Skip to main content
Orgia

Belle de jour

By 3 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Belle de jour

Chiamatemi Cuckold. Sin da adolescente ho avuto fantasie sessuali del genere, anche se nel corso degli anni esse si sono precisate e chiarite alla mia mente come predominanti nell’immaginario erotico che mi appartiene.
Da quindici anni sono sposato con una splendida donna che ha circa dieci anni meno di me e con il tempo l’ho spinta a far emergere quella sua parte trasgressiva che, credo, &egrave presente in ogni donna.
Francesca all’inizio era molto titubante, indecisa, contraddittoria : a letto parlavamo di situazioni molto hard che la vedevano troia scatenata con più maschi, poi nel concreto faceva mille difficoltà per organizzare gli incontri. Pur essendo una donna bellissima, una di quelle fortunate signore che non devono fare nulla per mantenere una forma splendida, &egrave un po’ timida e non sempre cosciente del fascino che sprigiona dalla sua persona. Sarà anche perch&egrave &egrave una professionista conosciuta e stimata, ma difficilmente si lascia andare a comportamenti trasgressivi in pubblico, salvo quando siamo in altre città oppure in vacanza.
In ogni caso, con tanta pazienza da parte mia, col tempo ne abbiamo fatte di cotte e di crude: qualche incontro con coppie, alcuni incontri con singoli e, negli ultimi anni, varie gang bang.
Questo tipo di situazione &egrave quello che piace di più a Francesca ed io ormai non partecipo più se non come voyeur, mentre prima ero uno di quelli che se la scopava con gli altri ; alcune volte sono stato del tutto assente e non mi sembra che la cosa sia dispiaciuta a mia moglie.
C’era però una fantasia non realizzata e ricordo ancora quando ne parlammo la prima volta. Avevamo visto in cassetta ‘Bella di giorno’ di Bunuel e la sera, a letto, mia moglie mi confessò che si era immedesimata nella protagonista e si era eccitata all’idea di prostituirsi.
La fantasia si era ripresentata nel corso degli anni in varie occasioni, però avevo sempre lasciato cadere la cosa pensando che fosse appunto solo una fantasia, quando nel corso di una vacanza in Croazia ”””..
Avevo contattato due maschi croati attraverso iternet e li incontrammo a Spalato.
Erano simpatici, gentili, divertenti e dopo un paio d’ore di chiacchiere tranquille mia moglie mi disse che era disponibile ad andare con loro (io non potevo accompagnarla ).
Mi raccontò poi che l’avevano portata in un albergo per puttane e già la ‘vergogna’ di salire in camera con due maschi, sotto gli occhi di tutti quelli che stazionavano nella hall l’aveva fatta eccitare.
Nella stanza c’era una TV collegata a film porno ed i due amici, anche a causa di una certa fretta di ritornare al loro lavoro, l’avevano usata proprio come una prostituta cercando il loro piacere nei suoi orifizi e scaricandosi in fretta, senza preoccuparsi affatto di lei.
Mentre era lì un’altra fantasia l’aveva eccitata ancora di più (non ricordava se avessero chiuso la porta) : se quegli uomini che aveva intravisto di sotto si fossero presentati nella stanza chiedendo ai suoi accompagnatori se potevano anche loro scoparsi quella bella puttana, questi avrebbero potuto rispondere nella loro lingua ‘Fate pure, noi ci siamo scaricati già’, mentre lei nuda sul letto osservava il conciliabolo senza capire nulla. Avrebbe capito solo quando i suoi amici sarebbero usciti dalla stanza salutandola e lei si sarebbe trovata alla merc&egrave di 5-6 maschi decisi a godere di quella occasione. E che maschi! Maschi arrapati, decisi, alcuni con tatuaggi e pance prominenti, tutti sui 50 anni ed oltre, decisi ad abusare di lei anche contro la sua volontà. A quel punto era inutile tentare di spiegare che non era una prostituta’..in che lingua, poi?
E incredibilmente, mentre veniva presa ed usata in tutti i modi , cominciare a godere della situazione (in fin dei conti erano sempre molto più dotati di suo marito, ormai anche poco efficiente, mentre lei amava i cazzi grossi e duri) e per il modo in cui la trattavano, proprio da puttana che &egrave stata pagata per far godere.
Non solo la prendevano anche in tre alla volta, ma la trattavano anche da cagna facendola camminare a 4 zampe per la stanza, la sculacciavano sonoramente mentre la sodomizzavano, non si preoccupavano di chiudere la porta del bagno quando andavano a fare le loro abbondanti pisciate, anzi si esibivano ridendo e richiamando la sua attenzione.. ‘
Nella sua fantasia, dopo aver sfogato le proprie voglie , l’avrebbero lasciata nella stanza gettando una manciata di banconote sul comodino e dicendo frasi che lei non poteva capire ma che certo si riferivano a lei come una gran puttana.
Potete immaginare la mia eccitazione mentre ascoltavo il suo racconto: allora, pensai, forse a mia moglie per davvero piacerebbe fare la prostituta”e cominciai a pensare come realizzare davvero questa fantasia.
Ma questa &egrave un’altra storia.
Quello che ho raccontato &egrave accaduto proprio in questo modo e spero che qualche amico voglia contattarmi per considerazioni e per commenti.

