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Orgia

Il condominio VIP

By 6 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ogni somiglianza con VIP, fatti e luoghi, è puramente casuale.
Questo racconto è frutto della immaginazione dell’autore.

Il lavoro nobilita l’uomo, soprattutto quando è ottimamente retribuito, senza sprechi di energie per raggiungere mete che mi permettono di guadagnare, oltre 400 mila euro netti all’anno, con uno sforzo esiguo.
Qualcuno potrebbe domandarmi: Qual’è il trucco, rubi? No, la mia attività professionale, mi vede collaborare con una società multilevel e dopo un piccolo investimento, l’astuzia sta nell’inserire nell’ingranaggio altre persone che con entusiasmo, facciano il loro primo contributo monetario e portino altri esseri umani in modo da formare un grande gruppo sempre in espansione.
Nella scala gerarchica sono in alto, e i miei guadagni solo gestendo menti produttive sotto il mio controllo.
Devo ringraziare Giulia mia moglie che mi ha sostenuto ed aiutato, accompagnandomi a conferenze che ci spostavano a destra e a sinistra dello stivale per contattare e reclutare tantissime persone che sono rimaste affascinate da una donna brillante, intelligente e soprattutto molto bella, con loro parla di tutto, s’intende d’economia, gli piace discutere di politica e sa essere molto critica e pungente. Giulia è sempre stata esibizionista ma, non sapevo sin dove si sarebbe spinta per sentirsi desiderata.
Che lavoro poteva fare se non la modella? Sfila per i più grandi stilisti e quando è in passerella, si eccita ad avere gli occhi di tutti focalizzarsi su di lei.
La sua valigia, è sempre pronta, mentre il mio destino e quello di raggiungerla il fine settimana se il suo lavoro la porta in Italia o nelle grandi capitali Europee.
In quelle serate particolari, quando mi accompagna a delle cene o party, dove si parla insistentemente di marketing e di produzione, indossa con disinvoltura, abiti da sera dalle scollature vertiginose, dalle trasparenze che non nascondono niente, non rimane inosservata e attira gli uomini come mosche sul miele.
Le sue conoscenze altolocate, mi hanno permesso una veloce carriera e anche se c’è ancora molta strada da percorrere, sono considerato un top manager.
Mi ritengo fortunato, ho un ottimo lavoro e soprattutto so di avere conquistato una donna non solo bella ma, affascinante, sexy, dalla femminilità prorompente.
Non immaginatevi una donna anoressica, tutta pelle e ossa, lei è ben proporzionata, 178 centimetri sui tacchi, gambe lunghe e affusolate, un culetto fantastico, tondo e sporgente, sembra modellato per accogliere cazzi, non è tettona ma, la sua terza è perfetta, ha proprio due belle poppe, con dei capezzoli molto sensibili, ed una bella e golosa gnocchettona ben depilata che mi fa impazzire e per finire un viso dolcissimo con due magnifici occhi azzurri come il mare, i suoi lunghi capelli, biondo platino la rendono molto appariscente e desiderabile.
Su di lei ho sentito commenti più o meno coloriti a volte molto spinti e crudi e non so perché ma mi eccita saperla desiderata ed essere considerata un sogno erotico.
Giulia, 26 anni, è sempre circondata da donne bellissime, d’altronde con il lavoro che fa non poteva essere altrimenti, e mi ha confessato che lontana da casa, delle volte soffre di solitudine ed è capitato casualmente di lasciarsi andare ad effusioni con delle sue colleghe e non gli è dispiaciuto affatto leccare una dolcissima fichetta o lasciarsi baciare appassionatamente.
Scoprire il lato misterioso di Giulia, è stata una piacevole sorpresa, la sua bisessualità, ridava un forte stimolo ai miei desideri sessuali, tanto da scatenare la voglia di partecipare a quei giochi amorosi, che prima non gli avrei mai proposto di fare e non si è tirata indietro quando gli ho chiesto di farmi prendere parte ad uno scambio di effusioni tra donne.
