leggere. A volte con la semplice limitazione al pubblico maggiorenne.
– Chi è il tuo lettore ideale?
Quello che non si fa scrupolo nel dirmi quello che ha provato leggendo. Fosse anche la voglia di chiudersi qualche minuto in bagno.
– Essere un’autrice/un autore di racconti erotici influisce in qualche modo sulla tua sessualità?
E viceversa. Sono convinta serva molta fantasia in entrambe le cose.
– Esiste qualcosa meglio del sesso (più appagante, divertente, eccitante)?
Li metterei alla pari. Mangiare e fare sesso. Mangiare facendo sesso è il massimo.
– Quanta ipocrisia c’è intorno al sesso nel mondo reale?
Tanta, troppa. Ma non solo intorno al sesso no?
– Ti senti libera/o di esprimere la tua sessualità nella vita di tutti i giorni?
Assolutamente si. E se così non fosse vorrebbe dire che non ho saputo scegliere un partner adatto a me.
– Ora conosciamoci meglio: cosa preferisci fare nel tuo tempo libero?
Principalmente oziare. Appena sfuggo per un po’ alla frenesia quotidiana vezzeggio amorevolmente la mia sconfinata pigrizia.
– Qual è il tuo cibo preferito?
Pizza!
– La bevanda preferita?
Thè rosso, assolutamente non zuccherato.
– Cibo ed eros’ in che rapporto stanno secondo te?
Mi devo ripetere. Sublimi entrambi. Favoloso farli coesistere nello stesso momento.
– Come ti prepari per: uscire con gli amici, uscire per lavoro, una serata di folle passione, andare in spiaggia, uscire a ‘caccia’ di compagnia, una cena con il partner che ti sta facendo sognare? (liberi di aggiungere altro)
Quasi sempre alla stessa maniera. Mi piace piacermi, prima di tutto. Il resto è solo adattarsi al momento della giornata o all’occasione particolare. Ma il mio è soprattutto un prepararmi per me stessa.
– La tua musica preferita e il tuo autore preferito?
Amo i sottofondi di classica o musica celtica. Come autori invece, se è musica che intendo ascoltare e non solo usarla per accompagnare un particolare momento della giornata mi dirotto su cantautori alla De Andrè e Branduardi.
– Il film che ti è piaciuto di più, quello che ti ha fatto sognare, quello che ti ha fatto piangere, quello che non vorresti mai aver visto?
A ovest di Paperino. Dragon Heart, Il colore viola, nessuno. Nell’ordine.
– Il libro che vorresti sempre potare con te?
Il libro dell’inquietudine. Di Pessoa.
– Il libro che non hai letto ma che ti riprometti di leggere al più presto?
Il Signore degli anelli.
– Il libro che hai iniziato ma hai chiuso e lanciato dalla finestra?
Tre uomini in barca.
– C’è un oggetto da cui non ti separi mai?
La mia borsa. Si può trovare di tutto la dentro, tranne quel che serve, anche cose di cui io stessa ignoravo l’esistenza.
– Se esiste la reincarnazione’ cosa vorresti rinascere? (maschio, femmina, animale e quale)
Un albatros, senza alcun dubbio.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono