Skip to main content
Orgia

FANTASIA O REALTA’

By 2 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente dopo circa quattro mesi avevamo di nuovo un sabato tutto per noi: l’ultima volta era accaduto in primavera ed ora era piena estate.
Non è che avessimo organizzato qualcosa di particolare, gli amici non sempre sono disposti ad attenderti quando lavori a turnazione, ma il fatto di poter disporre di un fine settimana tutto per noi, e per di più senza figli, ci rendeva felici per il semplice fatto di avere del tempo a disposizione.
Avevamo deciso di andare al mare al mattino e poi, nel pomeriggio un aperitivo ed una cenetta in riva al mare.
Indossati i costumi e dopo aver preso creme e teli da mare, ci siamo recati alla spiaggia che non era distante dalla nostra casa, quella dove abitiamo tutto l’anno.
Era bello vedere Claudia, mia moglie, indossare il suo costume e, malgrado l’età non più giovanissima, 54 anni, poteva ancora permettersi di portare con disinvoltura un due pezzi; una cascata di capelli castani e una seconda di seno ed un culetto ben fatto, la rendevano ancora appetibile sia a me che a qualche sguardo estraneo.
Mentre io, Fabio 55 anni, portavo con un filo di pancia la mia età e, per il resto, la normalità di un uomo con tutte le sue certezze: il lavoro, la famiglia e la tranquillità della mia posizione.
Quel giorno però ci sembrava di esser tornati indietro nel tempo, quando con la spensieratezza della gioventù giravamo il mondo andando incontro al nostro comune destino.
La mattinata in spiaggia passò velocemente tra un bagno ed un poco di sole, qualche risata e due chiacchiere con dei vicini di posto.
Poi nel pomeriggio ci siamo recati in un bar in riva al mare, che sapevamo avere un giardino con palme e tavolini, un posto tranquillo per continuare a godere del calore del sole ed un tramonto che si annunciava bellissimo.
Claudia indossava un vestitino fantasia molto leggero, i capelli che le ornavano il viso e quel po’ di abbronzatura unito ad un filo di trucco completavano la sua persona: era veramente carina pensai
mentre un tizio con aria sufficientemente professionale si avvicinava al tavolo per chiederci cosa desiderassimo bere e quando, stavo per rispondere, non potei non notare che il suo sguardo si era posato sulla scollatura di mia moglie.
Non è che fosse particolarmente accentuata ma era evidente in lui l’interesse per i seni di Claudia che sostenuti da un reggiseno a fascia, risultavano ai suoi occhi molto più interessanti del suo lavoro.
Feci un sorriso di compiacimento tra me e me e proprio quando stavo per rispondere alla sua richiesta una voce alle mie spalle mi chiamò: ‘Fabio’ ciao come stai?’
Non ricordavo il volto di quell’uomo però era chiaro che in qualche modo lo conoscevo: Fabio ero io e lui non aveva avuto alcuna esitazione nel chiamarmi.
Non mi lasciò il tempo di rispondere che, notando la mia espressione interlocutoria, mi disse: ‘Ciao sono io Enzo’ ti ricordi’ sei stato nei nostri uffici quando abbiamo avuto quel problema’ quel tentativo di intrusione”
‘Enzo’ ma si certo’ ma all’epoca avevi la barba’ ecco perché non avevo inquadrato’ scusami’.
Sulla cinquantina, capelli scuri e fisico curato, indossava pantaloncini e maglietta sportiva ed era già molto abbronzato’ molto più di me e Claudia
Al suo fianco una signora mora, capelli a caschetto e due occhi verdi luminosi e grandi; indossava un paio di pantaloni di cotone bianchi ed una aderente camicetta celeste che esaltava un seno prosperoso e due capezzoli che sembravano volersi far strada dalle costrizione ai quali erano sottoposti.
‘Ti presento Anna’ mia moglie’
‘Piacere’ risposi presentando a mia volta Claudia ‘Accomodatevi’ stavamo per ordinare qualcosa da bere’ unitevi a noi’ cosa prendete?’
Quando il cameriere prese le ordinazioni si allontanò lasciandoci ai nostri discorsi.
‘Accidenti che abbronzatura avete” dissi.
‘E’ per il sole preso in barca’ mi disse ‘ niente di che, giusto per allontanarci un pochino dalla riva’ e poter fare un bagno al largo’.
Nel frattempo Anna e Claudia, rotti gli indugi e le titubanze dei primi momenti, avevano iniziato a conversare tra loro e sembravano molto più amiche a dispetto del poco tempo trascorso dalla nostra conoscenza.
”e prendere un po’ di sole” aggiunse Anna ridendo.
Claudia mostrò un’espressione di curiosità all’affermazione di Anna, tanto che quest’ultima dovette completare il suo pensiero aggiungendo: ”lo scorso anno parlando con altri amici, uscì il discorso di prendere il sole integrale e, malgrado Enzo mi abbia sempre incoraggiato a farlo, io non ho mai trovato il coraggio’ per cui la barca è stata la soluzione al problema’ tutto qui’.
‘Ecco spiegato il motivo di tanta abbronzatura” dissi rivolto a Claudia ”dovremmo farlo anche noi una volta”, ed Enzo terminò offrendoci la sua ospitalità sull’imbarcazione ” nella speranza che Anna non abbia ancora problemi” disse ridendo.
Parlando così in allegria, si era fatta l’ora per la cena e fu normale per tutti continuare la serata insieme decidendo di mangiare una pizza in una graziosa pizzeria sul mare, godendo della brezza marina che nel frattempo si era alzata.
Ma in estate i locali devono rendere al massimo per cui il servizio è abbastanza veloce: quando arrivi ti siedi, ordini, mangi, paghi e’ avanti un altro.
Così poco dopo eravamo già fuori ed a quel punto Enzo ha proposto di andare a sederci in spiaggia e allontanatosi un attimo prese due teli che aveva in macchina e ci siamo incamminati verso il mare. Il sole era ormai tramontato e la serata era bellissima.
In lontananza si vedevano le luci della città e si sentivano le voci di schiamazzi lontani mentre noi stavamo ancora camminando facendoci bagnare i piedi dall’acqua che era caldissima.
‘Quanto vorrei fare un bagno’ disse Anna.
‘Fallo’ le rispose Enzo
‘E come’ non ho neanche il costume’
‘Ma dai’ dissi ‘a quest’ora’ così lontani ma chi vuoi che ti veda’
‘Ma non ti preoccupare che il bagno non lo farà mai’ sarebbe costretta a spogliarsi’ ricordi il motivo della barca e figurati tu” la punzecchiò Enzo ed Anna di rimando ‘Guarda che lo faccio’ se Claudia viene con me mi spoglio ed entro in acqua’.
Claudia mi diede uno sguardo come ad avere una mia approvazione poi aggiunse: ‘ Veramente ne avrei voglia anch’io’ma sono nelle tue stesse condizioni’
‘Dai lo facciamo?’ le rispose Anna ‘dai’ insieme”
Ed iniziarono a spogliarsi mentre io ed Enzo ci guardavamo quasi allibiti; le nostri mogli si stavano già togliendo i vestiti e noi lì increduli a guardare una scena che non ci sembrava vera dopo tutti i discorsi della serata.
Anna fu più svelta, si tolse i pantaloni e si slacciò la camicia mentre mia moglie chiese a me di abbassargli la lampo che le teneva il vestito e mentre io ubbidivo alla sua richiesta Anna si era già tolta il reggiseno e stava per sfilarsi le mutandine seguita subito dopo da Claudia.
In un attimo furono completamente nude e corsero in acqua.., e noi lì con la bocca aperta a guardare
Poi Enzo si alzò ed iniziò a togliersi maglietta e pantaloncini, imitato da me che stavo abbassandomi i miei ma a causa dei corpi delle nostri mogli visti in precedenza’ l’eccitazione in noi era abbastanza evidente e la notte non riusciva a non far vedere che i nostri cazzi erano già dritti e puntavano verso il mare’ una corsa, un tuffo e raggiungemmo le signore.
