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Orgia

La storia della zoccola con gli zoccoli – parte 16

By 13 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Diventai zia un giorno di febbraio del 2001. Mio fratello era al settimo cielo, anche se non era per nulla contento del rapporto che aveva con la moglie, specie a livello sessuale, inesistente per tutta la gravidanza e dopo, pressocch&egrave raro.
Nel frattempo il mio papà, dopo aver comprato casa a mio fratello, pensò anche a me, preso dal voler uguagliare il trattamento per i suoi due figli. Mi comprò una casa in costruzione in una nuova zona di Roma Sud, ed a luglio 2002 andai a vivere da sola!
Salto il racconto delle mie maialate direttamente alla sera in cui inaugurai la mia nuova casa, anche perch&egrave vi racconterei cose più o meno già dette: il capodanno del 2001 a Riccione con Luca e gli amici, l’estate del 2001 a Ibiza ed il capodanno del 2002 ancora a Riccione, ma quella fù l’ultima volta, perch&egrave iniziavo a stancarmi delle discoteche fino all’alba. Non ero più una ragazzina, ma una troia che aveva sempre una costante voglia di cazzo ed allora, andando con Luca per club priv&egrave oppure organizzando gang tramite gli annunci su internet, le mie dosi massiccie di cazzo le prendevo e trovavo sempre!
Ricordo quell’orgia che io e Luca organizzammo per inaugurare la mia nuova casa, nel luglio 2002 come detto prima, e ricordo che ero l’unica donna tra 12 uomini, tutti addosso a me, qualcuno con l’uccello nel mio culo spingeva e mi sbatteva con ardore la sua cappella dentro e fuori l’ano. Carponi sul letto, avevo anche tra le labbra il cazzo di un individuo di cui nemmeno ricordo il volto. La stanza era semibuia, ero come al solito, la star dell’amplesso, e ricevevo sborra addosso da ogni dove! Ragazzi che spompinavo, altri che segavo o che si segavano da soli, ed io godevo, cazzo se godevo!
Sentire la cappella che scivolava fluida avanti e indietro nel mio culetto mi faceva stare bene (e mi fà stare bene tutt’oggi!!!). Accompagnavo i movimenti dell’ospite, che trattenevo ben stretto nel culo, mentre con il movimento della testa e delle labbra succhiavo un’altra cappella. Poi arrivò la doppia penetrazione, tripla perch&egrave mi venne riempita anche la bocca! Un rito orgiastico sublime, forse reso ancor più magico poich&egrave avveniva nella mia nuova casa!
L’uomo che stava davanti a me iniziò a tremare. Sfilò l’uccello di bocca e continuò a menarselo fintanto che un getto di sperma mi colse in pieno viso. Strinsi le dita sul cazzo e infilai la cappella fra le labbra ingoiando il resto dello sperma che continuò a fuoriuscire da quella cappella!
Il sapore dello sperma, che ingoio con enorme piacere, &egrave buonissimo! Poi leccai ancora la cappella fino a renderla liscia e opaca. L’uomo che mi stava di dietro continuava la sua stupenda opera, quello di sotto mi apriva la fica e sentivo i due cazzi molti vicini tra loro dentro i miei due buchi!
Fù una gang spettacolare, perch&egrave trovai dei partner arrapatissimi che mi sbatterono per ore, fino a notte fonda, e fù la degna inaugurazione della mia casa, della casa di una zoccola!!!

Vivere da sola aveva significato anche riprendere ad avere rapporti sessuali con mio fratello Marco. Da quella notte prima del suo matrimonio, e dal giorno prima del suo matrimonio, non avevo più fatto sesso con il mio fratellone. Non ne avevamo mai avuto modo e poi la nascita del suo bimbo l’aveva preso molto ovviamente. Però la sua vita sessuale era un disastro, con la moglie aveva rapporti rari e sporadici. Così, una volta che io abitavo da sola, lui iniziò a venirmi a trovare sempre più spesso, sempre da solo, ed ogni volta era una scopata fantastica! Mi piaceva essere anche la troia di mio fratello!
Ricordo la prima scopata che feci con lui dopo la lunga pausa, da quel settembre 2000 la sera prima del suo matrimonio, a luglio del 2002 quando mi venne a trovare a casa. Io ero in ferie, e quell’anno, dopo molti anni, non andai da nessuna parte, presa com’ero a sistemare l’arredamento della nuova casa ed anche, perch&egrave ovviamente, avevo avuto un sacco di spese. Mi telefonò dicendomi: “Senti sorellina, che ne dici se ora esco dall’ufficio e vengo a trovarti a casa? Potremmo rievocare i bei tempi andati di quando stavamo a casa con mamma e papà!” Mi si bagnò immediatamente la fica alle sue parole. Mi feci trovare con una minigonna bianca leggera e trasparente, i clogs bianchi ed una canottierina bianca senza reggiseno sotto. Entrò in casa, mi baciò sulla guancia e mi prese la mano, portandosela sul suo pacco e mi fece sentire il suo cazzo già duro: “E da quando ti ho chiamata che penso a quel giorno prima del matrimonio al motel ed ho il cazzo durissimo!”
Aprii subito i suoi pantaloni e glieli tirai giù, insieme agli slip, e mi inginocchiai davanti a lui, assaporando in bocca quel cazzone durissimo che non mi gustavo da quasi due anni!
Mi rialzai e lui mi spogliò, andammo in camera da letto e mi fece distendere sul letto; la mia fica era bagnatissima e mi leccò il clitoride piano piano, mordicchiandolo, poi mi infilò due dita dentro alla mia passera fradicia. Godevo come una troia, poi iniziammo un 69 sfrenato ed eccitante, sentivo la sua lingua gustare il mio clitoride ed io annsavo e leccavo la sua mazza dura!
Ci fermammo e gli chiesi di scoparmi, mi spalancò le gambe e le mise sulle sue spalle, poi infilò tutto il suo cazzone dentro di me e la mia fica si allargò sotto i suoi decisi! Mi cavalcò come una vacca, io ero eccitata e urlavo di piacere.
Mi infilò un dito nel culetto notando che ero aperta e ben lubrificata, mi guardò con sguardo complice e mi girò velocemente, a pecorina! Il mio culetto era bello e pronto per il suo cazzone, appena me lo appoggiò gli ordinai di infilarlo tutto dentro e subito! Lo fece ed iniziò a sbattermi anche nel culo, tenendomi per i piedi da dietro, afferrando anche i miei zoccoli, mentre io urlavo di piacere e venni subito. Dopo ancora qualche colpo, si sfilò dal mio culo e mi mise il cazzone in bocca, lo ingoiai tutto facendolo venire e gustando tutto il suo sperma fino all’ultima goccia. Venne prestissimo, poich&egrave erano settimane che non sborrava, mi confessò subito dopo.

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