intrigo_111@hotmail.it

Cominciai a pensare come realizzare la fantasia di mia moglie”.
Innanzitutto era necessario capire se la sua era una di quelle fantasie che tutti fanno in certi momenti e che mai vorrebbero realizzare per davvero ; conoscendo mia moglie non sarebbe servito a nulla chiederle direttamente se voleva che le organizzassi un incontro in veste di prostituta : avrebbe nicchiato, svicolato e , se avessi insistito, avrebbe detto no più per mettere fine alla discussione che per reale convinzione.
Nei giorni seguenti misi in atto una tattica di avvicinamento discreto all’argomento che mi interessava , proponendole di rivedere ‘Belle de Jour’ in cassetta, ritornando sulla fantasia fatta da lei mentre in Croazia i due amici la scopavano nell’albergo da puttane e facendole leggere racconti erotici scaricati dalla rete, il cui leit-motif erano mogli trasgressive che arrivavano a prostituirsi .
Ricordo un racconto particolarmente eccitante in cui i soci di un circolo , al fine di raccogliere grosse somme di danaro per finalità di beneficenza, organizzavano aste in cui a turno le loro mogli venivano vendute ai migliori offerenti : le signore in questione ne ricavavano naturalmente molto piacere, prestandosi a orge scatenate con i compratori e scoprendo il piacere del prostituirsi per una ‘giusta causa’.
Accarezzai anche l’idea di organizzare una situazione del genere, scartandola dopo un po’ per uno scrupolo di natura morale: utilizzare argomenti così seri e importanti come le cause degne di beneficenza per le nostre piccole perversioni, mi sembrava di cattivo gusto.
In ogni caso Francesca rispondeva molto eccitata alle mie provocazioni per cui decisi di passare alla fase operativa del mio osceno progetto, pur cosciente di quante difficoltà comportasse la sua realizzazione.
Innanzitutto non potevo permettermi di sbagliare: la sua prima esperienza da prostituta doveva essere perfetta sotto tutti i punti di vista e così cominciai ad analizzare gli aspetti che ritenevo fondamentali per il successo dell’operazione.
Ve li riporto così come li annotai in quei giorni, sentendomi simile ad un generale che pianifica il suo piano di battaglia.

1- Perché?
Francesca si &egrave già ampiamente sollazzata con vari maschi e ogni volta che lo desidera può farsi sbattere per bene. La differenza &egrave forse nel ‘dover’ essere a disposizione perché &egrave stata pagata ? Come se questo la liberasse dalla responsabilità di scegliere, di dire sì o no, questo mi piace e quello no, voglio o non voglio. Insomma una scusa, un alibi per concedersi senza alcuna possibilità di rifiutarsi , puttana fino in fondo, libera anche dall’obbligo( quasi un imperativo morale) di dimostrare ai maschi che sta provando tanto piacere da giungere fino all’orgasmo.
Quante volte, splendida attrice , ha allestito una superba rappresentazione di quell’orgasmo così atteso da chi in quel momento la stava stantuffando, madido di sudore? Tante, lo so. E’ più comodo così, a lei non costa nulla, loro sono contenti e soddisfatti”Da una prostituta, invece, non ci si aspetta che provi un orgasmo. Che liberazione!
Ancora, credo che per lei la fantasia di prostituirsi realizzi simbolicamente uno spogliarsi di ogni sovrastruttura, pervenendo ad una sessualità primitiva ed essenziale: cazzi e fica’culo-bocca, null’altro. Come chiave e serratura.
Poi, chissà cosa davvero le passa per la testa: arriviamo mai a conoscere completamente i pensieri più intimi e profondi degli altri? E, diciamolo francamente, conosciamo mai fin in fondo i nostri stessi pensieri?
‘Chi vuol sapere troppo/ non conosce più niente / di te mi piace ciò che posso immaginare / tra gioielli da poco / biancheria da niente / ombre in occhi di donna che ti vedon passare (‘.)
Il tuo stile &egrave il tuo culo / il tuo culo / il tuo culo”.(Leo Ferr&egrave)’