Abbiamo scelto di vivere in Sardegna, sia io che Giulia ne siamo entusiasti, anche perché l’azienda ci ha messo a disposizione un appartamento fantastico, in un condominio dall’ambiente esclusivo.
Sorge di fronte al mare, 6 villette inserite nel verde di un bel prato con degli alberelli d’oleandro in fiore e da piccoli cespugli di mirto profumatissimo, reso unico da una bella piscina e un campo da tennis.
Enzo il padrone del complesso, è il famoso presentatore di videogiogio e la sua bellissima moglie Pamela ex velina.
In uno di quegli appartamenti, ci abita lui, altri tre li ha affittati, di cui uno al sottoscritto, la mia vicina è Moira, la biondissima sex symbol degli anni 80, conduttrice televisiva e Augusto il suo attuale compagno, di almeno 25 anni più giovane di lei, le sue grandi tette desiderate dalla maggior parte degli Italiani, per me non sono più un mistero perché in piscina si presenta regolarmente in topless e uno striminzito perizoma che evidenzia un bel culo che sembra scolpito nella roccia per come è duro e sodo, nonostante abbia superato gli anta già da diverso tempo è ancora più che affascinante.
La mia dirimpettaia è la collega e amica preferita da Giulia, la bellissima Morgana, una ragazza di colore, una tra le modelle più pagate della passerella, single per scelta ma, i giornali scandalistici le attribuiscono flirt con quello e quell’altro e le appioppano amori saffici, a cui posso credere, visto che ha diviso diverse volte lo stesso letto con Giulia e tutti e tre insieme.
Una donna che ha movimentato le nostre notti e che ha solleticato la nostra libido, insomma una bella ragazza, calda e disinibita, una venere nera, bona da morire.
Gli altri due appartamenti, venivano occupati durante il fine settimana da quella o quell’altra coppia sempre ed esclusivamente vip.
Tanti personaggi famosi in un complesso, mi davano il modo di essere sempre circondato da donne bellissime, quelle che ti fanno sognare, che occupano il sonno di molti italiani.
Gli incontri mondani erano all’ordine del giorno e proprio all’inaugurazione del Trilionaire, Morgana chiacchierando, spudoratamente ci ha fatto una proposta indecente, senza tanti preamboli l’invito a partecipare a un festino, un orgia esclusiva a cui avrebbe partecipato solo e tutto il condominio.
Se in passato abbiamo avuto qualche incontro trasgressivo, io e Giulia, non avevamo mai ipotizzato un orgia ne tanto meno altri uomini nel nostro letto.
Quella proposta era intrigante, fatta solo per pochi intimi, dove potevamo sbizzarrirci senza limiti, lasciando cadere ogni tabù, solo per godere e fare quello che ti è sempre passato per la mente ma mai pensato di farlo concretamente.
Una festa a tema, organizzata da Ramon il famoso porno attore, conosciuto più per i suoi 24 centimetri nodosi, che per le doti recitative, avrebbe alloggiato per tutto il weekend nel nostro condominio, assieme alla fantastica moglie Sonia anche lei stella del porno, nota ai suoi fans come la Pantegana del Circeo, per il suo foltissimo vello corvino che le ricopre la fica e per la notevole quantità di peli attorno al buchetto del culo.
L’appartamento che rimaneva, avrebbe ospitato Magda nota attrice di teatro, accompagnata da un amico sconosciuto, su di lei ho sentito i soliti pettegolezzi e si dice che a letto sia un vero demonio, una maialona insaziabile, poi con quelle tettone che io definisco una centrale del latte, per quanto sono grandi, che già pensavo allo splendido incontro ravvicinato con quegli eccezionali respingenti.
Una proposta indecente, che rappresentava un piacevole diversivo, ai miei desideri inconfessabili, potersi scopare tutte quelle donne meravigliose, straordinariamente affascinanti, in una maratona sessuale, da consumare in una notte, era quello che ho sempre sognato ma, Giulia cosa ne pensava e poi sarei stato geloso? Concedersi ad altri uomini con il mio consenso ma soprattutto che la guardassi mentre godeva mi avrebbe mandato fuori di testa o avrei accettato tutto questo?
