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Orgia

io supplente al liceo capitolo 5

By 26 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Capitolo 5

 

 

Da quel giorno a casa mia, ormai avevo perso del tutto la dignità davanti a Ciro, mi teneva in pugno e io dovevo fare quello che voleva, sperando che non andasse in giro a dire quello che era successo nel bagno altrimenti mi avrebbero licenziata.

Ogni giorno alla ricreazione dovevo fargli un pompino nel bagno dei professori e bere tutto per non farmi sporcare i vestiti o la faccia, e decideva persino lui come dovevo andare vestita e quello, fortunatamente quest’ultima senza eccedere mai nella volgarità.

Insomma, anche i suoi voti nella mia materia dovevano essere buoni per tenerlo contento, dovendo dare poi spiegazioni ai miei colleghi insegnanti come mai solo nella mia materia eccelleva con i voti e dovendo giustificare il fatto che nella mia materia si impegnava molto.

Lui e i suoi e compagni bulletti come lui mi chiamavano Daria non più professoressa anche davanti agli altri studenti.

Un giorno mentre spiegavo, ero alla scrivania avevo dei jeans, era un ora di buco che avevano chiesto a me di coprire, quindi molto soft, lui e i sui 3 compari vennero attorno a me, due seduti con delle sedie ai lati e lui e un altro in piedi alla lavagna dietro di me, quando a un tratto cominciai a sentirmi toccare la schiena, io senza farmene accorgere con la mano spostai quella mano dietro di me, ma eccola tornare sempre insistente a toccarmi la schiena e il perizoma che inevitabilmente da seduta usciva fuori.

Ero in difficoltà, non sapevo come fare, quelle mani erano insistenti e io non riuscivo a respingerle tutte, ero rossa in faccia per la vergogna ma continuavo a spiegare e interrogare facendo finta di nulla, quando a un tratto una mano si infilò per intero da dietro ne miei jeans scendendo fin dentro e un dito medio riesci a sfiorarmi il buco del sedere.

Mi sono irrigidita pur cercando di mascherare quello che stava succedendo e piano piano cercai di portare la mia mano destra dietro per cercare di togliere quella mano, ma niente non ci riuscivo e se per caso mi muovevo quella mano penetrava più a fondo, poi ho sentito una mano che prendeva la mia mano e se la portava sul suo cazzo, era il ragazzo seduto alla mia destra in tuta, sentivo che aveva il cazzo duro, mi teneva la mano ferma sul suo cazzo, allora presi a stringerglielo e a toccarlo, a quel punto rossa in faccia dalla vergogna e dalla eccitazione presi posizione sulla sedia andando in avanti con la schiena e lasciando più spazio alla mano dietro che con un dito arrivò a toccarmi il buco del sedere senza riuscire a penetrarmelo ace se cercava di spingere.

In quel momento suonò la ricreazione, e tuti scapparono fuori, mentre i 4 accanto a me, facevano finta di chiedermi spiegazioni sull’argomento che stavo spiegando senza togliere la mano dai miei pantaloni e usciti tutti fuori, Ciro mi disse di alzarmi e io mi alzai poggiandomi con le mani sulla scrivania, e dando cosi via libera non a cito, ma all’amico che aveva la mano nei miei pantaloni che riesci a spingere anche se non tutto il dito almeno metà nel mio sedere, io cercai di stringere il buco del sedere ma lo rilassai quando ho sentito gli amici di Ciro che commentavano con frasi del tipo…che grande cessa che sei…. Tipica nel culo Prof? Sei una vacca…ma questa volta li hai trovati quelli che ti rompono il buco del culo…

Tutto questo nell’arco di 15 minuti di ricreazione, mi sono sentita sbottonare il primo bottone dei jeans e con esso anche gli altri tre e una seconda mano mi si infilò davanti con due dita in fica mentre quello dietro ora che i pantaloni erano sbottonati, riuscì a infilarmi tutto io dito su per il culo e lo muoveva su e giu come quelle due dita nella fica tra i loro commenti…sei bagnata prof…ti piace il cazzo te lo diamo troia…proprio oggi dovevi venire con i pantaloni puttana…

In tutto questo casino Ciro faceva il palo alla porta non faceva pagare chi volesse entrare, e con le mani dovevo masturbare gli altri due con la voce di Ciro che diceva…jaaa muovetevi… a un tratto giù i miei pantaloni furono abbassati sotto il cavallo e a quel punto mi entrava tutto si aavanti che dietro, mentre masturbavo i due uno spruzzòsulla cattedra sporcandomi col primo schizzo i pantaloni, mentre i due che mi masturbavano continuavano a dirmi che ro bagnata che ero una zoccola, la voce di Ciro tuonò come un fulmine disse …jaaa sbrigatevi con sta cessa…e poi strillò basta basta stanno arrivando tutti, allora, di fretta mi sono rialzata e abbottonata i jeans mentre loto si ricomponevano e uno schiaffo di uno di loro sul mio sedere dopo che mi ero rivestita, mentre non sapendo come pulire quegli schizzi sulla scrivania di fretta e in furia e a malo modo, con la mano nuda cercai di pulirli.

Tornati tutti in classe anche loro ripresero posto tra i banchi con la promessa di uno di loro che mi disse…dobbiamo continuare Daria.

 

P.s. per commenti di ogni tipo amandalamanna@libero.it

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