2- La prostituzione
Argomento delicato. Il vendersi di una ‘Belle de jour’ &egrave chiaramente differente dall’essere costretta a vendersi per miseria, per bisogno. Le bambine ed i bambini del terzo mondo, le extracomunitarie comprate e stuprate, le botte, i papponi, i clienti che uccidono’..sono cose tremende ed esecrabili. Un’altra storia, certo. Sarà per quel termine ‘prostituzione’, che rende contigue esperienze pur così diverse, il motivo per cui provo un certo disagio nel parlarne con altri?
3- Chi
Un gruppo di maschi. Almeno 4 e non più di 6. Maturi.
Quelli che normalmente si servono delle prostitute non andrebbero bene: sono abituati a brevi contrattazioni senza tante storie e si stancherebbero di tutta la trafila conoscitiva che io sono solito pretendere. Loro sono abituati a scegliere, in questo caso sarei io quello che sceglie. Non funzionerebbe.
Quelli che non amano pagare una puttana, non vedo perché dovrebbero aver voglia di pagare mia moglie.
I singoli non vanno bene, per una serie di motivi: innanzitutto il rapporto sarebbe troppo ‘personale’, uno a uno, mentre nella gang l’individualità si stempera nel gruppo e le caratteristiche personali perdono quel rilievo potente che si ha nel rapporto a due. Recedono invece sullo sfondo, confuse e sfocate nella confusione di mani, cazzi, voci’.
Poi, al singolo bisognerebbe chiedere una cifra discreta per rendere realistica la ‘prestazione”’tale da rendere la situazione troppo realistica, almeno per lui; invece 200 euro ciascuno per i componenti del gruppo , più o meno quello che si spende tra cena e teatro per passare una bella serata con una donna su cui si vuole far colpo, rendono alla fine il gioco realistico senza che lo diventi troppo.
Quindi 4/6 maschi maturi, abbastanza cerebrali da provare piacere nell’imputtanire una bella signora ‘perbene’, così bravi da interpretare la parte di clienti esigenti e maiali senza entrare troppo nella parte; gente a cui piace ‘questo’ gioco e che ama le fasi preparatorie.
Prima qualche mail, poi una telefonata, poi li incontrerò da solo e ne parleremo con calma, ancor meglio se in un luogo riservato dove mostrare loro i video e le foto di Francesca, ripresa mentre si concede ad altri maschi. Sarà un bel problema trovare i tipi adatti.

4- Come
Francesca non saprà nulla di questo progetto. Se e quando si presenterà l’occasione’ perfetta’, le dirò solo che le ho organizzato un incontro di gruppo. La porterò bendata all’incontro, né dovrà mai liberarsi della benda. Sarà toccata, palpata, esplorata, penetrata ‘..ubbidirà e si presterà a tutte le loro richieste. Anzi, più che richieste, ordini. Ascolterà i loro commenti osceni, godrà nel sentirsi usata e desiderata da loro e delle loro maniere decise, sentirà i loro membri farsi strada nei suoi orifizi con la prepotenza e l’urgenza di maschi eccitati che vogliono sfogare il loro desiderio e liquidi caldi scorrere all’improvviso sulle natiche e sui seni, le loro voci rese roche dall’orgasmo gridarle ‘ sei una splendida puttana’..prendi questi cazzi , troia’ ””
Si sentirà preda dei maschi, schiava sessuale e allo stesso tempo regina, oggetto delle voglie di tutti, impossibilitata a sottrarsi e allo stesso tempo felice di questa impossibilità quale alibi per essere totalmente e completamente puttana.
Non durerà molto l’orgia, al massimo un paio d’ore. Poi la riporterò a casa, liberandola della benda solo quando saremo soli.
Alla sera, riparlando dell’esperienza e mentre anch’io sto per usarla, solo dopo che avrà confessato il suo piacere , eccitata nel ricordare e commentare l’orgia , le darò una busta con il danaro dicendole: ‘Questo &egrave il tuo compenso’ora sei proprio una vera, splendida, impagabile puttana’.
La fase preparatoria era terminata, si trattava ora di trovare i ‘clienti’ e, vi assicuro, non fu facile. Pubblicai annunci in vari siti e messaggerie erotiche , ricevendo centinaia di mail di risposta; spesso erano di singoli che sembravano non aver neppure letto l’annuncio oppure con proposte improponibili. La maggior parte, comunque, era di soggetti che si esprimevano all’incirca così: ‘Chiamami, sono disponibile a scopare tua moglie’. Come risposta ad un annuncio di circa 150 parole, avrebbero potuto sprecarsi un pochino!
Alla fine però la mia pazienza fu premiata’.(continua)