Il desiderio di fare del sesso di gruppo, era molto forte anche per Giulia, da prima è rimasta stupita, poi turbata, ma i suoi occhi parlavano, l’atteggiamento era quello di una gran maiala, cosa passava per la sua testolina, curiosità, la voglia di nuove esperienze o per lei era soltanto un gioco, dalla sua espressione, c’era qualcosa di più che la intrigava.
Tra noi solo uno sguardo di complicità e per il timore di rovinare tutto, non ho detto niente, avrei lasciato che si realizzasse senza nessuna forzatura.
A casa è stata lei che ha riportato il discorso su quell’argomento scottante , ne abbiamo parlato e siamo arrivati alla conclusione che almeno una volta nella vita dovevamo provare un’esperienza trasgressiva.
Finalmente si sarebbe saziata di cazzi e nella sua mente già pregustava la grande abbuffata con Ramon o meglio con i suoi 24 cm a sfamare la sua voglia per un bel cazzo dalle dimensioni ragguardevoli.
Il tema della festa era la donna puttana e passammo quella giornata nervosamente, Giulia a cercare degli abiti adatti alla festa io a pensare che finalmente avrei avverato i miei sogni.
Squillo d’alto bordo, o puttana di strada? Ovvio che doveva sembrare una vera baldracca, così decise per un look aggressivo e seducente, profumata all’eccesso e truccata pesantemente ma, anche conciata come una battona, Giulia era una donna da sogno e quel modo di presentarsi, minigonna inguinale, da dove sporgevano le natiche e vederla sculettare, camminando a gambe larghe, la rendeva estremamente eccitante, facendomi impennare il pisello.
Sapevo che sotto portava solo i collant, strappati per lasciare i suoi buchi scoperti, come fa una puttana per non spogliarsi completamente nelle gelide notti passate ad aspettare i clienti.
I capezzoli turgidi tendevano un top aderente, mostrando la forma dei suoi bellissimi seni privi di sostegno.
Un bacetto prima di avviarci a casa di Ramon, per quella sera teatro di scambi tra coppie, ‘ sicuro che non ti dia fastidio vedermi prendere altri cazzi?’ ‘divertiti e succhiagli l’anima’, ‘anche tu amore mio, sfondale’.
Ad aprirci è Ramon, mi saluta, si avvicina a Giulia e la bacia in bocca, i loro corpi aderiscono perfettamente l’uno all’altro, si strusciano, ed io li imbambolato a guardarli.
Ci dirige verso il salone, tenendo Giulia con il braccio intorno al collo e la mano penzoloni che gli palpa il seno, e lei che gli sorride mostrandosi disponibile alle sue attenzioni.
Come varchiamo la soglia, lo scenario è quasi irreale, Moira è appesa al soffitto completamente nuda, legata come un salame, braccia dietro la schiena con il bavaglio, sguardo assente, spaventato, supplichevole con le tette che cadevano penzoloni e le gambe tenute larghe, ripiegate verso le natiche, tenute divaricate da delle cavigliere bloccate con delle corde, che la legavano ad anelli fissati al muro.
Un cartello messo accanto a lei diceva ‘Non disperdere lo sperma nell’ambiente, questa è la sputacchiera per i vostri cazzi, usatela’
Nella stanza lo spettacolo è di quelli che ti fanno rizzare il cazzo, esibizione di corpi nudi aggrovigliati, un forte odore di sesso, intenso, afrodisiaco, impregna la stanza.
Dive, tante, tutte donne bellissime e per loro, quale migliore occasione per esibirsi, per mettere in mostra le loro doti migliori, le loro mercanzie, sfoggiando camicette trasparenti, sbottonate all’eccesso, minigonne striminzite, short cortissimi, aderentissimi.
