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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 15

By 13 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

A febbraio del 2000 cambiai lavoro, andando a lavorare nell’azienda dove lavoro tutt’ora. L’estate però, avevo maturato poche ferie e quindi, ci scappò soltanto una settimana ad Ibiza. Anche con questo impiego però lavoravo, e lavoro, dal lunedì al venerdì e quindi il sabato e la domenica spesso si partiva per Riccione o per il Cocò di Massalombarda.
Prima delle vacanze estive a Ibiza, mio fratello Marco prese di sorpresa tutta la famiglia: annunciò che a settembre si sarebbe sposato poich&egrave la sua ragazza era incinta.
Nella settimana di vacanza a Ibiza, fui più porca degli altri anni, perch&egrave avendo solo una settimana per poter far la troia, volevo prender tutti i cazzi che avrei potuto prendere nelle solite due settimane!
Ricordo una gang fatta all’alba, dopo la discoteca, nel nostro appartamento nel solito residence, con non sò neanche quanti uomini che soddisfacevo da sola!
Ero nuda con i soli zoccoli ai piedi ed impalata con la fica sul un cazzo, un ragazzo era in piedi sul letto davanti a me e mi scopava la bocca, mentre un terzo ragazzo mi stantuffava il culo! Altri ragazzi mi prendevano le mani e le portavano sui loro cazzi, che io smanettavo. Ogni tanto lasciavo un attimo il cazzo che avevo in bocca, per poter urlare, da gran troia: “Più cazzo! Datemi più cazzo, fottetimi, voglio più cazzo, fottetimi tutti! Sì! Fottimi così nel culo, spingilo dentro!” urlavo completamente fuori di testa per l’eccitazione.
Vennero entrambi, quello che mi scopava e quello che mi inculava, in rapida successione nei preservativi, mentre quello che spompinavo mi riempì la bocca di sperma, poi un altro uomo si sdraiò sul letto accanto al ragazzo che mi aveva appena scopata e mi invitò a salire sopra di lui. Lo feci senza pensarci un attimo e ricominciai a cavalcare un nuovo cazzo. Sentii subito prima un dito, poi un altro cazzo farsi strada nel mio culo, mentre uno di quelli che prima masturbavo, mi infilò il cazzo in bocca. Due mani afferrarono le mie e le portarono su due cazzi, che iniziai a smanettare, mentre degli schizzi di sperma colpirono ancora il mio corpo, provenienti da ragazzi che intorno a me si masturbano. Andai avanti così, troia più che mai, senza alcun limite, nella testa avevo solo il cazzo, come in un raptus pensavo solo che volevo altro cazzo, sempre più cazzo! Ci fù un tourbillon incredibile. Come uno veniva, un altro mi metteva il cazzo nel buco che era libero. Quando il ragazzo di turno che masturbavo mi schizzava addosso il suo sperma, un altro afferrava la mia mano bagnata di sperma e mi invitava ad impugnare il suo cazzo, quando quello che spompinavo mi veniva in bocca e sul viso, un altro subito mi infilava il cazzo in bocca, quando il ragazzo che mi inculava riempiva il preservativo nel mio ano oppure se lo toglieva e mi schizzava sulla schiena, un altro ragazzo si accomodava nel mio secondo canale. L’unico momento di pausa avveniva quando quello che cavalcavo, riempiva il preservativo nella mia fica e quindi, ci fermavamo tutti per far uscire da sotto di me il ragazzo e farne accomodare un altro.
Non sò quanti cazzi si alternarono nel mio culo, non sò quanti nella mia fica, nella mia bocca ed ancor di più nelle mie mani, e quanti ancora mi schizzarono addosso il loro sperma mentre si masturbavano! So solo che dopo quando furono quasi le 9 del mattino, ero su quel letto letteralmente sconvolta dagli orgasmi che avevo avuto ed inoltre ero completamente piena di sperma ovunque: il mio corpo era ricoperto di liquido seminale maschile, le tette, la pancia, la schiena, il sedere erano pieni, avevo sperma sulle braccia, le mani ne erano intrise, per non parlare del mio viso. L’odore dello sperma l’avevo forte nelle narici, ne avevo bevuto una quantità industriale ed i miei capelli sembrava che erano stati immersi in un secchio di gel, tanto erano bagnati, intrisi ed appiccicati sul mio viso e sulle mie spalle. Avevo dello sperma anche in uno zoccolo e su un piede, visto che un paio di ragazzi me lo afferrarono ed avevano infilato i loro cazzi tra la pianta del piede e lo zoccolo e, tenendo piede e zoccolo premuti sul cazzo, mi schizzarono il loro sperma lì dentro.

