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Orgia

La fantasia di Erica

By 27 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Erica &egrave una ragazza molto intraprendente nella vita,studia all’universita’ e nei week end lavora come barista.
E’ una ragazza sempre alla ricerca di novita’, di avventure divertenti ed eccitanti, ha 22 anni, bionda con i capelli che le cascano sulle spalle, occhioni svegli e furbi e un bel fisichetto, certamente non da soubrette ma molto aprezzabile.
Visto che non abbiamo segreti tra noi, una volta se ne usci’ con una frase tipo “non mi dispiacerebbe farlo in 4, &egrave una fantasia che mi intriga molto e sai con chi? Con il tuo amico Andrea e con Carla”
Andrea e Carla sono una coppia di nostri amici, piu suoi che miei, visto che frequentano lo stesso corso all’universita’.
Io pensavo fosse solo una sua fantasia, invece Erica era molto intenzionata a renderla reale.
Una sera io e Erica ci eravamo accordati per passare una serata nel suo appartamento da soli, senza inquiline o amici chiacchieroni.
La mia bella Erica invece aveva in mente ben altro. Mi apri’ la porta, mi fece entrare (indossava degli shorts molto corti, una canottierina rosa e la felpa della tuta) e allegramente mi disse di accomodarmi che doveva finire di sistemarsi e invece…”Sorpresa!!”grido’ dall’altra stanza, e riapparve tenendo per mano Andrea e Carla.
Carla era proprio bellina, mora capelli lisci e lunghi a meta’ schiena, in minigonna e maglietta stava proprio bene.
“Forza forza…sedetevi sedetevi…ho parlato ai nostri amici della mia idea e….beh…eccoci qua!”
Carla sembrava un po preoccupata, tant’e’ che appena Andrea cerco’di abbassarle la maglietta per far uscire le tette subito si mise a gridare come se la stessimo stuprando.
Forse Erica non aveva avuto una grande idea…comunque io presi subito l’iniziativa e lentamente le feci scivolare via la canottiera, non indossava neanche il reggiseno.
Andrea mormoro’tra se e se “gia che ci siamo…tanto vale divertirsi….”e fece scivolare via la maglietta della sua ragazza.
Erica invece era a proprio agio mentre le baciavo il collo e le palpavo le tette sode di quel corpo da adolescente, e non appena le abbassai i pantaloncini e le mutandine senza troppi preamboli sembrava piacevolmente sorpresa.
Anche i nostri amici ora avevano preso confidenza con la situazione, Carla era gia bel che nuda, mostrandoci un tribale che le decorava il fondo della schiena.
Stavamo palpando le nostre ragazze in ogni centimetro di pelle, e appena ci calammo i pantaloni per liberare i nostri uccelli Carla e Erica si inginocchiarono golose alla ricerca di fave da succhiare.
Erica mi stava gia torturando a colpi di lingua la punta e la fava in tutta la sua lunghezza, Andrea invece aveva un mattarello enorme tra le gambe, nonostante Carla si stesse dando da fare di bocca e di mano, ancora non era riuscita a farlo tirare completamente.
Notai che Carla oltre a succhiare, si stava sditalinando come una forsennata, mugolando e gemendo come una cagna mentre cercava di ingoiarsi quanta piu carne riusciva.
Erica invece dopo avermi inumidito per bene tutto il cazzo si schiaffeggiava il viso, la lingua e la bocca usando la mia nerchia come un frustino.
Queste ragazze ci davano dentro di brutto con le pompe, erano proprio disinibite e molto troie.
Carla ora si stava facendo scopare la bocca dall’enorme fava del suo ragazzo, sembrava stesse soffocando dai gemiti che emetteva, io invece lasciavo che Erica facesse tutto, la tenevo solamente per i capelli per farla sentire piu cagna di quel che era.
“dai succhiatemelo insieme troie”disse Andrea, e fece avvicinare anche Erica al suo enorme uccello.
Le due troie si dividevano la cappella a colpi di lingua, risalendo poi su per l’asta fino alle palle.