Indumenti lasciati qua e la, sparpagliati sul pavimento, mutandine dimenticate sul divano o reggiseni abbandonati sul tavolino, per terra, lo scenario era di libidine sfrenata, il clima rovente.
Sono tutti più o meno impegnati in evoluzioni sessuali, in un angolo, Morgana messa a pecorina, si sta concedendo ad Enzo, Magda è sdraiata su un tavolino a cosce aperte e il suo amico sconosciuto gli sta leccando la fica, di lui, oltre le spalle, vedo solo il profilo del suo cazzo, non è lunghissimo, comunque oltre i 20 cm ma, è straordinariamente grosso, ha una circonferenza bestiale, di proporzioni asinine.
Dall’altra parte della stanza, Augusto è sdraiato sul pavimento e Sonia messa cavalcioni, gli salta sul cazzo, facendosi impalare profondamente, mentre Pamela gli è seduta sulla faccia, strusciandogli la fica sulla bocca.
Le due troiette una di fronte all’altra, si contorcevano come due maiale e si baciavano, si baciavano appassionatamente, le loro lingue si incontravano, si attorcigliavano, le mani si esploravano, scorrevano lungo tutto il corpo, si slinguazzavano i capezzoli, turgidi, dritti, era uno spettacolo vederle godere e darsi reciproco piacere.
Le belle tette di Moira erano invitanti e mi sono avvicinato ad accarezzarle, Ramon mi fa presente di non essere molto tenero con lei, ‘Vuole essere umiliata, maltrattata, solo così la fai godere’
Gli afferro i capezzoli e li strizzo, li torco con violenza, attraverso il bavaglio sento dei lamenti ovattati, i suoi occhi sembrano dire ‘Grazie padrone’
Ramon continua ad accarezzare Giulia, capisco che è eccitata, insistentemente osserva il bozzo che ha sulla sua patta e curiosa ci infila la mano, frugando dentro gli slip e tirandogli fuori quel cazzo che tante donne hanno ammirato nei suoi film, bramato e desiderato, ora è nella sua mano, dalla sua espressione ho percepito che era più grosso e lungo di quanto pensasse, gli piaceva, nonostante il membro non fosse del tutto in erezione.
A quella visione il cazzo mi si è rizzato ulteriormente, sembrava un obelisco e mi scoppiava nelle mutande, così grosso penso non mi sia mai diventato e lo sentivo duro come il marmo.
Magda quando ci ha visto si è alzata venendoci incontro, è più bella di quanto potessi immaginare, una mora, calda e passionale, una vera puledra da monta, con lei l’amico e solo ora lo riconoscevo, ‘Puttana Eva, il vicepresidente’ Avanzava con lo scettro tremendamente in tiro, grosso come un palo, Giulia lo osserva, l’eccitazione è innegabile, gli brillano gli occhi.
Le tettone di Magda ad ogni passo ondeggiano, sbattono da una parte all’altra, sono troppo grandi per poter rimanere ferme, è bellissima.
Mi tocca il cazzo sopra la patta, lo stringe, lo accarezza, le mie mani si allungano sulle poppe, le esploro, sono immense, non riesco a contenerle tanto sono grandi, ci baciamo e inizia a spogliarmi impossessandosi presto del mio cazzo.
Due tette così grosse sono sempre state il mio sogno, ed ora, gli tenevo un capezzolo tra le labbra, lo mordicchiavo, lo succhiavo avidamente, mentre con l’altra mano palpavo l’altro seno, gli titillavo il capezzolo, lo strizzavo e dalle sue labbra uscivano sospiri di piacere.
Mi ha tolto i pantaloni e il suo sguardo si è concentrato sul cazzo, lo portò alla bocca, era caldissima, si era impossessata della cappella e lentamente lasciava che le sprofondasse in gola, avidamente succhiava, risucchiava, slinguazzava come un’indemoniata.