intrigo_111@hotmail.it

Finalmente ricevetti una mail interessante: ‘ Caro amico, il tuo annuncio ci ha molto intrigato e ti scrivo a nome del gruppo. Io sono Roberto , 48 anni, ingegnere, e in qualità di portavoce ti presento gli altri :
Francesco , detto ‘il somarello’ per una virtù molto apprezzata dalle donne, e che nonostante i suoi 59 anni fa ancora furore;
Orlando , 45 anni, il più allegro di tutti, sempre pronto a corteggiare una donna;
Mario ‘il fissato’, 58 anni, pensa sempre e soltanto a quello;
Stefano ‘il professore’, 63 anni, chirurgo e attratto dai giochi s/m;
Antonio ‘il culomane’, 51 anni , che sodomizzerebbe pure la Venere Callipigia;
Michele ‘il bimbo’, 41 anni.
Nonostante ciascuno di noi abbia avuto varie esperienze trasgressive, insieme non abbiamo mai fatto una gang. Ci riuniamo una volta al mese in casa di Michele, l’unico non sposato, e passiamo la serata tra partite di poker e racconti di sesso o guardando filmini porno. Saremmo molto interessati a incontrare tua moglie e se la cosa dovesse andare in porto con reciproca soddisfazione, non ti nascondo che ci piacerebbe avere l’esclusiva delle sue ‘prestazioni’ ‘..ma di questo possiamo parlarne in seguito.
A presto, spero.’

