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Interviste Erotiche

Confessioni d’autore…

By 28 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

– Quando e come &egrave nato lo pseudonimo che hai scelto per firmare i tuoi racconti e perché lo hai adottato?

Sin da bambino ho sempre desiderato chiamarmi con un nome diverso di quello che avevo, perché il mio vero nome essendo Igor tutte le persone di una certa età lo storpiavano con: Enrico, Ivan, Vichiri, ma mai che avessero azzeccato il mio nome. L’etimologia del mio vero nome cio&egrave Igor &egrave lo stesso per il nome italiano Gregorio, cio&egrave Dio veglia e protegge. Invece Jacopo Ortis &egrave il mio personaggio epistolario di Foscolo, il quale sin dai tempi della scuola &egrave stato il mio mito di eroicità. Come Jacopo Ortis anche io soffro di un amore non corrisposto, ma mi potreste dire ‘Perché non hai scelto il nome Dante?’ ed io vi risponderei ‘Perché Dante &egrave la mia passione seconda dopo l’erotismo e il sesso catartico’. Il nome Jacopo sta per Giacomo, che significa “proteggere”, con il significato di “Dio ha protetto, seguace di Dio”.

– Descriviti!

Non posso mentire affatto, mi uscirebbe la verità dopo qualche istante. Sono nato a Scicli nel 1986. Quando la mia genitrice seppe che era gestante di me, era al sesto mese di gravidanza, non voglio dire che sono un novello messia, ma la cosa &egrave strana. A Scicli persisto a vivere perché a legarmi a questo paese del profondissimo sud Italia ci sono i miei genitori. E’ un paese anacronistico, anche se da qualche anno &egrave entrato a far parte del Patrimonio dell’umanità, privo di iniziative per i giovani e per i ragazzi, di locali qualche bagliore si inizia a vedere, ma &egrave sempre una luce molto fioca. Sono COMUNISTA dichiarato, non combattente ma profondo comunista, amo leggere Marx ed Hengel due ideatori del comunismo puro. Non faccio molto vita sociale anche se mi piace un casino parlare e sparlare con la gente e la gente. Odio la mentalità molto antiquata del mio paese natio. E basta: che dire!!!

– Quando hai scritto il tuo primo racconto erotico e’com’&egrave nato?

Pensandoci bene, il mio primo racconto erotico l’ho scritto proprio nel novantotto, cio&egrave annotavo con dovizie di particolari ciò che facevo con i miei compagni di merenda, per così dire, si perché oltre ad essere comunista sono anche GAY, in famiglia non lo sa nessuno, ma i miei amici quasi tutti. Scrivevo anche il giorno e l’ora dei nostri incontri (proprio come ho fatto con il mio primo racconto su iomilù).

– Quali letture ti hanno ispirato, o ti ispirano, maggiormente?

Il mio primo libro erotico che lessi fu quello della scrittrice francese Catherine Millet ‘La vita sessuale di Catherine M.’ a dir poco mi collassavo ogni volta che ne leggevo una pagina poiché questo romanzo &egrave molto pregno di avventure erotiche. Sul finir del quarto superiore lessi la narrativa proposta dalla MONDADORI su autori gay, dove tutti i racconti menzionavano rapporti omosex. Per non parlare dell’omosessualità repressa di molti scrittori contemporanei che definisco ipocriti e possessori di tendenze arcaiche. La lettura che mi spronò su tutto ad esternare le mie fantasie erotiche fu proprio il libro ‘100 Colpi di spazzola prima di andare a letto’ di Melissa P. mia conterranea e la lettura involontaria del diario segreto di mia sorella, dove racconta con minuziosa precisione i suoi rapporti sessuali avvenuti con vari ragazzi.

– Cosa ami leggere di solito nelle diverse occasioni?

Le mie letture vertono quasi sempre su opere filosofiche patristiche e rinascimentali, i libri di storia dell’arte li divoro in un batter d’occhio. Leggo raramente i quotidiani, ma traggo ispirazione per i miei racconti dalla lettura di riviste settimanali come ‘Cronaca vera’ dove storie di sesso e passione sono input per raptus omicidi.