La visione di quel palo spropositato, largo quanto una lattina di coca, aveva stupito Giulia che con l’espressione di chi non ha mai visto un cazzo, rimase a fissargli il fallo ma, solo per poco, si piegò verso Giacomo, il vicepresidente e gli mise la testa fra le sue gambe e con il cazzo stretto tra le dita lo portò sulle labbra, comincia a laccargli la cappella, prova a prenderlo in bocca ma non ci riesce, è troppo grosso, lo tiene con entrambe le mani e si impegna sino a quando riesce ad inghiottire tutto il glande che le scompare dentro.
Va avanti indietro lentamente e quella nerchia spropositata, sprofonda sempre più verso la sua gola.
Nell’altra mano stringeva la verga di Ramon, un bel cazzo ancora a riposo ma, anche così e bello grosso, il passo è stato breve, lo afferra, lo slinguazza, si adatta alla bocca, cresce, cresce tra le sue mani, s’indurisce sempre di più sotto i colpi della sua lingua, lo imbocca e lo fa scorrere tra le labbra, ingoiandolo profondamente, cominciò così un succoso doppio pompino.
Con gli occhi ben spalancati, vuol godersi tutto quel bendiddio, due cazzi che una volta presi in mano gli hanno fatto perdere il controllo di se stessa, si è scatenata come una porca e iniziò a segarli alternandoli tra bocca e mani, con colpi veloci di lingua stimolava le due nerchie che sensibili alle leccate sempre più avide, divenivano sempre più dure e grosse.
Quando Giulia è così eccitata sa dare il meglio di se stessa, a letto si trasforma è fantastica gradisce tutto, con la sua fantasia, rende sempre vivo il nostro rapporto ma, ora non sta sognando ad occhi aperti, non è certo intimorita dai due bestioni e le due fantastiche nerchie sono li strette tra le sue mani, oramai non ha più ritegno, si offre al mio sguardo, mi guarda negli occhi, percepisco il piacere che prova, riconosco il profumo della sua eccitazione, forte, dolce, inebriante.
Il suo sguardo, per non parlare del suo sorriso, la dicevano lunga, con la fighetta bagnata e con un bagliore negli occhi, che non gli avevo mai visto, era sfacciatamente pronta a ricevere due super cazzi.
Ha cercato di prenderli contemporaneamente ma, erano troppo grossi e si è dovuta accontentare di imboccarli uno alla volta, non l’avevo mai vista pigliare il cazzo con tale avidità, sembrava volergli risucchiare l’anima, li ingollava profondamente e le guance s’infossavano da come succhiava.
Era infoiata parecchio, lo capivo, da come mandava profondamente giù quei cazzi, da come muoveva la testa avanti indietro, da come li smanacciava.
Magda mi aveva preso il pisello tra le poppe e tenendole serrate tra le mani mi segava con una fantastica spagnola, inutile dire che strizzato tra quelle mammelle era letteralmente sparito ma, la sensazione era sublime, erano calde, morbide, scorreva facilmente bagnato dai miei liquidi seminali.
I miei occhi erano solo per Giulia, la guardavo estasiato, vederla combattere con due cazzi e per di più con delle nerchie di tutto rispetto, ben più grosse del mio e io non sono da buttare via, li stringeva saldamente con le mani, serrati nel pugno, sembrava avesse paura di perderli, verghe dure, nodose, pronte, vogliose del suo corpo, li mena avanti indietro, mentre la sua lingua vibra, accarezza quei bastoni in tiro, che corre da una nerchia all’altra alternandoseli in bocca.
Gli lucidava il cazzo facendoli scorrere tra le sue bellissime labbra, carnose e turgide, sembravano siliconate da come erano gonfie, conosco i suoi pompini, sono un vero sballo e li stava succhiando con passione.
Giulia inizia a spogliarsi, si denuda con calma, i seni saltano fuori, i capezzoli sono già ritti, turgidi da far paura, la gonnellina cade per terra rimanendo con i collant che tagliati sapientemente, mostravano il suo figone liscio e vellutato sino al buco del culo.