La lettera era intrigante e presi subito contatti con loro, nonostante fossero in 7 ed io avevo pensato a 4-5 maschi. Apprezzarono moltissimo le foto di Francesca e dopo un paio di telefonate decidemmo di vederci una sera da loro per una conoscenza più approfondita e per discutere i dettagli. Dissi a mia moglie che andavo a conoscere un gruppetto di amici per organizzare un incontro e lei, come al solito, non fece molte domande.
La serata fu molto eccitante e mi confessarono che da tempo cercavano una troia da avere a loro disposizione durante gli incontri conviviali mensili per ravvivare l’ambiente ; però non gli andava di ingaggiare una prostituta di professione.
Mia moglie invece era perfetta: donna di gran classe però porca , all’oscuro dell’aspetto mercenario della cosa e che quindi avrebbe mostrato senza finzioni se e quanto provava piacere nell’essere usata dal gruppo.
Liquidati in breve gli aspetti più ‘tecnici’ ( safe sex totale e quanto avrebbero pagato per la prestazione), fu una serata divertente e goliardica: proiettammo i video di Francesca ripresa mentre era impegnata a scopare e farsi sodomizzare da uno o più maschi e , tra un commento osceno e l’altro , una risata e qualche simpatico sfottò nei miei riguardi, gli amici si masturbarono più di una volta.
Mi invitarono a mostrare le dimensioni del mio pisello, anche per rendersi conto ‘dissero proprio così- di quanta fame arretrata potesse avere la mia signora.
Stefano bandì anche una gara per misurare chi avesse il pisello moscio più piccolo: naturalmente persi io e il pegno da pagare fu quello di servire, nudo dalla cintola in giù, liquori e tartine mentre si masturbavano dinanzi alle immagini di mia moglie.
‘Vedi caro’- mi disse Stefano nell’accommiatarci ‘ ‘ tu e tua moglie siete due persone davvero speciali in quanto ad educazione congiunta a porcaggine. Se tua moglie si sarà divertita nel primo incontro e avrà poi apprezzato il fatto di essere stata per di più pagata, noi saremo felici di poterla considerare la nostra puttana . Pagare una così per noi &egrave ancora più eccitante, perché potremo toglierci tutti gli sfizi sapendo che lei &egrave psicologicamente predisposta a comportarsi come una prostituta e ad essere usata per il nostro piacere. A differenza di una vera puttana , però, sappiamo che lei gode nel comportarsi così’.&egrave un gioco davvero raffinato. A questo aggiungi che la signora &egrave chiaramente affamata di cazzi, vista la dotazione del suo legittimo maritino’..eheheheh
Come hai potuto vedere stasera anche per te c’&egrave un ruolo da ricoprire nel nostro gioco; massimo rispetto prima e dopo ma durante gli incontri tu sarai lo schiavetto e lo zimbello di tutti, senza esagerazioni ma anche con notevole fermezza da parte nostra. Sei d’accordo?’
‘Certo’ , risposi.
‘Ancora una cosa’- riprese lui- ‘ non escludo in futuro di portare in giro tua moglie, da solo o con gli altri, per mostrarla ad altre persone o partecipare ad occasioni mondane in certi ambienti molto esclusivi. Una signora così bella e distinta fa fare un figurone a qualsiasi maschio le sia accanto. Però ne parleremo poi’. Inutile mettere il carro dinanzi ai buoi’.
Furono tutti gentilissimi e cordiali al momento dei saluti, anche se mi parve che sotto sotto ci fosse nei miei confonti un atteggiamento di benevola ‘superiorità’ , quella che i maschi dominanti assumono nei confronti dei mariti cornuti e poco dotati, coscienti della maggiore attrazione che membri poderosi suscitano nelle loro mogli. La cosa mi eccitava molto.
Tornai tardissimo a casa, mia moglie dormiva della grossa e io non potei fare a meno di masturbarmi ancora una volta, all’idea di quello che ci aspettava.
La mattina le dissi che avevo incontrato un gruppo di 4 maschi- non volevo che mi piantasse una storia riguardo al numero- , che mi erano apparsi simpatici ed affidabili nonché molto maiali e che avevo concordato con loro di incontrarci quindici giorni dopo.
Le dissi anche che sarebbe stato eccitante se lei fosse stata sempre bendata durante l’incontro e lei accettò con entusiasmo.
Nei giorni seguenti non ritornai sull’argomento anche se mi sembrava che lei fosse particolarmente calda ed eccitata: volle scopare con maggior frequenza anche se si capiva chiaramente che fantasticava di maschi dotati che le dilatavano culo e fica.
Ebbi numerose telefonate dagli amici che non vedevano l’ora di avere Francesca tra le mani: mi facevano domande sulle preferenze sessuali di mia moglie, sulla sua disponibilità alle varie pratiche sessuali, su quanto fosse accogliente il suo culo”Antonio ‘il culomane’ volle masturbarsi al telefono mentre gli parlavo di tutte le volte che mia moglie l’aveva preso dietro sin da ragazzina e Stefano, sicuramente il più porco e disinibito di tutti, sborrò al telefono raccontandomi una fantasia in cui Francesca era ginocchioni , bendata, e veniva irrorata da una pisciata collettiva di tutto il gruppo sulla schiena e sulle chiappe, contorcendosi sotto i getti caldi e masturbandosi furiosamente’..Insomma, dei veri maiali.
Arrivò il fatidico giorno’..

