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Orgia

La moglie usata

By 22 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Era Sabato notte ed il bar era stracolmo. Mia moglie Eva ed io ci stavamo facendo strada in mezzo alla folla. Eva &egrave una ventiquattrenne, bionda e appariscente, molto sensuale e mentre stavamo passando di fronte a un comitiva di muratori mi accorsi che la stavano ammirando. Uno di loro mi diede un colpetto sul braccio.

‘Se hai bisogno di sederti ci possiamo stringere qui.’ Disse lui.

Il bar era affollato così quando lui si alzò per lasciarci sedere Eva andò sulle sedie in fondo mentre io andai verso il bar per prendere qualcosa da bere.

Devo avere impiegato circa quindici minuti per prendere da bere e quando tornai dal gruppetto mi aspettavo di trovare Eva seduta da una parte, mentre era seduta in mezzo al gruppo. Aveva tre tizi intorno a lei, ognuno seduto su di un lato. Sembrava molto imbarazzata e tutta rossa in volto e stava abbottonandosi un bottone sul davanti della sua camicetta.

Io ero distratto dai tizi che mi avevano fermato prima. Lui mi diede di nuovo un colpetto sul braccio e indicò uno sgabello per me. Mi sedetti esattamente dalla parte opposta di Eva e le passai da bere e le chiesi se andava tutto bene. Lei mi annuì e mi fece un grandissimo sorriso.

Le luci erano soffuse e attaccò la musica. IO mi girai leggermente per guardare le pollastrelle sulla pista da ballo. C’era una ragazza veramente molto sexy, con una minigonna cortissima che stava ballando con i suoi amici. Mostrava un profondo décolleté e aveva le gambe quasi completamente scoperte, così i miei occhi erano inchiodati su di lei.

Non mi accorsi che i tizi al nostro tavolo stavano andando e venendo un sacco di volte. Non ci feci molto caso, pensando che stavano andando in bagno o al bagno a bere. Fu solo quando mi voltai per guardare Eva che mi accorsi che la disposizione delle sedie era cambiata.

Cominciai a rendermi conto dell’andirivieni. Sembrava che i tizi stessero facendo a turno per potersi sedere vicino a Eva.

Poi ad un certo punto una canzone si interruppe bruscamente e ci fu una pausa di silenzio prima che iniziasse la canzone successiva.

In quel preciso istante sentì un gemito di Eva. Era quel genere di gemito che ero solito sentire nell’intimità della nostra stanza. Mi rigirai per guardare Eva e nella quasi completa oscurità del tavolo potevo distinguere che la sua camicetta era completamente aperta.

Il tizio alla sua destra le stava succhiando il seno. Il tizio alla sua sinistra le aveva tirato il ginocchio da una parte così che le sue gambe fossero completamente aperte ed era chiaro che le stava facendo un ditalino. La cosa incredibile era che Eva si stava divertendo di tutto questo ed io ebbi una eccitazione istantanea.

Potevo vedere che Eva stava sbrodolando, e dall’espressione della sua faccia, doveva essere un orgasmo fantastico. Io ero sbalordito e non sapevo cosa fare. Il gruppo di sconosciuti stava abusando di mia moglie. Il mio primo pensiero fu che dovessi provare a fermarli. Ma Eva si sta evidentemente divertendo, e in fondo anche per me era la stessa cosa.

Quando Eva venne per il suo orgasmo, lei si accorse che io la stavo guardando, e andò nel panico, si chiuse rapidamente la camicetta e spinse via gli uomini finché no si alzarono e non la lasciarono uscire. Lei si precipitò via e io le corsi dietro e l’afferrai nel passaggio dei bagni.

‘Mi dispiace’ mi disse lei.

‘Non c’&egrave bisogno di scusarsi’ le dissi io ‘&egrave stata una specie di divertimento anche per me.’

‘Ti sei divertito?!?’ mi chiese lei in modo incredulo.

Le spiegai che mi ero reso conto di quanto stava accadendo circa due minuti prima che lei venisse. Sebbene fossi scioccato ero in qualche modo eccitato nel vederla palpata da tutti quei muratori.

‘E non t’importava?’ chiese Eva.

In tutta risposta presi la mano di Eva e la misi sul mio cavallo così che potesse sentire quanto fosse duro il mio cazzo.

