Ciao a tutti mi chiamo Gaia e ho 18 anni, sono bionda occhi castanii alta circa 1,70 e fisico snello, d’estatedo una mano nella pizzeria di mio zio in calabria, perche io sono calabrese anche se da settembre sto vivendo a napoli con mia madre, nella pizzeria faccio la cameriera e tra i tavoli ci sono sempre un sacco di persone di varie età che ci provano costantemente, l’estate scorsa mi è capitato un tavolo di ragazzi napoletani in vacanza la, non vi dico che casino che combinavano, poi erano sei ragazzi, mi invitavano a sedermi con loro, mi facevano un mare di complimenti, purtroppo il locale era pieno e io dovevo schizzare da un lato all’altro dei tavoli, poi con quel caldo mi sfuggì di dire:
– mamma mia che caldo sto sudando-
e uno di loro mi rispose:
– allora sei tutta bagnata-
Io gli ho fatto uno sguardo anche se poi alla fine erano simpatici e abbiamo preso confidenza tanto che sono rimasti la per molto tempo al tavolo dicendomi che a fine serata volevano bere qualcosa con me.
Finita la serata a lavoro io ero tutta sudata volevo solo andare a casa a fare una doccia quando uscendo dalla pizzeria ne trovo due di loro la ad aspettarmi, iniziamo a parlare io faccio presente loro che ero sudata e preferivo andare a casa, ma loro, insistevano, di rimanere un po, bevemmo una birra e poi insistevano ad andare in una discoteca la vicino, ma io gli dicevo di no che sarei comunque dovuta tornare a casa a lavarmi e cambiarmi ma loro mi dissro ma dai puoi venire pure cosi, e io con una polo e dei jeans non me la sentivo proprio allora gli dissi di aspettarmi un minuto e visto che abitavo la vicino ho deciso di salire un attimo mi sono raccolta i capelli per fare veloce, non mi feci la doccia, mi misi un vestitino corto nero e dei sandali aperti col tacco, infatti sulle gambe all’inizio mi si vedevano i segni dei calzini che avevo prima per lavorare e sono andata.
La nel locale continuavano ad offrirmi da bere e io ero brilla uno dei due ragazzi mi si è messo davanti a ballare e mi ha tirata a se, io non ho fatto resistenza, era un bel ragazzo, e mi strusciavo anche io a lui, mi leccava il collo e mi metteva le mani sul sedere, poi ho sentito un altro dietro di me che mi ballava attaccato e sentivo il suo attrezzo duro che mi sbatteva al sedere, allora io l’ho allontanato con la mano e il suo amico intanto mi ha passata la canna, io l’ho presa e ho iniziato a tirare e l’ho finita, allora lui mi ha detto:
‘Sei ingorda’
Io ho sorriso e nello stesso momento il suo amico era tornato all’attacco, e mi si è attaccato dietro a quel punto non ho fatto più resistenza anche perché adesso aveva acceso lui un’altra canna, e l’ha passata al suo amico dicendomi nell’orecchio:
‘La vuoi?’
Io ho detto ‘Si’ e ho allungato la mano mentre lui da dietro mi ha messa una mano tra le gambe e mi ha toccato il perizoma e io brilla e un po sballata non pensavo che lo indossavo dalla mattina e che avevo sudato ci avevo lavorato e quindi il mio perizoma poteva essere un po imbrattato dopo un giorno intero che lo indossavo e mi sono messa a ridere e gli ho detto:
‘E daiii che fai?’
E ridevo come una scema, e lui ha detto ‘a te piace la canna a me la figa’ e io ridevo e fumavo, mi girava la testa che non riuscivo neanche a guardarli in faccia con le luci che flesciavano, e ho sentito che diceva all’amico in alta voce che ero bagnata e mi puzzava la figa, allora davanti questa volta il suo amico ha infilato la mano e ha tastato che ero zuppa, solo che stavo fumando e non ho avuto neanche la forza di respingerlo, e allora ne ha approfittato pure quello dietro che ha messo pure la sua di mano ma a quel punto mi sono divincolata e mi sono allontanata da loro andando verso la spiaggia dove c’era meno gente perche mi mancava l’aria ed ero troppo sudata per il caldo, ero scalza,on sopportavo più i tacchi e poi ero in piedi da una giornata avevo lavorato tutta la sera avevo sudato non mi ero fatta una doccia, ma i due mi seguivano, allora io gli ho detto se mi accompagnavano al bagno perché dovevo fare la pipì, e loro mi hanno detto di si che mi portavano loro al bagno, e mi hanno portata in spiaggia, si sono seduti ai miei lati e subito uno mi ha infilata una mano tra le gambe, io cercavo di muovermi ma no per togliergli la mano ma per fare pipì e gli ripetevo che dovevo fare pipì, ma lui niente e mi ha detto: ‘e piscia qua’, mentre il suo amico mi ha abbassate le bratelle del vestito e scoperta il seno, intanto il suo amico mi ha messa le dita dentro la fica, e diceva all’amico che ero fradicia, zuppa e rivolto a me ha detto:
‘Ma ti sei pisciata sotto?’
