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Orgia

Il labirinto dell’eros

By 15 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Il Labirinto dell’eros
Era una mattina d’estate di quelle che fanno presagire caldo intenso per tutto il giorno. Non avevo particolari impegni, così indossai un vestitino leggero di quelli con le giuste trasparenze. Avevo deciso, quella mattina sarebbe stata di goduria intensa al centro commerciale. Nella mia testa volteggiavano grandi fantasie erotiche. Non indossai le mutandine, ne il reggiseno che avrebbe compresso la mia 5′ taglia. Dal vestitino si intravvedevano i miei seni con capezzoli turgidi come pietre, più in basso la mia fessa rasata a zero era già in attesa di ospiti. Feci un giro di telefonate per invitare qualche mia amica a vivere quella mattinata in modo più trasgressivo possibile. Saremmo stati un gruppo voglioso di’.. Contattai successivamente mio marito che”..disponibile all’invito si munì di videocamera. Appuntamento nel bagno del centro commerciale’..fu la parola d’ordine. L’incontro avvenne intorno alle 10,00. Diedi il via alzando il mio vestitino, leccandomi le dita dopo averle inserite nella fica. Contemporanemente mio marito infilava la sua verga nella fica della mia amica e mentre io le leccavo i capezzoli, mi stimolavo il culo con il mio vibratore. Non ce la feci più e dovetti infilare tutto il vibratore nel culo. L’orgasmo arrivò quasi subito, senza dare il tempo a Giorgio (il marito della mia amica) di mettermi il cazzo nella fessa. Giorgio e Carmine (il suo amico), non si persero d’animo. Carmine cominciò a prendermi in piedi vicino al muro, mentre la mia amica masturbava Giorgio e spompinava mio marito che cominciò copiosamente a sborrare dappertutto. Decidemmo dopo 2 o 3 orgasmi (non ricordo più) di uscire e ci dirigemmo in un prato vicino, li continuammo nella nostra giornata orgiastica. Sul prato fu un concatenarsi di situazioni: io avevo una verga nel sedere ed una nella fica, mentre leccavo il cazzo al marito della mia amica che invece masturbava il mio. Tra urla e gemiti nessuno di noi aveva più il controllo della situazione. Il labirinto dell’eros aveva la sua massima espressione. Ma non poteva finire lì. Più godevamo e più avevamo voglia di farlo, questa volta però invertendo i ruoli. Noi donne ci leccavamo vicendevolmente, Giorgio e Carmine si sodomizzavano e mio marito infilava il suo cazzo una volta nel mio culo ed una volta nella fica della mia amica. Stavolta l’orgasmo raggiungeva l’apoteosi di sborra spruzzata sul viso, sulla bocca, sui seni, sulle fiche. La mia amica ed il urlavamo di piacere invitando gli uomini a turno a leccarci. Madidi di sudore, utilizzammo le bottiglie d’acqua per rinfrescarci e dare vita ad un nuovo gioco. L’acqua fatta gocciolare sui cazzi e sulle fesse inducevano Giorgio e Carmine ad appoggiare la loro bocca per rinfrescarsi e contemporaneamente succhiare. Si succhiava di tutto, gli uomini le tette e le fiche, le donne i cazzi. All’ennesimo orgasmo decidemmo di andare, era buio. La promessa fu’..ci ritroveremo su una spiaggia.

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