Vedendo che non ero arrabbiato, Eva mi spiegò che appena andò a sedersi gli uomini la esortarono a sedersi in mezzo a loro. Lei non poteva alzarsi a causa del tavolo, così il tizio più vicino a lei l’aveva presa sulle sue ginocchia e poi l’aveva lasciata scivolare sulle ginocchia del tizio vicino. Presto se l’erano passata tutti come se fosse un giocattolo.

Ogni volta che si sedeva sulle ginocchia di ogni tizio si prendeva una tastata del seno o del culo, finché uno, osando, non le ha infilato una mano su per la gonna fino alla sua fica. Con il passare del tempo Eva arrivò in mezzo al gruppo, era eccitata come il diavolo e il suo reggiseno e le sue mutandine erano sparite.

Eva stava ancora accarezzandomi delicatamente il cazzo attraverso i pantaloni e stava evidentemente sentendosi meglio in quella situazione.

‘&egrave meglio che andiamo adesso’ le dissi ‘Ho bisogno di portarti a casa e di scoparti.

Eva sembrava un po’ delusa della mia proposta e così le chiesi che cosa ci fosse di sbagliato.

‘Sarebbe così terribile se io restassi qui un altro po’ e ci vediamo dopo a casa?’ disse lei con civetteria mentre continuava a strusciarmi il cazzo.

‘Sei sicura che andrà tutto bene qui da sola?’ Le chiesi io mentre il mio cazzo stava minacciando di scoppiare fuori dai miei pantaloni.

‘Proverò a fare la brava bambina’ ripose lei facendomi un occhiolino malizioso.

Così fu e io mi sbrodolai il mio sperma immediatamente in mezzo alle gambe, lasciandomi in un casino appiccicoso. Non avevamo mai parlato di fare niente di simile prima e adesso Eva sostanzialmente mi stava dicendo che stava tornando al tavolo per farsi 6 muratori.

Io andai al bagno degli uomini e mi ripulii quindi ritornai al bar. Le luci erano ancora soffuse, ma io potevo distinguere nell’oscurità che Eva si stava baciando con uno di quei tizi.

Non volendo ostacolare la sua condotta, mi allontanai e andai a fare un giretto fuori dal locale per un po’ chiedendomi se fosse il caso oppure no di rientrare. Nella mia mente stavano ancora correndo le immagini di Eva che veniva usata da quel gruppo di uomini per il loro piacere, così decisi di tornare al bar per dare un’altra occhiata.

Quando entrai non riuscii a vedere Eva al tavolo. Tutti i tizi erano là, ma c’era un unico posto vuoto dove era seduta mia moglie. Subito dopo notai la sua testa bionda andare su e giù.

Lei era sul bordo della sedia che succhiava il cazzo di un tizio mentre un altro se la stava scopando dal dietro. Io venni di nuovo nei miei pantaloni. La vista della mia adorabile mogliettina che veniva scopata in quel modo era veramente troppo per me per resistere.

Ancora una volta andai a pulirmi nel bagno degli uomini e quando ritornai al bar, il tavolo, dove doveva essere Eva, era completamente vuoto, fatta eccezione per due tizi.

Mi precipitai da loro e gli chiesi dove fosse Eva.

‘Quella &egrave una piccola zoccola affamata di cazzi.’ Disse un tizio.

‘Ce la siamo scopata tutti e lei ne voleva ancora!’ disse il suo amico ‘Così gli altri ragazzi l’hanno portata nel loro appartamento per scoparsela come si deve!’

Entrambi si contorsero dalle risate alla mia reazione sbalordita.

‘Oh sicuro!’ disse il primo tizio ‘Ti ha lasciato un messaggio: ‘Non aspettarmi alzato.’ Loro probabilmente te la riporteranno domani.’

La mattina seguente fui svegliato da Eva che completamente ubriaca si arrampicava sul mio cazzo. Era bagnata fradicia di sudore e la sua fica era incredibilmente bagnata. La infilai più profondamente possibile che potessi e potevo sentire un fiume di liquido appiccicoso che scivolava giù sopra alle mie palle.

Eva mi guardava e sorrideva e non appena capii che era lo sperma degli altri uomini che fuoriusciva dalla sua fica, venni immediatamente e aggiunsi anche il mio carico di sperma dentro di lei.

Adesso rimango a casa ad aspettare Eva la maggior parte delle notti e poi le scopo la sua fica dopo che &egrave stata usata per benino. La sua preziosa fica che dovrebbe appartenere solo a me, viene usata da dozzine di sconosciuti ogni notte. Io non riesco mai a durare molto a lungo dentro di lei, dopo che torna piena si sperma. C’&egrave mai stata una coppia tanto felice?

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