A settembre poi arrivò il matrimonio di mio fratello, l’ultimo sabato del mese. Il giovedì precedente il matrimonio, era il giorno del mio 24imo compleanno, ma i suoi amici gli avevano già organizzato l’addio al celibato. Dopo aver pranzato in famiglia e festeggiato il mio compleanno, la sera uscimmo sia io che il mio fratellino, solo che io andai a farmi sbattere da Luca ed altri suoi 4 amici a casa di uno di loro! Tornai a casa prima io di mio fratello, e quando tornò, entrai in camera sua, i nostri genitori dormivano, chiedendogli come fosse andata: “Una palla pazzesca!” mi disse. I suoi amici lo avevano portato in un night, avevano pagato una spogliarellista per fare uno strip davanti a lui e strusciarsi un pò addosso al mio fratellone! Nulla di più! Il povero Marco così, tornò a casa con un cazzo duro come il marmo, tanto che silenziosamente, per non svegliare i nostri genitori, gli feci un pompino con ingoio per farlo andare a letto tranquillo!
Prima di andarmene in camera mia a dormire, gli dissi: “Senti, il tuo addio al celibato sarò io! Domani mattina usciamo ed andiamo in un motel, e scopiamo per ore! Ti và?” Un sorriso illuminò il viso di mio fratello, che accettò di buon grado!
Dovevamo andar in motel però, perch&egrave a casa eravamo tutti in ferie quel giorno, perch&egrave dovevamo prepararci al matrimonio del giorno succesivo.
Conoscevamo, sia io che lui essendoci andati con vari ragazzi io e ragazze lui, un motel a Roma sud dove non chiedevano i documenti delle donne. Potevamo quindi far i fidanzatini senza che alla reception notassero lo stesso cognome e lo stesso indirizzo di residenza.
Nella stanza del motel, scopai con mio fratello in tutte le posizioni, non mi bastava mai, più mi martellava e più volevo che andasse a fondo, mi penetrò anche nel culo senza bisogno di creme e godevo come una troia urlando al mio fratellone di sbattermi come una cagna!
Avevo talmente tanta voglia di cazzo che avrei potuto soddisfare un battaglione quella mattina!
Per tutta la mattina e fino al primo pomeriggio, la nostra sola occupazione fù il sesso selvaggio, Marco mi scopò ed inculò veramente tanto. Per 4 volte quella mattina, ho bevuto la sborra di mio fratello, fino all’ultima goccia!
Avevo portato anche un vibratore e durante la prima leccata di fica lo tirai fuori e Marcò iniziò a mettermelo dentro. Apprezzai moltissimo come manovrava il giocattolo, tanto da raggiungere tre orgasmi nel giro di 10 minuti, ma ancor di più apprezzai quando, mentre mi stava sbattendo a pecorina, mi sfondò il culo con il vibratore in questione! Urlavo come una gran troia: “Sfondami! Fammi sentire la tua troia! Non ti fermare!’
Era una sensazione paradisiaca, l’eccitazione di entrambi era fortissima ed io urlavo come una vacca in calore, soprattutto quando Marco stava per venire e mi ficcò il vibratore fino in fondo all’ano e spingendo ancora più forte il suo cazzo nella mia fica. Raggiungemmo entrambi un orgasmo violentissimo che ci lasciò senza fiato per alcuni minuti. Appena fummo in grado di ricominciare, pregai mio fratello di invertire i due falli: quello di plastica nella fica e il suo cazzone nel mio culo! Si mise sotto di me e mi impalai il sedere sul suo uccello facendomelo scivolare nell’ano e poi iniziai, da sola, a penetrarmi con il vibratore. Alternavo movimenti rotatori del bacino ad altri movimenti verticali durante i quali mi impalavo in contemporanea in entrambi i miei buchi!
Stavo raggiungendo l’estasi e raggiunsi più volte l’orgasmo ma non mi fermai fino a quando Marco non mi riempii il culo di sborra. Da mio fratello, come da Luca, mi facevo venire dentro tranquillamente, anche nella fica, anche perch&egrave prendevo la pillola.
Dopo quella mattinata di sesso, la notte, che era quella precedente il matrimonio, Marco mi venne a svegliare in camera, dicendo che era nervoso e che stava anche pensando alla nostra mattinata di sesso furioso. I nostri genitori dormivano, scopammo di nuovo, io in piedi appoggiata alla sedia e lui dietro che mi scopava! Facemmo pianissimo, per paura di svegliare i nostri genitori, fù una cosa terribile per me non poter urlare tutto quel godimento, che terminò che un’altra bella sborrata, nella mia fica infuocata!
La mattina dopo, ero sul banco dei testimoni, vicina al mio fratellone che si sposava!!!

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