Tra tuffi, risa e scherzi l’eccitazione credo prese un po’ tutti tanto che io provai a penetrare Claudia lì, davanti ai nostri amici, ma lei con uno sguardo mi fece capire che non era il caso, aggiungendo poi: ‘dai non vorrai farlo qui’ davanti a loro’.
Per cui mi ritirai ed insieme decidemmo di uscire dall’acqua.
La brezza marina si faceva sentire sui corpi bagnati e nudi e chiaramente potevamo vedere i capezzoli di Anna e Claudia resi turgidi dal senso di freddo ma non ci coprivamo ed ostinatamente continuavamo a mostrare i nostri corpi nudi a noi stessi.
‘Chi ne vuole un po’?’, chiese ad un tratto Enzo mostrandoci una mezza bottiglia di Limoncello; il coro di risposta fu unanime e tutti ne bevemmo qualche sorso, apprezzando l’alcool che scendendo ci scaldava un pochino.
Ci rivestimmo mentre Anna propose di terminare la serata a casa loro, cosa che accettammo tutti di buon grado.
Pochi minuti dopo io ero sulla macchina di Enzo mentre Claudia era sulla nostra insieme ad Anna; non so cosa si siano dette loro ma so che io ed Enzo eravamo ancora eccitati da ciò che avevamo visto, tanto che si sentì libero di dirmi che una volta aveva provato a chiedere ad Anna di incontrare altre coppie ‘per mettere un po’ di sale’ alla loro relazione ma che lei si era rifiutata non per un problema morale ma solo per la paura di entrare in un torbido girone di voluttà difficile poi da controllare.
A quel punto confessai anch’io la mia voglia di fare nuove esperienze ma che di fatto poi ai discorsi insieme a Claudia, non erano mai seguiti i fatti.
In dieci minuti arrivammo a casa, una classica casa estiva formata da un piccolo giardino, un saloncino con annesso angolo cottura ed una camera da letto, il bagno completava l’appartamento.
Il saloncino era arredato con un divano tre posti, un tavolo e sei sedie, due delle quali alle pareti, un paio di piante e tre quadri: tutto qui.
Enzo ci fece accomodare al tavolo dove posò il liquore che avevamo già gustato in precedenza e presi quattro bicchierini ce ne offrì ancora aggiungendo: ‘facciamo un gioco?’.
‘Si e quale?’ rispose mia moglie.
‘Prendiamo un mazzo di carte, lo mettiamo al centro del tavolo coperto dividendolo in quattro mazzetti. Ognuno ne sceglie uno e colui che avrà preso quello che mostra la carta più bassa avrà perso e dovrà togliersi un indumento che indossa’ se due giocatori mostreranno insieme la carta perdente si andrà a vedere quella immediatamente sotto’ e così via fino alla fine e quando uno sarà rimasto completamente nudo e vorrà continuare a giocare nel caso in cui perda ancora dovrà fare una penitenza’ ok?’
La cosa ci prese un po’ alla sprovvista ma un po’ per l’euforia, un po’ per la serata che ci aveva visti nudi non più tardi di quindici minuti prima e un po’ per l’alcool ingerito, nessuno ha posto alcuna obiezione.
Carte al centro del tavolo, quattro mazzetti e subito ci fu la prima perdente, ossia Anna, che senza trasparire alcun imbarazzo, decise di togliersi la camicia; la mano seguente persi io che tolsi a mia volta la camicia restando a petto nudo.
Poi toccò a Claudia che, portando un vestito, in un colpo solo restò con reggiseno e mutandine; di seguito perse di nuovo Anna che tolse i pantaloni andando così a pareggiare la tenuta di Claudia.