Farsi vedere nuda da loro la stuzzicava e come se la stuzzicava, si tirava i capezzoli avanti indietro come se li stesse segando, ormai duri come pietre e sensibili, spuntavano lunghi e grossi, cercava di farli sporgere il più possibile, strapazzandoli tra le dita.
Si è accucciata di nuovo tra quei fantastici cazzi che si offrivano alla sua bocca, alla sua lingua, li ciucciava con una faccia da maiala che non gli avevo mai visto, ormai era priva di ogni qualsiasi inibizione si stava scatenando la troia che avida, ingorda, li gustava come un gelato a due gusti, con slinguazzate golose ma attenta a non farli sgocciolare subito, un su e giù sull’asta ingoiandone sempre di più voleva godere al massimo di quei due cazzoni fuori misura e ogni tanto si fermava, sbattendoseli sulle guance e sulle labbra, si accarezzava il viso strusciandosi le loro splendide cappelle.
Magda si è accorta della mia poca attenzione nei suoi confronti, come aveva capito che era la prima volta che appagavo i sensi nel vedere mia moglie godere di altri uomini e mi fece intuire di godermi lo spettacolo, che davanti avevamo una notte di sesso e ci sarebbe stato il momento in cui non avrei fatto più attenzione alle scorribande sessuali di mia moglie.
Si distese sul pavimento mettendo la faccia sotto la gnocca di Giulia, ci cacciò dentro la sua lingua guizzante e cominciò prima a leccargli la fica, dentro e fuori, dal culo al clitoride, poi gli prese il bottoncino, lo lambiva con piccoli colpetti, lo teneva fra le labbra e lo succhiò fino a quando lo sentì in tiro, più nettare sgorgava, più la lingua frugava profondamente, la esplorava, risucchiava ogni stilla del suo desiderio.
Giulia tremava, si era leggermente sollevata sulle ginocchia, lasciando che la lingua di Magda si impossessasse dei suoi buchetti.
Le infilò le dita nella fica, su e giù, chiavandola in profondità, rigirandogli le dita, dentro sino alle nocche e facendola mugolare come una cagna in calore, mentre con la bocca sulla femminilità arroventata, continuava a succhiarle il clito, per poi passare con la lingua sull’orifizio anale e le sprofondava nel culo.
Magda, completamente nuda spalancò le cosce, invitandomi a leccarle la figa, era strabagnata, zuppa di miele che le colava tra le gambe, mi sono tuffato su quel passerone fradicio iniziando a ciucciarla e con la lingua nella sua bollente intimità, raccoglievo il succo della sua eccitazione.
Da quella posizione, potevo guardare la mia Giulia e impaziente, aspettavo di vederla fottere con due uomini di quel calibro, il mio cazzo era durissimo e quel pensiero, mi regalava incredibili brividi di piacere.
Giulia tra gemiti e sospiri è venuta sulla faccia di Magda bagnandola completamente, cominciò lentamente a godere, ansimava e tremava tutta, sino a quando la sentii squassata da un potente orgasmo, sentirla strillare, mi ha portato ad un eccitazione talmente forte da sentire gli spasmi di una eiaculazione, quando mi sono ricordato di Moira la sputacchiera per cazzi, la prima sborrata doveva essere per lei.
Gli ho tolto il bavaglio mettendoglielo in bocca e tenendola per i capelli l’ho spinto dritto in gola, ero talmente eccitato, che mi ha provocato una spruzzata particolarmente abbondante, mentre i possenti fiotti di sborra la riempivano come un fiume in piena, inondando la sua bocca e togliendogli il respiro.
I miei coglioni erano talmente pieni che non riusciva a berlo tutto, la sborra che esce è impressionante, gli colava dagli angoli della bocca e tossiva allupata dal cazzo che gli premeva in gola e dalla quantità di seme che gliela riempiva.
Anche Augusto ormai prossimo a sborrare gli si era avvicinato e visto che la bocca era occupata, senza tanti complimenti gli ha aperto le chiappe e con un colpo secco, la penetra con violenza e la sbatte con furia animalesca, l’incula facendola urlare, mi morde il cazzo e gli mollo un ceffone.
