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Lirica erotica

Amico

By 27 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Che solitudine oggi.
Come farei se non ci fossi tu a farmi compagnia? Mi dai affetto e in cambio io ti do molto meno. Sei talmente buffo e pigro che non ti accorgi di quanto sei importante!
Ora te ne stai lì sul divano a pancia in su, ti guardo, mi susciti simpatia e tenerezza, sei troppo dolce!
Mi avvicino a te, non ti accorgi che ci sono fino a che non senti la mia mano che ti accarezza. Ti piace farti coccolare… e a me piace coccolarti, specialmente mi piace accarezzarti il collo e stuzzicarti la pancia, si vede quando ti piace.
Guarda che non gratto la pancia a tutti! Ritieniti fortunato.
Ma… mi sembra che ti stia piacendo un po’ troppo: la tua erezione è impossibile da nascondere.
Io e te non potremo mai avere una relazione, ma forse la ormai lunga mancanza di un uomo mi spinge in questo preciso istante ad avere pensieri impuri, pensieri che riguardano me… e te.
La mia mano scende sul tuo ventre. Anche io mi sto eccitando.
Quello sarebbe uno sguardo perplesso?
Le mie dita scivolano alla base del tuo pene, tu non protesti. E’ un attimo di follia, ma oso: mi chino e metto tra le labbra la punta rossa del tuo membro… il sapore è sgradevole e la situazione è del tutto fuori luogo. Tu ti agiti all’improvviso e io mi alzo di scatto. Ma cosa sto facendo? Sono impazzita?
Sento la nausea, corro in bagno al lavandino prima che un conato di vomito mi colga. Tossisco e sputo solo saliva.
Non avrei proprio dovuto farlo.
Mi lavo il viso con acqua fresca. Ora mi sono ripresa.
Ma quando esco dal bagno tu sei lì! Mi guardi con quegli occhi teneri e pensi che la colpa sia tua, invece la colpa è mia e solo mia.
E’ meglio se dimentichiamo tutto. Andiamo a fare un giretto nel parco?

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