(Continua)
Per commenti e considerazioni, scrivere a : intrigo_111@hotmail.it

La prima volta da prostituta

Mia moglie era splendidamente vestita per l’occasione : calze e reggicalze, scarpe con tacco a spillo, perizoma stringatissimo e completino nero in stile sado-maso , il tutto nascosto da un impermeabile bianco. Durante il viaggio parlammo poco dell’incontro e si avvertiva una certa tensione nell’aria ; in fin dei conti non si andava a mangiare una pizza con amici!
Giunti infine dinanzi alla porta dell’appartamento la bendai , le tolsi l’impermeabile e solo dopo suonai il campanello: venne ad aprire Roberto che, dopo un attimo di esitazione, prese Francesca per mano e facendole molti complimenti la condusse con decisione nel soggiorno, dove il suo ingresso fu salutato da commenti altrettanto entusiasti da parte degli altri . Tutti insieme si avvicinarono a Francesca che era in piedi nel mezzo della stanza, un po’ frastornata e insicura sulle gambe a causa della impossibilità di vedere , e si presentarono a lei con le consuete formule di circostanza ‘ piacere’bellissima’splendida creatura..- però in questo caso accompagnate da carezze e palpatine sulle natiche.
Fu fatta poi sedere sul divano e le porsero un bicchiere di vino, cominciando con lei una conversazione scherzosa e allusiva, con Francesca che rispondeva a tono con frasi ironiche e divertite. Naturalmente, data la posizione e la minigonna, l’orlo delle calze era in piena vista e i maschi la mangiavano con gli occhi . L’atmosfera si era scaldata e Antonio ruppe gli indugi ordinando a Francesca di mettersi in ginocchio sul divano : – Facci vedere meglio il culo, deve essere splendido- Lei provò a nicchiare ma molte mani la costrinsero a mettersi in posizione ; sollevò allora lentamente la gonna, sculettando: – Cosa ne dite, vi piace? ‘ Era davvero eccitante, con le natiche scoperte e la sottile striscia del perizoma che ricopriva il solco. La risposta fu data dalle mani di tutti che cominciarono a palparla con decisione, scostando il minuscolo perizoma e cominciando ad esplorare il buchetto posteriore, mentre lei emetteva gridolini di dolore e di piacere. In due le tennero le natiche divaricate, mentre altri le lubrificavano il culo con una crema e le infilavano prima uno, poi due, infine 4 dita trapanandole il culo che lei dimenava per far eccitare maggiormente i maschioni. – Questa troia &egrave davvero sfondata nel culo- disse Antonio il culomane mentre le sfilava 4 dita dal culo. ‘ Ti piace prenderlo nel culo, vero? Sei una gran porca e stasera avrai quello che meriti, lo sai? – Mia moglie dovette ammettere davanti a tutti di essere una troia rottainculo, arrossendo un po’.
Fu quindi messa in ginocchio sul tappeto e a turno dovette aprire la patta dei pantaloni ai maschi eccitati, tirare fuori il cazzo ormai durissimo e svettante, annusarlo e leccare le palle e la base dell’asta ; lo faceva con trasporto, ormai inebriata dal forte odore di sesso che la circondava.
Terminata la cerimonia dell’adorazione del cazzo, man mano che i maschi infilavano il preservativo glielo davano da succhiare : Mario e Orlando non riuscirono a trattenersi e sborrarono dopo pochi colpi di lingua mentre gli altri furono più resistenti e si trattennero per godere in altro modo.
Ormai l’orgia era in pieno svolgimento, Francesca era ormai rimasta solo con le scarpe e le calze ed aveva in ogni momento i suoi tre buchi occupati da qualcuno dei presenti. Ognuno pot&egrave godere del culo, della fica e della bocca di mia moglie a suo piacimento ed esprimere a suo piacere le sensazioni che provava nel farlo. ‘Ragazzi, questa troia ha una fame arretrata di cazzo, ha un culo che se lo risucchia ‘..Ne ho viste di puttane, ma come questa mai’..Ci credo, con il cazzetto che si ritrova in casa, figuriamoci se non aveva voglia di rifarsi degli arretrati”E’ vero, troia, che ti piacciono tanto i cazzi grossi?- Mia moglie ormai aveva perso qualsiasi pudore e rispondeva a tono alle loro provocazioni :- Sì, questi sì che sono cazzi grossi , ne avevo proprio bisogno’ sono la vostra puttana, sfondatemi tutta’ Da quando tempo che non prendevo dei veri cazzi, ben altra cosa rispetto al cazzetto di mio marito’..fatemi tutto, slargatemi i buchi, fatemi sentire finalmente piena’.-
Francesco godeva particolarmente nel poter liberamente inculare una donna, visto che di solito il culo gli veniva negato a causa delle sue dimensioni asinine, mentre Stefano le aveva messo un collare con guinzaglio e si divertiva a farla camminare per la stanza a 4 zampe, come una cagna. Le dava sonori sculaccioni, mentre la inculava o la scopava alla pecorina, tradendo le sue propensioni s/m e ripromettendosi in futuro ben altre soddisfazioni con quella troia di lusso.