E io ripetevo che dovevo fare pipì mentre lui per chiudermi la bocca mi ha baciata e ho sentito la mano del suo amico pure tra le mie gambe e con l’altra mi stringeva un capezzolo, io ansimavo con la bocca chiusa, mentre l’amico è scivolato ai miei piedi e l’amico mi ha stesa a terra a pancia sopra, adesso l’alto mi stava togliendo le mutandine, mentre l’amico mi baciava e leccava il seno e io continuavo a dire che dovevo fare la pipì allora uno mi ha risposto che prima mi riempivano bene e poi mi potevo svuotare, tolte le mutandine mi ha messa le dita nella figa e mi ha masturbata mentre io godevo e ansimavo ‘AH’AH..AHHHHHH’ intanto avevo il vestito attorno alla pancia e le gambe aperte con la figa in bella vista, mentre l’altro rideva e diceva che colavo come una troia e mi puzzava la figa l’altro ha risposto: ‘questa non si è neanche lavata per venire con noi sta cessa’ e l’altro ha detto:
‘guarda mutande sporche che ha sta cessa’, e gli e le ha lanciate mentre io ho cercato di dire ‘nooo dammele daiiii’ mi vergognavo.
E a queste parole mi ha penetrata, mi scopava con foga ero messa la come una rana a gambe aperte con i miei piedini che penzolavano intorno ai suoi fianchi e il seno che mi ballava sotto i suoi colpi, mentre l’altro mi aveva messa il cazzo in bocca, poi mi ha scopata il suo amico e mi ha presa dalle caviglie tenendomele unite e scopandomi mentre io godevo e ansimavo e lui mi diceva:
‘Ti piace troia, ti piace, scommetto che aspetti l’estate per prendere cazzi cosi e tu sei una puttan, tutte zoccole siete in calabria, chissà quanti cazzi prendi d’estate, che qua in calabria vi piace il pesce napoletano’
E poi mentre mi scopava ho sentito un dito al culo e lui che mi ha detto ‘Qua come sei messa?’ e io ‘No dai ti prego’
Ma poi sono stata distratta da una voce che diceva ‘La state facendo divertire?’
Era un altro ragazzo del tavolo, l’ultima cosa che ho visto è stato il terzo arrivato che diceva, ‘sguarriamocci a fessa a sta cessa bionda, aspetta che gli mettiamo questa’ ha tolto una bustina con una cosa bianca dentro, poi ho chiuso gli occhi e ho sentito che mi mettevano una cosa sul clito che a contatto con quella polverina ha preso a bruciarmi, sentivo che mi bruciava e nello stesso tempo lo sentivo pulsare ma non aprivo gli occhi solo la bocca per dare fiato e ansimare a gridolini e dicevo ‘brucia mi brucia’ me lo sentivo gonfissimo e colavo sola senza motivo, poi ho sentito loro che ridevano e dicevano ‘guarda come è gonfio guarda mo gli scoppia e guarda come cola’, poi mi hanno leccato la polverina con la bocca e li sentivo che dicevano ‘sembra un cazzo, è tutto scappellato guarda quanto ce l’ha’, poi il terzo ha detto ‘fammi chiavà sta cessa pure a me’ e ha preso a scoparmi mi ha alzato le gambe fino a quando le ginocchia mi sono arrivate alle spalle, poi mi hanno sborrato chi sulla pancia chi sulla figa e un altro sulla faccia, a quel punto non ho resistito e sotto le loro risate mi sono pisciata addosso da coricata come ero, poi gli ho detto se avevano un fazzoletto di carta per asciugarmi la figa e il loro sperma ma loro mi hanno risposto che non ne avevano, poi mi hanno chiesto quanti anni avevo e io ho detto 18, e uno di loro mi ha detto
‘iniziate presto a prendere cazzi in calabria, tutte zoccole siete’ mi bruciava il clitoride ancora era gonfio, gonfissimo mi ha fatto impressione a toccarmelo era durissimo e gonfio ero tutta sudata e sporca di sborra che con quella umidità mi si appiccicava di più la puzza addosso, e si erano rubati pure le mie mutandine quindi mi sono rimessa il vestitino, tutta sporca come ero dopo aver chiesto un fazzoletto a una ragazza, mi sono asciugata in malo modo e sono tornata a casa.
Il giorno dopo per tutto il giorno ho avuto il clitoride gonfio e duro e quando sono scesa in spiaggia in bikini sembrava che avessi il cazzo tra le gambe perchè le mutandine strette del bikini mi evidenziavano il clito che formava un bozzo e tutti mi guardavano
Per commenti gaiapucci@live.it
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono