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Orgia

La messa nera

By 7 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Gronda e gorgoglia la fiamma divina, devo placare l’ardore. Afferrando, con vigore, la picca della penitenza devo scuoterla, dimenarla per tutta la sua lunghezza. Segni visivi di smisurate mammelle figurano nella mia chimera. Inguini glabri, eburnei, dolci colline di Venere. Fantesche dai ventri capaci accogliete la broscia rovente di cui sono ricolmo.
Disgiungete appieno le vostre delicatissime piccole labbra e ingoiate lo spirito che m’infonde, nutritevi col seme del bene e del male.
Oh! Quanto bramerei, belle sottane contemplarvi ignude ad ogni traviamento, per instradare nelle vostre candide interiorità, il mio non lungo ma nerboruto argomento; consapevole che il seme delle mie parole farà generate in voi dei maschi propositi.
Davanti agli altri aprirò le porte alle giovani nubili, poi a tergo le caste vedove, infine finirò indugiandomi verbosamente e soavemente sulle donne maritate.
Orsù! Date a prestito la vostra attenzione, prestatemela, si prestatemela tutta, ed io vi faccio giuramento, per quel sacro cordone che m’incombe dinanzi, vi renderò tutte rapite e paghe.
Saluto ossequioso le incorrotte, eccelse fra tutte, vi antepongo, per infilare il mio discorso. Voi sul cui capo sarebbe d’uopo fare indossare una ghirlanda di fiori, allegoria dell’innocenza.
Non &egrave congruo accostare al seno il giglio della incorruttibilità, necessita anche badare alla rosa, l’incarnazione d’amore e segno della fragranza della vostra intatta probità. Tenete la rosa disgiunta da ogni mano volgare, non consentitele mai sfogliare, per così dire, concedendo di penetrare nel vostro intimo immacolato, anche in minima quantità, materia impura’.

L’abate apostata recitava l’orazione consacrando due ostie, una bianca e una nera. Numerose candele nere illuminavano il locale, scelto apposta in una antica cripta sotto al castello risalente al tempo dei cavalieri; da grossi brucia profumi si alzavano dense volute si incenso.

Una delle vergini designate si alza, indossa solo un velo azzurrino sul corpo nudo, si avvicina all’altare e inizia a mangiare le ostie nere recitando una misteriosa preghiera:
– A voi ricorro spiriti delle tenebre, con fede infinita. O Satana che sottometti le donne, una delle tue fedeli &egrave qui accordale quanto desidera. Aghareth, tu che conosci i nostri più occulti segreti, possa io avere la rivelazione su tutti misteri. Sagatanas fai vedere le cose che accadranno. Nebiros con la tua potenza di indurre al male ed all’odio guidami verso il peccato. O Lucifugo Rofocal, primo ministro della corte che brilla nelle tenebre, strumento necessario e indispensabile per ottenere la verità. “Vim patior”.

Il frate le si avvicina, lei fa scivolare il velo e si pone carponi sul tappeto dove un crocifisso rovesciato &egrave stato precedentemente disposto. A cavallo della croce la giovane vede, di fronte a se, i piedi del Cristo trafitti dai chiodi e il rosso sangue dipinto sull’insegna cristiana. &egrave pronta a ricevere la picca del peccato. L’empio monaco dietro di lei scuote un membro massiccio tra gli inguini. Pone il proprio fallo tra le grandi labbra della vagina verginea e spinge aprendosi un varco tra le tenere carni della fanciulla. Non un grido da parte dell’adepta, non un rifiuto alla brutale penetrazione mentre il sangue le cola tra le gambe stillando sulla statua crocifissa del figlio di Dio. Il frate comincia a muoverle dentro sempre più veloce, in un via vai incitato dagli uomini presenti al rito. Finché con un grugnito perverso scarica il liquido seminale all’interno della ragazza. In quel momento si scatena l’orgia. I corpi nudi iniziano il festino del sesso. Un’adepta si intrufola tra le cosce di una ragazza bionda dal fisico perfetto iniziando a leccarle la passera, un giovane con il suo randello duro cogliendola alla pecorina la infilza, sbattendo con vigore il ventre contro le natiche di lei. L’iniziata mugola tutto il suo piacere sul clitoride della ragazza.

Una vergine ingloba per la prima volta un cazzo ancora molle e lo succhia facendolo crescere nella propria bocca. L’eccitazione si diffonde con il crescere del godimento, gridolini, sospiri, urla e rantoli si confondono tra corpi discinti e sudati. Un bel ragazzo di circa vent’anni si fa spompinare da una matrona con un seno enorme e un culo da far resciuscitare i morti. La donna le fa vedere la fica umida e ben aperta dalle sue dita mentre si stuzzica il clitoride pervadendosi con quante più dita le &egrave possible. L’uomo le si sdraia sopra dirigendo il cazzo in quel lago d’umori e senza fatica s’incunea nella fica. La donna infoiata chiede un cazzo in bocca ed &egrave subito accontentata, mentre un terzo uomo le afferra le grosse mammelle e le tortura i capezzoli approfittando che lei non può urlare. Ma la baccanale gode e cerca con le mani altri cazzi da toccare, masturbare, far sborrare su di lei e dentro di lei.

Un anziano sacerdote mostra un cazzo dalle dimensioni notevoli, il marito di un’adepta spinge la moglie a leccarglielo e si eccita a vedere la propria sposa mentre lavora un membro che non &egrave suo. La sua eccitazione però scompare quando un giovane spavaldo gli fa scorrere il proprio cazzo in mezzo alle natiche e lo sodomizza impietosamente.

C’&egrave chi continua a godersi le bocche delle giovani vergini infilando, contemporaneamente dita in fiche e culi inviolati. Molte innocenti creature apprendono la via del sesso in questo modo orgiastico e ne resteranno schiave per tutta la vita. Quelle più ben disposte all’eros si rendono subito disponibili alle voglie di giovani, adulti e vecchi. Altre preferiscono liberare la carica erotica tra di loro, poche tentano di rifiutarsi e sono le prime ad essere violentate.
Un vecchio laido infila il medio in una fica di un’adolescente e l’indice nel culetto e con l’esperienza dell’età riesce a farla godere gustandosi le scosse dell’orgasmo della fanciulla. Un giovane da dietro le appoggia la punta dell’asta di sulla fica bagnata. A questo punto il vecchio prende la testa della ragazza e la preme sul suo inguine dove alberga un budello flaccido e informe, come sente il calore del fiato di lei sparge una specie di eiaculazione con il cazzo molle e un liquido giallastro si appiccica ai capelli della giovane. Lei riceve il pene lanciando gridolini di dolore misti a piacere, il ragazzo si muove bene dentro di lei e con spostamenti ora dolci, ora irruenti, più o meno indovinati riesce a godere all’unisono con la femmina.

Intanto un giovane villico sta entrando nel corpo di una vestale, dapprima lentamente e poi con foga tenendola sollevata per le sue splendide chiappe, la figa ben lubrificata ingoia rapidamente tutto l’uccello del bifolco e dal gemito che emette sembra di capire che quell’asta turgida le piace parecchio! L’uomo smarrito nel godimento inizia ad esclamare:
– Brava bagascia muovi la figa che te lo faccio sentire tutto dentro, sei meravigliosa, trombi, come una vacca in calore! Ti piace il mio uccello? Lo senti come &egrave duro e lungo? Ti piace come ti chiavo o preferisci che te lo metta nel culo?-
La femmina risponde:
-Si, si mi piace avanti sfondami tutta con questo bel cazzo duro e grosso!
Sta godendo pure lei, le piace farsi chiamare troia e le piace sentire quel rigido palo di carne entrare e uscire dalla sua figa!
Con l’aiuto di infusi, pozioni,polveri afrodosiache e droghe alcuni uomini erano giunti al quarto orgasmo e le donne non contavano più i loro acmi del piacere. Un giovane adolescente venne sodomizzato mentre succhiava l’uccello di un suo coetaneo. Il culo era la preda più ambita perché più perversa. Una madre volle essere inculata dal proprio figlio dicendo:
– Adesso lo voglio subito nel culo! Voglio godere il cazzo di Edipo’
– Puttane, bagasce affamate di cazzo ‘ predicava un monaco ‘ adoratelo come Satana, lui vi ricambierà con il frutto del piacere.
– Si inculami, sbattimi dentro anche le palle, hai un cazzo magnifico, squassami l’anima! ‘ urlava una donna
La fanciulla deflorata sul cristo venne ricoperta da schizzi di sperma di almeno dieci seguaci. C’era chi passava da un culo all’altro senza guardare se fosse femmina o maschio.

Una donna tatuata, una sacerdotessa aveva posto in un calice del sangue mestruale, dello sperma umano e quello di un porco sgozzato, oltre a polveri magiche e cantaride, sangue di pipistrello e farina, per dare consistenza al miscuglio. Completa questa cerimonia di magia sessuale con uno scongiuro in cui citava i nomi dei nemici e per renderlo più efficace esegue un complesso rituale con flagellazioni corporali e violenze di altri generi. Alla fine lo fa bere agli adepti, poi vuole che un frate le celebri una messa mentre con il suo corpo nudo gli fa d’altare e le ostie per il rito dell’eucaristia le vengano intinte nella fica e il comunicante avrebbe dovute prenderle dal suo ventre.

Alle prime luci dell’alba decine di corpi sparsi tra le navate della chiesa sconsacrata giacevano assopiti, storditi, morenti mentre altri ciondolanti prendevano la strada verso le loro case, la messa &egrave finita andate in pace’

Scritto da Farewell con la collaborazione di Angelonero.

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