Io non volevo essere da meno e avvicinandomi feci riservare alla mia fava lo stesso trattamento di cui godeva la mazza di Andrea.
Prese dalla foga erotica e dalla troiaggine, per alcuni istanti le lingue e le bocche di Erica e Carla si unirono in uno splendido ed eccitantissimo bacio saffico.
Sia io che Andrea eravamo nudi e stavamo scopando le bocche delle nostre puttanelle, facendo quasi a gara a chi lo cacciava piu a fondo in gola.
Carla non aveva smesso per un secondo di torturarsi la fica con le dita.
“forza voltati” dissi a Erica, la feci mettere a pecora appoggiata allo schienale del divano. Carla la imito’ immediatamente e subito io e andrea cominciammo a pomparle in figa.
Avevamo fatto accomodare le ragazze vicinissime tra loro,infatti senza perdere tempo mentre le riempivamo le fiche con i nostri cazzi, loro subito si scambiarono le lingue tra un gemito e l’altro.
Carla urlava come un’ossessa, sembrava che la stessero scannando, era tutta rossa in viso mentre la fava da superdotato di Andrea la penetrava implacabile e senza darle un attimo di respiro.
“ahhhhh…fottimi ancora!!!cosi…come una troia…vai andrea vai…” gridava Carla, e Andrea aumentava il ritmo delle pompate, stantuffandola come se al posto del cazzo avesse un motopic.
Erica invece si dilatava le chiappe con le mani mentre la tenevo per i fianchi per avere piu spinta nella chiavata.
Mentre fottevo la sorca fradicia di Erica le tette le saltellavano su e giu sotto i miei colpi vigorosi.
Carla aveva il demonio dentro, si faceva scopare come un’ossessa, Andrea si sfilo’, le sputo’ sulla fica e riprese a montarla, io invece mi sfilai da Erica solo per farmi succhiare brevemente la cappella per poi riprendere a scopare.
“mmmh…fammi sbattere i coglioni addosso…”ansimo’ Erica, cosi la girai tenendole una gamba ben alta in modo da penetrarla il piu a fondo possibile.
Rallentammo un po il ritmo, feci sdraiare Erica, le feci appoggiare una gamba sulla mia spalla e ripresi con quanta piu foga riuscivo tenendole le dita in bocca, volevo farla gridare come Carla.
Proseguimmo a chiavare come matti finche’ Andrea usci’ dalla fica di Carla, glielo mise in bocca per pochi attimi, e prendendo Erica per un braccio la porto’ a se.
Io stavo seduto sul divano con Carla che bagnandosi la fica con due dita mi monto’ a cavalcioni cercando di impalarsi sulla mia fava, Erica invece sdraiata a tre quarti si faceva letteralmente montare da Andrea che aveva ripreso energia e la stava scopando come una furia.
“ohh..si si…cosi…&egrave enorme andrea…si…” urlava Erica mentre dando la schiena al suo amico si impalava sulla sua fava enorme.
IIo invece lasciavo che la fica di Carla scivolasse su e giu per i miei 18 cm di cazzo duro e voglioso, mentre le sue tette mi sballonzolavano davanti al viso e rendendomi ancora piu eccitante il tutto.
Le due troie avevano iniziato anche a lesbicare, mentre le palle di Andrea sbattevano sull’inguine di Erica, Carla andava a cercarle la bocca e i capezzoli. Sembravano proprio due puttane insaziabili.
L’uccello mi scivolo’ fuori dalla sorca fradicia di Carla, e lei immediatamente si chino’ per prenderlo in gola cercando di infilarselo dentro fino alle palle.
Erica ci imito’. Scesa dalla fava di Andrea subito glielo prese in bocca fino alla base fino a stuzzicargli le palle con la punta della lingua.
Pochi colpi di bocca e subito le troie tornarono a cavalcarci, Carla gridava che “adoro il cazzo….oddio adoro essere chiavata”…
Ci scambiammo nuovamente le ragazze, mantenendo le posizioni Erica torno’ su di me e Carla su Andrea.