L’orgia ebbe fine in maniera improvvisa : tutti i maschi presenti si riunirono attorno a Francesca e sborrarono liberamente sul suo culo che venne ricoperto da una spessa coltre di sborra, chiamandola troia, puttana, vacca’.
Lei era sfinita ma sorrideva soddisfatta e felice.
Fu accompagnata nel bagno per lavarsi e fu lasciata sola per un quarto d’ora, poi fu riportata nella sala comune, sempre bendata.
‘ Francesca, a nome di tutti ti ringrazio per la bella serata che ci hai fatto passare’, disse Roberto’ e speriamo che anche tu ti sia divertita come noi. Sei una bellissima donna e una troia impagabile e ci piacerebbe che tu diventassi la nostra puttana personale. Ora non rispondere, ne parlerai con tuo marito e lui ci farà sapere. Se la tua risposta sarà affermativa vedrai che ne troveremo vantaggio sia tu che noi, in ogni senso. Se ci saranno altri incontri, sappi che la nostra fantasia non ha limiti e che potrai toglierti tutte le voglie accumulate nel corso di questi anni’.abbiamo delle belle sorprese per te” Con queste parole sibilline e con un bacio sulla guancia, ci congedò. Anche gli altri si avvicinarono per rinnovare i complimenti a mia moglie e per il bacino di commiato.
Appena fuori dell’appartamento le tolsi la benda e la rivestii con l’impermeabile; durante il viaggio lei si appisolò , stanca e soddisfatta dopo tutte le fatiche dell’incontro.
Arrivati a casa avrei voluto anch’io scoparla, eccitato com’ero, ma lei disse che dovevo lasciar perdere visto che aveva i buchi tutti piacevolmente indolenziti. -Fatti una sega, &egrave meglio. D’altronde non lo sentirei neppure ,il tuo pisellino, per quanto sono dilatata ‘ e con queste parole si addormentò. A me non rimase altro che segarmi un paio di volte, eccitato oltre ogni dire.
Aspettavo ora il momento propizio per consegnarle il denaro versato dagli amici e questo arrivò un paio di sere dopo, quando ci fu la possibilità di riparlare dell’incontro.
Lei disse che si era proprio divertita e ‘ -Sai , gli amici mi hanno trattata proprio come se fossi stata una puttana a loro disposizione. Devo dire che quel modo di fare mi ha proprio eccitata ‘. A quel punto presi la palla al balzo e le misi in mano la busta con i soldi, spiegandole come era andata la cosa.
Lì per lì temetti che si arrabbiasse con me ma, dopo un lungo silenzio disse: ‘Ora lasciami stare, voglio riflettere su quanto mi hai detto’.
Per circa una settimana fu fredda e distante, mi teneva al mio posto con frasi brevi e pungenti; un giorno mi ordinò di darle il numero di telefono di Roberto senza fornirmi alcuna spiegazione.
Finalmente una sera disse che mi doveva parlare.
‘Ho ripensato molto a quello che &egrave successo. In un primo momento ero arrabbiata con te , poi mi sono resa conto che se tu non avessi fatto così io non avrei mai accettato consapevolmente di prostituirmi, anche se l’idea di farlo mi aveva sempre molto eccitata. In questi giorni ho ripensato all’incontro e al piacere che ho provato nell’essere trattata da puttana, anche se non ero al corrente del motivo che spingeva quei maschi a comportarsi in quel modo. Nei giorni scorsi mi sono masturbata molte volte pensando alle situazioni dell’incontro e ai cazzi che ho preso e soprattutto al modo in cui si sono comportati.
Bene, ho deciso che mi piace essere usata in questo modo , sapendo che devo fare di tutto per il piacere dei maschi che mi hanno pagata. Quella dei soldi &egrave una buona scusa per fare la troia e per farmi scopare da tutti quelli che lo vorranno.
I soldi che ho guadagnato li ho già spesi in biancheria intima da zoccola, da usare nei miei incontri.
Naturalmente mi riservo di dire sì o no a mio piacere e tu non devi azzardarti , d’ora in poi, a discutere le mie decisioni al riguardo. Sarai il mio autista quando andrò a fare la troia; starai sempre al tuo posto ed ubbidirai ai miei ordini e a quelli dei maschi che mi accompagneranno, pronto a servirci in tutto e per tutto senza fiatare. Dovrai anche toglierti dai piedi quando lo vorrò, senza dire una parola. Intesi?’
‘ A proposito, tra 10 giorni mi dovrai accompagnare ad un incontro, tieniti libero’, aggiunse disinvolta.

Continua’..

Questa parte del racconto &egrave di pura fantasia, almeno per ora. Per considerazioni e commenti : intrigo_111@hotmail.it.

Leave a Reply