– Scrivi unicamente storie erotiche o ti dedichi anche ad altro tipo di scrittura?

No. Scrivo storie erotiche per passa tempo, ma poi collaboro con una rivista di spiritualità cattolica, scrivo per il quindicinale parrocchiale e poi medito e commento passi biblici per chi ha difficoltà a ‘digerire’ i preti o/e la Chiesa in generale, e mi sembra che da un po’ di tempo la Chiesa si sta facendo nemici un po’ da per tutto.

– Secondo te esiste una differenza tra pornografia ed erotismo? Quale?

Beh, a dire la verità io anche se sono diplomato una differenza fra le due parole non la trovo, poiché sia la pornografia e che l’erotismo mettono in moto un meccanismo (quasi automatico) che porta la gente a fare sesso. Forse &egrave scontato dire che si può fare sesso senza una corrispondenza affettiva, cio&egrave &egrave possibile fare sesso senza amore. Nel collettivo si utilizza erroneamente la parola amore per designare tante volte la prestazione sessuale. Il sesso io lo considero un’azione catartica, quasi divina. Tante volte però sento parlare in TV persone che demonizzano il sesso e poi che sotto le loro case fanno porcili. La pornografia stimola una buona percentuale di uomini e di donne nella loro vita sessuale, aiuta a scoprire nel partner i lati nascosti, positivi o negativi, e non solo li aiuta ad esternare le loro voglie.

– Parlaci delle tue fantasie erotiche’ su, senza timidezza!

Tutto ciò che del sesso dovevo fare o scoprire l’avevo già compiuto nel primo semestre del mio ricognizionamento sessuale, cio&egrave quando a quattordici anni si fece predominante il desiderio, prima latente, dell’attrazione verso lo stesso mio sesso. Il mio sogno era quello di far sesso con tanti ragazzi e farmi riempire tutto di liquido seminale dagli stessi e casualmente quindici giorni dopo la mia storia avvenuta con mio cugino nei bagni della scuola media. La mia avventura la leggerete presto nella sezione Gay La Mia vita senza di Me.

– ‘ ma quanto c’&egrave di vero nei tuoi racconti? (siate sinceri!)

Beh, mi chiedi questo a me che sono novello di queste pagine, ma garantisco anche per il futuro sarò sempre verace e schietto senza inventare di sana pianta interi avvenimenti.

– Chi legge i tuoi racconti oltre ai lettori ‘virtuali”amici, parenti o affini?

Da quando scrivo, le mie novelle erotiche le faccio leggere al mio compagno di vita Gregory, il quale non smette mai di invitarmi a compiere qualche fantasia nei nostri rapporti. Da qualche settimana mi leggete anche voi e sono molto contento che da qualche anno sia nato un sito che raccolga le storie di noi autori erotici. Spero che avrete modo di apprezzarmi nei miei racconti.

– Qual &egrave il più bel commento che hai ricevuto da un lettore?

‘Amore facciamo quello che hai scritto nel tuo racconto?’

– E’il commento che non avresti mai voluto ricevere?

Accetto qualsiasi tipo di commento, poiché ogni critica rafforza il nostro modo d’essere. Ogni critica &egrave costruttiva. Potete contattarmi al igor.marco.g@alice.it aspetto numerosi lettori a darmi consigli. A proposito commentate anche questa intervista. Mi aiuterete certamente!!!

– Esiste un limite ai ‘giochi’ erotici, se ‘SI”quale?

No. Non c’&egrave nessun limite né ai miei ‘giochi’ erotici né a quello dei miei racconti.

– Scrivi per un pubblico femminile o maschile?

