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OrgiaRacconti CuckoldTrio

INCONTRO CON MIGUEL

By 9 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo l’esperienza vissuta con i due autisti dell’est, Viviana era cambiata, si vestiva in maniera più provocante anche quando camminava esprimeva una sensualità che fino a qualche tempo fa non conoscevo. E poi si vedeva che era come se fosse in attesa che succedesse qualcosa, il gran giorno finalmente arrivò. Un venerdì mattina dopo aver fatto colazione mi informo che la sera sarebbe passato Miguel a prenderci per portarci ad una festa. In un primo momento la guardai inebetito e le chiesi chi fosse Miguel, e lei con una naturalezza che mi sorprese mi disse: ma come, non ti ricordi del cameriere del ristorante? te lo avevo pur detto che una di queste sere doveva venire a restituirmi le mutandine!!!
Io rimasi senza parole, per la naturalezza con la quale mi comunicava che quella sera saremo usciti con un perfetto sconosciuto per andare ad una festa e che questo sconosciuto era lo stesso a cui lei, qualche giorno prima, aveva regalato le mutandine grondanti del suo umori ed oggi gliele riportava pulite’
Devo confessare però che in me convivevano due stati d’animo, da una parte provavo rabbia e gelosia per quanto appena appreso dall’altra invece provavo una sorta di eccitazione, immaginavo, infatti, che la festa non sarebbe stata un semplice ritrovo di amici che escono insieme a mangiare una pizza, no, di una cosa ero certo, quella sera saremo usciti e mia moglie avrebbe fatto sesso ma non ero altrettanto sicuro che a me sarebbe stato possibile partecipare
Finalmente la sera arrivò verso le 19.30 passò a prenderci Miguel, mia moglie aveva indossato un vestitino leggero che gli arrivava poco sopra il ginocchio con uno scollo profondo che lasciava poco all’immaginazione, ovviamente non indossava il reggiseno, per cui il vestito faceva fatica a contenere il suo abbondante seno, indossava un paio di decolté con tacco 10 che contribuiva a rendere il suo aspetto eccitante ma non volgare.
Fatte le dovute presentazioni Miguel ci fece salire in macchina, ma diversamene da quanto immaginavo io fui fatto accomodare dietro mentre mia moglie si sedette accanto a Miguel, partimmo e ci dirigemmo verso l’autostrada imboccandola in direzione Milano, durante il tragitto Miguel aveva di proposito acceso l’autoradio e alzato il volume delle casse in questo modo mi era difficile sentire bene quello che si dicevano, vedevo solo che Viviana spesso sorrideva, e annuiva con la testa, ad un certo punto facendo attenzione a leggere il labiale capii perfettamente una parola che lei aveva pronunciato: POMPINO.
Fu allora che volli capire bene cosa stava succedendo e sporgendomi in avanti chiesi di abbassare l’autoradio e contemporaneamente chiesi lumi a Viviana, lei con sempre più naturalezza mi rispose: a caro Miguel è una persona veramente interessante e molto curiosa ci stiamo conoscendo ha voluto sapere che tipo di donna sono, mi ha chiesto in particolare cosa mi piace fare quando facciamo del sesso, ed io gli ho detto che la cosa che più mi piace è fare i POMPINI, è vero caro, diglielo anche tu se sono veramente brava, pensa gli stavo raccontando dell’esperienza che abbiamo vissuto con i due autisti qualche giorno fa. Nel raccontarmi queste cose, si era girata a guardarmi e così facendo aveva ‘inavvertitamente’ appoggiato una mano sulla gamba di Miguel, il racconto si faceva sempre più particolareggiato ad un certo punto Viviana si interruppe e volse lo sguardo verso Miguel, il quale rivolgendosi a mia moglie le disse: cos’è ti fermi proprio sul più bello? Perché non contini e spieghi al tuo caro maritino cosa sta succedendo, io sentendo queste parole mi sporsi in avanti e quello che vidi mi lasciò senza parole, Viviana, stringeva tra le sue mani il cazzo di Miguel, e lo massaggiava in un lento su e giù. Ora anche lei guardava quell’enorme coso, sembrava come ipnotizzata, devo dire che il cazzo era veramente di notevoli dimensioni, non tanto per la lunghezza ma quanto per la larghezza, aveva una circonferenza di almeno 15cm. Tanto che con una mano sola non riusciva ad impugnarlo per bene. A quel punto Miguel che era veramente eccitato entrò in una area di servizio e si diresse nella zona dedicata al parcheggio dei tir, si sistemò in un angolo più appartato e spenta la macchina intimò a mia moglie di fargli sentire quanto era brava a fare i pompini.
Viviana non se lo fece ripetere due volte, e tolta la cintura di sicurezza si chino sul cazzo di Miguel e inizio a leccarlo con passione, partendo dalle palle fino ad arrivare alla cappella, il cazzo era tanto grande che a fatica riusciva ad ingoiarlo per bene, ma dopo un po’ il cazzo era insalivato e le labbra aderivano perfettamente all’asta. L’enorme bastone scivolava senza fatica fino ad arrivare in fondo alla gola, Miguel era in estasi, si era liberato anch’esso della cintura di sicurezza e si era abbassato del tutto i pantaloni, mia moglie dal canto suo si era inginocchiata sul sedile e così facendo esponeva il suo fondo schiena alla vista di tutti, per fortuna fuori non sembrava ci fossero autisti, pareva che a quell’ora tutti dormissero pertanto, almeno per il momento non c’era il rischio che la performance di mia moglie potesse essere vista da altri. Dopo alcuni minuti che mi sembrarono interminabili durante i quali Viviana si era dedicata con passione a succhiare il cazzo, Miguel sembrava sul punto di venire, con le mani poggiate sulla testa guidava il movimento, e dopo un ultimo su e giù finalmente esplose in un orgasmo liberatorio, almeno 5 schizzi di sperma finirono direttamente nella gola di Viviana, che bevve avidamente senza lasciarne cadere nemmeno una goccia.
Alla fine l’espressione di Miguel era un misto tra il sognante e l’appagato, intimo a Viviana di ricomporsi e di andare alla toilette a sistemarsi un pochino. La serata è ancora lunga. Oggi avrai modo di soddisfare tutte le tue fantasie ed anche qualcuna che pensavi di non avere, le disse con un tono che non ammetteva repliche. Viviana, che sembrava essere rimasta delusa, uscì dalla macchina e si diresse verso l’autogrill, dopo qualche minuto tornò e riprendemmo l’autostrada’
Continua
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