Nel breve volgere di qualche minuto rimanemmo io e Claudia in mutande, Enzo con pantaloncini e mutande ed Anna completamente nuda’ la sua sfortuna però era eccitazione pura per me ed Enzo e avrei scommesso che anche mia moglie non era rimasta indifferente al seno di Anna che mostrava chiaramente i segni di una palpabile eccitazione con i capezzoli dritti puntati verso di noi e le gambe che in continuazione strusciavano tra loro con l’evidente intento di dare sollievo ai pruriti più che giustificati della sua passerina.
‘Vuoi continuare?’ chiese cavallerescamente Enzo a sua moglie che senza pensarci un attimo rispose ‘certo che continuo voglio vedere nudi anche voi’ e via a ridere insieme.
La mano che segui fu quella che in pratica diede la svolta alla serata: Anna perse di nuovo ed Enzo invocò per lei la giusta punizione, avrebbe dovuto baciare e succhiare i capezzoli di Claudia.
Mia moglie si girò nella direzione di Anna la quale avvicinò le labbra ai seni di mia moglie e, mentre con le mani ne afferrò uno con la bocca iniziò a baciarne il capezzolo e poi a leccarlo fino a farlo scomparire dentro la sua bocca e ripetere poi l’operazione anche per l’altro seno sul quale si trattenne oltre il necessario, provocando anche dei sommessi gemiti in Claudia che mostrava riconoscenza per la dolcezza che metteva Anna nel suo fare.
La mano seguente perse Claudia che in un attimo si tolse l’unico indumento rimastole addosso le mutande e lo fece con tanta sveltezza rendendo evidente a tutti il suo desiderio di spogliarsi e mostrarsi nella sua nudità’ voleva essere nuda e voleva anche godere del fatto di esserlo.
Ma la mano seguente perse di nuovo Claudia e questa volta pagare pegno toccava a lei e i suoi occhi manifestavano la voglia libidinosa di farlo; guardò Enzo che decise per tutti.
Claudia avrebbe dovuto leccare la fica ad Anna ma Anna doveva stare seduta sul tavolo per dare la possibilità a noi di vedere la leccata.
Anna si alzò dalla sedia e si mise seduta sul tavolo allargando le gambe e allargando con le mani la fica mostrandola a noi senza pudore; si vedevano le grandi labbra bagnate e gonfie di desiderio e si vedeva anche tra i peli quel piccolo cazzo pronto a ricevere la lingua di Claudia.
Mia moglie seduta si posizionò proprio davanti alla fica di Anna ma prima di iniziare a leccarla si avvicinò al suo viso dandole un bacio in bocca; vedemmo la sua lingua farsi largo tra le labbra di Anna fino ad entrare al suo interno, si baciarono a lungo poi Claudia si rivolse a noi e abbassò il volto sulla sorca di Anna che ormai a bocca aperta non aspettava altro.
Claudia iniziò a leccarla dapprima da fuori, poi presa sempre più dall’eccitazione, spingendo sempre più a fondo la sua lingua che cercava con forza di farsi largo dentro la fica bagnata di Anna.
A quel punto la punizione era solo mia e di Enzo che assistevamo passivi ad uno spettacolo che volevamo vivere da tempo.
Ci siamo guardati e in un attimo ci siamo spogliati: i nostri cazzi erano duri e le cappelle già bagnate dalle prime gocce di piacere.
Enzo tolse Claudia dalla fica di Anna e girandole il volto, la mise in direzione del suo cazzo e Claudia non si fece pregare per aprire la bocca e accogliere al suo interno il membro duro, iniziando un lento su e giù per la lunghezza del glande, dalla base fin su la cappella per poi tornare giù.
Quando ha deciso che era il momento giusto, ingoiò tutto il cazzo facendolo sparire nella sua bocca fin dentro la gola.
Contemporaneamente io avevo sdraiato sul tavolo Anna ed avevo appoggiato il mio cazzo sulla sua fica ormai bagnata e pronta a ricevere il mio arnese e contemporaneamente le stuzzicavo i capezzoli, tirandoli e torcendoli leggermente e provocando così in lei grida di piacere.
Iniziai un lento su e giù dentro la fica, spingendo il cazzo dentro fin dove poteva entrare ed Anna mi agevolava allargando di più le gambe.
Nel frattempo Claudia aveva lasciato il cazzo di Enzo, che prontamente lo aveva infilato nella bocca di Anna, ed aveva iniziato a leccare i capezzoli di Anna che a questo punto era impegnata a godere nel sentire il cazzo di suo marito in bocca, il mio nella sorca e le labbra di Claudia sui seni.
Non ci mise molto a venire in quelle condizioni e l’urlo liberatorio fu per noi altra eccitazione.
Mi misi seduto sul divano e prendendo il volto di Claudia lo diresse verso il mio cazzo, ancora bagnato degli umori di Anna, verso la sua bocca, Enzo da dietro la piegò leggermente verso di me andando a puntare la sua asta verso il buchetto nero del culo che, dopo averlo leggermente leccato, volle fare suo.
Nel mentre Anna volle restituire la cortesia a Claudia, sdraiandosi sotto di lei e andando a leccarle con avidità la fica ed anche a Claudia, in quelle condizioni, non le occorse molto tempo per raggiungere il suo primo orgasmo.
Lamentandosi, rilasciò nella bocca di Anna i liquidi frutto della sua venuta ed Anna li leccò tutti, bevendoli, senza sprecarne neanche una goccia; Enzo intanto gemeva e gridava venendo dentro il culo di Claudia ed io le riempivo la bocca del mio sperma con due o tre schizzate.
L’aria nella stanza ormai era solo sesso, goduria e lussuria.
Io ed Enzo ritirammo i nostri cazzi semirigidi dagli orifizi in cui avevamo depositato il nostro sperma ma le due donne erano in piena attività: si sdraiarono vicine sul divano e mentre Claudia infilava il suo dito medio nella vagina di Anna, quest’ultima prese a torturare con le mani i capezzoli della sua ‘amante’, baciandola con voluttà.
Poi ne prese uno in bocca, lo baciava, leccava e lo faceva sparire al suo interno succhiandolo avidamente.
Claudia con il suo dito stava violentemente masturbando Anna che venne copiosamente tra le mani di mia moglie e noi a quello spettacolo riprendemmo subito entusiasmo e i nostri cazzi si fecero di nuovo duri.
Prendemmo le due donne e le portammo nella stanza da letto e lì sdraiati ci avvinghiammo in un turbine di passione.
Il mio cazzo nel culo di Anna che succhiava, assieme a Claudia quello di Enzo, poi Anna che prese a succhiare la fica di Claudia mentre lei teneva in bocca ben stretto il cazzo di Enzo ed io le avevo riempito il culo con il mio.
Poi fu la volta di Enzo al quale succhiò il cazzo Anna mentre Claudia gli infilava il medio nel culo e lui lì ad allargare le gambe per riceverne di più e più in fondo ed io che cercavo di dare alla bocca di Anna anche il mio cazzo nel disperato tentativo di riempire la bocca con due cazzi ma per quanto tentava di allargare lo spazio, la ricezione poteva essere solo per un di noi così io decisi di ripiegare si fa per dire, dentro la sua fica mentre Claudia mi dava un appassionato bacio.
Enzo nel frattempo si spostò andando dietro ad Anna e infilando il suo bastone dentro il suo culo; fu così che Anna ebbe ad avere il mio cazzo nella fica, quello di Enzo nel culo e la bocca piena della sorca di Claudia e venne come credo mai le era capitato.
Ma volemmo far provare anche a Claudia quella sensazione così io mi impossessai del suo culo, Enzo della fica e Anna le poggiò la sua sulla bocca per farsela leccare alla grande e l’orgasmo ci raggiunse contemporaneamente: io venni nel culo di Claudia che era già pieno dello sperma di Enzo, il quale venne nella sua sorca ed Anna riversò nella sua bocca ciò che rimaneva dei suoi orgasmi precedenti.
Sfiniti ci rilassammo sul letto tenendo stretto tra le mani ognuno una parte di un altro.

Leave a Reply