Non ho mai amato fare differenze, specialmente nel sesso. Ho l’abitudine di ‘dare a Cesare quel che &egrave di Cesare, e a Messalina quel che &egrave di Messalina’. Nei miei primi racconti ci sarà qualcosa in più per i gay ma fra qualche tempo mi leggerete in forma di etero, omosex, orgia, etc’

– Chi &egrave il tuo lettore ideale?

Il lettore ideale secondo me, &egrave colui o colei che sa divorare le mie novelle e sa darmi un opinione costruttiva su cosa scrivo, e mi incoraggia a fare meglio. Il lettore ideale per me, &egrave colui o colei che sa innanzitutto leggere e comprendere ciò che scrivo. E come se Leopardi o Manzoni fosse letto da gente che appena sa leggere, non comprenderebbero nulla del significato della siepe, o dell’allegoria di Lucia Mondella. Attenzione, non intendo paragonarmi a questi eccelsi vati, i quali loro scopo era di elevarci a una sommità della scienza umana difficilmente raggiungibile da soli.

– Essere un autore di racconti erotici influisce in qualche modo sulla tua sessualità?

No. Direi l’opposto, cio&egrave &egrave la mia sessualità che si cela dietro i miei racconti. Comporre una narrazione più o meno erotica lo possono fare tutti, ma bisogna vedere ciò che si scrive. E’ la sessualità a predominare sul racconto. A meno che non si utilizzi la novella per soddisfare i propri istinti, ma sempre il sesso &egrave la particella ‘pronominale’ delle narrazioni.

– Esiste qualcosa meglio del sesso?

Ad appagare, a rendere l’uomo libero da tutto, &egrave il sesso. Tutto il resto &egrave un surrogato di appagamento. Ad esempio Agostino d’Ippona scriveva che ‘il mio cuore non avrà pace, fin quando non ti avrà trovato’ (riferendosi al Dio cristiano), per i musulmani l’appagamento &egrave nella guerra santa, per gli induisti, i veda e via dicendo l’appagamento si trova nella via ascetica. Ma partiamo dal presupposto che Dio non esiste. Tutto si crea e tutto si distrugge, la scuola eleatica ci attesta ciò, oppure il Tutto scorre di Eraclito sono tutti esempi e prove che Dio, qualsiasi Dio non esiste.

– Quanta ipocrisia c’&egrave attorno al sesso nel mondo reale?

Avrei tanto piacere di dichiarare che non ci sia infingardaggine attorno al sesso nel mondo reale, ma sono coatto a dire invece di si. Il sesso non &egrave altro che l’espressione più recondita da una società (come quella italiana sottomessa da un potere conclavistico) orientata a degli obiettivi che solo chi &egrave influenzabile (come gli schiavi al tempo dell’Impero Romano) può ancora confidare. Il sesso ancora viene demonizzato, reso criminale da chi lo compie anche con molta sfrontatezza dentro i confessionali e dietro le are cristiane. Soprattutto gli italiani patroni dell’arte del sesso (non dimentichiamoci Casanova, Don Giovanni) non dovrebbero mai dimenticare l’esercizio liberatorio che ha il sesso sulla vita di ogni essere vivente. L’animale fa sesso ‘irrazionale’ per noi dotati di razionalità, ma loro nella loro irragionevolezza fanno del sesso la loro ragione di sopravvivenza.
– Ti senti libero di esprimere la tua sessualità nella vita di tutti i giorni?

Beh, quasi sempre si. Ma &egrave difficile far capire ad un certo ceto sociale come quello di Scicli. E’ complicato far assimilare che l’amore omosessuale o saffico &egrave da ritenere come l’amore etero, poiché ad Atene come a Roma l’iniziazione alla vita sociale avveniva per mezzo di atti omosessuali.

– Ora conosciamoci meglio: Cosa preferisci fare nel tuo tempo libero?

Il mio tempo libero lo dedico:
1. al volontariato;
2. alla ‘Dei verbum audiens’;
3. all’ascolto di opere liriche;
4. alla lettura di un buon saggio;
5. ad un po’, ma proprio un po’, di attività fisica.