Giulia è sdraiata su un tavolino, Ramon la bacia in bocca, sul collo, scende sui seni, li ciuccia, Giacomo gli si è messo tra le cosce e la sua lingua, si appoggia sul clitoride eccitato, lo lecca avidamente, scivola nella figa penetrandola, avanti indietro.
Le loro mani scorrevano sul suo corpo, tante mani accarezzavano i suoi seni, li strizzavano, altre sui suoi glutei, sulla figa grondante, lei ad occhi chiusi lasciva che il suo corpo fosse fonte di piacere per quegli uomini arrapati.
Giulia strilla ha il suo secondo orgasmo e chiede a Ramon di farglielo succhiare, glielo appoggia alle labbra, e lei lo scappella, se lo passa sulle labbra, se le bagna con i suoi umori, gli slinguazza la cappella, lo lecca, lo ingolla profondamente, con fatica, è enorme, ne sente le nervature, Ramon gradisce, le spinge il cazzo in gola e la incoraggia a succhiare più forte,
Giacomo mentre le lecca la vulva, la sua lingua corre sul culetto, lo apre, si fa strada tra le pieghe, lo penetra, dilatandola, solleticando la sua lussuria
Lei è un insuperabile maialona, stette a succhiare per alcuni minuti, dopo di che voltandosi, ‘Ora voglio che mi scopiate mmmmhhhh’ssiiii, li voglio tutti e due dentro!’ Sotto i miei occhi, offriva il suo corpo, si contorceva ed ansimava nel piacere, l’hanno presa in due contemporaneamente, ha voluto Mr 24 nel culo e Giacomo nella figa.
Giacomo si è sdraiato al suo posto con lei cavalcioni, che cazzo in mano, l’ha strusciato sulla fica per lubrificarlo, e lentamente si è impalata pigliandolo tutto sino ai coglioni.
‘Ohh’si’lo sento’lo sento’siii’dammene ancoraaaaaa!!’ L’enorme cappella andava avanti indietro e lentamente si faceva strada andando sempre più profondamente.
‘Ramon, mettimelo nel culo’ Gli dava le spalle e tirandosi indietro con le mani appoggiate sul pavimento, l’invitava a fotterla nel culo.
Gli ha puntato subito il buco del culo allargandogli le chiappe con le mani, il suo culetto è invitante,
con il fallo appoggiato allo sfintere anale, ha iniziato a spingere, sino a che non ha sentito l’anello anale cedere e risucchiarne la cappella, riuscendo ad entrare nel budello.
Ramon, consapevole delle sue dimensioni, ci andò piano, lo spingeva dentro lentamente facendosi strada un poco per volta, ma inesorabilmente si fermò solo quando sentì le palle sbattere sulla gnocca.
‘Siii siiiiiiiiii godooooooooo così cosìììììììì spingilo siiiii sfondamiiiii.’ La voglia di essere sfondata
era più forte del dolore, non cedeva, lo voleva tutto dentro e si è trovata con i loro bei piselloni sprofondati sino alle palle.
La sborrata nella bocca di moira, non aveva permesso al mio cazzo di cedere, ero sempre in tiro più duro di prima, lo smanettavo gustandomi i due cazzi che entravano in mia moglie.
Ramon spingeva con forza, godendosi profondamente il suo culetto stretto, la teneva per i fianchi e si sentiva l’inconfondibile rumore dei coglioni che sbattevano nelle sue chiappe.
Giacomo era quasi impossibilitato a muoversi ma, riusciva ugualmente a spingerlo, Giulia si muoveva dando spinte con il bacino per sentirli bene tutti e due.
Invertono le posizioni, ora è Giacomo che vuole violare il suo buchetto, abituato a ben altri calibri, la sua nerchia è ancora più grossa e lunga del cazzone di Mr 24 cm, vedevo l’espressione del suo volto cambiare; il suo sguardo si faceva eccitato, solo un fallo di quella dimensione in quel momento di furore, avrebbe potuto soddisfarla, effettivamente è enorme, il culo resiste ma, cede facilmente facendolo sprofondare, la impalò per bene, giusto per fargli sentire il cappellone, lo faceva entrare ed uscire, l’ha sfilato e ha ripetuto la penetrazione diverse volte.
