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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 14

By 10 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Passarono i mesi, l’inverno del 98 filò via tra fine settimana a Riccione e al Cocò, il capodanno del 99 ancora a Riccione, questa volta al Peter Pan, ed anche la primavera del 99 filò via così. In estate, come al solito, andavamo a Ibiza, tappa fissa ormai, come consueto era il mio essere troia nell’isola spagnola! C’era gente che mi si ricordava dalle estate precedenti, che mi aveva scopata e mi riscopava!
A settembre del 99, il giorno del mio ventitreesimo compleanno, Luca mi fece un regalo clamoroso! Un busta da lettera bianca, con una coccarda sopra. L’aprii e dentro c’erano due biglietti aerei ed il vaucher per un hotel a Rio de Janeiro per la settimana di Capodanno! Avremmo passato la settimana del Capodanno del 2000 in Brasile!
Fù una vacanza bellissima, anche se molto diversa da quelle che facevamo i Ibiza: in Brasile, sembra un paradosso, non avemmo possibilità di far sesso con altre persone. Si, perch&egrave in Brasile non c’&egrave molto la cultura del sesso di gruppo, mentre imperversa il sesso a pagamento, turisti uomini che scopano con ragazze locali che si prostituiscono.
Altra cosa che mi stupì, negativamente, fù che a Rio de Janeiro non mi fù possibile prendere il sole come ero abituata, cio&egrave in topless. Lì il topless era addirittura vietato dalla legge e si andava incontro addirittura all’arresto con una forte multa.
Comunque, alla partenza la nostra eccitazione fù grandissima e durante il volo, notturno, riuscimmo anche a far sesso nel bagno dell’aereo io e Luca! Eravamo sui nostri sedili, tutti i passeggeri dell’aereo erano nel sonno profondo ed io e lui avevamo le coperte addosso. Fingevamo di dormire, ma in realtà sotto quelle coperte lui mi sditalinava stupendamente, facendomi venire ripetutamente, ed io lo segavo, senza portarlo all’orgasmo però. Ad un certo punto, non ce la facevo più, volevo il suo cazzo! Mi alzai per andare in bagno e gli dissi all’orecchio di seguirmi. Entrammo in bagno, prima io e pochi secondi dopo lui, la gente dormiva e non fecero caso a noi. Chiudemmo la porta e mi misi con la gambe aperte, in piedi, con il piccolo water tra le gambe, le mani alla parete ed il culo inarcato, pronta ad essere sbattuta da dietro da Luca! Fù una sveltina bellissima, perch&egrave Luca mi sbatt&egrave per un paio di minuti, fortissimo, e poi, quando stava per venire, mi rigirai e mi piegai sui talloni, pronta a ricevere il bocca tutta la sua sborra!
Quando uscimmo dal bagno, una hostess, brasiliana perch&egrave eravamo su un volo di linea brasilano, mi sorrise e mi toccò sotto il mento. Avevo una goccia di sperma che non avevo visto e ripulito! Lei mi pulì e si portò il dito in bocca, sorridendomi e dicendomi: “Muito gostoso!”
A Rio, non ci fù mai occasione per far sesso di gruppo o maialate simili. All’Help, discosteca su Copacabana, passammo anche la notte di Capodanno, rigorosamente vestiti di bianco come vuole la tradizione brasiliana; nei bagni succedeva di tutto, prostitute e trans scopavano con turisti stranieri chiusi nei bagni, gente che tirava strisce di coca sui marmi dei lavabi. Ma i brasiliani che mi volevano abbordare, quando vedevano che ero accompagnata, si tiravano indietro. Loro concepivano, o concepiscono tutt’oggi non lo sò, poco il sesso di gruppo.
Così, io e Luca ci ritrovammo sempre a fare scopate grandiose da soli nella nostra stanza del Meridien, ma niente di più.
Quando tornammo a Roma, il sabato successivo mi portò all’Olimpo, un priv&egrave della capitale, e mi scatenai! Ricordo che mi chiusi in stanza con Luca e 10 singoli! Portavo un reggiseno nero a balconcino, camicetta vedo non vedo, mini inguinale nera, autoreggenti nere e clogs neri.
Ricordo un momento di quella gang in cui ero a pecora, Luca sotto di me con il suo cazzo nella mia fica ed un altro dietro che aggiunse il suo cazzo nella mia fica, insieme a quello di Luca, mentre un terzo me lo piantò in bocca ed iniziò a scoparmi la bocca dandomi il ritmo con le mani sulla mia testa.
Non volevo più semttere, talmente tanta era la fame arretrata di gangbang! Tutti e 10, anzi 11 con Luca, passarono con il cazzo nella mia fica, nel mio culo e nella mia bocca, poi tutti e 11 mi schizzarono in faccia, uno dopo l’altro, riempendomi il viso e la bocca di sperma.
Dopo di che, con il viso ancora pieno di sborra, due degli 11 ragazzi, si rimisero il profilattico ed iniziarono a scoparmi ed incularmi di nuovo in una doppia penetrazione da urlo!
Quando uscimmo dalla stanza, mi misi su un divanetto nella zona aperta a tutti, ed iniziai a succhiare cazzi a non finire per una buona mezz’ora, ricevendo una vera e propria doccia di sperma.
Ero stata troppi giorni senza prender cazzi e sperma!!!

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