– Qual &egrave il tuo cibo preferito?

Amo soprattutto alimentarmi con i biscotti di mandorla, speciali quelli siciliani!!! Poi non sono un tipo schizzinoso nell’assumere cibi, prediligo i primi piatti ai secondi, ma sono un tipo, il quale pensa che tutto fa brodo. Le uniche pietanze a non andarmi giù sono le cacciagione e i legumi verdi fave e piselli (non si direbbe dato che a me il pisello piace un casino!).

– La bevanda preferita?

La birra corretta con del gin, ed in estate il latte di mandorla (fatto esclusivamente a casa dalla mia mammina tanto premurosa).

– Cibo ed eros’in che rapporto stanno secondo te?

Nella scala dei miei valori eros e cibo presiedono la classifica dei dieci, quanto l’eros appaga l’interiorità/l’anima di ciascuno di noi, il cibo invece soddisfa lo stomaco e il senso materiale di tutte le cose.

– Come ti prepari per: uscire con gli amici, uscire per lavoro, una serata di folle passione, andare in spiaggia, uscire a ‘caccia’ di compagnia, una cena con il partner che ti sta facendo sognare?

Beh, non faccio molta vita sociale, come dicevo già prima, ma per il lavoro indosserei un abito adeguato al lavoro che farei; per una serata di passione indosso ciò che fa piacere al mio compagno; per andare in spiaggia, ammetto che a me il mare non piace tanto, metto il costume, già di questi tempi l’ho già preparato; per le altre due proposte che mi fai non ti rispondo perché mentirei spudoratamente.

– La tua musica preferita e il tuo autore preferito?

Amo ascoltare Vivaldi, Bach, H’ndel, Mozart, Hydin e Beetoven, la musica classica mi aiuta a comporre sia liriche che novelle, invece il mio autore, anzi l’autrice preferita &egrave Gianna Nannini. Proprio come dicevano i latini ‘Miscere sacra profanis’.

– Il film che ti &egrave piaciuto di più, quello che ti ha fatto sognare, quello che ti ha fatto piangere, quello che non vorresti mai aver visto?

Ammetto che a me i film piacciono un sacco, specialmente il genere noir; ma i film che prediligo sono quelli di Almodòvar: da Parla con lei a Carne tremula, da Tutto su mia madre a La mala educaciòn; ogni film mi ha arrecato delle emozioni, ma nessuno di tutti quelli che ho visto mi ha suscitato sogno, pianto e piacere, bensì il film che non avrei voluto mai vedere &egrave Una settimana da Dio con Jim Carrey.

– Il libro che vorresti sempre portare con te?

Precisiamo che: non che vorrei portare, bensì che porto sempre con me &egrave ‘Le Confessioni’ di Agostino d’Ippona .
– Il libro che non hai letto ma che ti riprometti di leggere al più presto?

Non mi riprometto nessun genere di libro perché di solito non rinuncio a qualcosa che mi piace, quindi &egrave ovvio che non apostaterei mai un libro che mi procura interesse.

– Il libro che hai iniziato ma hai chiuso e lanciato dalla finestra?

IT di Stephen King.

– C’&egrave un oggetto da cui non ti separi mai?

Si, la mia stilo; con la quale ho firmato tutti i miei racconti e tutti i miei temi d’italiano a scuola.

– Se esiste la reincarnazione’cosa vorresti rinascere?

Se esistesse la reincarnazione, ma abiuro questa condizione, vorrei nascere due persone coniugata in una sola, cio&egrave come i gemelli siamesi attaccati per la schiena. Da una lato uomo e dall’altro donna, vorrei essere un soggetto completo (la Teomania in me &egrave molto imperante!!!).
Se esistesse la reincarnazione, ma non credo che ci sia, vorrei nascere aquila, poiché ella vola, vola vola e non si ferma mai, solo quando &egrave stanca, ma dopo si rialza in volo e spicca fra gli altri volatili per la sua acutezza e il suo manto di piume.

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