Gli è scivolato nell’intestino, profondamente, facilmente, non sembrava vero ma, entrò con una tale facilità che mi lasciò a bocca aperta, è bastato un colpo di reni e si fece strada nel culo di Giulia, non trovando nessuna resistenza la riempì completamente.
Urlava dal piacere e godeva in tutti i buchi, era in preda a grosse convulsioni, si contorceva e urlava come una scrofa sgozzata e vedevo perfettamente quei cazzoni entrare ed uscire da mia moglie allargandole a dismisura la figa ed esageratamente il suo piccolo culetto.
‘Si sii mi sfonda ooh amoreee è tutto dentro, mi piace, mi piace siiiiiiiii’ ad ogni colpo lei gemeva, si contorceva, il suo volto esprime solo piacere, non c’è traccia di dolore, la stanno sbattendo di brutto.
Giacomo si muoveva sempre più velocemente nel retto, sempre più forte, colpi profondi, violenti.
Tenevano un buon ritmo ed erano ben sincronizzati, spingevano i loro cazzi contemporaneamente dentro di lei levandogli urla di piacere che la portavano da un orgasmo all’altro, quasi continuo inarrestabile.
Muoveva li bacino andandogli incontro per farli entrare il più possibile, li vuole sentire tutti dentro quei cazzoni, è completamente aperta, è piena di carne.
Giacomo, la impalava facendole sentire quella sberla di cazzo sino ai coglioni, con la forza di un toro spingendolo tutto dentro la sua tromba del culo ormai dilatato o meglio dire sfondato dal suo cazzone.
Giulia, in preda ad un pianto isterico, inizia a mugolare, sempre più forte, i suoi gemiti sembrano una sirena, si si si siiiiiiiiiii, si si si siiiiiiiiiii, ha il viso stravolto dal piacere, gia da tempo godeva, sotto il continuo assalto di Ramon e di Giacomo che la sbatteva senza pietà, si abbandonava ad orgasmi multipli, prolungati.
Mi piace da impazzire, ha una carica erotica che mi fa ribollire il sangue e quando mi chiama, ‘Sii ssiii vieni anche tu, amore godoooo è meraviglioso, pigliami, voglio sentirmi completamente piena’
Ci voleva tutti dentro di lei, aveva la figa piena, il culo strapieno ed ora voleva che mi aggiungessi a loro e le sborrassi in bocca.
La tiravo per i capelli per impadronirmi della sua bocca assetata scopandola profondamente come non avevo mai fatto, l’ha ingollato a fondo sino in gola e da come succhia, Giulia gradisce, forse ha sempre desiderato pigliare più cazzi e ora l’inconfessabile tripletta era realtà.
Ora si che era completamente piena di cazzo, con il mio ben piantato in gola e pronto a sborrare per come ero eccitato.
Stavo vivendo un sogno erotico e mi godevo quel momento, ammirando il suo culo straordinario, voglioso di cazzo.
Inculata e aperta per bene in un incontro da ricordare, le schizzarono la loro sborra addosso e io eccitato gli sono venuto in bocca.
La quantità liquido eiaculato è impressionante, un’abbondante emulsione filante in un finale pieno di sborra calda tutta per lei.
Gli cola dal viso, dalla bocca, il collo le tette ne sono ricoperte, lei ingoia tutto, succhia ancora e ci spreme fino all’ultima goccia.
Eravamo circondati da coppie che avevano assistito eccitati alle evoluzioni di mia moglie e molte donne desideravano provare quei due super cazzi.
La serata è appena iniziata e Giulia, aveva superato a pieni voti ogni confronto ed ora liberati da ogni fantasma, ci saremo goduti una notte di solo sesso.

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Gio

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