Mentre mi scopava in quella posizione, Erica muoveva il culo avanti e indietro per sentire il piu possibile il cazzo in pancia, e ogni volta che la cappella le scivolava fuori se la prendeva e se la reinfilava con movimenti decisi.
Carla aveva la fica slargata, sembrava le fosse entrato un braccio intero invece di un cazzo. Scese dal cazzo del suo uomo per fargli una sega magistrale, veloce, a due mani, tanto era larga la mazza.
Erica fece lo stesso. Aveva il fiatone dalla cavalcata che aveva appena fatto, e tenendomi la base del cazzo se lo infilo’ tutto in bocca sditalinandosi come una dannata.
Quando Carla si alzo’ capimmo che era ora di cambiare partner e posizione.
Erica, aiutata da Andra, si sdraio’ sul pavimento, con lui con il cazzo in mano subito pronto per farla gridare di piacere. Una strusciata veloce di cappella lungo tutta la fessurina e subito dentro senza troppa delicatezza.
Carla invece si mise a pecora, la sditalinai brevemente e senza alcuna difficolta’ presi a pomparla dandole dei sonori schiaffoni sul culo.
Feci accomodare Carla a terra, con il viso vicino alla mia ragazza, e imboccai entrambe con la cappella fradicia di umori e di sapore delle due belle fichette grondanti e aperte.
Mentre le scopavamo, cosi vicine, Carla e Erica continuavano a baciarsi, toccarsi le tette e leccarsi.
Erica e Andrea che nel frattempo erano tornati a chiavare sul divano. Lei gli succhiava il cazzo senza sosta, come un’idrovora, e lui con un cenno fece capire a Carla che…doveva leccare la fica.
Carla subito si chino’a slinguare la fica della sua amica che tenendo la fava in mano continuava a ripetere “oh,….si cazzo…bello….leccami la figa…”
Io che non volevo rimanere escluso dal gioco feci spostare Carla e con un colpo secco e deciso cacciai tutta la fava nella fica di Erica.
La penetravo lentamente cosi Carla con la punta della lingua da micia slecazzava la sorca della sua amica che godeva come una matta anche perche’ continuava a spompinare l’enorme uccello di Andrea e mugolare “oh..si…scopatemi….fottimi….mmh…mi piace…”
“oh…leccami Carla…oh..siiiiii…”le gridava tenendola per i capelli”oh mio dio….baciami…fammi sentire il gusto della mia fica” le mugolava e l’altra subito le caccio’ tutta la lingua in bocca per poi scendere a leccarle i capezzoli duri come chiodi.
Era stupendo….godevamo come pazzi, sopratutto Erica che aveva un cazzo enorme in bocca, uno in fica e una troia che le succhiava le tette a piu non posso.
Cambiammo posizione ancora, io su Carla e Andrea su Erica, entrambe stese a gambe alte appoggiate alle nostre spalle…una strusciata di cappella sulla fessurina e poi di nuovo dentro, a pomparle come forsennati
Le ragazze gridavano e vomitavano oscenita’ in continuazione, come piace a me, e si cercavano in continuazione per toccarsi e baciarsi.
Eravamo stremati ma non ancora soddisfatti, la cappella mi era diventata rossa e un po dolorante.
“oddio devo venire…”ruggi’ Andrea, ci sfilammo dalle ragazze che subito si misero in ginocchio e ci mettemmo a segarci davanti al viso di Erica che con la lingua di fuori e le man tra cosce era pronta a ricevere la sua dose di sborra.
“dai andrea…in gola…sborrami dritto in gola”gli mugolava Erica mentre teneva la cappellona rossa e pulsante appoggiata alla lingua.
Arrivo’ il fiotto e le fini’ tutto in bocca, poi tenendo tutto in bocca si volto’ verso di me che mi stavo segando come un forsennato, e tenendole la testa ferma le schizzai dritto in bocca.
Tenendo in bocca tutto il nostro sperma si volto’ verso Carla che non aspettava altro…si fece sputare in bocca tutta la sborra calda da Erica ingoiando tutto e recuperando quelle poche gocce che le erano colate sul mento e sulle tette.
“incredibile…”ansimai andando a baciare la mia Erica tutta sborrata.

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